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L’Udienza Generale, 31.05.2023


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il ciclo di catechesi La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente, ha incentrato la Sua meditazione sul tema “Testimoni: il Venerabile Matteo Ricci” (Lettura: 1 Cor 9,19-20.22-23).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

 

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Noi continuiamo in queste catechesi parlando sullo zelo apostolico, cioè quello che sente il cristiano per portare avanti l’annuncio di Gesù Cristo. E oggi vorrei presentare un altro grande esempio di zelo apostolico: noi abbiamo parlato di San Francesco Saverio, di San Paolo, lo zelo apostolico dei grandi zelanti; oggi parleremo di uno – italiano – ma che è andato in Cina: Matteo Ricci.

Originario di Macerata, nelle Marche, dopo aver studiato nelle scuole dei Gesuiti ed essere entrato egli stesso nella Compagnia di Gesù, entusiasmato dalle relazioni dei missionari che ascoltava e si è entusiasmato, come tanti altri giovani che sentivano quello, chiese di essere inviato nelle missioni dell’Estremo Oriente. Dopo il tentativo di Francesco Saverio, altri venticinque Gesuiti avevano provato inutilmente ad entrare in Cina. Ma Ricci e un suo confratello si prepararono molto bene, studiando accuratamente la lingua e i costumi cinesi, e alla fine riuscirono a ottenere di stabilirsi nel sud del Paese. Ci vollero diciotto anni, con quattro tappe attraverso quattro città differenti, prima di arrivare a Pechino, che era il centro. Con costanza e pazienza, animato da una fede incrollabile, Matteo Ricci poté superare difficoltà, pericoli, diffidenze e opposizioni. Pensate in quel tempo, camminare o andare a cavallo, tante distanze … e lui andava avanti. Ma qual è stato il segreto di Matteo Ricci? Per quale strada lo zelo lo ha spinto?

Lui ha seguito sempre la via del dialogo e dell’amicizia con tutte le persone che incontrava, e questo gli ha aperto molte porte per l’annuncio della fede cristiana. La sua prima opera in lingua cinese fu proprio un trattato Sull’amicizia, che ebbe grande risonanza. Per inserirsi nella cultura e nella vita cinese in un primo tempo si vestiva come i bonzi buddisti, all’usanza del Paese, ma poi capì che la via migliore era quella di assumere lo stile di vita e le vesti dei letterati, come i professori universitari, i letterati vestivano: e lui vestiva così. Studiò in modo approfondito i loro testi classici, così da poter presentare il cristianesimo in dialogo positivo con la loro saggezza confuciana e con gli usi e i costumi della società cinese. E questo si chiama un atteggiamento di inculturazione. Questo missionario ha saputo “inculturare” la fede cristiana in dialogo, come i Padri antichi con la cultura greca.

La sua ottima preparazione scientifica suscitava interesse e ammirazione da parte degli uomini colti, a cominciare dal suo famoso mappamondo, la carta del mondo intero allora conosciuto, con i diversi continenti, che rivela ai cinesi per la prima volta una realtà esterna alla Cina assai più ampia di quanto avessero mai pensato. Fa vedere loro che il mondo è più grande della Cina, e loro capivano – perché erano intelligenti. Ma anche le conoscenze matematiche e astronomiche di Ricci e dei missionari suoi seguaci contribuirono a un incontro fecondo fra la cultura e la scienza dell’occidente e dell’oriente, che vivrà allora uno dei suoi tempi più felici, nel segno del dialogo e dell’amicizia. Infatti, l’opera di Matteo Ricci non sarebbe mai stata possibile senza la collaborazione dei suoi grandi amici cinesi, come i famosi “Dottor Paolo” (Xu Guangqi) e “Dottor Leone” (Li Zhizao).

