Discorso del Santo Padre
Traduzione in lingua inglese
Curriculum vitae dei nuovi Ambasciatori
Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza gli Ambasciatori di Belize, Bahamas, Thailandia, Norvegia, Mongolia, Niger, Uganda e Sudan presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha rivolto ai nuovi Ambasciatori nonché i cenni biografici essenziali di ciascuno:
Discorso del Santo Padre
Eccellenze!
Porgo un caloroso benvenuto a ciascuno di voi in occasione della presentazione delle Lettere con le quali venite accreditati come Ambasciatori Straordinari e Plenipotenziari presso la Santa Sede dei vostri Paesi: Belize, Bahamas, Tailandia, Norvegia, Mongolia, Niger, Uganda e Sudan. Vi prego di trasmettere i miei sentimenti di stima ai vostri rispettivi Capi di Stato, insieme all’assicurazione delle mie preghiere per loro e per tutte le persone a cui è diretto il loro servizio.
Mentre assumete le nuove responsabilità, desidero innanzitutto riconoscere la molteplicità dei modi in cui le vostre Nazioni contribuiscono al bene comune non solo dei propri cittadini, ma dell’intera famiglia umana. Ognuno di voi condivide giustamente la preoccupazione di edificare la comunità internazionale, come dimostra la vostra partecipazione alle varie organizzazioni e istituzioni internazionali che sono espressione pratica dell’esigenza di solidarietà e di cooperazione tra i popoli.
In questo compito vitale e collettivo di cercare di salvaguardare e far progredire il benessere degli uomini e delle donne di tutto il mondo, specialmente ai nostri giorni, segnati dai perduranti problemi legati alla crisi sanitaria globale e dai conflitti violenti in atto in tutto il mondo, l’azione concertata dell’intera famiglia delle nazioni e il lavoro della diplomazia sono più che mai necessari. Senza di essi non è possibile proteggere la dignità e i diritti umani di tutti, promuovere la giustizia, la riconciliazione e il dialogo per il bene di una pace duratura, e prendersi cura della nostra casa comune come dono prezioso per noi e per le generazioni future.
In particolare, voi iniziate il vostro nuovo incarico diplomatico in un momento di maggiore sensibilità politica per l’aumento delle violazioni del diritto internazionale e per quella che ho definito, da tempo, una terza guerra mondiale combattuta a pezzi. Se vogliamo che la pace abbia una possibilità e che i poveri abbiano la prospettiva di un futuro migliore, soprattutto in quelle parti del mondo dove conflitti molto lunghi rischiano di generare assuefazione nella coscienza pubblica, siamo tutti chiamati a mostrare una maggiore vigilanza e a rispondere alla chiamata ad essere costruttori di pace nel nostro tempo.
Nell’affrontare tali sfide, ognuna delle vostre Nazioni, sia essa antica o giovane, può attingere a un vasto patrimonio di tesori storici, intellettuali, tecnologici, artistici e culturali, che sono contributi unici e peculiari dei vostri popoli. Allo stesso tempo, nel rendere omaggio all’ingegno di quanti rappresentate e che sicuramente lascerà un’eredità di bene per il futuro, vedo le vostre risorse nazionali non solo come abilità e competenze da celebrare e coltivare, né semplicemente come standard elevati di cui giustamente andare fieri; la vostra intraprendenza e i vostri talenti sono anche doni che possono essere messi al servizio del mondo intero, in contesti sia bilaterali sia multilaterali, per il miglioramento dell’umanità.
Offrendo generosamente le proprie risorse materiali, umane, morali e spirituali, i Paesi rispondono a una vocazione nobile ed essenziale. Infatti, solo sforzandosi di affrontare i problemi dell’umanità in maniera sempre più integrata e solidale se ne potranno trovare le soluzioni. E non solo a quelli sopra citati. È necessario richiamare l’attenzione anche su altre situazioni diffuse che interessano i diritti umani fondamentali: la mancanza di accesso universale all’acqua potabile, al cibo o alle cure sanitarie di base; la necessità di assicurare l’istruzione a tutti coloro che troppo spesso ne sono esclusi; come pure l’opportunità di un lavoro dignitoso per tutti. Penso anche ai malati, ai disabili, ai giovani – soprattutto alle ragazze – che non hanno sufficienti opportunità per realizzare le proprie potenzialità; come pure a quanti provengono da contesti impoveriti e rischiano di essere lasciati indietro, dimenticati o addirittura deliberatamente esclusi dalla piena partecipazione alle loro comunità.
