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L’Udienza Generale, 19.10.2022


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sul Discernimento, ha incentrato la Sua meditazione sul tema: “Gli elementi del discernimento. Il libro della propria vita” (Lettura: Dt 8,2).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

 

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, benvenuti e buongiorno!

Nelle catechesi di queste settimane stiamo insistendo sui presupposti per fare un buon discernimento. Nella vita dobbiamo prendere delle decisioni, sempre, e per prendere le decisioni dobbiamo fare un cammino, una strada di discernimento. Ogni attività importante ha le sue “istruzioni” da seguire, che vanno conosciute perché possano produrre gli effetti necessari. Oggi ci soffermiamo su un altro ingrediente indispensabile per il discernimento: la propria storia di vita. Conoscere la propria storia di vita è un ingrediente – diciamo così – indispensabile per il discernimento.

La nostra vita è il “libro” più prezioso che ci è stato consegnato, un libro che tanti purtroppo non leggono, oppure lo fanno troppo tardi, prima di morire. Eppure, proprio in quel libro si trova quello che si cerca inutilmente per altre vie. Sant’Agostino, un grande cercatore della verità, lo aveva compreso proprio rileggendo la sua vita, notando in essa i passi silenziosi e discreti, ma incisivi, della presenza del Signore. Al termine di questo percorso noterà con stupore: «Tu eri dentro di me, e io fuori. E là ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te» (Confessioni X, 27.38). Da qui il suo invito a coltivare la vita interiore per trovare ciò che si cerca: «Rientra in te stesso. Nell’uomo interiore abita la verità» (La vera religione, XXXIX, 72). Questo è un invito che io farei a tutti voi, anche lo faccio a me stesso: “Rientra in te stesso. Leggi la tua vita. Leggiti dentro, come è stato il tuo percorso. Con serenità. Rientra in te stesso”.

Molte volte abbiamo fatto anche noi l’esperienza di Agostino, di ritrovarci imprigionati da pensieri che ci allontanano da noi stessi, messaggi stereotipati che ci fanno del male: per esempio, “io non valgo niente” – e tu vai giù; “a me tutto va male” – e tu vai giù; “non realizzerò mai nulla di buono” – e tu vai giù, e così è la vita. Queste frasi pessimiste che ti buttano giù! Leggere la propria storia significa anche riconoscere la presenza di questi elementi “tossici”, ma per poi allargare la trama del nostro racconto, imparando a notare altre cose, rendendolo più ricco, più rispettoso della complessità, riuscendo anche a cogliere i modi discreti con cui Dio agisce nella nostra vita. Io conobbi una volta una persona di cui la gente che la conosceva diceva che meritava il Premio Nobel alla negatività: tutto era brutto, tutto, e sempre cercava di buttarsi giù. Era una persona amareggiata eppure aveva tante qualità. E poi questa persona ha trovato un’altra persona che l’ha aiutata bene e ogni volta che si lamentava di qualcosa, l’altra diceva: “Ma adesso, per compensare, di’ qualcosa buona di te”. E lui: “Ma, sì, … io ho anche questa qualità”, e poco a poco lo ha aiutato ad andare avanti, a leggere bene la propria vita, sia le cose brutte sia le cose buone. Dobbiamo leggere la nostra vita, e così vediamo le cose che non sono buone e anche le cose buone che Dio semina in noi.

Abbiamo visto che il discernimento ha un approccio narrativo: non si sofferma sull’azione puntuale, la inserisce in un contesto: da dove viene questo pensiero? Questo che sento adesso, da dove viene? Dove mi porta, questo che sto pensando adesso? Quando ho avuto modo di incontrarlo in precedenza? È una cosa nuova che mi viene adesso, o altre volte l’ho trovata? Perché è più insistente di altri? Cosa mi vuole dire la vita con questo?

