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L’Udienza Generale, 13.12.2017


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

 

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.35 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi sulla Santa Messa, si è soffermato sul tema: “Perché andare a Messa la domenica?”.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Riprendendo il cammino di catechesi sulla Messa, oggi ci chiediamo: perché andare a Messa la domenica?

La celebrazione domenicale dell’Eucaristia è al centro della vita della Chiesa (cfrCatechismo della Chiesa Cattolica, n. 2177). Noi cristiani andiamo a Messa la domenica per incontrare il Signore risorto, o meglio per lasciarci incontrare da Lui, ascoltare la sua parola, nutrirci alla sua mensa, e così diventare Chiesa, ossia suo mistico Corpo vivente nel mondo.

Lo hanno compreso, fin dalla prima ora, i discepoli di Gesù, i quali hanno celebrato l’incontro eucaristico con il Signore nel giorno della settimana che gli ebrei chiamavano “il primo della settimana” e i romani “giorno del sole”, perchéin quel giorno Gesù era risorto dai mortied era apparso ai discepoli, parlando con loro, mangiando con loro, donando loro lo Spirito Santo (cfrMt28,1;Mc16,9.14;Lc24,1.13;Gv20,1.19), come abbiamo sentito nella Lettura biblica. Anche la grande effusione dello Spirito a Pentecoste avvenne di domenica, il cinquantesimo giorno dopo la risurrezione di Gesù. Per queste ragioni, la domenica è un giorno santo per noi, santificato dalla celebrazione eucaristica, presenza viva del Signore tra noi e per noi. E’ la Messa, dunque, chefala domenica cristiana! La domenica cristiana gira intorno alla Messa. Che domenica è, per un cristiano, quella in cui manca l’incontro con il Signore?

Ci sono comunità cristiane che, purtroppo, non possono godere della Messa ogni domenica; anch’esse tuttavia, in questo santo giorno, sono chiamate a raccogliersi in preghiera nel nome del Signore, ascoltando la Parola di Dio e tenendo vivo il desiderio dell’Eucaristia.

Alcune società secolarizzate hanno smarrito il senso cristiano della domenica illuminata dall’Eucaristia. E’ peccato, questo! In questi contesti è necessario ravvivare questa consapevolezza, per recuperare il significato della festa, il significato della gioia, della comunità parrocchiale, della solidarietà, del riposo che ristora l’anima e il corpo (cfrCatechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2177-2188). Di tutti questi valori ci è maestra l’Eucaristia, domenica dopo domenica. Per questo il Concilio Vaticano II ha voluto ribadire che «la domenica è il giorno di festa primordiale che deve essere proposto e inculcato alla pietà dei fedeli, in modo che divenga anche giorno di gioia e di astensione dal lavoro» (Cost.Sacrosanctum Concilium, 106).

L’astensione domenicale dal lavoro non esisteva nei primi secoli: è un apporto specifico del cristianesimo. Per tradizione biblica gli ebrei riposano il sabato, mentre nella società romana non era previsto un giorno settimanale di astensione dai lavori servili. Fu il senso cristiano del vivere da figli e non da schiavi, animato dall’Eucaristia, a fare della domenica – quasi universalmente – il giorno del riposo.

Senza Cristo siamo condannati ad essere dominati dalla stanchezza del quotidiano, con le sue preoccupazioni, e dalla paura del domani. L’incontro domenicale con il Signore ci dà la forza di vivere l’oggi con fiducia e coraggio e di andare avanti con speranza. Per questo noi cristiani andiamo ad incontrare il Signore la domenica, nella celebrazione eucaristica.

La Comunione eucaristica con Gesù, Risorto e Vivente in eterno, anticipa la domenica senza tramonto, quando non ci sarà più fatica né dolore né lutto né lacrime, ma solo la gioia di vivere pienamente e per sempre con il Signore. Anche di questo beato riposo ci parla la Messa della domenica, insegnandoci, nel fluire della settimana, ad affidarci alle mani del Padre che è nei cieli.