Attraverso una costante sensibilizzazione riguardo alla condizione di coloro che si trovano ai margini della società, il vostro ruolo di diplomatici può contribuire a far luce negli angoli più bui del nostro mondo, a portare al centro quanti si trovano nelle periferie e a dare voce a chi non ha voce o è stato messo a tacere. Spero che nell’esercizio delle vostre alte funzioni possiate cercare, sia qui a Roma sia altrove, modi nuovi e creativi per promuovere la solidarietà e l’amicizia sociale, in particolare con i fratelli e le sorelle più vulnerabili (cfr Enc. Fratelli tutti, 112-117). A questo proposito, vi assicuro la collaborazione e il sostegno della Segreteria di Stato e dei Dicasteri e degli Uffici della Curia Romana. Sulla base delle molte iniziative esistenti e delle aree di interesse comune, sono fiducioso che le relazioni positive e cordiali tra i vostri Paesi e la Santa Sede continueranno a svilupparsi e a dare frutti.
Cari Ambasciatori, mentre iniziate la nuova missione al servizio delle vostre Nazioni, vi porgo i miei più sentiti auguri per il vostro importante lavoro. Su di voi, sulle vostre famiglie e su tutti i vostri concittadini invoco volentieri abbondanti benedizioni dell’Onnipotente. Grazie.
[01968-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Traduzione in lingua inglese
Your Excellencies,
I extend a heartfelt welcome to each of you at this presentation of the Letters accrediting you as Ambassadors Extraordinary and Plenipotentiary to the Holy See of your countries: Belize, Bahamas, Thailand, Norway, Mongolia, Niger, Uganda and Sudan. Please convey my sentiments of esteem to your respective Heads of State, together with the assurance of my prayers for them and all the people they serve.
As you take up your new responsibilities, I wish first to acknowledge the variety of ways in which your nations contribute to the common good not only of their citizens but of our entire human family. Each of you rightly shares the concern for building up the international community, as can be seen in your participation in the various international organizations and institutions that are a practical expression of the need for solidarity and cooperation among peoples.
In this vital and collective task of striving to safeguard and advance the wellbeing of men and women everywhere, especially in these days marked by the continued problems associated with the global health crisis and by the entrenched violent conflicts around the world, the concerted action of the whole family of nations and the work of diplomacy are required more than ever. Without them it is not possible to protect the dignity and human rights of all, to promote justice, reconciliation and dialogue for the sake of enduring peace, and to care for our common home as a precious gift for us and for future generations.
In particular, you begin your new diplomatic roles at a time of heightened political sensitivity to the increase in violations of international law and to what I have called a third world war being fought piecemeal. If peace is to have a chance and the poor the prospect of a better future, especially in those parts of the world where longstanding conflicts risk generating habituation in the public consciousness, we are all called to show greater vigilance and respond to the call to be peacemakers in our time.
In responding to these challenges, each of your nations, whether they be old or young, can draw upon a deep trove of historical, intellectual, technological, artistic and cultural treasures, that are unique contributions of your particular peoples. At the same time, in paying tribute to the ingenuity of those you represent, which will surely leave a legacy of goodness for the future, I see your national riches not just as abilities and skills to be celebrated and nurtured, nor merely as high standards of which you can rightly be proud. Your resourcefulness and talents are also gifts that can be placed at the service of the wider world, in both bilateral and multilateral contexts, for the betterment of humanity.
By generously offering their material, human, moral and spiritual resources, countries respond to a noble and essential vocation. Indeed, it is only by striving to confront the problems facing humanity in an increasingly integrated and solidary way that solutions may be found, and not only to the above-mentioned challenges. Attention must also be drawn to other widespread situations affecting fundamental human rights: the lack of universal access to drinking water, food or basic healthcare; the need for equitable access to education for those all too often excluded; as well as the opportunity for dignified work for all. I think too of the sick, the disabled, and the young – especially girls – who are frequently given insufficient opportunities for realizing their potential, and all those from impoverished backgrounds at risk of being left behind, forgotten or even deliberately excluded from fully participating in their communities.