Il racconto delle vicende della nostra vita consente anche di cogliere sfumature e dettagli importanti, che possono rivelarsi aiuti preziosi fino a quel momento rimasti nascosti. Per esempio, una lettura, un servizio, un incontro, a prima vista ritenuti cose di poca importanza, nel tempo successivo trasmettono una pace interiore, trasmettono la gioia di vivere e suggeriscono ulteriori iniziative di bene. Fermarsi e riconoscere questo è indispensabile. Fermarsi è riconoscere: è importante per il discernimento, è un lavoro di raccolta di quelle perle preziose e nascoste che il Signore ha disseminato nel nostro terreno.

Il bene è nascosto, sempre, perché il bene ha pudore e si nasconde: il bene è nascosto; è silenzioso, richiede uno scavo lento e continuo. Perché lo stile di Dio è discreto: a Dio piace andare nascosto, con discrezione, non si impone; è come l’aria che respiriamo, non la vediamo ma ci fa vivere, e ce ne accorgiamo solo quando ci viene a mancare.

Abituarsi a rileggere la propria vita educa lo sguardo, lo affina, consente di notare i piccoli miracoli che il buon Dio compie per noi ogni giorno. Quando ci facciamo caso, notiamo altre direzioni possibili che rafforzano il gusto interiore, la pace e la creatività. Soprattutto ci rende più liberi dagli stereotipi tossici. Saggiamente è stato detto che l’uomo che non conosce il proprio passato è condannato a ripeterlo. È curioso: se noi non conosciamo la strada fatta, il passato, lo ripetiamo sempre, siamo circolari. La persona che cammina circolarmente non va avanti mai, non c’è cammino, è come il cane che si morde la coda, va sempre così, e ripete le cose.

Possiamo chiederci: io ho mai raccontato a qualcuno la mia vita? Questa è un’esperienza bella dei fidanzati, che quando fanno sul serio raccontano la propria vita … Si tratta di una delle forme di comunicazione più belle e intime, raccontare la propria vita. Essa permette di scoprire cose fino a quel momento sconosciute, piccole e semplici, ma, come dice il Vangelo, è proprio dalle piccole cose che nascono le cose grandi (cfr Lc 16,10).

Anche le vite dei santi costituiscono un aiuto prezioso per riconoscere lo stile di Dio nella propria vita: consentono di prendere familiarità con il suo modo di agire. Alcuni comportamenti dei santi ci interpellano, ci mostrano nuovi significati e nuove opportunità. È quanto accadde, per esempio, a Sant’Ignazio di Loyola. Quando descrive la scoperta fondamentale della sua vita, aggiunge una precisazione importante, e dice così: «Dall’esperienza aveva dedotto che alcuni pensieri lo lasciavano triste, altri allegro; e a poco a poco imparò a conoscere la diversità dei pensieri, la diversità degli spiriti che si agitavano in lui» (Autob., n. 8). Conoscere cosa succede dentro di noi, conoscere, stare attenti.

Il discernimento è la lettura narrativa dei momenti belli e dei momenti bui, delle consolazioni e delle desolazioni che sperimentiamo nel corso della nostra vita. Nel discernimento è il cuore a parlarci di Dio, e noi dobbiamo imparare a comprendere il suo linguaggio. Chiediamoci, alla fine della giornata, per esempio: cosa è successo oggi nel mio cuore? Alcuni pensano che fare questo esame di coscienza è fare la contabilità dei peccati che hai fatto - ne facciamo tanti -, ma è anche chiedersi “Cosa è successo dentro di me, ho avuto gioia? Cosa mi ha portato la gioia? Sono rimasto triste? Cosa mi ha portato la tristezza? E così imparare a discernere cosa succede dentro di noi.