Tuttavia, la fama di Ricci come uomo di scienza non deve oscurare la motivazione più profonda di tutti i suoi sforzi: cioè, l’annuncio del Vangelo. Lui, con il dialogo scientifico, con gli scienziati, andava avanti ma dava testimonianza della propria fede, del Vangelo. La credibilità ottenuta con il dialogo scientifico gli dava autorevolezza per proporre la verità della fede e della morale cristiana, di cui egli parla in modo approfondito nelle sue principali opere cinesi, come Il vero significato del Signore del Cielo – così si chiama quel libro. Oltre alla dottrina, sono la sua testimonianza di vita religiosa, di virtù e di preghiera: questi missionari pregavano. Andavano a predicare, si muovevano, facevano mosse politiche, tutto quanto: ma pregavano. È la preghiera che alimenta la vita missionaria, una vita di carità, aiutavano gli altri, umili, in totale disinteresse per onori e ricchezze, che inducono molti dei suoi discepoli e amici cinesi ad accogliere la fede cattolica. Perché vedevano un uomo così intelligente, così saggio, così furbo – nel senso buono della parola – per portare avanti le cose, e così credente che dicevano: “Ma, quello che predica è vero perché è detto da una personalità che dà testimonianza: testimonia con la propria vita quello che annuncia”. Questa è la coerenza degli evangelizzatori. E questo tocca tutti noi cristiani che siamo evangelizzatori. Io posso dire il “Credo” a memoria, posso dire tutte le cose che noi crediamo, ma se la tua vita non è coerente con quello che professi non serve a nulla. Quello che attira le persone è la testimonianza di coerenza: noi cristiani siamo chiamati a vivere quello che diciamo, e non far finta di vivere come cristiani ma vivere come mondani. Guardate questi grande missionari – come Matteo Ricci che è un italiano – guardando questi grandi missionari, vedrete che la forza più grande è la coerenza: sono coerenti.

Negli ultimi giorni della sua vita, a chi gli stava più vicino e gli domandava come si sentisse, Matteo Ricci «rispose che stava pensando in quel momento se era più grande la gioia e l’allegria che provava interiormente all’idea che stava vicino al suo viaggio per andare a gustare Dio, o la tristezza che gli poteva causare il lasciare i compagni di tutta la missione che amava grandemente, e il servizio che poteva ancora fare a Dio Nostro Signore in questa missione» (S. De Ursis, Relazione su M.Ricci, Archivio Storico Romano S.I.). È lo stesso atteggiamento dell’apostolo Paolo (cfr Fil 1,22-24), che voleva andarsene dal Signore, trovare il Signore ma “rimango per servire voi”.

Matteo Ricci muore a Pechino nel 1610, all’età di 57 anni, un uomo che ha dato tutta la vita per la missione. Lo spirito missionario di Matteo Ricci costituisce un modello vivo attuale. Il suo amore per il popolo cinese è un modello; ma ciò che rappresenta una strada attuale è la sua coerenza di vita, la testimonianza della sua vita come cristiano. Lui ha portato il cristianesimo in Cina; lui è grande sì, perché è un grande scienziato, lui è grande perché è coraggioso, lui è grande perché ha scritto tanti libri, ma soprattutto lui è grande perché è stato coerente con la sua vocazione, coerente con quella voglia di seguire Gesù Cristo. Fratelli e sorelle, oggi noi, ognuno di noi, domandiamoci dentro: “Sono coerente, o sono un po’ così così?”.

[00905-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Chers frères et sœurs,

je voudrais vous présenter aujourd’hui, comme modèle de zèle apostolique, la figure de Matteo Ricci. Originaire des Marches, il est entré dans la Compagnie de Jésus enthousiasmé par les récits des missionnaires. Il rêvait d’extrême Orient. La Chine n’avait plus reçu de missionnaires après la tentative de Francois-Xavier. Il se prépara par l’étude de la langue et des coutumes chinoises. Il lui aura fallu 18 ans de foi inébranlable, de constance et de patience pour arriver à Pékin. Sa méthode était celle du dialogue et de l’amitié avec tous, qui lui a ouvert les portes pour annoncer la foi chrétienne. Sa première œuvre fut un Traité sur l’amitié. Proche des lettrés, il a pu présenter le christianisme en dialogue positif avec la sagesse confucéenne comme les Pères de l’Église l’avaient fait avec la culture grecque. Consumé par la mission, il meurt en 1710 à 57 ans.