Through constantly raising awareness of those on the existential margins of society, your role as diplomats can help shine a light into the darkest corners of our world, bring those on the peripheries to the centre, and lend a voice to the voiceless and those who have been silenced. It is my hope that in the exercise of your high duties, you will be able to seek, both here in Rome and elsewhere, fresh and creative ways of promoting solidarity and social friendship, particularly with the most vulnerable of our brothers and sisters (cf. Enc. Fratelli Tutti, 112-117). In this regard, I assure you of the cooperation and support of the Secretariat of State and of the Dicasteries and Offices of the Roman Curia. By building on the many existing initiatives and areas of common concern, I am confident that the positive and cordial relations between your countries and the Holy See will continue to develop and bear fruit.
Dear Ambassadors, as you commence your new missions in service to your nations, I offer you my prayerful best wishes for your important work. Upon you, your families and all your fellow citizens, I gladly invoke the Almighty’s abundant blessings. Thank you.
[01968-EN.02] [Original text: Italian]
Curriculum vitae dei nuovi Ambasciatori
S.E. il Signor Jaime Efrain Briceño
Ambasciatore del Belize presso la Santa Sede
È nato il 28 settembre 1961.
Ha ottenuto un Associate’s Degree in Arte & Scienze presso il St. John’s Junior College, a Belize City (1979) e un Baccalaureato in Business Administration presso l’University of Texas a Austin.
Ha ricoperto, tra l’altro, i seguenti incarichi: Chair di Bishop Martin High School; Deputy Chair, Beltraide; Managing Director, Centaur Communications Corporation; Chairman, Speednet Communications Ltd.
[01960-IT.01] [Testo originale: Italiano]
S.E. il Signor Joseph R. Curry
Ambasciatore delle Bahamas presso la Santa Sede
È nato a Nassau, il 19 marzo 1962.
È sposato ed ha due figli.
Si è laureato in Giornalismo e Mezzi di Comunicazione presso il College of The Bahamas, e in Organizational Communication presso l’University of Windsor a Ontario (Canada). In seguito ha conseguito un Master in Affari Internazionali dell’American University in Washington D.C..
Ha ricoperto vari incarichi presso il Ministero degli Affari Esteri, tra cui: Secondo Segretario / Vice Console, Ambasciata negli Stati Uniti d’America (1990 – 1994) e Direttore del Dipartimento di Assistenza economica e tecnica; Presidente/Direttore di ITICS (Bahamas) Ltd. e in seguito Presidente della Bayhill Realty; Executive Assistant del Primo Ministro (2006); Presidente di Frandor Investments Ltd., ITICS (Bahamas) Ltd. e Bayhill Realty (2007 – 2012); Vice Presidente del Senato (2012 – 2017); è stato Delegato delle Bahamas presso varie Organizzazioni internazionali e regionali.
[01961-IT.01] [Testo originale: Italiano]
S.E. il Signor Chittipat Tongprasroeth
Ambasciatore della Thailandia presso la Santa Sede
è nato il 18 gennaio 1966.
È sposato e ha due figlie.
Si è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali), Chulalongkorn University. Ha poi conseguito un Master in Scienze Politiche (Western Illinois University, USA).
Ha ricoperto, tra l’altro, i seguenti incarichi: Terzo Segretario presso il Segretariato del Dipartimento per ASEAN Affairs, MAE (1994); Terzo Segretario, Segretariato del Dipartimento per gli Affari Economici (1995); Secondo Segretario, Segretariato del Dipartimento per gli Affari Economici (1996); Secondo Segretario, Missione Permanente presso l’Ufficio delle Nazioni Unite, New York (1997); Primo Segretario, Missione Permanente presso l’Ufficio delle Nazioni Unite, New York (1999); Primo Segretario, Divisione per gli Affari di Sviluppo Internazionale, Dipartimento delle Organizzazioni Internazionali (2001); Primo Segretario, Segretariato del Dipartimento per le Organizzazioni Internazionali seconded presso la Divisione di Sviluppo Internazionale /Primo Segretario, Divisione Sociale, Dipartimento per le Organizzazioni Internazionali (2002); Primo Segretario, Ufficio del Ministro (2003); Consigliere, Ufficio del Ministro / Consigliere, Dipartimento per le Organizzazioni Internazionali / Consigliere, Ufficio del Segretariato del Primo Ministro (2005); Consigliere, Dipartimento per gli Affari Americani e del Pacifico del Sud (2006); Consigliere, Ufficio del Segretario Permanente / Capo del Segretariato del Dipartimento per ASEAN Affairs (2007); Vice Console-Generale a Francoforte (2010); Vice Direttore-Generale Dipartimento per gli Affari Consolari (2015); Vice Direttore-Generale, Dipartimento per ASEAN Affairs (2017); Ambasciatore presso il Ministero, Ufficio del Segretario Permanente (2019); Direttore-Generale, Dipartimento del Protocollo (2020 - 2021).
