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L’Udienza Generale, 02.03.2022


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi sulla Vecchiaia, ha incentrato la sua riflessione sul tema: “La longevità: simbolo e opportunità” (Lettura: Gen 5,1-5).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Nel racconto biblico delle genealogie dei progenitori colpisce subito la loro enorme longevità: si parla di secoli! Quando incomincia, qui, la vecchiaia? Ci si domanda. E che cosa significa il fatto che questi antichi padri vivono così a lungo dopo aver generato i figli? Padri e figli vivono insieme, per secoli! Questa cadenza secolare dei tempi, narrata con stile rituale, conferisce al rapporto fra longevità e genealogia un significato simbolico forte, molto forte.

È come se la trasmissione della vita umana, così nuova nell’universo creato, chiedesse una lenta e prolungata iniziazione. Tutto è nuovo, agli inizi della storia di una creatura che è spirito e vita, coscienza e libertà, sensibilità e responsabilità. La nuova vita – la vita umana –, immersa nella tensione fra la sua origine “a immagine e somiglianza” di Dio e la fragilità della sua condizione mortale, rappresenta una novità tutta da scoprire. E chiede un lungo tempo di iniziazione, in cui è indispensabile il sostegno reciproco tra le generazioni, per decifrare le esperienze e confrontarsi con gli enigmi della vita. In questo lungo tempo, lentamente, viene coltivata anche la qualità spirituale dell’uomo.

In un certo senso, ogni passaggio d’epoca, nella storia umana, ci ripropone questa sensazione: è come se dovessimo riprendere da capo e con calma le nostre domande sul senso della vita, quando lo scenario della condizione umana appare affollato di esperienze nuove e di interrogativi inediti. Certo, l’accumulo della memoria culturale accresce la dimestichezza necessaria ad affrontare i passaggi inediti. I tempi della trasmissione si riducono; ma i tempi dell’assimilazione chiedono sempre pazienza. L’eccesso di velocità, che ormai ossessiona tutti i passaggi della nostra vita, rende ogni esperienza più superficiale e meno “nutriente”. I giovani sono vittime inconsapevoli di questa scissione fra il tempo dell’orologio, che vuole essere bruciato, e i tempi della vita, che richiedono una giusta “lievitazione”. Una vita lunga permette di sperimentare questi tempi lunghi, e i danni della fretta.

La vecchiaia, certamente, impone ritmi più lenti: ma non sono solo tempi di inerzia. La misura di questi ritmi apre, infatti, per tutti, spazi di senso della vita sconosciuti all’ossessione della velocità. Perdere il contatto con i ritmi lenti della vecchiaia chiude questi spazi per tutti. È in questo orizzonte che ho voluto istituire la festa dei nonni, nell’ultima domenica di luglio. L’alleanza tra le due generazioni estreme della vita – i bambini e gli anziani – aiuta anche le altre due – i giovani e gli adulti – a legarsi a vicenda per rendere l’esistenza di tutti più ricca in umanità. Ci vuole dialogo fra le generazioni: se non c’è dialogo tra giovani e anziani, tra adulti, se non c’è dialogo, ogni generazione rimane isolata e non può trasmettere il messaggio. Un giovane che non è legato alle sue radici, che sono i nonni, non riceve la forza - come l’albero ha la forza dalle radici - e cresce male, cresce ammalato, cresce senza riferimenti. Per questo bisogna cercare, come un’esigenza umana, il dialogo tra le generazioni. E questo dialogo è importante proprio tra nonni e nipoti, che sono i due estremi.