Cosa possiamo rispondere a chi dice che non serve andare a Messa, nemmeno la domenica, perché l’importante è vivere bene, amare il prossimo? E’ vero che la qualità della vita cristiana si misura dalla capacità di amare, come ha detto Gesù: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per glialtri» (Gv13,35); ma come possiamo praticare il Vangelo senza attingere l’energia necessaria per farlo, una domenica dopo l’altra, alla fonte inesauribile dell’Eucaristia? Non andiamo a Messa per dare qualcosa a Dio, ma perricevere da Lui ciò di cui abbiamo davvero bisogno. Lo ricorda la preghiera della Chiesa, che così si rivolge a Dio: «Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, ma ci ottengono la grazia che ci salva» (Messale Romano, Prefazio comune IV).

In conclusione, perché andare a Messa la domenica? Non basta rispondere che è un precetto della Chiesa; questo aiuta a custodirne il valore, ma da solo non basta. Noi cristiani abbiamo bisogno di partecipare alla Messa domenicale perché solo con la grazia di Gesù, con la sua presenza viva in noi e tra di noi, possiamo mettere in pratica il suo comandamento, e così essere suoi testimoni credibili.

[01908-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, la célébration dominicale de l’Eucharistie est le centre de la vie de l’Eglise. Dès l’origine, les premiers disciples se sont réunis le premier jour de la semaine, jour où Jésus est ressuscité des morts, pour vivre en communion avec lui. C’est pourquoi le dimanche est pour nous un jour sanctifié par la célébration eucharistique, présence vivante du Seigneur parmi nous qui vient à notre rencontre. C’est la Messe qui fait le dimanche! Que représenterait pour un chrétien un dimanche privé de cette rencontre avec le Seigneur? Sans le Christ, nous sommes dominés par la fatigue du quotidien, par la peur du lendemain. La rencontre dominicale nous donne la force de vivre l’aujourd’hui avec confiance et courage, et de marcher dans l’espérance vers le dimanche sans couchant de la vie éternelle, lorsque nous vivrons pleinement et pour toujours avec le Seigneur. La Messe nous parle aussi de ce repos bienheureux à venir. Il est vrai que la qualité de notre vie chrétienne se mesure d’abord à notre capacité d’aimer. Mais comment pourrons-nous pratiquer l’Evangile sans aller puiser, dimanche après dimanche, à la source de l’Eucharistie?

Santo-Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini francofoni. Mentre in questo tempo di Avvento prepariamo i nostri cuori per la venuta del Signore, ricordiamoci che viene ad incontrarci ogni domenica nella celebrazione eucaristica, e che dobbiamo partecipare, ricevere la sua grazia e metterci alla sua sequela. Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française. Alors qu’en ce temps de l’Avent nous préparons nos cœurs à la venue du Seigneur, rappelons-nous qu’il vient à notre rencontre tous les dimanches dans la célébration de l’eucharistie, et que nous avons besoin d’y participer pour recevoir sa grâce et aller à sa suite. Que Dieu vous bénisse!

[01909-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: Our continuing catechesis on the Eucharist today centres on the importance of Sunday Mass. As Christians, we celebrate the Eucharist in order to encounter the Lord, to hear his word, eat at his table and, by his grace to fulfil our mission in the world as members of his Mystical Body the Church. As the day of the resurrection and the pentecostal outpouring of the Holy Spirit, Sunday is the Christian holy day par excellence. How could we pass this day without encountering the Lord? Sadly, in many secularized societies, we have lost the sense of Sunday. The Second Vatican Council asked us to celebrate the Lord’s Day as a day of joy and rest from servile work, precisely as a sign of our dignity as children of God. Each Sunday is meant to be a foretaste of the eternal bliss and repose to which we are called and which we share, even now, in Holy Communion. In the end, we go to Mass not to give something to God, but to receive from him the grace and strength to remain faithful to his word, to follow his commandments and, through his living presence within us, to be witnesses of his goodness and love before the world.