[01593-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Chers frères et sœurs,

ces semaines-ci, nous insistons dans les catéchèses sur les conditions pour faire un bon discernement. Aujourd’hui, nous allons traiter d’un nouvel élément indispensable: l’histoire de notre vie. Elle est le plus précieux livre qui nous a été donné et qui renferme ce que nous cherchons inutilement par d’autres voies. Saint Augustin l’avait, en effet, compris en relisant sa vie et en y découvrant la présence du Seigneur. D’où son invitation à cultiver la vie intérieure pour trouver ce que l’on cherche. Lire chacun sa propre histoire signifie élargir la trame de son récit, en le rendant plus riche, plus respectueux de la complexité, en réussissant surtout à saisir les manières discrètes dont Dieu agit dans notre existence. Le récit des événements de notre vie permet également de saisir des nuances et des détails importants qui peuvent être des aides précieuses jusque-là restées cachées. C’est un travail de collecte des perles que le Seigneur a enfouies dans notre terre. Le bien est caché et silencieux, il exige une fouille lente et continue, car le style de Dieu est discret et ne s’impose pas. S’habituer à relire sa propre vie éduque le regard, l’affine, permet de remarquer les petits miracles que le bon Dieu accomplit pour nous chaque jour. Les vies des saints constituent également une aide précieuse pour reconnaître le style de Dieu dans notre vie. Certaines conduites des saints nous interpellent, nous montrent de nouveaux sens et de nouvelles opportunités.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare i pellegrini di Rennes, i Sindaci di Cambrai e i capi degli Istituti d'istruzione di Créteil, accompagnati dai rispettivi Vescovi. Saluto poi i pellegrini provenienti dalla Svizzera, dalla Repubblica Democratica del Congo e da Haiti.

Fratelli e sorelle, impariamo a capire il linguaggio del nostro cuore lasciandoci permeare dalla Parola di Dio, così potremo scoprire nel prossimo un'occasione offerta per conoscere meglio il libro della nostra vita.

Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les personnes de langue française, en particulier les pèlerins de Rennes, les Maires de Cambrai, les Chefs d’établissements d’éducation de Créteil, accompagnés de leurs évêques respectifs. Je salue les pèlerins de Suisse, de la Républiqye Démocratique du Congo et de Haiti.

Frères et sœurs, apprenons à comprendre le langage de notre cœur en nous laissant imprégner de la Parole de Dieu, ainsi nous pourrons découvrir dans le prochain une occasion offerte pour mieux connaître le livre de notre vie. Dieu vous bénisse!

[01594-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: In our continuing catechesis on spiritual discernment, we now consider the importance of interpreting, in the light of God’s provident care, our own life story. Through prayer and spiritual insight, we can learn to discern the thread of God’s grace running through our lives. Taking stock of our personal history in this way can make us aware of negative attitudes harmful for our spiritual growth, but also open our eyes to the often hidden events and encounters that quietly reveal the Lord’s loving plan for our eternal happiness. The lives of the saints also shed light upon our personal path to holiness. In the Confessions, Saint Augustine shared his gradual understanding of how God mysteriously led him to discover and embrace the truth that alone satisfies the deepest desires of our heart. Saint Ignatius Loyola, another great spiritual guide, drew upon his own journey of conversion in order to teach us how to discern God’s voice speaking deep within us, guiding our steps through life, and calling us to ever deeper union with himself.

Santo Padre:

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente a quelli provenienti da Irlanda, Danimarca, Norvegia, Belgio, Indonesia, Canada e Stati Uniti d’America, come pure ai sacerdoti dell’Istituto di Formazione Teologica Permanente del Pontificio Collegio Americano del Nord. Nel rivolgere il mio saluto ai pellegrini della Nigeria, penso alle violente piogge che hanno colpito in questi giorni il loro Paese, provocando inondazioni, causando tanti morti, numerosi dispersi e ingenti danni. Preghiamo per quanti hanno perso la vita e per tutte le persone provate da così devastante calamità. Non manchi a questi nostri fratelli e sorelle la nostra solidarietà e il sostegno della Comunità internazionale.

