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L’Udienza Generale, 21.12.2022


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 nell’Aula Paolo VI, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa ha continuato il ciclo di catechesi sul Discernimento, (Lettura: Sal 119,33-35.105).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!

Continuiamo – stanno finendo – le catechesi sul discernimento, e chi ha seguito finora queste catechesi potrebbe forse pensare: ma che pratica complicata è discernere! In realtà, è la vita ad essere complicata e, se non impariamo a leggerla, complicata com’è, rischiamo di sprecarla, portandola avanti con espedienti che finiscono per avvilirci.

Nel nostro primo incontro avevamo visto che sempre, ogni giorno, che lo vogliamo o no, compiamo atti di discernimento, in quello che mangiamo, leggiamo, sul lavoro, nelle relazioni, in tutto. La vita ci mette sempre di fronte a delle scelte, e se non le compiamo in maniera consapevole, alla fine è la vita a scegliere per noi, portandoci dove non vorremmo.

Il discernimento però non si fa da soli. Oggi entriamo più specificamente in merito ad alcuni aiuti che possono rendere più agevole questo esercizio del discernimento, indispensabile della vita spirituale, anche se in qualche modo li abbiamo già incontrati nel corso di queste catechesi. Ma un riassunto ci aiuterà tanto.

Un primo aiuto indispensabile è il confronto con la Parola di Dio e la dottrina della Chiesa. Esse ci aiutano a leggere ciò che si muove nel cuore, imparando a riconoscere la voce di Dio e a distinguerla da altre voci, che sembrano imporsi alla nostra attenzione, ma che ci lasciano alla fine confusi. La Bibbia ci avverte che la voce di Dio risuona nella calma, nell’attenzione, nel silenzio.

Pensiamo all’esperienza del profeta Elia: il Signore gli parla non nel vento che spacca le pietre, non nel fuoco o nel terremoto, ma gli parla in una brezza leggera (cfr 1 Re 19,11-12). È un’immagine molto bella che ci fa capire come parla Dio. La voce di Dio non si impone, la voce di Dio è discreta, rispettosa, io mi permetterei di dire: la voce di Dio è umile, e proprio per questo pacificante. E solo nella pace possiamo entrare nel profondo di noi stessi e riconoscere i desideri autentici che il Signore ha messo nel nostro cuore. E tante volte non è facile entrare in quella pace del cuore, perché siamo indaffarati in tante cose tutta la giornata … Ma per favore, calmati un po’, entra in te stesso, in te stessa. Due minuti, fermati. Guarda cosa sente il tuo cuore. Facciamo questo, fratelli e sorelle, ci aiuterà tanto, perché in quel momento di calma sentiamo subito la voce di Dio che ci dice: “Ma guarda, guarda con questo, buono questo che stai facendo …”. Lasciamo nella calma che venga subito la voce di Dio. Ci aspetta per questo.

Per il credente, la Parola di Dio non è semplicemente un testo da leggere, la Parola di Dio è una presenza viva, è un’opera dello Spirito Santo che conforta, istruisce, dà luce, forza, ristoro e gusto di vivere. Leggere la Bibbia, leggere un pezzo, uno o due pezzetti della Bibbia, sono come piccoli telegrammi di Dio che ti arrivano subito al cuore. La Parola di Dio è un po’ – e non esagero – è un po’ un vero anticipo di paradiso. E lo aveva ben compreso un grande santo e pastore, Ambrogio, vescovo di Milano, che scriveva: «Quando leggo la Divina Scrittura, Dio torna a passeggiare nel paradiso terrestre» (Lett., 49,3). Con la Bibbia noi apriamo la porta a Dio che passeggia. Interessante…