Santo Padre:

Saluto i partecipanti al Forum Internazionale delle ONG di ispirazione cattolica, convenuti a Roma in questi giorni. Esprimo vivo apprezzamento per i vostri sforzi di portare la luce del Vangelo alle varie periferie del nostro mondo, per difendere la dignità dell’uomo, per promuovere lo sviluppo integrale dei popoli, e per venire incontro ai bisogni materiali e spirituali di tanti membri della nostra famiglia umana. Vi incoraggio a lavorare sempre in uno spirito di comunione e collaborazione con le altre ONG cattoliche ed anche con i rappresentanti della Santa Sede, quale segno dell’impegno della Chiesa nella costruzione di un mondo sempre più giusto e solidale. Con l’augurio che queste giornate di riflessione e scambio siano fruttuose per le vostre attività, vi imparto di cuore la mia Benedizione Apostolica.

Saluto inoltre i pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente quelli provenienti da Australia, Indonesia, India, Giappone e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo.

Speaker:

I am pleased to greet the participants in the 2017 Forum of Catholic-inspired Non-Governmental Organizations meeting in Rome during these days. I express my deep appreciation for your efforts to bring the light of the Gospel to the various peripheries of our world, in order to defend human dignity, to promote the integral development of peoples, and to meet the material and spiritual needs of so many members of our human family. I encourage you to work always in a spirit of communion and cooperation with other Catholic NGOs and with the representatives of the Holy See, as an expression of the Church’s commitment to the building of a more just and fraternal world. With prayerful good wishes that these days of reflection and discussion will prove fruitful for your work, I cordially impart to all of you my Apostolic Blessing.

I also greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly the groups from Australia, Indonesia, India, Japan and the United States of America. Upon you and your families I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ.

[01910-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, die sonntägliche Eucharistiefeier steht im Mittelpunkt des Lebens der Kirche. Wir Christen gehen am Sonntag zur Messe, um das Wort des Herrn zu hören, uns von seinem Tisch zu speisen und so Kirche zu werden, d.h. sein mystischer Leib. Von Anfang an versammelten sich die Jünger Jesu am Sonntag, dem Tag, an dem Christus von den Toten erstanden ist. Der Sonntag ist das wöchentliche Osterfest und heilig durch die Gegenwart des Herrn in der Eucharistie. Die Messe also macht den Sonntag zum Sonntag! Er ist der Ur-Feiertag, Tag der Freude und Muße, der uns aus der Mühe und Sorge des Alltags herausnimmt. Es ist notwendig, dieses Bewusstsein in unserer säkularisierten Gesellschaft neu zu stärken, um die Bedeutung des Festes, der Freude, der Solidarität und der Erholung wiederzugewinnen. Die Eucharistie ist schließlich eine Vorausnahme des Sonntags ohne Untergang, des ewigen Lebens beim Herrn. Was können wir auf die Frage antworten: „Warum soll ich am Sonntag zur Messe gehen?“ Es ist nicht bloß eine Vorschrift der Kirche in Erfüllung des dritten Gebots „Du sollst den Tag des Herrn heiligen“. Die Sonntagsmesse ist für uns Begegnung mit dem Herrn und unerschöpfliche Quelle, um mit seiner Gnade das Evangelium zu leben und so glaubwürdige Zeugen seiner Liebe zu sein.

Santo Padre:

Sono lieto di accogliere i fratelli e le sorelle di lingua tedesca. In particolare saluto la delegazione del Land Alta Austria, insieme ai pellegrini della Diocesi di Linz con il Vescovo Mons. Manfred Scheuer, e ringrazio per la “Luce della Pace” portata da Betlemme. In ogni Messa imploriamo la pace del Signore; il mondo ne ha tanto bisogno. Buon Avvento a tutti.