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims taking part in today’s Audience, especially those from Ireland, Denmark, Norway, Belgium, Indonesia, Canada and the United States of America, including the priests of the Institute for Continuing Theological Education at the Pontifical North American College. In greeting the pilgrims present from Nigeria, I think of the violent rains that have fallen on their country in these days, causing flooding, numerous deaths and tremendous damage. Let us pray for all who have lost their lives and for everyone affected by this devastating natural disaster. May these, our brothers and sisters, experience our solidarity and the support of the international community.

[01595-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, heute wollen wir darüber nachdenken, wie uns die Beschäftigung mit unserer eigenen Lebensgeschichte bei einer guten Unterscheidung der Geister behilflich sein kann. Wenn wir, wie etwa der heilige Augustinus in seinen berühmten „Bekenntnissen“, auf unser Leben blicken, werden wir einerseits viele Spuren der Gegenwart Gottes erkennen können. Es wird aber auch manch „Toxisches“ zum Vorschein kommen, wie Gedanken oder Gewohnheiten, die uns lähmen und unfrei machen. Wenn wir über unsere Biographie nachdenken und sie anderen erzählen, werden wir wichtige Aspekte kennenlernen, die wir vielleicht noch gar nicht wahrgenommen haben, die es uns aber erlauben, immer besser zu verstehen, was uns inneren Frieden und Lebensfreude schenkt, was uns anspornt zum Guten – aber auch das, was uns traurig, fried- und freudlos werden lässt. Wenn wir solchermaßen in der Stille der geistlichen Unterscheidung unseren Blick schärfen, werden wir manche verborgenen Schätze in unserem Leben entdecken: die kleinen Wunder, die Gott Tag für Tag für uns tut. Wir lernen mehr und mehr verstehen, wie der Herr ganz sanft und unscheinbar in unserem Leben wirkt. Unser eigenes Herz erzählt uns von ihm, wir müssen nur lernen, seine Sprache zu verstehen.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. Cerchiamo in questo Mese Missionario di ottobre di capire sempre meglio la missione che il Signore ha affidato a ciascuno di noi. Chiediamogli di accompagnare e di portare a compimento tutte le nostre attività con la sua grazia.

Speaker:

Ein herzliches Willkommen den Pilgern deutscher Sprache. Versuchen wir in diesem Missionsmonat Oktober immer besser zu verstehen, welche Sendung der Herr einem jeden von uns anvertraut hat und bitten wir ihn, er möge all unser Tun mit seiner Gnade begleiten und vollenden.

[01556-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En las catequesis anteriores hemos visto que la oración, el conocimiento de uno mismo y el deseo son elementos indispensables para el discernimiento. Hoy agregamos otro elemento importante: la historia de la propia vida. Podemos decir que nuestra vida es como un libro que vamos escribiendo cada día, y cuando nos detenemos a “releer” el camino que hemos recorrido —tanto los momentos de “consolación” como de “desolación”— descubrimos la acción de Dios, que obra discreta y silenciosamente en nuestra propia existencia.

Acostumbrarnos a hacer este ejercicio de lectura de la propia vida, y también contar nuestra historia a otras personas, son instrumentos muy valiosos para el discernimiento. Por un lado, nos ayudan a reconocer los “mensajes tóxicos” que nos hacen mal —como pensar que “no valgo nada”, que “todo me sale mal” o que “nunca haré nada bueno”— y, por otro lado, nos van afinando la mirada interior para poder percibir la presencia de Dios en nuestra vida.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. El próximo domingo celebramos la Jornada Mundial de las Misiones. Recemos especialmente por los misioneros y las misioneras que, enviados a distintas partes del mundo, escriben con sus propias vidas una historia de amor al servicio del Evangelio. Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