Matteo Ricci, grand scientifique, avait le souhait profond d’annoncer l’Évangile. Sa crédibilité scientifique lui a donné l’occasion de pouvoir proposer les vérités de la foi chrétienne. Mais plus que sa science et sa doctrine, c’est le témoignage de sa vie religieuse, son refus des honneurs, sa charité qui ont conduit beaucoup de ses amis à embrasser la foi catholique. Son amour pour le peuple s’est concrétisé dans l’amitié réciproque. Encore aujourd’hui, à la lumière du Concile Vatican II, sa méthode et son esprit missionnaire sont pour nous un modèle vivant et pertinent pour le dialogue entre l’Église catholique et la Chine, mais aussi entre les hommes de tout pays pour vivre la fraternité.

Santo Padre:

Saluto cordialmente le persone di lingua francese, in particolare i pellegrini del Gabon, di Digione e dell'Isola della Riunione, nonché gli alunni delle scuole San Giuseppe e Santa Croce di Neuilly. Il Signore ci ha mandato a proclamare la Buona Novella dell'amore misericordioso di Dio per tutti. Chiediamogli la grazia di usare la nostra vita, ad imitazione di Matteo Ricci, per dare una testimonianza credibile della fede attraverso la fraternità e l'amicizia con tutti gli uomini. Dio vi benedica.

Speaker:

Je salue cordialement les personnes de langue française, en particulier les pèlerins venus du Gabon, de Dijon, de l’ile de la Réunion, ainsi que les collégiens de saint Joseph et Sainte Croix de Neuilly. Le Seigneur nous envoie annoncer à tous la Bonne Nouvelle de l’amour miséricordieux de Dieu pour tout homme. Demandons-lui la grâce de porter par notre vie, à la manière de Mateo Ricci, un témoignage crédible de la foi par la fraternité et l’amitié vécues avec tout homme. Que Dieu vous bénisse.

[00906-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: In our continuing catechesis on apostolic zeal, we now turn to Matteo Ricci, one of the early Jesuit missionaries to the Far East, who fulfilled the dream of Saint Francis Xavier and entered China. Father Ricci patiently mastered the difficult Chinese language and immersed himself in the country’s culture. Thanks to his writings in Chinese and his knowledge of mathematics and astronomy, Matteo Ricci became known and respected as a sage and scholar. His vast learning and his ability to engage in sincere and respectful dialogue were employed in the service of the Gospel, which he made known not only in his writings but by his example of religious life, prayer and virtue, which attracted many of his Chinese disciples and friends to embrace the Catholic faith. Matteo Ricci was the first foreigner permitted by the Emperor to be buried on Chinese soil. In our day, Father Matteo Ricci can serve as an outstanding model for the inculturation of the Gospel. He also remains an inspiration for relations between the Church and China, and for dialogue between the cultures of East and West in the service of peace and fraternity among peoples.

Santo Padre:

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Inghilterra, Malta, Nigeria, Indonesia, Malaysia e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai numerosi gruppi di giovani universitari. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Speaker:

I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from England, Malta, Nigeria, Indonesia, Malaysia and the United States of America. In a special way, I greet the many groups of university students. Upon you and your families I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. God bless you all!

[00907-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, blicken wir heute in unserer Katechesenreihe über den Eifer in der Verkündigung des Evangeliums auf einen weiteren bedeutenden Glaubenszeugen, den ehrwürdigen Diener Gottes Matteo Ricci. Nach Abschluss seiner Studien bat der junge Jesuit darum, als Missionar in den Fernen Osten entsandt zu werden. Zusammen mit einem Mitbruder bereitete er sich äußerst gewissenhaft auf dieses Unternehmen vor: Er studierte die chinesische Sprache und bemühte sich, die Sitten und Bräuche des Landes immer besser kennenzulernen. Zunächst gelangte er nach Südchina und erst achtzehn Jahre später erreichte er nach einigen weiteren Stationen schließlich die Hauptstadt Peking. Stets war er bestrebt, die chinesische Wissenschaft und Kultur mit der Weisheit des christlichen Glaubens in einen fruchtbaren Dialog zu bringen. Mit seiner hohen auch mathematisch-naturwissenschaftlichen Bildung erwarb er unter den chinesischen Gelehrten großes Ansehen. Allen begegnete er in Freundschaft und Demut. So führte sein apostolischer Eifer, der durch sein von Gebet und Nächstenliebe geprägtes Lebenszeugnis umso überzeugender war, viele seiner chinesischen Schüler und Freunde dazu, den katholischen Glauben anzunehmen.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua tedesca! Lo Spirito Santo, anima della Chiesa, aiuti ciascuno di noi a farsi tutto a tutti, manifestando così la verità del Vangelo agli uomini.

