Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi sul Discernimento, ha incentrato la Sua meditazione sul tema: “La consolazione autentica” (Lettura: Fil 1, 9-11).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Proseguendo la nostra riflessione sul discernimento, e in particolare sull’esperienza spirituale chiamata “consolazione”, della quale abbiamo parlato l’altro mercoledì, ci chiediamo: come riconoscere la vera consolazione? È una domanda molto importante per un buon discernimento, per non essere ingannati nella ricerca del nostro vero bene.
Possiamo trovare alcuni criteri in un passo degli Esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola. «Se nei pensieri tutto è buono – dice Sant’Ignazio – il principio, il mezzo e la fine, e se tutto è orientato verso il bene, questo è un segno dell’angelo buono. Può darsi invece che nel corso dei pensieri si presenti qualche cosa cattiva o distrattiva o meno buona di quella che l’anima prima si era proposta di fare, oppure qualche cosa che indebolisce l’anima, la rende inquieta, la mette in agitazione e le toglie la pace, le toglie la tranquillità e la calma che aveva prima: questo allora è un chiaro segno che quei pensieri provengono dallo spirito cattivo» (n. 333). Perché è vero: c’è una vera consolazione, ma anche ci sono delle consolazioni che non sono vere. E per questo bisogna capire bene il percorso della consolazione: come va e dove mi porta? Se mi porta a una cosa che va meno, che non è buona, la consolazione non è vera, è “finta”, diciamo così.
E queste sono indicazioni preziose, che meritano un breve commento. Cosa significa che il principio è orientato al bene, come dice Sant’Ignazio di una buona consolazione? Ad esempio ho il pensiero di pregare, e noto che si accompagna ad affetto verso il Signore e il prossimo, invita a compiere gesti di generosità, di carità: è un principio buono. Può invece accadere che quel pensiero sorga per evitare un lavoro o un incarico che mi è stato affidato: ogni volta che devo lavare i piatti o pulire la casa, mi viene una grande voglia di mettermi a pregare! Succede questo, nei conventi. Ma la preghiera non è una fuga dai propri compiti, al contrario è un aiuto a realizzare quel bene che siamo chiamati a compiere, qui e ora. Questo riguardo al principio.
C’è poi il mezzo: Sant’Ignazio diceva che il principio, il mezzo e la fine devono essere buoni. Il principio è questo: io ho voglia di pregare per non lavare i piatti: vai, lava i piatti e poi vai a pregare. Poi c’è il mezzo, vale a dire ciò che viene dopo, ciò che segue quel pensiero. Rimanendo nell’esempio precedente, se comincio a pregare e, come fa il fariseo della parabola (cfr Lc 18,9-14), tendo a compiacermi di me stesso e a disprezzare gli altri, magari con animo risentito e acido, allora questi sono segni che lo spirito cattivo ha usato quel pensiero come chiave di accesso per entrare nel mio cuore e trasmettermi i suoi sentimenti. Se io vado a pregare e mi viene in mente quello del fariseo famoso – “ti ringrazio, Signore, perché io prego, non sono come l’altra gente che non ti cerca, non prega” – lì, quella preghiera finisce male. Quella consolazione di pregare è per sentirsi un pavone davanti a Dio. E questo è il mezzo che non va.
E poi c’è la fine: il principio, il mezzo e la fine. La fine è un aspetto che abbiamo già incontrato, e cioè: dove mi porta un pensiero? Per esempio, dove mi porta il pensiero di pregare. Ad esempio, qui può capitare che mi impegni a fondo per un’opera bella e meritevole, ma questo mi spinge a non pregare più, perché sono indaffarato da tante cose, mi scopro sempre più aggressivo e incattivito, ritengo che tutto dipenda da me, fino a perdere fiducia in Dio. Qui evidentemente c’è l’azione dello spirito cattivo. Io mi metto a pregare, poi nella preghiera mi sento onnipotente, che tutto deve essere nelle mie mani perché io sono l’unico, l’unica che sa portare avanti le cose: evidentemente non c’è il buono spirito lì. Occorre esaminare bene il percorso dei nostri sentimenti e il percorso dei buoni sentimenti, della consolazione, nel momento in cui io voglio fare qualcosa. Come è il principio, come è la metà e come è la fine.
Lo stile del nemico – quando parliamo del nemico, parliamo del diavolo, perché il demonio esiste, c’è! – il suo stile, lo sappiamo, è di presentarsi in maniera subdola, mascherata: parte da ciò che ci sta maggiormente a cuore e poi ci attrae a sé, a poco a poco: il male entra di nascosto, senza che la persona se ne accorga. E con il tempo la soavità diventa durezza: quel pensiero si rivela per come è veramente.