Immaginiamo una città in cui la convivenza delle diverse età faccia parte integrante del progetto globale del suo habitat. Pensiamo al formarsi di rapporti affettuosi tra vecchiaia e giovinezza che si irradiano sullo stile complessivo delle relazioni. La sovrapposizione delle generazioni diventerebbe fonte di energia per un umanesimo realmente visibile e vivibile. La città moderna è tendenzialmente ostile agli anziani (e non per caso lo è anche per i bambini). Questa società che ha questo spirito dello scarto e scarta tanti bambini non voluti, scarta i vecchi: li scarta, non servono e li mette alla casa per anziani, al ricovero… L’eccesso di velocità ci mette in una centrifuga che ci spazza via come coriandoli. Si perde completamente lo sguardo d’insieme. Ciascuno si aggrappa al proprio pezzetto, che galleggia sui flussi della città-mercato, per la quale i ritmi lenti sono perdite e la velocità è denaro. L’eccesso di velocità polverizza la vita, non la rende più intensa. E la saggezza richiede di “perdere tempo”. Quando tu torni a casa e vedi il tuo figlio, tua figlia bambina e “perdi tempo”, ma questo colloquio è fondamentale per la società. E quando tu torni a casa e c’è il nonno o la nonna che forse non ragiona bene o, non so, ha perso un po’ la capacità di parlare, e tu stai con lui o con lei, tu “perdi tempo”, ma questo “perdere tempo” fortifica la famiglia umana. È necessario spendere il tempo - un tempo che non è reddituale - con i bambini e con i vecchi, perché loro ci danno un’altra capacità di vedere la vita.

La pandemia, nella quale siamo ancora costretti ad abitare, ha imposto – molto dolorosamente, purtroppo – una battuta d’arresto al culto ottuso della velocità. E in questo periodo i nonni hanno fatto da argine alla “disidratazione” affettiva dei più piccoli. L’alleanza visibile delle generazioni, che ne armonizza i tempi e i ritmi, ci restituisce la speranza di non abitare la vita invano. E restituisce a ciascuno l’amore per la nostra vita vulnerabile, sbarrando la strada all’ossessione della velocità, che semplicemente la consuma. La parola chiave qui è “perdere tempo”. A ognuno di voi chiedo: tu sai perdere il tempo, o tu sei sempre affrettato dalla velocità? “No, sono di fretta, non posso …”? Sai perdere il tempo con i nonni, con i vecchi? Sai perdere il tempo giocando con i tuoi figli, con i bambini? Questa è la pietra di paragone. Pensate un po’. E questo restituisce a ciascuno l’amore per la nostra vita vulnerabile, sbarrando – come ho detto – la strada all’ossessione della velocità, che semplicemente la consuma. I ritmi della vecchiaia sono una risorsa indispensabile per cogliere il senso della vita segnata dal tempo. I vecchi hanno i loro ritmi, ma sono ritmi che ci aiutano. Grazie a questa mediazione, si fa più credibile la destinazione della vita all’incontro con Dio: un disegno che è nascosto nella creazione dell’essere umano “a sua immagine e somiglianza” ed è sigillato nel farsi uomo del Figlio di Dio.

Oggi si verifica una maggiore longevità della vita umana. Questo ci offre l’opportunità di accrescere l’alleanza tra tutti i tempi della vita. Tanta longevità, ma dobbiamo fare più alleanza. E anche ci aiuta a crescere l’alleanza con il senso della vita nella sua interezza. Il senso della vita non è soltanto nell’età adulta, da 25 anni a 60. Il senso della vita è tutto, dalla nascita alla morte e tu dovresti essere capace di interloquire con tutti, anche avere rapporti affettivi con tutti, così la tua maturità sarà più ricca, più forte. E anche ci offre questo significato della vita, che è tutta intera. Lo Spirito ci conceda l’intelligenza e la forza per questa riforma: ci vuole una riforma. La prepotenza del tempo dell’orologio dev’essere convertita alla bellezza dei ritmi della vita. Questa è la riforma che dobbiamo fare nei nostri cuori, nella famiglia e nella società. Ripeto: riformare, cosa? Che la prepotenza del tempo dell’orologio diventi convertita alla bellezza dei ritmi della vita. Convertire la prepotenza del tempo, che sempre ci affretta, ai ritmi propri della vita. L’alleanza delle generazioni è indispensabile. In una società dove i vecchi non parlano con i giovani, i giovani non parlano con i vecchi, gli adulti non parlano con i vecchi né con i giovani, è una società sterile, senza futuro, una società che non guarda all’orizzonte ma guarda sé stessa. E diventa sola. Dio ci aiuti a trovare la musica adatta per questa armonizzazione delle diverse età: i piccoli, i vecchi, gli adulti, tutti insieme: una bella sinfonia di dialogo.