Speaker:

Mit Freude heiße ich die Brüder und Schwestern deutscher Sprache willkommen. Besonders grüße ich die Delegation des Landes Oberösterreich zusammen mit den Pilgern der Diözese Linz in Begleitung von Bischof Manfred Scheuer und danke für das Friedenslicht aus Bethlehem. Bei jeder heiligen Messe bitten wir um den Frieden des Herrn, den die Welt so sehr braucht. Allen wünsche ich einen gesegneten Advent.

[01911-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En la catequesis de hoy, reflexionamos sobre la necesidad de ir a misa los domingos. Muchos se preguntan cuál es el motivo de celebrar la Eucaristía los domingos. Se podría responder que desde el inicio los discípulos han celebrado este día porque en este día resucitó el Señor y recibimos el don del Espíritu Santo. Como ellos, también nosotros vamos a Misa el domingo para encontrar al Señor resucitado, o mejor dicho para dejarnos encontrar por Él, escuchar su Palabra y alimentarnos del pan de vida, en comunión con toda la Iglesia.

La celebración de la Eucaristía dominical da sentido a toda la semana y nos recuerda también, con el descanso de nuestras ocupaciones, que no somos esclavos sino hijos de un Padre que nos invita constantemente a poner la esperanza en Él.

Por desgracia, para muchos la Misa del domingo ha perdido sentido, piensan que basta ser buenos y amar. Esto es necesario, pero no es posible sin la ayuda del Señor, sin obtener de Él la fuerza para conseguirlo. En la Eucaristía recibimos del Señor lo que más necesitamos, Él mismo se nos da como alimento y nos anima a seguir caminando. La Misa es también prefiguración del banquete eterno al que somos llamados; el domingo sin ocaso donde no habrá llanto, ni luto, sino el gozo y la alegría de estar siempre juntos con Jesús.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Pidamos al Señor por todas aquellas comunidades que no pueden celebrar la Misa cada domingo por falta de sacerdotes, o por otras circunstancias, para que el Señor resucitado se haga presente en ellas, por medio de la oración y la escucha de la Palabra, manteniendo siempre vivo el deseo de la Eucaristía. Gracias.

[01912-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Depois da Páscoa, os discípulos de Jesus habituaram-se a esperar a visita do seu divino Mestre no primeiro dia da semana; foi nesse dia que Ele ressuscitou e veio encontrar-Se com eles no Cenáculo, falando e comendo com eles e dando-lhes o Espírito Santo. Tal encontro repetir-se-ia oito dias depois, já com a presença de Tomé. E assim, aos poucos, o primeiro dia da semana passou a ser chamado pelos cristãos o dia do Senhor, ou seja, o domingo. Nós, cristãos, vamos à Missa ao domingo para encontrar o Senhor ressuscitado ou, melhor, para nos deixarmos encontrar por Ele, ouvir a sua palavra, alimentar-nos à sua mesa e, assim, nos tornarmos Igreja, o seu corpo místico vivo hoje no mundo. Por isso o domingo é, para nós, um dia santo: santificado pela celebração eucarística, presença viva do Senhor para nós e entre nós. É a Missa que faz cristão o domingo. Infelizmente há comunidades cristãs que não podem ter Missa todos os domingos; mas também elas são chamadas a recolher-se em oração, nesse dia, ouvindo a Palavra de Deus e mantendo vivo o desejo da Eucaristia. Sem Cristo, estamos condenados a ser dominados pelo cansaço do dia-a-dia com as suas preocupações e pelo medo do futuro. O encontro dominical com Jesus dá-nos a força de que necessitamos para viver com coragem e esperança os nossos dias. Mais ainda, a comunhão eucarística com Jesus ressuscitado antecipa aquele domingo sem ocaso em que toda a humanidade entrará no repouso de Deus.