Da qui l’importanza di questo paziente ma indispensabile esame dell’origine e della verità dei propri pensieri; è un invito ad apprendere dalle esperienze, da quello che ci capita, per non continuare a ripetere i medesimi errori. Quanto più conosciamo noi stessi, tanto più avvertiamo da dove entra il cattivo spirito, le sue “password”, le porte d’ingresso del nostro cuore, che sono i punti su cui siamo più sensibili, così da farvi attenzione per il futuro. Ognuno di noi ha i punti più sensibili, i punti più deboli della propria personalità: e da lì entra il cattivo spirito e ci porta per la strada non giusta, o ci toglie dalla vera strada giusta. Vado a pregare ma mi toglie dalla preghiera.
Gli esempi potrebbero essere moltiplicati a piacere, riflettendo sulle nostre giornate. Per questo è così importante l’esame di coscienza quotidiano: prima di finire la giornata, fermarsi un po’. Cosa è successo? Non nei giornali, non nella vita: cosa è successo nel mio cuore? Il mio cuore è stato attento? È cresciuto? È stata una strada che ha passato tutto, a mia insaputa? Cosa è successo nel mio cuore? E questo esame è importante, è la fatica preziosa di rileggere il vissuto sotto un particolare punto di vista. Accorgersi di ciò che capita è importante, è segno che la grazia di Dio sta lavorando in noi, aiutandoci a crescere in libertà e consapevolezza. Noi non siamo soli: è lo Spirito Santo che è con noi. Vediamo come sono andate le cose.
La consolazione autentica è una sorta di conferma del fatto che stiamo compiendo ciò che Dio vuole da noi, che camminiamo sulle sue strade, cioè nelle strade della vita, della gioia, della pace. Il discernimento, infatti, non verte semplicemente sul bene o sul massimo bene possibile, ma su ciò che è bene per me qui e ora: su questo sono chiamato a crescere, mettendo dei limiti ad altre proposte, attraenti ma irreali, per non essere ingannato nella ricerca del vero bene.
Fratelli e sorelle, bisogna capire, andare avanti nel capire cosa succede nel mio cuore. E per questo ci vuole l’esame di coscienza, per vedere cosa è successo oggi. “Oggi mi sono arrabbiato lì, non ho fatto quello …”: ma perché? Andare oltre il perché è cercare la radice di questi sbagli. “Ma, oggi sono stato felice ma ero noioso perché dovevo aiutare quella gente, ma alla fine mi sono sentito pieno, piena per quell’aiuto”: e c’è lo Spirito Santo. Imparare a leggere nel libro del nostro cuore cosa è successo durante la giornata. Fatelo, solo due minuti, ma vi farà bene, ve lo assicuro.
[01854-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker:
Frères et sœurs, dans notre réflexion sur le discernement, particulièrement sur l’expérience spirituelle appelée «consolation», comment peut-on reconnaître la consolation authentique? Les Exercices spirituels de saint Ignace de Loyola nous donnent quelques critères portant sur le principe, le moyen et la fin de toute prière. Le principe d’une pensée est orienté vers le bien lorsque celle-ci débouche sur des gestes de générosité, de charité. La prière n’est pas une fuite des responsabilités, mais une aide à réaliser le bien que nous devons faire, ici et maintenant. Le moyen et la fin d’une pensée peuvent être détournés par l’esprit mauvais. Le style de l’ennemi est de se présenter de manière sournoise et masquée. Le patient et indispensable examen de l’origine et de la vérité de nos pensées est important, car il nous permet d’apprendre des expériences de ce qui nous arrive, pour ne pas répéter les mêmes erreurs. D’où l’importance de l’examen de conscience quotidien. La consolation authentique est une confirmation du fait que nous faisons ce que Dieu attend de nous dans notre marche sur les routes de la vie, dans la joie et dans la paix.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare il liceo Sainte Marie de Neuilly, di Parigi.
Fratelli e sorelle, siamo entrati nel tempo di Avvento pieni di speranza e imploriamo con fervore il Principe della Pace perché porti la consolazione ai nostri cuori feriti, come pure alle nazioni provate da guerre e crisi di ogni genere, per una vita dignitosa e serena.
Dio vi benedica!
Speaker:
Je salue cordialement les pèlerins de langue française, particulièrement le lycée Sainte Marie de Neuilly, de Paris.