 

[00317-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

 

Speaker :

Dans le récit biblique, il est saisissant de constater l’immense longévité des patriarches, qui vivent pendant plusieurs siècles après la génération de leurs enfants. La symbolique est profonde : elle nous rappelle que la transmission de la vie humaine demande une longue initiation, pour laquelle le soutien réciproque entre les générations est primordial.

Aujourd’hui, le temps de la transmission est considérablement réduit, et pourtant, une véritable assimilation demande du temps. L’excès de rapidité rend toute expérience superficielle et moins nourrissante, et les jeunes sont les victimes inconscientes de cette division entre le temps de l’horloge et les temps de la vie.

La vieillesse impose des rythmes plus lents, mais qui ne sont pas pour autant des temps d’inertie. C’est pourquoi la rencontre des générations, et notamment la confrontation de tous avec les rythmes lents de la vieillesse, aide les autres générations à enrichir leur humanité en sortant de l’urgence de l’instant et de la dictature de l’immédiateté.

La longévité ne cesse de croître : vivons-le comme une opportunité positive. Que l’Esprit Saint nous donne l’intelligence et la force d’abandonner l’urgence de l’horloge pour nous convertir à la beauté des rythmes de la vie, grâce au renouvellement de l’alliance entre générations.

Santo Padre :

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese presenti a questa Udienza, in particolare i redattori dei giornali l’Invisible e Découvrir Dieu. Oggi entriamo nel tempo di Quaresima. La nostra preghiera e il digiuno saranno una supplica per la pace in Ucraina, ricordando che la pace nel mondo inizia sempre con la nostra conversione personale, alla sequela di Cristo.

Dio vi benedica!

Speaker :

Je salue cordialement les personnes de langue française présentes aujourd’hui, en particulier les équipes des journaux L’Invisible et Découvrir Dieu. Ce matin, nous entrons dans le temps béni du Carême. Notre prière et notre jeûne d’aujourd’hui seront une supplication pour la paix en Ukraine, en n’oubliant pas que toute paix dans le monde commence par notre conversion personnelle, à la suite du Christ.

Que Dieu vous bénisse !

[00318-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the meaning and value of old age, viewed in the light of God’s word, we now consider the contribution that the elderly can make to the development of a truly humane society, one in which every age group has something to offer. The elderly have much to teach us about the meaning of life; theirs is a wisdom, matured over time, that can help us to face the ever new questions and challenges raised by today’s rapidly evolving society. For this reason, I wished to set aside a special day in July to honour grandparents and the elderly. The covenant between young and old – indispensable for a healthy social life – can help us, amid today’s frenetic pace of life, to remember that, as men and women made in the image of God, we are called to a fuller vision of our life together, rediscovering God’s presence in our midst and caring for the needs of our brothers and sisters. May we recognize the importance of the elderly among us, and learn from them that the true rhythms of life are those, not of the stop-watch, but of the harmonious relationship between the generations.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’udienza odierna, in particolare quelli provenienti da Norvegia, Irlanda e Stati Uniti d’America. A tutti auguro che il cammino quaresimale, che oggi iniziamo con la preghiera e il digiuno per la pace in Ucraina, ci porti alla gioia della Pasqua con il cuore purificato e rinnovato dalla grazia dello Spirito Santo. Su ciascuno di voi, e sulle vostre famiglie, invoco abbondanti benedizioni del Signore.

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from Norway, Ireland and the United States of America. May the Lenten journey we begin today, with prayer and fasting for peace in Ukraine, bring us to the joy of Easter with hearts purified and renewed by the grace of the Holy Spirit. Upon each of you, and your families, I cordially invoke God’s abundant blessings.