[01962-IT.01] [Testo originale: Italiano]
S.E. la Signora Kjersti Rødsmoen
Ambasciatore di Norvegia presso la Santa Sede
è nata il 20 luglio 1963.
È sposata ed ha due figli.
Si è laureata a livello di Master in Business Administration and Finance presso la Norwegian School of Economics (NHH), nel 1988.
Ha ricoperto, tra l’altro, i seguenti incarichi: Secondo Segretario, Missione Permanente presso le Nazioni Unite, New York e presso l’UNICEF (1990 – 1993); Primo Segretario, Ambasciata in Messico (1993 – 1996); Consigliere temporaneo per gli Affari Internazionali presso l’Ufficio del Primo Ministro (1996); Capo del Dipartimento /Vice Direttore del Dipartimento delle Risorse Umane, MAE (1996 – 2000); Ministro Consigliere presso la Missione Permanente presso le Nazioni Unite, New York (2001 – 2006) e Vice Presidente del Governing Board dell’UNDP (2005 – 2006); Vice Direttore del Dipartimento della Sezione Latinoamericana, MAE (2008 – 2012); Direttore del Dipartimento della Sezione Latinoamericana, MAE (2012 – 2018); Ambasciatore in Tailandia e Cambogia (2018 – 2022).
[01963-IT.01] [Testo originale: Italiano]
S.E. la Sig.ra Davaasuren Gerelmaa
Ambasciatore di Mongolia presso la Santa Sede
è nata nel 1976 a Ulaanbaatar.
È sposata e ha due figli.
Si è laureata in Relazioni Internazionali presso la School of Foreign Service dell’Università Nazionale di Mongolia (1998). Ha fatto degli studi presso l’Ecole nationale d’Adminstration (ENA) in Francia (2000) e presso la Victoria University in Nuova Zelanda (2001).
È entrata nel servizio estero nel 1998.
Ha ricoperto, tra l’altro, i seguenti incarichi: Attaché, Dipartimento per l’Europa del MAE e dell’Ambasciata in Francia (2001 – 2003); Terzo Segretario, Missione Permanente a Ginevra (2004 – 2007); Secondo Segretario, Dipartimento della Cooperazione Multilaterale, MAE (2007 – 2011); Primo Segretario, Missione Permanente a New York (2011 – 2014); Vice Direttore del Dipartimento della Cooperazione Multilaterale, MAE (2014 – 2018); Direttore del Dipartimento della Cooperazione Multilaterale, MAE (2018 – 2022); Ambasciatore presso la Confederazione Svizzera e Rappresentante Permanente presso le Nazioni Unite e altre Organizzazioni Internazionali (da maggio 2022).
[01964-IT.01] [Testo originale: Italiano]
S.E. la Sig.ra Aïchatou Boulama Kané
Ambasciatore di Niger presso la Santa Sede
è nata à Keïta, Niger, il 24 aprile 1955.
È sposata, ha tre figli.
Ha conseguito una Maîtrise in Scienze Economiche, con indirizzo Economia Generale presso l’Università di Rennes I (Francia), nel 1979, e ha ottenuto un Diplôme d’Etudes Supérieures Spécialisées (DESS) in transport et distribution presso l’Università di Parigi 1 Panthéon – Sorbonne (Francia), nel 1981.