 

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua portoghese, invitando tutti a rimanere fedeli all’incontro domenicale con Cristo Gesù. Egli ci sfida a uscire dal nostro mondo piccolo e ristretto verso il Regno di Dio e la vera libertà. Lo Spirito Santo vi illumini affinché possiate portare la Benedizione di Dio a tutti gli uomini. La Vergine Madre vegli sul vostro cammino e vi protegga.

Speaker:

Dirijo uma cordial saudação aos peregrinos de língua portuguesa, convidando todos a permanecer fiéis ao encontro dominical com Cristo Jesus. Ele desafia-nos a sair do nosso mundo limitado e estreito para o Reino de Deus e a verdadeira liberdade. O Espírito Santo vos ilumine para poderdes levar a Bênção de Deus a todos os homens. A Virgem Mãe vele sobre o vosso caminho e vos proteja.

[01913-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

[تابع الأب الأقدس اليوم تعاليمه حول القداس الالهي، فتوقف عند الأسباب التي من أجلها يجب أن‏ ‏نحتفل بالقداس يوم الأحد. أولا لأن الاحتفال بالإفخارستيا هو محور حياة الكنيسة، ففيه نلتقي بالرب القائم‏ من ‏بين الأموات، ونصغي إلى كلمته، ونتغذى من وليمته، فنصبح كنيسة، أي جسد المسيح السري والحي في ‏العالم؛ وثانيا لأن الاحتفال بالقداس يجعلنا نتذكر أن الأحد هو يوم حضور الرب الحي في وسطنا ومن أجلنا، ‏يوم قيامته، ويوم ظهوره لتلاميذه، ويوم حلول الروح القدس على الكنيسة؛ وثالثا لأننا لا نذهب إلى القداس كي ‏ ‏نعطي شيئا ما لله، إنما كي ننال منه ما نحتاج إليه، أي نعمته التي بها نستطيع تتميم وصيته فنكون شهوده‏ ‏في العالم. ثم أكد البابا على ضرورة إحياء الوعي بالمعنى المسيحي ليوم الأحد في المجتمعات العلمانية،‏ ‏والامتناع عن العمل لعيش يوم الأحد كأبناء لله، يستقون منه القوة لعيشوا حياتهم بثقة وشجاعة. وأخيرا، لأن ‏الأحد هو يوم الشركة الإفخارستية مع يسوع ومع كنيسته، استباقا لذاك الأحد الذي لن يعرف غروبا، ولا ألما ولا ‏حزنا ولا دموع‏، بل فرح العيش بالملء فقط وللأبد مع الربّ].

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua ‎araba, ‎in ‎‎‎particolare quelli ‎provenienti ‎dalla Siria, dal Libano e dal Medio Oriente. San Girolamo (420)‎‏ ‏sostenne che la ‎domenica è “il giorno del Signore, il giorno della resurrezione, il giorno dei cristiani, il nostro giorno. […] Il giorno del sole … [in cui] è apparso il sole di giustizia, i cui raggi ci portano la salvezza” (CCL, 78, 550, 52). Ricordiamoci che, come ‎ogni pianta ha bisogno del sole e del nutrimento per vivere, ogni cristiano ha ‎bisogno dell’Eucaristia domenicale per vivere realmente. Il ‎Signore vi ‎benedica ‎‎tutti e vi ‎protegga ‎dal ‎maligno!‎

Speaker:

أرحب بمودة بالحاضرين الناطقين باللغة العربية، وخاصة بالقادمين من سوريا، ومن لبنان، ومن ‏الشرق الأوسط. أكد القديس جيروم (420): أن الأحد "هو يوم الرب، هو يوم القيامة، هو يوم المسيحيين، وهو ‏يومنا... يوم الشمس ... حيث أشرق شمس العدالة، التي تحمل لنا أشعتها الخلاص" ‏‎(CCL, 78,550,52)‎‏. ‏لنتذكر أنه كما تحتاج كل نبتة إلى الشمس والغذاء كي تحيا، فكل مسيحي يحتاج إلى الاشتراك في إفخارستية ‏يوم الأحد كي يحيا حقًا. ليبارككم الربّ جميعا ويحرسكم من الشرير!‏ ‏