[00319-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, in der Lesung, die wir soeben gehört haben, fällt uns besonders auf, dass die Stammeltern eine Lebenszeit von Jahrhunderten hatten und sie somit mit ihren Kindern über sehr lange Zeit zusammenlebten. Dieser Rhythmus der Jahrhunderte verleiht dem Alter und der Genealogie eine tiefe Bedeutung. Das menschliche Leben steht im Spannungsfeld zwischen seinem Ursprung, nach Gottes Bild und Gleichnis geschaffen worden zu sein, und seiner Zerbrechlichkeit durch Sünde und Tod. Die Weitergabe von Geist und Leben, von Bewusstsein und Freiheit des Menschen, stellte vor allem in der Frühzeit eine Neuheit für die gesamte Schöpfung dar. Dies ließ eine gegenseitige Unterstützung der Generationen angebracht erscheinen. In jeder Zeitepoche und so auch heute ist besonders die liebevolle Beziehung zwischen jungen und alten Menschen wichtig, welche sich positiv auf das Netz der menschlichen Beziehungen ingesamt auswirkt. Die erhöhte Lebenserwartung in unserer Gesellschaft gibt uns die Möglichkeit, den Bund zwischen allen Lebensaltern zu vertiefen. Gott möge uns helfen, die Harmonie zwischen den Generationen zu finden.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua tedesca. Iniziamo questa Quaresima in spirito di penitenza e di preghiera per implorare la misericordia di Dio su di noi e la pace per il mondo intero.

Speaker:

Herzlich grüße ich die Gläubigen deutscher Sprache. Beginnen wir diese Fastenzeit im Geist der Buße und des Gebets, um Gottes Barmherzigkeit für uns und den Frieden für die ganze Welt zu erflehen.

[00320-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

 

Queridos hermanos y hermanas:

Al escuchar el texto del Génesis, quedamos sorprendidos por la longevidad de los antepasados, cientos y cientos de años vivían. Padres e hijos viven juntos, por siglos, de manera que podemos encontrar un significado simbólico en la relación que existe entre la longevidad y la genealogía. Constatamos que, al inicio de la existencia de una creatura, hay una tensión entre su origen “a imagen y semejanza de Dios” y la fragilidad de su condición mortal. De manera que el apoyo mutuo entre las generaciones es necesario para entender las experiencias vividas y enfrentarse a las grandes preguntas de la vida.

La vejez impone ritmos más lentos, ritmos que crean espacios de reflexión profundos sobre el sentido de la vida, ritmos impensables cuando estamos sometidos a la dinámica obsesiva del tiempo. Hemos visto cómo la pandemia ha obstaculizado el culto frenético a la velocidad; en este tiempo los abuelos se han convertido en una barrera que ha evitado que la vida afectiva de los más pequeños se marchite. Esta alianza visible entre generaciones nos restituye la esperanza de no vivir en vano y también el amor por nuestra vida vulnerable que, asumida por el Hijo de Dios al hacerse hombre, nos asegura que nuestro destino es el de caminar hacia el encuentro con Dios.

* * *

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Que el Espíritu Santo nos conceda la gracia de experimentar la belleza de cada etapa de la vida, infancia, juventud, adultez, ancianidad, que promueva la necesidad de una alianza entre las generaciones, niños, jóvenes, adultos y ancianos llena de armonía y serenidad. Dios los bendiga. Muchas gracias.

[00321-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

No relato bíblico da genealogia dos patriarcas nos impressiona a sua enorme longevidade: fala-se de séculos! É como se a vida humana, ainda recente no universo criado, tivesse necessidade de uma longa iniciação, na qual o convívio prolongado com diferentes gerações permitisse a autocompreensão da identidade própria do ser humano, criado a imagem e semelhança de Deus, mas ao mesmo tempo consciente da fragilidade de sua condição mortal. O excesso de velocidade, que atualmente é presente em vários processos da vida humana, torna as experiências mais superficiais e menos formativas. Uma vida longa permite valorizar os processos que exigem uma justa maturação e conhecer os perigos da pressa. A velhice impõe ritmos mais lentos, cujas medidas nos ajudam a superar a obsessão pela velocidade. Neste sentido, foi instituída a Festa dos Avós, no último Domingo de julho, para que o convívio entre as gerações que se encontram nos extremos da vida – velhice e infância – ajude as outras duas – juventude e idade adulta – a tornar a existência de todos mais rica em humanidade. Que esta aliança entre as gerações nos ajude a converter a prepotência do tempo do relógio na beleza dos diferentes ritmos da vida humana.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua portoghese! Incominciamo oggi la strada della Quaresima. Vi invito a fare questo percorso di conversione attraverso l’aiuto ai più bisognosi, la penitenza fatta con gioia e la preghiera fiduciosa, chiedendo intensamente al Signore il dono della pace. Dio vi benedica!