Frères et sœurs, nous sommes entrés dans le temps de l’Avent pleins d’espérance et nous implorons le Prince de la Paix avec ferveur afin qu’il apporte à nos cœurs blessés, ainsi qu’aux nations meurtries par les guerres et les crises de tout genre, la consolation authentique, pour une vie digne et sereine.
Que Dieu vous bénisse!
[01855-FR.01] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
Dear brothers and sisters: In our continuing catechesis on discernment, we have discussed the experience of spiritual “consolation”, that sense of deep inner joy, a gift of the Holy Spirit, which enables us to sense God’s comforting presence and providential care in all things, even moments of trial and difficulty. Authentic consolation is the fruit of divine grace, drawing us to grow in love of the Lord and our neighbour, to discern God’s will in our lives and to carry out works of spiritual and practical charity. Saint Ignatius tells us that true prayer bears good fruit at every stage: in its beginning, its middle and its end. It is important to discern the fruits of our prayer and to learn to recognize the hidden temptations that would deceive us into substituting a lesser for a greater good. A great aid to discerning authentic consolation is the daily examination of conscience, which purifies our minds and hearts, and opens them to God’s will for our growth in holiness and in union with him.
Santo Padre:
Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Australia, Vietnam e Stati Uniti d’America. A ciascuno di voi e alle vostre famiglie giunga l’augurio di un fecondo cammino di Avvento, per accogliere, a Natale, il Bambino Gesù, Figlio di Dio e Principe della pace. Dio vi benedica!
Speaker:
I greet the English-speaking pilgrims taking part in today’s Audience, especially those from England, Australia, Vietnam and the United States of America. I pray that each of you, and your families, may experience a blessed Advent in preparation for the coming, at Christmas, of the newborn Jesus, Son of God and Saviour of the world. God bless you!
[01856-EN.01] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, unsere letzte Katechese hat von der Bedeutung des Trostes in der geistlichen Unterscheidung gehandelt. Wie aber wissen wir, dass es sich um echten Trost und keine Täuschung des bösen Feindes handelt? Der hl. Ignatius von Loyola gibt uns hierzu in seinen Exerzitien einige Kriterien an die Hand: Sind die Gedanken von ihrem Anfang über ihre Mitte bis hin zum Ende auf das Gute ausgerichtet oder versetzt etwas Böses unsere Seele in Unruhe und gefährdet ihren inneren Frieden? Wir müssen auf der Hut sein, da der böse Feind auf hinterlistige Weise versucht, unsere Gedanken als Schlüssel zu unseren Herzen zu benutzen und uns so anziehende, aber falsche Vorstellungen einzugeben. Deshalb ist es wichtig, unsere Gedanken in der täglichen Gewissenserforschung zu prüfen und das Geschehene zu bewerten, um Fehler nicht zu wiederholen. Die geistliche Unterscheidung beschäftigt sich also nicht nur im Allgemeinen mit Gut oder Schlecht, sondern sie nimmt konkret in den Blick, was für mich hier und jetzt gut und richtig ist, um so durch das Wirken der Gnade in der inneren Freiheit zu wachsen, und auf dem Weg zu Gott, dem wahren Gut, voranzuschreiten.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua tedesca. In questo tempo di Avvento la lampada della nostra fede in Cristo illumini le vostre vite. Ancorando la nostra speranza nel Signore, possiamo superare ogni inganno per giungere alla piena felicità.
Speaker:
Einen herzlichen Gruß richte ich an die Pilger deutscher Sprache. In dieser Adventszeit möge die Lampe unseres Glaubens an Christus euer Leben hell erleuchten. Wenn wir unsere Hoffnung im Herrn verankern, können wir jede Täuschung überwinden, um zur vollkommenen Freude zu gelangen.
[01857-DE.02] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
Seguimos reflexionando sobre el discernimiento, y hoy nos preguntamos: ¿cómo se reconoce la consolación verdadera?, ¿cómo podemos saber si buscamos el bien verdadero o nos estamos engañando? San Ignacio de Loyola nos dice que cuando el principio, el medio y el fin de los pensamientos es bueno, y todo está orientado hacia el bien, es un signo del buen espíritu. En cambio, cuando los pensamientos no son buenos, nos distraen, nos agitan y nos quitan la paz, es un signo del mal espíritu.
El enemigo actúa de manera engañosa y solapada, por eso es importante examinar el origen y la verdad de nuestros pensamientos, confrontarlos y aprender de las experiencias para no repetir los mismos errores en el futuro. Darnos cuenta de lo que nos pasa es un indicio de que la gracia de Dios está trabajando en nosotros y nos ayuda a crecer en libertad interior. La consolación verdadera nos confirma en el camino que Dios quiere para nosotros, dándonos alegría y paz.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Hoy celebramos la fiesta de san Andrés, el hermano de Pedro. Que este santo apóstol nos enseñe a buscar al Mesías en cada momento de nuestra vida y a anunciarlo con alegría a cuantos nos rodean. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Gracias.