[01597-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Entre os elementos indispensáveis para um bom discernimento, conta-se a nossa própria história de vida. De certo modo é o «livro» mais precioso que nos foi confiado; um livro, que muitos, infelizmente, não leem. Mas o ser humano que não conhece o próprio passado, está condenado a repeti-lo. Quantas vezes nos assaltam, uma vez e outra, pensamentos como estes: «eu não valho nada», «a mim tudo me corre mal», «nunca farei nada de jeito», etc. São pensamentos que nos fazem mal e, sem nos darmos conta, intoxicam-nos o coração. Ler a própria história significa reconhecer e livrar-se destes elementos tóxicos, abrindo o coração para horizontes mais amplos, identificando facetas e detalhes importantes da vida, que até agora nos tinham passado despercebidos; notamos outras vertentes possíveis da realidade que reforçam o gosto interior, a paz e a criatividade. E assim uma leitura, um serviço, um encontro que, à primeira vista, pareciam de pouca importância, acabam por nos transmitir a alegria de viver e sugerir novas iniciativas de bem-fazer. Parar para reconhecer tudo isto, é indispensável ao discernimento, pois aperfeiçoa o olhar tornando-o capaz de ver os pequenos milagres que o bom Deus realiza diariamente em nosso favor. Ora o estilo de Deus é discreto, não se impõe; é como o ar que respiramos: não o vemos, mas faz-nos viver e só damos conta dele quando nos falta. De igual modo o bem é silencioso e, para o vermos, requer-se uma busca lenta e continua na nossa história.

Santo Padre:

Cari pellegrini di lingua portoghese e in particolare la Comunità Canção Nova di San Paolo, i fedeli delle parrocchie São Sebastião, Nossa Senhora Aparecida e Nossa Senhora das Graças, benvenuti! Di cuore vi saluto tutti e affido al buon Dio la vostra vita e quella dei vostri familiari. Pregate anche voi per me! Le vostre famiglie si radunino quotidianamente per la recita del rosario sotto lo sguardo della Vergine Maria, affinché in esse non si esaurisca mai l’olio della fede e della gioia, che sgorga dalla vita dei loro membri in comunione con Dio.

Speaker:

Queridos peregrinos de língua portuguesa e em particular a Comunidade Canção Nova de São Paulo, os fiéis das paróquias São Sebastião, Nossa Senhora Aparecida e Nossa Senhora das Graças, sede bem-vindos! De coração vos saúdo a todos, confiando ao bom Deus a vossa vida e a dos vossos familiares. Rezai também vós por mim! Que as vossas famílias se reúnam diariamente para a reza do terço sob o olhar da Virgem Maria, para que nelas não se acabe jamais o óleo da fé e da alegria, que brota da vida dos seus membros em comunhão com Deus!