Speaker:

Einen herzlichen Gruß richte ich an die Pilger deutscher Sprache! Der Heilige Geist, Seele der Kirche, helfe jedem von uns, allen alles zu werden, um so den Menschen die Wahrheit des Evangeliums kundzutun.

[00908-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En esta audiencia presentamos a otra figura del celo apostólico, Mateo Ricci. Muchos intentos de llegar a China habían fracasado y Mateo tuvo la intuición de prepararse cuidadosamente aprendiendo la lengua y las costumbres chinas, antes de afrontar su misión. Y esto le posibilitó entrar en el territorio y con paciencia irse acercando a la capital. Vestido como un erudito, gracias a grandes colaboradores también chinos, fue capaz de ganarse el respeto de todos y hacer llegar el mensaje de Cristo a sus contemporáneos, a través de su vida de piedad y de sus enseñanzas.

Dos recursos, por así decirlo, tenía para conseguir este propósito: por un lado, una actitud de amistad hacia todos, unida a una ejemplaridad de vida que causaba admiración; por otro, una vastísima cultura que era reconocida por sus contemporáneos, y que además supo conjugar con un estudio de los clásicos confucionistas, presentando así el mensaje cristiano perfectamente inculturado.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Señor que nos dé la humildad de sabernos acercar a los demás con esa actitud de amistad, respeto y conocimiento de su cultura y sus valores. Que sepamos acoger todo lo bueno que hay en ellos, como Jesús al encarnarse, para hacernos capaces de hablar su lenguaje. Que no dudemos en ofrecerles todo lo bueno que tenemos, para dar prueba del Amor que nos mueve. Que tengamos la fuerza de vivir con coherencia la fe que profesamos, para transmitir el Evangelio del reino sin imposiciones ni proselitismos. Que sea esta la bendición de Jesús y que la Virgen Santa, primera misionera en esta fiesta de la Visitación, nos sostenga en este propósito. Muchas gracias.

[00909-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Hoje veremos outro grande exemplo do zelo apostólico. Trata-se do Pe. Matteo Ricci, jesuíta italiano que pediu para ser enviado como missionário ao Extremo Oriente. Preparou-se muito bem para a missão estudando profundamente a língua e a cultura chinesa. Em sua missão, seguiu sempre a via do diálogo e da amizade com todos os que encontrava. Conhecedor dos textos clássicos chineses, apresentava o cristianismo em um diálogo positivo com a sabedoria local e com os usos e costumes da sociedade chinesa da época, sendo o anúncio do Evangelho a motivação mais profunda de todos os seus esforços. O seu exemplo de vida, unido à credibilidade que havia obtido no meio cientifico, levaram muitos de seus amigos chineses a abraçarem a fé. Morreu em Pequim, em 1610, e o seu método missionário, exercitado concretamente através da amizade, do diálogo e do seu amor pelo povo chinês, permanece sendo uma fonte duradoura de inspiração não somente para as relações entre a Igreja Católica e a China, mas para o diálogo entre as culturas ocidental e oriental, a fim de que todos vivamos como irmãos e irmãs.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale i sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù venuti dal Brasile! Seguendo l’esempio di P. Matteo Ricci, dobbiamo annunciare il Vangelo non per la forza, ma tramite l’amicizia sincera e il dialogo fraterno, che rispecchiano l’Amore di Dio verso tutti i suoi figli e figlie. Il Signore vi benedica e vi protegga da ogni male!

Speaker:

Saúdo os peregrinos de língua portuguesa, especialmente os sacerdotes do Sagrado Coração de Jesus, vindos do Brasil! Seguindo o exemplo do Pe. Matteo Ricci, devemos anunciar o Evangelho não pela força, mas através da amizade sincera e do diálogo fraterno, que espelham o Amor de Deus por todos os seus filhos e filhas. Que o Senhor vos abençoe e vos proteja de todo o mal!