Ha ricoperto, i seguenti incarichi: Responsabile nella Direzione dell’Industria e dell’Artisanato presso il Service du Développement Industriel et de l’Artisanat dell’Artisanato (MMI) (1982 – 1985); Capo del Service Orientation et Développement Industriel presso il Ministero del Commercio, dell’Industria e dei Trasporti (1985 – 1988); Direttrice della Promozione dell’Artigianato presso il Ministero della Promozione Economica (1988 – 1993); Segretario di Stato della Pianificazione (1993 – 1994); Direttrice del Programme Intégré de Développement en Zone Pastorale (PROZOPAS) (1995 – 1997); Capo del Progetto di Sviluppo dell’Artigianato nel Niger (DANI 2) (1998 – 2003); Consigliere istituzionale nel Progetto di Sviluppo dell’Artigianato nel Niger (DANI 3) (2003– 2006); Coordinatrice del Salone Internazionale per l’Artigianato delle Donne (SAFEM) (2006 – 2011); Membro del Comitato per la politica monetaria della Banca Centrale degli Stati dell’Africa dell’Est (BCEAO) a titolo intuitu personae (2010 – 2013); Governatrice della Regione di Niamey (2011 – 2013); Direttrice di Gabinetto del Primo Ministro (2013 – 2015); Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione dell’Integrazione Africana e dei Nigeriani all’Estero (2015 – 2016); Ministro della Pianificazione (2016 – 2021); Ambasciatore in Francia (dal 2021).
[01965-IT.01] [Testo originale: Italiano]
S.E. il Signor Stephen Mubiru
Ambasciatore dell’Uganda presso la Santa Sede
È nato a Kamuli, Uganda, il 18 agosto 1965.
È sposato e ha 6 figli.
Ha conseguito la Laurea in Scienza, Salute Animale e Produzione presso l’Università di Busoga (Uganda) 2002.
Ha ricoperto i seguenti incarichi: Assistente Veterinario presso il Ministero dell’Agricoltura, dell’Industria Animale e Pesca (1989 – 1991); Ufficiale di zootecnia presso il Ministero dell’Agricoltura, dell’Industria Animale e Pesca (1993 – 1994); Assistente Gestore dell’Azienda Agricola Kasolwe Livestock Farm (Ministero dell’Agricoltura, dell’Industria Animale e Pesca) (1994 – 1997); Coordinatore Namwendwa Dairy Farmers’Association (dal 1997); Speaker, Consiglio del Distretto Kamuli (dal 1998 – 2005); Speaker, Uganda Small Scale Farmers’ Forum (2002 – 2007); Membro del Consiglio Esecutivo (Segretario per la Mobilitazione) dell’Eastern and Southern Africa Small Scale Farmers Forum (ESAFF) (2003 – 2007); Presidente del Distretto Kamuli (2007 – 2011); Membro del Consiglio dell’Univeristà di Busoga (2007 – 2012); Ambasciatore in Malesia (2012 – 2017); Ambasciatore in Turchia (2017 – 2021); Ambasciatore in Germania (da agosto 2022).
[01966-IT.01] [Testo originale: Italiano]
S.E. il Signor Khalid Mohamed Farah EL FAHAL
Ambasciatore di Sudan presso la Santa Sede
È nato il 1° gennaio 1963 a Nouhoud.
È sposato, ha 5 figli.
Si è laureato in Lettere (BA) presso l’Università di Khartoum (1984). Ha conseguito il Master e in seguito il Dottorato in Diplomazia e Studi Internazionali alla Washington International University, King of Prussia, Pennsylvania (USA) (2003 – 2005). Inoltre ha ottenuto un Master in Storia presso l’Università Al Zaeim Al-Azhari, Sudan (2021).
Ha ricoperto i seguenti incarichi: Vari incarichi nel Servizio Diplomatico presso il MAE e in diverse Missioni Diplomatiche (1986 – 2006); Détaché presso il Dipartimento politico della Presidenza della Repubblica (2006 – 2009); Ambasciatore in Senegal con accreditamento in Mali, Gambia, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea-Bissau e Cabo Verde (2009 – 2011); Ambasciatore in Francia e Delegato Permanente presso l’UNESCO (2011 – 2013); Direttore del Dipartimento delle Ricerche e degli Studi, MAE (settembre – dicembre 2013); Détaché, Consigliere Diplomatico alla Presidenza (2013 – 2016); Ambasciatore in Angola, São Tomé e Principe (2016 – 2020); Direttore Generale degli Affari Africani, MAE (2020 – 2021); Direttore della Comunicazione e Portavoce Ufficiale del MAE (2021 – 2022); Ambasciatore in Francia, Portogallo (dal 2022).
[01967-IT.01] [Testo originale: Italiano]
[B0933-XX.02]