[01914-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, w cyklu katechez o Mszy świętej zadajmy sobie dzisiaj pytanie: dlaczego trzeba w niedziele chodzić na Mszę św.? Idziemy tam, by spotkać zmartwychwstałego Pana, by słuchać Jego Słowa, karmić się przy Jego stole i w ten sposób stawać się Kościołem. Uczniowie Jezusa celebrowali eucharystyczne spotkania z Panem w dniu, który Żydzi nazywali „pierwszym dniem tygodnia”, a Rzymianie „Dniem Słońca”, ponieważ tego dnia Jezus zmartwychwstał, ukazał się uczniom, rozmawiał z nimi, jadał z nimi, udzielił im Ducha Świętego. Z tych powodów niedziela była dla nich, i jest dla nas, dniem świętym. Niektóre zlaicyzowane społeczeństwa zatraciły chrześcijański charakter niedzieli, na którą tak mocne światło rzuca Eucharystia. Konieczne jest ożywienie sensu świętowania niedzieli, radości rodzinnej, wspólnoty parafialnej, solidarności, powstrzymania się od pracy, odpoczynku. Niedzielna Msza św., spotkanie z Jezusem Zmartwychwstałym i Komunia św., dają nam siłę do życia każdego dnia z ufnością, odwagą i nadzieją. Jak możemy praktykować Ewangelię, nie czerpiąc niezbędnej do tego energii z niewyczerpalnego źródła niedzielnej Eucharystii? Podsumowując - dlaczego trzeba w niedziele chodzić na Mszę św.? Ponieważ tylko dzięki łasce Jezusa, z Jego żywą obecnością w nas i między nami, możemy wypełniać Jego przykazania, i w ten sposób być Jego wiarygodnymi świadkami.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Stiamo vivendo il tempo di Avvento. Attendiamo la venuta di Cristo. Ricordiamoci che la nostra attesa si compie in ogni santa Messa a cui partecipiamo. Il Signore Gesù viene da noi per farci conoscere il Suo nome, il Suo vero Volto, per farci sperimentare la Sua presenza e la Sua infinita misericordia. Per questo, la prospettiva di partecipare alla santa Messa non sia per voi un’imposizione, ma un privilegio che ci viene concesso. Sia lodato Gesù Cristo.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie pielgrzymów polskich. Przeżywamy czas Adwentu. Oczekujemy na przyjście Chrystusa. Pamiętajmy, że w każdej Mszy św., w której uczestniczymy spełnia się nasze oczekiwanie. Pan Jezus przechodzi do nas, abyśmy mogli poznać Jego imię, Jego prawdziwe Oblicze, byśmy mogli doświadczyć Jego obecności i nieskończonego miłosierdzia. Dlatego perspektywa udziału we Mszy św. niech nigdy nie będzie dla was nakazem, lecz danym nam przywilejem. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[01915-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.

Sono lieto di accogliere le Suore della Società del Sacro Cuore e le Suore Missionarie della Società di Maria. Il pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli, sia occasione per crescere nell’amore di Dio, affinché le vostre comunità diventino luogo in cui si sperimenta la comunione e la missione.

Saluto le Parrocchie, gli Istituti scolastici, le Associazioni e i Gruppi, in particolare l’Istituto internazionale Jacques Maritain.

Rivolgo infine un pensiero ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi la liturgia fa memoria di Santa Lucia, vergine e martire: cari giovani, contemplate la grandezza dell’amore di Gesù che nasce e muore per noi; cari ammalati, accettate con coraggio la vostra sofferenza per la conversione dei peccatori; e voi, cari sposi novelli, date più spazio alla preghiera soprattutto in questo Tempo di Avvento, perché la vostra vita diventi un cammino di perfezione cristiana.

[01916-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0893-XX.02]