[00910-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

تكلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ على الأبِ المكرَّمِ ماتّيو ريتشي وغَيْرَتِهِ الإنجيليَّة، وقال: دخلَ الأبُ ماتّيو ريتشي الرَّهبنةَ اليسوعيّةِ في روما، وطَلَبَ فيما بعد أنْ يُرسَلَ إلى الإرساليّاتِ في الشَّرقِ الأقصَى. لذلكَ بدأَ بدراسةِ اللغةِ والعاداتِ الصِّينيَّة، قَبلَ أنْ يَدخُلَ ويَستَقِرَّ في الصِّين. وتَحَلَّى بالصَّبرِ والثَّبات، وكانَ مُفعَمًا بإيمانٍ راسخ، الأمرُ الَّذي مكَّنَهُ مِن التَّغَلُّبِ على الصُّعوباتِ والمخاطر. وهناك تَبِعَ دائمًا طريقَ الحوارِ والصَّداقةِ معَ جميعِ الأشخاصِ الَّذين التَقَى بِهِم، ما فتحَ أمامَهُ الأبوابَ الكثيرة لإعلانِ الإيمانِ المسيحيّ. وَلِيَنغَرِسَ في الثَّقافةِ والحياةِ الصِّينيَّة، اِتَّبَعَ أسلوبَ حياةٍ وملابسَ الأُدَباء. فدرسَ نصوصَهُم الكلاسيكيَّةِ بِعُمق، حتَّى يَتَمَكَّنَ مِن تقدِيمِ المسيحيَّةِ لهم. كان الأبُ ماتّيو ريتشي رجلَ عِلم، فَمَعرِفَتُهُ في عِلمِ الرّياضات والفَلَك، ساهَمتْ في بناءِ لقاءاتٍ مُثمِرَةٍ بينَ ثقافةِ وعِلمِ الغربِ والشَّرق. ومِن هنا استطاعَ أنْ يُعلِنَ الإيمانَ والأخلاقَ المسيحيَّة. وكانت شهادَتُهُ في الحياةِ الدِّينيَّة، وفي الفضيلةِ والصَّلاة، وفي محبَّتِهِ وتواضُعِهِ وعدَمِ اهتمامِهِ بالتَّكريمِ والغِنَى، هي الَّتي دَفَعَتْ الكثيرَ مِن تلاميذِهِ وأصدقائِهِ الصِّينيِّينَ إلى قَبولِ الإيمانِ الكاثوليكيّ. محبَّتُهُ للشَّعبِ الصِّيني، الَّتي أظهَرَها عَمَلِيًّا في صداقَتِهِ الَّتي بادَلَهُ إيّاها الصِّينِيّون، بَقِيَتْ مَصدَرَ إلهامٍ دائمٍ ليسَ فقط لكلِّ عَلاقَةٍ بينَ الكنيسةِ الكاثوليكيَّةِ والصِّين، بلْ أيضًا بينَ الثَّقافةِ الغربيَّةِ والثَّقافةِ الصِّينيّة، حتَّى يستطيعَ الرِّجالُ والنّساءُ مِن كلِّ بلدٍ أن يعيشوا إخوةً وأخوات.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua araba. Chiediamo allo Spirito Santo, con il cuore aperto e disponibile a Dio, di donarci una fede audace e zelo apostolico, per proclamare il Vangelo in tutto il mondo. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Speaker:

أُحيِّي المُؤمِنِينَ النَّاطِقِينَ باللُغَةِ العربِيَّة. لِنَسأَلِ الرُّوحَ القدُس، بقلبٍ مُنفَتِحٍ ومتجاوِبٍ معَ الله، أنْ يَمنَحَنا إيمانًا جريئًا وغَيرةً رسوليَّة، لِنُعلِنَ البِشارَةَ في العالَمِ كُلِّهِ. بارَكَكُم الرَّبُّ جَميعًا وَحَماكُم دائِمًا مِنْ كُلِّ شَرّ!