Questo rapporto affettivo con la Bibbia, con la Scrittura, con il Vangelo, porta a vivere una relazione affettiva con il Signore Gesù: non avere paura di questo! Il cuore parla al cuore, e questa è un altro aiuto indispensabile e non scontato. Molte volte possiamo avere un’idea distorta di Dio, considerandolo come un giudice arcigno, un giudice severo, pronto a coglierci in fallo. Gesù, al contrario, ci rivela un Dio pieno di compassione e di tenerezza, pronto a sacrificare sé stesso pur di venirci incontro, proprio come il padre della parabola del figlio prodigo (cfr Lc 15,11-32). Una volta, uno ha chiesto – non so se alla mamma o alla nonna, me l’hanno raccontato – “Ma cosa devo fare, in questo momento?” – “Ascolta Dio, Lui ti dirà cosa dovrai fare. Apri il cuore a Dio”: un bel consiglio. Ricordo una volta, in un pellegrinaggio di giovani, che si fa una volta l’anno al Santuario di Luján, a 70 km da Buenos Aires: si fa tutta la giornata per arrivare lì; io avevo l’abitudine di confessare durante la notte. Si è avvicinato un ragazzo, 22 anni circa, tutto con tatuaggi. “Dio mio – ho pensato io – cosa sarà questo?”. E m’ha detto: “Lei sa, sono venuto perché ho un problema grave e io l’ho raccontato alla mamma e la mamma mi ha detto: ‘Vai dalla Madonna, fai il pellegrinaggio, e la Madonna ti dirà’. E sono venuto. Ho avuto contatto con la Bibbia, qui, ho ascoltato la Parola di Dio e mi ha toccato il cuore e devo fare questo, questo, questo, questo, questo”. La Parola di Dio ti tocca il cuore e ti cambia la vita. E così io l’ho visto tante volte, questo, tante volte. Perché Dio non vuole distruggerci, Dio vuole che siamo più forti, più buoni ogni giorno. Chi rimane di fronte al Crocifisso avverte una pace nuova, impara a non avere paura di Dio, perché Gesù sulla croce non fa paura a nessuno, è l’immagine dell’impotenza totale e insieme dell’amore più pieno, capace di affrontare ogni prova per noi. I santi hanno sempre avuto una predilezione per Gesù Crocifisso. Il racconto della Passione di Gesù è la via maestra per confrontarci con il male senza esserne travolti; in essa non c’è giudizio e nemmeno rassegnazione, perché è attraversata da una luce più grande, la luce della Pasqua, che consente di vedere in quelle azioni terribili un disegno più grande, che nessun impedimento, ostacolo o fallimento può vanificare. La Parola di Dio sempre ti fa guardare dall’altra parte: cioè, c’è la croce, qui, è brutto, ma c’è un’altra cosa, una speranza, una resurrezione. La Parola di Dio ti apre tutte le porte, perché Lui, il Signore, è la porta. Prendiamo il Vangelo, prendiamo la Bibbia in mano: cinque minuti al giorno, non di più. Portate un Vangelo tascabile con voi, nella borsa, e quando sarete in viaggio prendetelo e leggete un po’, durante la giornata, un pezzettino, lasciare che la Parola di Dio si avvicini al cuore. Fate questo e vedrete come cambierà la vostra vita con la vicinanza alla Parola di Dio. “Sì, Padre, ma io sono abituato a leggere la Vita dei Santi”: questo fa bene, fa bene, ma non lasciare la Parola di Dio. Prendi in Vangelo con te, e leggilo anche solo un minuto al giorno.

È molto bello pensare alla vita con il Signore come una relazione di amicizia che cresce giorno dopo giorno. Avete pensato a questo? È la strada! Pensiamo a Dio che ci ama, ci vuole amici! L’amicizia con Dio ha la capacità di cambiare il cuore; è uno dei grandi doni dello Spirito Santo, la pietà, che ci rende capaci di riconoscere la paternità di Dio. Abbiamo un Padre tenero, un Padre affettuoso, un Padre che ci ama, che ci ha amato da sempre: quando se ne fa esperienza, il cuore si scioglie e cadono dubbi, paure, sensazione di indegnità. Nulla può opporsi a questo amore dell’incontro con il Signore.