Speaker:

Saúdo cordialmente os fiéis de língua portuguesa! Começamos hoje o caminho da Quaresma. Vos convido a percorrer este itinerário de conversão através da ajuda aos mais necessitados, da penitência feita com alegria e da oração confiante, pedindo intensamente ao Senhor o dom da paz. Que Deus vos abençoe!

[00322-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تَكلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَوم علَى طولِ العُمر على أنّه رمزٌ وفرصةٌ لحياة أفضل، وَقال: في ذِكرِ الكتابِ المقدّس للوائِحِ أنساب الأجداد، يُدهشنا فورًا طولُ أعمارِهِم الزائد. إيقاعُ الزّمن هذا مدى قرون، الذي رُويَ بأسلوبٍ طقسيّ، يعطي للعلاقةِ بينَ طولِ العُمرِ والأنساب معنىً رمزيًّا عميقًا. كَمَا لَو أنّ نَقلَ الحياةِ البشريّة، يتطلّبُ تنشئةً بطيئةً وطويلة. أمّا السّرعةُ الزائدةُ، التي تملأ حياتنا اليوم، فإنّها تجعلُ كلَّ خبراتنا سطحيّةِ ولا غذاء فيها. والشّبابُ هُم ضحايا، على غير عِلمٍ منهم، لهذا الانقِسام بينَ وقتِ السَّاعة الذي يُريدُ أن يَمضي، وأوقاتِ الحياة التي تَتَطلّبُ ”تخمّرًا“ وبُطئًا. طولُ العمرِ يسمحُ لنا بأَن نُجرّبَ هذهِ الأوقاتِ الطّويلةِ ونعرفَ ضَرَرَ السرعة. إنّ التّحالفَ بينَ الجيلَينِ المتباعدَينِ في الحياة - الأطفال وكبارِ السنّ - يساعدُ أيضًا الجيلّينِ الآخرَينِ - الشّبابَ والبالغين - على الارتباطِ بعضِهِم بِبعض، لجعلِ حياةِ الجميعِ أكثرَ غِنًى من حيث الإنسانيّة. تضعُنا السّرعةُ الزائدةُ في وضع الهارب عن مركز الحياة، وتشتِّتُنا مِثلَ قُصاصاتِ الورق. فَنَفقِدُ تمامًا الإحساس بالجماعة. ويصبحُ كلُّ واحدٍ مهتمًّا لنفسِهِ، في مدينةِ تجاريّة، تَعتَبِرُ البطءَ خسارة، والسّرعةَ هي المَال. الأعمارُ اليومَ طويلة. وهذا يُتيحُ لنَا الفرصةَ في أن نَزيدَ التّحالفَ بينَ جميعِ مراحلِ الحَياة؛ وأيضًا مع مَعنى الحياةِ في تمامِها. لِيَمنَحْنا الرّوحَ القُدُس الفِطنَةَ والقوُّة لنقوم بالإِصلاحِ اللّازمِ في حياتِنا.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba. È bello pensare a formare dei rapporti affettuosi tra vecchiaia e giovinezza che si irradiano sullo stile complessivo delle relazioni, allora, la sovrapposizione delle generazioni diventerebbe fonte di energia per un umanesimo realmente visibile e vivibile. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Speaker:

أُحَيِّي المؤمِنينَ الناطِقينَ باللغَةِ العربِيَّة. منَ الجميلِ أَن نُفكّرَ في تكوينِ علاقاتٍ ودية بينَ الشَّيخوخةِ والشّباب التي تُشِعُّ وتُؤَثِّرُ في نَمطِ العَلاقاتِ العامّ، فَيُصبِحُ تَداخُلُ الأجيالِ مَصدرًا للطّاقةِ لإنسانيّةٍ مرئيّةٍ وقابلة للعيش. باركَكُم الرّبُّ جَميعًا وحَماكُم دائِمًا مِن كُلِّ شَرّ!