[01598-PO.02] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تَكلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ علَى عُنصُرٍ آخرَ مِن عناصرِ التّمييزِ وهوَ قِراءةُ قِصةِ حياتِنا. قال: حياتُنا هيَ أثمنُ ”كتابٍ“ أُعطيَ لنا، وفيهِ يُمكِنُنا أنْ نَجِدَ ما نبحثُ عنهُ عبثًا في أماكنَ أخرى. فَهِمَ ذلكَ القدِّيسُ أُغسطِينُس، الباحثُ الكبيرُ عنِ الحقيقة، فأعادَ قِراءَةَ حياتِهِ، ورأَى فيها خطواتِ حضورِ اللهِ الصَّامتةِ والخفيَّةِ والحاسِمَة. ومِن هنا جاءَت دَعوَتُهُ لتنميةِ الحياةِ الداخليّةِ لِيَجِدَ فيها الإنسانُ ما يبحثُ عنهُ. أنْ نقرأَ قِصتَنا يعني أنْ ندركَ وجودَ بعضِ العناصرِ ”السّامةِ“ الَّتي تُبعِدُنا عن أنفسِنا، وأيضًا أنْ نوسِّعَ حَبكَةَ قِصَتِنا، ونتعلَّمَ ملاحظةَ أشياءَ أخرى، فنجعلَ في قصتِنا غِنًى أكثر، ومُراعاةً لتعقيداتِ الأمور، وبذلكَ ننجحُ في رؤيةِ الطُّرقِ الخفيَّةِ الَّتي يعملُ اللهُ بِها في حياتِنا. إنْ تَعَوَّدنا على إعادَةِ قِراءَةِ حياتِنا، فهذا يُثَقِّفُ نَظرَتَنا للأمور، وَيَصْقِلُها، ويسمحُ لنا بأنْ نلاحظَ المعجزاتِ الصَّغيرةِ الَّتي يصنعُها اللهُ الصّالحُ لنا كلَّ يوم. وعندما ننتَبِهُ إليها، نلاحظُ اتّجاهاتٍ أخرى ممكنة، مِن شأنِها أنْ تُقوِّي ذوقَنا الدّاخليّ، وسلامَنا وإبداعَنا. وقبلَ كلِّ شيء، تجعلُنا أحرارًا تجاهَ الصُّوَرِ المُتَكَرِّرَةِ السَّامَّة. حياةُ القدِّيسينَ هيَ أيضًا عَونٌ ثمينٌ للتعرُّفِ على كيفيةِ عملِ اللهِ في حياتِنا، فهيَ تسمحُ لنا بأنْ نتآلَفَ معَ طريقةِ عملِهِ، وتُظهِرُ لنا معانِيَ جديدةً وفُرَصًا جديدةً في حياتِنا.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba. Il discernimento ci aiuta a leggere la nostra vita con tutte le sue consolazioni e desolazioni, e a riconoscere la verità che abita nel nostro cuore. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Speaker:

أُحَيِّي المؤمِنينَ الناطِقينَ باللغَةِ العربِيَّة. التَّمييزُ يساعدُنا في أنْ نقرأَ حياتَنا بكلِّ ما فيها مِن أفراحٍ وأحزان، وأنْ نَتَعَرَّفَ على الحقيقةِ الَّتي تَسكُنُ قلبَنا. باركَكُم الرّبُّ جَميعًا وحَماكُم دائِمًا مِن كُلِّ شَرّ!

[01599-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Kontynuując cykl katechez o warunkach dobrego rozeznawania dziś zwróciliśmy uwagę na potrzebę poznania historii własnego życia. Jest ona najcenniejszą księgą, a jednak wielu nie czyta jej wcale albo sięga po nią zbytu późno, w chwili śmierci. W niej tymczasem znajduje się to, czego na próżno szukamy gdzie indziej. Zrozumiał to św. Augustyn, wielki poszukiwacz prawdy, na nowo odczytując swoje życie, dostrzegając w nim ciche i dyskretne, lecz zarazem wyraziste ślady obecności Boga. „W głębi duszy byłeś, a ja się po świecie błąkałem i tam szukałem Ciebie. (…) Ze mną byłeś, a ja nie byłem z Tobą” – napisał Augustyn w „Wyznaniach”. Refleksja nad wydarzeniami naszego życia pozwala dostrzec ważne szczegóły. Na przykład fakt, że jakaś lektura, wyświadczona przysługa czy spotkanie na pierwszy rzut oka nieistotne, wnoszą z czasem wewnętrzny pokój, radość życia i podsuwają kolejne dobre inicjatywy. Jest to praca nad zebraniem cennych pereł, które Pan rozrzucił na gruncie naszego życia. Dobro jest ukryte, ciche, wymaga powolnego i ciągłego odkrywania. Ponieważ styl Boga jest dyskretny, nie narzuca się; jest jak powietrze, którym oddychamy, nie widzimy go, lecz sprawia, że żyjemy, i uświadamiamy je sobie dopiero wtedy, gdy nam go brakuje. Nawyk odczytywania na nowo swego życia wyostrza nasz wzrok, pozwala dostrzec małe cuda, które Bóg czyni dla nas każdego dnia. W ten sposób zapoznajemy się ze stylem Boga i odkrywamy, w jakim kierunku nas prowadzi.