E questo ci ricorda un altro grande aiuto, il dono dello Spirito Santo, che è presente in noi, e che ci istruisce, rende viva la Parola di Dio che leggiamo, suggerisce significati nuovi, apre porte che sembravano chiuse, indica sentieri di vita là dove sembrava ci fossero solo buio e confusione. Io vi domando: voi pregate lo Spirito Santo? Ma chi è questo grande Sconosciuto? Noi preghiamo il Padre, sì, il Padre Nostro, preghiamo Gesù, ma dimentichiamo lo Spirito! Una volta, facendo la catechesi ai bambini, ho fatto la domanda: “Chi di voi sa chi è lo Spirito Santo?”. E un bambino: “Io lo so!” – “E chi è?” – “Il paralitico”, mi ha detto! Lui aveva sentito “il Paraclito”, e pensava che fosse un paralitico. E tante volte – questo mi ha fatto pensare – per noi lo Spirito Santo è lì, come se fosse una Persona che non conta. Lo Spirito Santo è quello che ti dà vita all’anima! Lasciatelo entrare. Parlate con lo Spirito così come parlate con il Padre, come parlate con il Figlio: parlate con lo Spirito Santo – che non ha niente di paralitico! In Lui c’è la forza della Chiesa, è quello che ti porta avanti. Lo Spirito Santo è discernimento in azione, presenza di Dio in noi, è il dono, il regalo più grande che il Padre assicura a coloro che lo chiedono (cfr Lc 11,13). E Gesù come lo chiama? “Il dono”: “Rimanete qui a Gerusalemme aspettando il dono di Dio”, che è lo Spirito Santo. È interessante portare la vita in amicizia con lo Spirito Santo: Lui ti cambia, Lui ti fa crescere.

La Liturgia delle Ore fa iniziare i principali momenti di preghiera della giornata con questa invocazione: «O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto». “Signore, aiutami!”, perché da solo non posso andare avanti, non posso amare, non posso vivere… Questa invocazione di salvezza è la richiesta insopprimibile che sgorga dal profondo del nostro essere. Il discernimento ha lo scopo di riconoscere la salvezza operata dal Signore nella mia vita, mi ricorda che non sono mai solo e che, se sto lottando, è perché la posta in gioco è importante. Lo Spirito Santo sempre è con noi. “Oh, Padre, ho fatto una cosa brutta, devo andare a confessarmi, non posso fare nulla …”. Ma, hai fatto una cosa brutta? Parla allo Spirito che è con te e digli: “Aiutami, ho fatto questo di bruttissimo”. Ma non cancellare il dialogo con lo Spirito Santo. “Padre, sono in peccato mortale”: non importa, parla con Lui così ti aiuta a ricevere il perdono. Mai lasciare questo dialogo con lo Spirito Santo. E con questi aiuti, che il Signore ci dà, non dobbiamo temere. Avanti, coraggio e con gioia!

[01999-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Chers frères et sœurs,

Aujourd'hui, je voudrais vous proposer quelques aides plus précises pour faciliter cet exercice du discernement, indispensable à la vie spirituelle.

Une première aide importante nous vient de la Parole de Dieu et de la doctrine de l'Église. La Bible nous avertit que la voix de Dieu résonne dans l'attention, dans le silence. Elle ne s'impose pas, elle est discrète comme la brise, respectueuse. Pour le croyant, la Parole de Dieu n'est pas simplement un texte à lire, elle est une présence vivante, un véritable avant-goût du paradis. Ce lien affectif avec l'Écriture conduit à une deuxième aide, qui nous vient de notre propre relation affective avec le Seigneur Jésus, car elle nous révèle un Dieu plein de compassion et de tendresse, et l’expérience que nous en faisons fait fondre nos résistances et nos doutes. Elle nous apprend à nous tenir devant le Crucifix, comme les saints, parce que la lumière de Pâques traverse Jésus crucifié. Enfin, n’oublions pas le don du Saint-Esprit qui est le discernement en action, présence de Dieu en nous, mais aussi le don le plus grand que le Père offre à ceux qui le lui demandent et que la liturgie des Heures nous fait répéter:

«Seigneur viens à notre secours!»