[00911-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Przykładem gorliwości apostolskiej, na której skupiamy się w obecnym cyklu katechez, jest włoski misjonarz z zakonu jezuitów, o. Mateusz Ricci. Dzięki starannemu przygotowaniu udało mu się dotrzeć do Chin. Droga do Pekinu była długa i trudna, ale wytrwałość i niezachwiana wiara pozwoliły mu pokonać niebezpieczeństwa i przeciwności. Jego wykształcenie, znajomość chińskich zwyczajów oraz języka budziły zainteresowanie i podziw. Wiedza matematyczna i astronomiczna przyczyniła się do owocnego spotkania kultury i nauki Zachodu oraz Wschodu. Wiarygodność, jaką uzyskał dzięki dialogowi naukowemu, pozwoliła mu na zaproponowanie prawdy wiary i moralności chrześcijańskiej. Najgłębszą motywacją wszystkich jego wysiłków było głoszenie Ewangelii. W kontaktach z drugim człowiekiem niezwykle ważne były dla niego dialog i przyjaźń, co pomagało mu w przekazywaniu wiary chrześcijańskiej. Poza doktryną to właśnie świadectwo jego życia religijnego, miłosierdzie, pokora oraz całkowity brak zainteresowania zaszczytami i bogactwem doprowadziły wielu jego uczniów i przyjaciół do przyjęcia wiary katolickiej. O. Mateusz Ricci, wyczerpany pracą misyjną, zmarł w Pekinie w 1610 r., w wieku 57 lat. Jego umiłowanie narodu chińskiego, wyrażające się w przyjaźni, serdecznie odwzajemniane, pozostaje trwałym źródłem inspiracji również we współczesnych relacjach.

Santo Padre:

Saluto i polacchi qui presenti e, mentre invoco su ciascuno i doni dello Spirito Santo, vi affido alla protezione di Maria Regina della Polonia e di cuore vi benedico. Il mio pensiero va altresì a quanti si raduneranno nei campi di Lednica, il primo sabato di giugno, per l’incontro dei Giovani che ha come tema le parole “Segui l’Agnello”. La riflessione sul mistero dell’Eucaristia, aiuti tutti a scegliere di nuovo Cristo, ad accoglierLo nei cuori. Dio benedica questo incontro!

Speaker:

Pozdrawiam obecnych tu Polaków. Wypraszając dla każdego z was obfitość darów Ducha Świętego, zawierzam was opiece Maryi Królowej Polski i z serca błogosławię. Myślą ogarniam także młodzież, która w pierwszą sobotę czerwca zgromadzi się na Polach Lednickich na Spotkaniu Młodych pod hasłem „Idź za Barankiem”. Niech refleksja nad tajemnicą Eucharystii pomoże wszystkim na nowo wybrać Chrystusa i przyjąć Go do swojego serca. Niech Bóg błogosławi to spotkanie!

[00912-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le Clarisse Francescane del Santissimo Sacramento che celebrano il Capitolo Generale e il Liceo cattolico di Vipava (Slovenia). Saluto i Seminaristi del Pontificio Seminario Regionale Pugliese, i partecipanti a “Palestra-natura” della Provincia di Barletta-Andria-Trani e i fedeli della parrocchia dei Santi Antonio e Annibale Maria in Roma, che incoraggio a vivere il Vangelo, imitando l’ardore apostolico della Vergine Santa.

Accolgo con affetto i giovani di “Rondine Cittadella della Pace” di Arezzo, accompagnati dal Vescovo Monsignor Andrea Migliavacca, con un pensiero grato per quanti, venendo dall’Ucraina e dalla Russia e da altri Paesi di guerra, hanno deciso di non essere nemici, ma di vivere da fratelli. Il vostro esempio possa suscitare propositi di pace in tutti, anche in coloro che hanno responsabilità politiche. E questo ci deve portare a pregare di più per la martoriata Ucraina ed esserle vicini.

Infine, come di consueto, mi rivolgo ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Oggi, ultimo giorno del mese di Maggio, la Chiesa celebra la Visita di Maria alla cugina Elisabetta, dalla quale è proclamata beata perché ha creduto alla parola del Signore (cf. Lc 1, 45). Guardate a Lei e da Lei implorate il dono di una fede sempre più coraggiosa. Alla sua materna intercessione affidiamo quanti sono provati dalla guerra, specialmente la cara e martoriata Ucraina che tanto soffre.

A tutti voi la mia benedizione.

[00913-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0413-XX.02]