Santo Padre:

Saluto cordialmente tutti i polacchi. La necessità di scrutare la propria vita, vale anche per i popoli. È importante conoscere la storia della propria patria per scoprire in essa le tracce della presenza di Dio. Per questo sono lieto che lunedì scorso sia stato inaugurato a Lublino il Centro per le relazioni cattolico-ebraiche. Auspico che esso favorisca la valorizzazione del patrimonio comune, non solo delle due religioni, ma anche dei due popoli. Vi benedico di cuore.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie wszystkich Polaków. Potrzeba zgłębiania własnego życia, dotyczy również całych narodów. Warto poznawać historię swojej ojczyzny, aby zobaczyć obecne w niej ślady obecności Boga. Z tego względu cieszę się, że w ubiegły poniedziałek otwarte zostało w Lublinie Centrum Relacji Katolicko-Żydowskich. Życzę, by pomagało ono dowartościować wspólne dziedzictwo, nie tylko obu religii, ale także obu narodów. Z serca wam błogosławię.

[01600-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua croata

Speaker:

Pozdravljam hrvatske hodočasnike! S osobitom radošću pozdravljam drage vjernike i svećenike Varaždinske biskupije, predvođeni njihovim pastirom, mons. Božom Radošom. Dragi prijatelji, prigodom dvadeset i pete obljetnice osnutka vaše biskupije došli ste na grob svetog Apostola Petra da potvrdite svoju vjeru i da kao mlada biskupijska zajednica obnovite kršćansku nadu. Na ovome svetom mjestu upravite pogled u Gospodina Raspetoga, koji širi svoje ruke kako bi privukao k sebi cijeli svijet. Osnaženi Božjim Milosrđem na ovome hodočašću, ostanite čvrsti u vjeri i molite za mir i jedinstvo vaše Biskupije i vaše Domovine. Obećajem vam svoju duhovnu blizinu te udjeljujem vama i vašim obiteljima moj Blagoslov. Hvaljen Isus i Marija.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini Croati! Sono lieto di accogliere in particolare i fedeli e sacerdoti di Varaždin, guidati dal loro Pastore, Mons. Božo Radoš. Cari amici, nell’occasione del venticinquesimo anniversario di fondazione della vostra Diocesi siete giunti presso la Tomba dell’Apostolo Pietro per confermare la vostra fede e, come giovane comunità diocesana, rinnovare la speranza cristiana. In questo luogo sacro, fissate lo sguardo verso il Signore Crocifisso, che spalanca le sue braccia per accogliere in sé tutto il mondo. Rafforzati dalla Divina Misericordia in questo pellegrinaggio, rimanete sempre saldi nella fede e pregate per la pace e l’unità della vostra Diocesi e della vostra Patria. Vi assicuro la mia spirituale vicinanza e benedico voi e le vostre famiglie.

Siano lodati Gesù e Maria!

[01602-AA.01] [Testo originale: Croato]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i seminaristi di Reggio Calabria, gli agenti di Pubblica sicurezza di Napoli e l’Azienda Teleperformance Italia di Taranto. Sono lieto di accogliere i fedeli della parrocchia San Timoteo di Termoli, e i cresimati della diocesi di Faenza-Modigliana, accompagnati dal loro Vescovo. Questi sanno fare rumore; sono bravi! Tutti incoraggio a ricavare dal Vangelo i criteri ispiratori per la vita personale e comunitaria.

E torniamo con il pensiero alla martoriata Ucraina e preghiamo per l’Ucraina: preghiamo per le cose brutte che stanno succedendo lì, le torture, le morti, la distruzione.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. In questo mese di ottobre dedicato alla Vergine del Rosario, desidero invitarvi a guardare con filiale fiducia alla Madre di Dio, attingendo dal suo esempio e dalla sua intercessione la forza per andare avanti.

A tutti la mia benedizione.

[01601-IT.02] [Testo originale: Italiano]

 

[B0776-XX.02]