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese presenti a questa udienza, in particolare il gruppo di chierichetti dalla diocesi di Versailles. Possa il loro generoso servizio portarli sempre più vicini al Signore. Lo Spirito Santo guidi il nostro discernimento e ci faccia riconoscere nella nostra vita, la salvezza operata dal Signore Gesù che viene.

Vi auguro un santo e gioioso Natale e vi benedico tutti!

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française présents à cette audience, en particulier le groupe des servants d’autel du diocèse de Versailles. Puisse leur service généreux les faire entrer toujours plus dans l’intimité du Seigneur. Que l'Esprit Saint guide notre discernement et nous fasse reconnaître dans notre vie le salut opéré par le Seigneur Jésus qui vient.

Je vous souhaite un joyeux et saint Noël et vous bénis tous !

[02000-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: Today we conclude our series of catecheses on spiritual discernment by considering some aids that can help us rightly to discern God’s will for our lives and our happiness. We begin, naturally, with an encounter with the word of God and with the Church’s teaching. Quiet prayer with the Scriptures helps us to sense the Lord’s presence, to hear his voice, and to become conscious of the deepest desires of our heart. In this way, we grow in love and closeness to Jesus, who assures us of the Father’s merciful love and, by his death on the Cross, reveals God’s power to bring life out of death and good out of evil. Friendship with Jesus and trust in God’s guidance of our lives is a great gift of the Holy Spirit, who dwells in our hearts and inspires our discernment at every stage. In the Church’s daily prayer, each canonical hour begins by asking God to come to our assistance. Trusting in that help, may we learn to discern wisely the paths that lead us to the Father and to respond each day to his loving offer of salvation.

Santo Padre:

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza. Nell’imminenza del Santo Natale, invoco su voi e sulle vostre famiglie la gioia e la pace del Signore Gesù, Figlio di Dio e Principe della Pace. Dio vi benedica!

Speaker:

I offer a warm welcome to the English-speaking pilgrims taking part in today’s Audience. In these final days before the celebration of Christmas, I invoke upon you and your families joy and peace in the Lord Jesus, Son of God and Prince of Peace. God bless you!

[02001-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, ständig müssen wir Entscheidungen treffen und, wenn wir dies bewusst tun, gestalten wir damit unser Leben und geben ihm eine Richtung. So möchte ich heute auf einige Hilfsmittel für eine fruchtbare geistliche Unterscheidung aufmerksam machen. An erster Stelle stehen die Heilige Schrift und die Lehre der Kirche als unverzichtbare Hilfe, um im eigenen Herzen zu lesen, die Stimme Gottes von den vielen anderen uns begegnenden Stimmen zu unterscheiden und im inneren Frieden seine Gegenwart zu erfahren. Von daher ergibt sich eine zweite wichtige Hilfe, nämlich die persönliche Beziehung zum Herrn. Im Blick auf den Gekreuzigten finden wir Frieden und den rechten Weg, wie wir dem Bösen begegnen und widerstehen können, weil wir von seiner Auferstehung her alles in einem neuen Licht sehen dürfen. Die freundschaftliche Beziehung mit Gott, vermag unsere Herzen zu verwandeln und lässt uns Gott als barmherzigen und liebenden Vater erkennen. Der Heilige Geist schließlich lehrt uns, das Wort Gottes immer besser zu verstehen und es in unserem Leben umzusetzen. Er öffnet Türen, die verschlossen scheinen, und tut dort Wege, wo bisher Dunkelheit und Verwirrung herrschten.

