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Il Triclinio Il Triclinio fu fatto costruire nel secolo IX da Leone III, romano, ed e’ conosciuto come “Nicchione”. Fu fatto porre da Clemente XIII nel 1743 da Ferdinando Fuga al lato della facciata della Basilica. Nei due quadri musivi posti ai lati del catino è rimasta conservata la più antica rappresentazione del Vessillo dello Stato Pontificio; essi riproducono fedelmente i mosaici originali dell'VIII-IX secolo. Si può ammirare nel lato sinistro "Gesù Cristo che dà le chiavi a Papa San Silvestro e il Vessillo a Costantino", in quello di destra "San Pietro che dà il pallio a Leone III e il Vessillo a Carlo Magno". L'obelisco egizio L'aspetto della piazza di S. Giovanni in Laterano fu nobilitato dall'innalzamento, ad opera di Domenico Fontana, dell'obelisco egizio, il più alto di Roma, di granito rosso orientale del 1500 a.C. , di metri 32 di altezza, del peso di 522 tonnellate, estratto dalle cave di granito presso Assuan. Fu realizzato, come letto da Jean Francois Champollion (1790-1832) nei geroglifici, dai faraoni Tutmosis III (1504-1450 a.C.) e da suo nipote Tutmosis IV (1425-1417 a.C). Trasportato da Tebe a Roma nel 357 dall'imperatore Costanzo II, figlio di Costantino, e collocato nel Circo Massimo, dove presumibilmente fu abbattuto nel 549 dai goti di Totila. L'obelisco, il 17 febbraio 1587, liberato da sette metri di terra dove era l'orto dei canonici di S. Maria in Cosmedin, che ricevettero dal pontefice 300 scudi per indennizzo, fu collocato nel sito dell'abbattuta torre degli Annibaldi in asse con la basilica di S. Maria Maggiore. Il montaggio costò 24.716 scudi, di cui 216 per il costo delle ferramenta per le giunzioni dei tre pezzi. Sisto V, il 10 agosto 1588, benedì la croce collocata sul pyramidion.
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