[00323-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, w biblijnym opisie rodowodu praojców od razu uderza nas ich ogromna długowieczność: mówimy o wiekach! Kiedy zaczyna się tu starość? Ojcowie i synowie żyją razem, przez wieki! Ten wiekowy rytm czasu nadaje związkowi między długowiecznością a rodowodem głębokie znaczenie symboliczne.

W kontekście historii stworzenia, widzimy, że życie ludzkie, pogrążone w napięciu między swoim pochodzeniem „na obraz i podobieństwo” Boga, a kruchością swojej śmiertelnej kondycji, stanowi nowość, którą trzeba odkryć. Wymaga to dokładnej refleksji, w której niezbędne jest wzajemne wsparcie między pokoleniami, aby odczytać doświadczenia i zmierzyć się z zagadkami życia.

Przymierze między dwoma skrajnymi pokoleniami życia - dziećmi i osobami starszymi - pomaga także dwóm pozostałym - młodzieży i dorosłym - nawiązać więzi między sobą, aby uczynić życie wszystkich bogatszym w człowieczeństwo.

Starość z pewnością narzuca wolniejszy rytm, ale nie jest to jedynie okres bierności. Nadmierna szybkość sprawia, że możemy całkowicie utracić z oczu perspektywę całości.

Obecnie życie ludzkie jest coraz dłuższe. To daje nam szansę pogłębienia przymierza między wszystkimi okresami życia. Niech Duch Święty da nam inteligencję i siłę do tego, abyśmy zamienili arogancję czasu zegarowego na piękno rytmów życia.

Santo Padre:

Saluto cordialmente tutti i Polacchi.

Voi, per primi, avete sostenuto l’Ucraina, aprendo i vostri confini, i vostri cuori e le porte delle vostre case agli ucraini che scappano dalla guerra.

State offrendo generosamente a loro tutto il necessario perché possano vivere dignitosamente, nonostante la drammaticità del momento.

Vi sono profondamente grato e vi benedico di cuore! E questo frate francescano che fa lo speaker adesso, in polacco: ma lui è ucraino! E i suoi genitori sono in questo momento nei rifugi sotto terra, per difendersi dalle bombe, in un posto vicino a Kiev. E lui continua a fare il suo dovere qui, con noi. Accompagnando lui accompagniamo tutto il popolo che sta soffrendo dei bombardamenti, i suoi genitori anziani e tanti anziani che sono nel sotto terra per difendersi. Portiamo nel cuore il ricordo di questo popolo. E [rivolto a lui] grazie a te per continuare nel lavoro.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie wszystkich Polaków.

Wy, jako pierwsi, wsparliście Ukrainę, otwierając swoje granice, swoje serca i drzwi swoich domów dla Ukraińców uciekających przed wojną.

Hojnie ofiarujecie im wszystko, czego potrzebują, by mogli żyć godnie, pomimo dramatu obecnej chwili.

Jestem Wam głęboko wdzięczny i z serca Wam błogosławię! A ten zakonnik franciszkanin, który jest teraz spikerem, w języku polskim: on jest Ukraińcem! Jego rodzice znajdują się w tym momencie blisko Kijowa, w schronach pod ziemią, aby ustrzec się przed bombami. A on tu z nami kontynuuje swoją posługę. Towarzysząc jemu, towarzyszymy całemu narodowi, który cierpi z powodu bombardowań: jego starszym rodzicom i wielu ludziom w podeszłym wieku, którzy przebywają w schronach podziemnych, aby się ukryć. Nośmy w sercu pamięć o tym narodzie. I [zwracając się do niego] dziękuję Ci za kontynuowanie pracy.

[00324-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i sacerdoti della diocesi di Milano e il personale militare e civile dell’esercito di stanza ad Avellino.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. Disponiamoci con fiducia a percorrere l’itinerario quaresimale che inizia oggi come occasione di conversione e di rinnovamento interiore nell’ascolto della Parola di Dio, nella preghiera, nel quotidiano esercizio della carità verso il prossimo.

A tutti, la mia benedizione!

[00325-IT.01] [Testo originale: Italiano]

 

[B0149-XX.02]