Santo Padre:

Un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca! Prepariamoci alla Solennità del Natale di Gesù Cristo, aprendo i nostri cuori al Signore e portando il suo amore al prossimo. Auguro a voi e alle vostre famiglie un Santo Natale.

Speaker:

Ein herzliches Willkommen den Pilgern deutscher Sprache! Bereiten wir uns auf das Hochfest der Geburt Jesu Christi vor, indem wir unsere Herzen für den Herrn öffnen und unseren Mitmenschen seine Liebe bringen. Euch und euren Familien wünsche ich ein gesegnetes Weihnachtsfest!

[02002-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En esta catequesis, reflexionamos sobre algunos elementos concretos e indispensables que nos ayudan en el ejercicio del discernimiento. El primer elemento es confrontarse con la Palabra de Dios y la doctrina de la Iglesia. La Palabra de Dios no se impone, es discreta, nos pacifica; de ese modo, nos ayuda a entrar en nosotros mismos y a reconocer los deseos auténticos que el Señor ha puesto en nuestro corazón, distinguiéndolos de otras voces que pueden confundirnos y alejarnos de Él.

Otro elemento importante que ayuda al discernimiento es vivir una relación afectiva con Jesús. La amistad con Dios nos hace experimentar su amor, su compasión y su ternura; y esto nos va transformando el corazón y nos mueve a imitarlo. Y, por último, recordemos que otro gran auxilio para la vida espiritual es el don del Espíritu Santo que habita en nosotros. Su presencia vivificante nos guía y nos instruye, nos ilumina en los momentos de oscuridad y nos anima a seguir adelante sin miedo, sostenidos por su amor.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Cercanos a la celebración de la Navidad, pidamos a la Virgen María y a san José que nos enseñen a comprender el verdadero sentido de esta fiesta, que nos ayuden a vivirla con paz y alegría, compartiendo lo que somos y lo que tenemos con las personas que más lo necesitan. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

[02003-ES.02] [Texto original: Español]

 

 

In lingua portoghese

Speaker:

Queridos irmãos e irmãs, a vida obriga-nos constantemente a fazer escolhas. Porém, o discernimento que as mesmas pressupõem não é simples e não se pode fazer apenas com as próprias forças. Daí a invocação inicial na Liturgia das Horas: «Deus vinde em nosso auxílio»! Ele está sempre connosco e torna o discernimento mais fácil, colocando ao nosso dispor algumas ajudas. Uma delas é a Palavra da Sagrada Escritura, com a qual podemos interpretar o que se passa no nosso coração, nele distinguindo a voz de Deus e identificando os impulsos que Ele mesmo lá deixou. Santo Ambrósio quando lia a Sagrada Escritura, sentia que Deus voltava a passear no paraíso terrestre: ler a Palavra de Deus é como caminhar com Ele. A Escritura consolida a nossa relação afetiva com Jesus, que é outra ajuda divina para o discernimento: na verdade, a vida com Cristo é uma amizade que cresce, dia após dia, e transforma o coração, fazendo-nos experimentar Deus como um Pai que nos ama e ajuda a superar as nossas dúvidas, medos e sensações de indignidade. Por fim, outra ajuda divina para o discernimento é o dom do Espírito Santo: presente em nós, dá novo significado à Palavra de Deus e indica caminhos de vida, até mesmo no meio da escuridão. Com estas ajudas não devemos temer.

Santo Padre:

Cari fedeli di lingua portoghese, siamo nell’imminenza del Natale di Gesù. Vorrei invitarvi a contemplare più a lungo il presepe in questi giorni. Lì, al freddo e al gelo, nasce il Figlio di Dio. Il suo sguardo risveglia il nostro cuore e ci impegna a costruire un mondo più fraterno. Con un’implorazione di pace e bene su ognuno di voi e sui vostri cari, vi auguro un Buon Natale. Dio vi benedica.

