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Udienza alla Delegazione del Gruppo DIALOP (Transversal Dialogue Project), 10.01.2024


Saluto del Santo Padre

Traduzione in lingua inglese

Questa mattina, prima dell'Udienza Generale, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza la Delegazione del Gruppo DIALOP (Transversal Dialogue Project) e ha rivolto loro il saluto che riportiamo di seguito:

Saluto del Santo Padre

Cari amici, buongiorno!

Do il benvenuto a voi, rappresentanti di DIALOP, da molti anni impegnati per la promozione del bene comune attraverso il dialogo tra socialisti/marxisti e cristiani. Un bel programma!

Uno scrittore latinoamericano ha detto che gli uomini hanno due occhi, ma uno di carne e un altro di vetro. Col primo vedono ciò che guardano, con l’altro ciò che sognano. Non perdere la capacità di sognare! Oggi, in un mondo diviso da guerre e polarizzazioni, corriamo il rischio di perdere la capacità di sognare. Ma noi argentini diciamo: «no te arrugues», un’espressione che significa “non tirarti indietro”. E questo è l’invito che faccio anche a voi: non tiratevi indietro, non arrendetevi, non smettete di sognare un mondo migliore. È nell’immaginazione, infatti, che intelligenza, intuizione, esperienza e memoria storica si incontrano per creare, avventurarsi e rischiare. Quante volte, lungo i secoli, sono stati proprio dei grandi sogni di libertà e di uguaglianza, di dignità e di fraternità, uno specchio del sogno di Dio, a produrre svolte e progressi. In quest’ottica, vorrei raccomandarvi tre atteggiamenti che ritengo validi per il vostro impegno: il coraggio di rompere gli schemi, l’attenzione ai deboli e la promozione della legalità.

Primo: avere il coraggio di rompere gli schemi per aprirsi, nel dialogo, a vie nuove. In un tempo segnato a vari livelli da conflitti e spaccature, non perdiamo di vista ciò che ancora si può fare per invertire la rotta. Contro gli approcci rigidi che separano, coltiviamo con cuore aperto il confronto e l’ascolto, non escludendo nessuno, a livello politico, sociale e religioso, perché il contributo di ciascuno possa, nella sua concreta peculiarità, essere accolto positivamente nei processi di cambiamento cui è legato il nostro futuro.

Secondo: l’attenzione ai deboli. La misura di una civiltà si vede da come vengono trattati i più vulnerabili – non dimentichiamo che le grandi dittature, pensiamo al nazismo, scartavano i vulnerabili, li uccidevano, li scartavano –: poveri, disoccupati, senza tetto, immigrati, sfruttati e tutti coloro che la cultura dello scarto trasforma in rifiuti. E questa è una delle cose più brutte. Una politica veramente al servizio dell’uomo non può lasciarsi dettar legge dalla finanza e dai meccanismi di mercato. No. La solidarietà, oltre che virtù morale, è esigenza di giustizia, che richiede di correggere le distorsioni e purificare le intenzioni dei sistemi iniqui, anche attraverso radicali cambiamenti di prospettiva nella condivisione di sfide e risorse tra gli uomini e tra i popoli. Per questo mi piace chiamare “poeta sociale” chi si impegna in questo campo, perché poesia è creatività, e qui si tratta di mettere la creatività al servizio della società, perché sia più umana e fraterna. Non avere paura della poesia, la poesia è creatività. Non dimentichiamo questa capacità di sognare.

Infine la legalità. Quanto abbiamo detto finora implica l’impegno a contrastare la piaga della corruzione, degli abusi di potere e dell’illegalità. Solo nell’onestà, infatti, si possono instaurare relazioni sane e si può cooperare con fiducia ed efficacia alla costruzione di un avvenire migliore.

Cari amici, vi ringrazio per il vostro impegno nel dialogo. C’è sempre tanto bisogno di dialogare, non abbiate paura! Prego per voi e vi auguro saggezza e coraggio nel vostro lavoro per un mondo più giusto e pacifico. Il Vangelo di Gesù Cristo possa sempre ispirare e illuminare la vostra ricerca e le vostre azioni. Grazie.

[00052-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua inglese

Dear friends, good morning!

I am pleased to welcome you, the representatives of DIALOP, who for many years have been committed to promoting the common good through dialogue between Socialists/Marxists and Christians. A fine programme!

A Latin American writer once wrote that people have two eyes, one of flesh and one of glass. With the first, they see what they look at; with the other, what they dream of. Never lose the ability to dream! Today, in a world divided by war and polarization, we run the risk of losing the ability to dream. We Argentines say, “no te arrugues”, meaning “don’t back off”. This is my invitation to you as well: Don’t back off, don’t give up, and don’t stop dreaming of a better world. For it is in imagination, the ability to dream, that intelligence, intuition, experience and historical memory come together to make us be creative, take chances and run risks. How many times over the years have great dreams of freedom and equality, dignity and fraternity, reflecting God’s own dream, produced breakthroughs and progress. With this in mind, I would like to commend to you three attitudes that I consider helpful for your efforts: the courage to break the mould, concern for the less fortunate and support for the rule of law.

First, to have the courage to break the mould, to be open, in dialogue, to new ways. At a time marked by conflicts and divisions at various levels, let us not lose sight of what can still be done to turn the tide. Instead of rigid approaches that divide, let us cultivate, with open hearts, discussion and listening. And not exclude anyone at the political, social or religious level, so that the contribution of each can, in its concrete distinctiveness, receive a positive reception in the processes of change to which our future is linked.

Second, concern for the less fortunate. The measure of a civilization can be seen by how the most vulnerable are treated – let us not forget how the great dictatorships, we think of Nazism, discarded and killed those who were most vulnerable -: the poor, the unemployed, the homeless, immigrants, the exploited, and all those whom the culture of waste turns into refuse. This is one of the most terrible things. A politics that is truly at the service of humanity cannot let itself be dictated to by finance and market mechanisms. Solidarity is not only a moral virtue, but also a requirement of justice, which calls for correcting the distortions and purifying the intentions of unjust systems, not least through radical changes of perspective in the sharing of challenges and resources among individuals and among peoples. That is why I like to call those engaged in this field “social poets,” for poetry is about creativity, and here it is a question of putting creativity at the service of society, in order to make it ever more humane and fraternal. Do not be afraid of poetry, poetry and creativity. Let us not forget this ability to dream.

Finally, the rule of law. Everything said thus far calls for commitment to combating the scourge of corruption, abuses of power and lack of respect for law. It is only in honesty and integrity that healthy relationships can be established and that we can cooperate confidently and effectively in building a better future.

Dear friends, I thank you for your commitment to dialogue. There is always a great need for dialogue, so do not be afraid! I pray for you and I ask that you be granted wisdom and courage in your work for a more just and peaceful world. May the Gospel of Jesus Christ always inspire and enlighten your efforts and activity. Thank you.

[00052-EN.01] [Original text: Italian]

[B0025-XX.02]