Speaker:

Queridos fiéis de língua portuguesa, estamos às portas do Natal de Jesus e gostaria de convidar todos a contemplar mais demoradamente o presépio nestes dias. Ali, ao frio e ao gelo, nasceu o Filho de Deus: o seu olhar desperta o nosso coração e compromete-nos a construir um mundo mais fraterno. Com uma súplica de paz e bem para cada um de vós e para os vossos familiares, desejo a todos um Feliz Natal. Deus vos abençoe.

[02004-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تكلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ علَى بعضِ الوسائلِ المُساعِدَةِ في التَّمييز. أوَّلُ وسيلةٍ مساعِدَةٍ، ولا غِنَى عنها، هي المقارنةُ معَ كلمةِ اللهِ وتعلِيمِ الكنيسة. إنَّها تُساعِدُنا على أن نَفهَمَ ما يتحرَّكُ في قلبِنا، وَتُعَلِّمُنا أنْ نتعرَّفَ على صوتِ اللهِ وأنْ نُمَيِّزَهُ عَنِ الأصواتِ الأخرى. بالنسبةِ للمُؤمِن، كلمةُ اللهِ ليستْ مجرَّدَ نصٍّ يُقرأ، بل هي حضورُ اللهِ الحيّ، وهي عملُ الرُّوحِ القدسِ فينا الَّذي يُعزِيّ ويُعَلِّمُ ويُعطِي النُّورَ والقُوَّةَ والرّاحَةَ وَطَعْمَ الحياة. إنَّها مِثلُ عَلاقةٍ عاطفيَّةٍ معَ الكتابِ المقدّس، وَتَحمِلُنا علَى أنْ نعيشَ عَلاقَةً عاطفيَّةً معَ الرَّبِّ يسوع، وهذه وسيلةٌ مساعِدَةٌ أخرَى لا غِنَى عنها. فالصَّداقةُ معهُ لها قُدرَةٌ على أنْ تُغَيِّرَ قلبَنا. عندما نختبرُ هذه العَلاقة، يذوبُ قلبُنا وتسقطُ الشُّكوكُ والمخاوفُ ومشاعرُ عدمِ الاستحقاق. وهنا نَصِلُ إلى وسيلةٍ مساعِدَةٍ أخرى وهي، عطيّةُ الرُّوحُ القدس، الحاضرُ فينا، والَّذي يُعلِّمُنا، ويُحيِي فينا كلمةَ اللهِ الَّتي نَقرَأُها، ويَقتَرِحُ علينا معانيَ جديدة، ويَفتَحُ لنا أبوابًا كانت تبدو لنا مُغلَقَة، وَطُرُقًا في الحياةِ لمْ يكنْ فيها مِن قَبلُ سوَى ظُلمةٍ واضطرابٍ. الرُّوحُ القدسُ هو التَّمييزُ العامِلُ فينا، وهو حضورُ اللهِ فينا. التَّمييزُ يُساعِدُني لأتعرَّفَ على الخلاصِ الَّذي صنعَهُ الرَّبُّ يسوعُ في حياتي، ويُذَكِّرُني أنِّي لستُ وحيدًا أبدًا. معَ كلِّ هذا، يجبُ ألَّا نخاف.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba. Chiedo a Dio di concedervi la grazia del discernimento per vivere il messaggio del Natale, che è un messaggio di pace, gioia e vita nuova, e vedere nei poveri il volto del bambino di Betlemme che è nato povero. Auguro a tutti Buon Natale!

Speaker:

أُحَيِّي المؤمِنينَ الناطِقينَ باللّغَةِ العربِيَّة. أسألُ اللهَ أنْ يَمنَحَكُم نِعمَةَ التَّمييزِ لِتَعِيشُوا رسالةَ الميلاد، الَّتي هي رسالةُ سلامٍ وفرحٍ وحياةٍ جديدة، وترَوا في الفقراءِ وجهَ طِفلِ بيتَ لحمَ الَّذي وُلِدَ فقيرًا. أتَمَنَّى لَكُم جَميعًا عِيدَ مِيلادٍ مَجيد!

[02005-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Ci, którzy śledzili ostatnie katechezy mogą pomyśleć, że rozeznawanie jest skomplikowaną czynnością. Jednak tak naprawdę skomplikowane jest życie i jeśli nie nauczymy się go odczytywać, to grozi nam, że je zmarnujemy. Zobaczyliśmy dotąd, że każdego dnia, czy tego chcemy czy też nie dokonujemy aktów rozeznania, w tym co jemy, czytamy, w pracy, w relacjach. Dziś przyjrzyjmy się niektórym pomocom, które mogą nam ułatwić rozeznawanie. Pierwszą jest konfrontacja ze Słowem Bożym i nauką Kościoła. Pomagają nam one odczytać dynamikę naszego serca, ucząc się rozpoznawania głosu Boga. Relacja z Pismem Świętym prowadzi do przeżywania uczuciowej relacji z Jezusem, będącej kolejną niezbędną pomocą, której znaczenia nie da się przecenić. Wspaniale jest myśleć o życiu z Panem jako o relacji przyjaźni, która wzrasta z dnia na dzień. Przyjaźń z Bogiem jest zdolna do przemiany serca. Kolejną pomocą jest dar Ducha Świętego, który nas poucza, otwiera drzwi, które wydawały się zamknięte, wskazuje drogi życia tam, gdzie zdawało się, że jest tylko ciemność i zamęt. Celem rozeznania jest rozpoznanie zbawienia dokonanego przez Pana w moim życiu, przypomina mi, że nigdy nie jestem sam i że jeśli się zmagam, to dlatego, że stawka jest ważna. Z tymi pomocami, które daje nam Pan, nie musimy się lękać.

Santo Padre:

Auguro a tutti i Polacchi un Santo Natale. Secondo la vostra tradizione, durante la vigilia lasciate a tavola un posto vuoto per un ospite inatteso. Quest'anno sarà occupato dalla moltitudine di rifugiati provenienti dall'Ucraina, ai quali avete aperto le porte delle vostre case con grande generosità. Il Figlio di Dio, nato a Betlemme, riempia di amore ognuno di voi, le vostre famiglie e coloro che aiutate. Porti la pace a tutte le persone di buona volontà. Vi benedico di cuore!

Speaker:

Wszystkim Polakom chciałbym życzyć błogosławionych świąt Bożego Narodzenia. Zgodnie z waszą tradycją w czasie Wigilii zostawiacie przy stole puste miejsce dla niespodziewanego gościa. W tym roku zajmą je rzesze uchodźców z Ukrainy, przed którymi z wielką hojnością otworzyliście drzwi swoich domów. Niech narodzony w Betlejem Syn Boży napełnia miłością każdego z was, wasze rodziny i tych, którym pomagacie. Niech przyniesie pokój wszystkim ludziom dobrej woli. Z serca wam błogosławię!

[02006-PL.01] [Testo originale: Polacco]

 

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli di Fermo accompagnati dal loro Arcivescovo, gli Scout Agesci di L’Aquila, gli studenti di San Benedetto del Tronto e quelli di Roccarinola-Tufino.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. La nascita del Salvatore rechi a voi tutti intimo conforto e vi doni la gioia di sentirvi amati dal Dio fattosi bambino.

E poi, pensiamo – parlando del Bambino Gesù – ai tanti bambini dell’Ucraina che soffrono, soffrono tanto, per questa guerra. In questa festa di Dio che si fa bambino, pensiamo ai bambini ucraini. Quando li ho trovati qui, la maggioranza non riesce a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere, è grave. Questi bambini portano su di sé la tragedia di quella guerra che è così inumana, così dura. Pensiamo al popolo ucraino, in questo Natale: senza luce, senza riscaldamento, senza le cose principali per sopravvivere, e preghiamo il Signore perché porti loro la pace il più presto possibile.

Di cuore vi benedico.

[02007-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0948-XX.02]