[01858-ES.02] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
Continuando nossa reflexão sobre o discernimento, hoje nos perguntamos: Como reconhecer a autêntica consolação? Santo Inácio de Loiola nos dá alguns critérios, convidando-nos a verificar se, em nossos pensamentos, tudo – princípio, meio e fim – está orientado para o bem. Se isto acontece, é sinal de que vamos por bom caminho. Entretanto, se há algo que nos inquieta ou nos distrai do nosso bom propósito inicial, é indicação de que aquele pensamento não vem de Deus. É muito importante fazer pacientemente este exame sobre a origem e a autenticidade dos próprios pensamentos, pois quanto mais nos conhecemos, mais somos capazes de advertir a chegada de pensamentos que provêm do espírito mau e nos desviam dos nossos bons propósitos. Este exame de consciência quotidiano é fundamental, na medida em que nos ajuda a crescer na liberdade e a dar-nos conta de que a graça de Deus age em nós. A autêntica consolação é, portanto, uma espécie de confirmação de que estamos cumprindo a vontade de Deus em nossas vidas, de que estamos trilhando os caminhos d’Ele, que são caminhos de vida, alegria e paz.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale i gruppi della Parrocchia Nossa Senhora do Perpétuo Socorro, a Cascavel, e della Parrocchia Santo António, a Salir de Matos! Abbiamo iniziato il tempo di Avvento, in preparazione alla venuta di Gesù. È tempo propizio per fare un buon esame di coscienza e, se troviamo qualcosa che non va bene, chiedere perdono al Signore e riprendere il cammino giusto. Dio vi benedica e la Vergine Santa vi custodisca!
Speaker:
Saúdo cordialmente os peregrinos de língua portuguesa, especialmente os grupos da Paróquia Nossa Senhora do Perpétuo Socorro, em Cascavel, e da Paróquia Santo António, em Salir de Matos! Começamos o tempo de Advento, em preparação para a vinda de Jesus. É tempo propício para fazer um bom exame de consciência e, se encontramos algo que não está bem, pedir perdão ao Senhor e retomar o caminho certo. Que Deus vos abençoe e a Virgem Santa vos proteja!
[01859-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua araba
Speaker:
استمرَّ قَداسَةُ البابا اليَومَ في التكلُّمِ علَى التَّمييز، وعلى التَّعزيَّةِ الرُّوحيَّةِ الّتي هيَ مِنَ العناصِرِ الّتي تَحمِلُ على التَّمييز. وقال: كيفَ يُمكِنُنا أنْ نعرِفَ التَّعزيَّةَ الرُّوحيِّةَ الحقيقيَّة؟ فنعرِفَ ما هو خيرُنا الحقيقيّ، ونعرِفَ هل أفكارُنا صالحةٌ وموجَّهَةٌ نحوَ الخير، في البدايةِ وفي منتصفِ الطّريقِ وفي النّهاية، أم هيَ أفكارٌ مِن الرُّوحِ الشِّرّير. مثلًا أفكِّرُ في البدايةِ أنْ أُصلِّيَ وأنْ أقومَ بأعمالِ محبَّة، ثمَّ يَتَبَيَّنُ لي أنَّ صلاتي وأعمالَ المحبَّةِ الّتي أقومُ بِها، هي لأَهرُبَ مِن واجباتٍ أخرى لازمةٍ عليَّ. هنا أعرِفُ أنَّ هذا مِن الشِّرّير، وليسَ مِن الله. أو أُصلِّي، والصَّلاةُ حَتمًا صالحةٌ وهي مِن الله، لكن أميلُ في صلاتي إلى التَّباهي أو إلى الاسْتِعلاءِ على غَيري الّذي لا يُصلِّي أو ما شابَه، كما حَدَثَ في مَثَلِ الفريسيّ والعشارِ في الإنجيل. هنا عَمَلُ الخيرِ دَخَلَهُ الرُّوحُ الشِّرّير. ويجبُ أنْ أنْتَبِهَ إلى ذلك. الرُّوحُ الشِّرّيرُ يَستَخدِمُ أحبَّ الأمورِ إليَّ لِيَتَسَلَّلَ مِن خلالِها ويَدخُلَ في قلبي. فهوَ يَستَخدِمُ حبِّي لله، وحبِّي لِعَمَلِ الخير، وغيرِ ذلك. القضيَّةُ إذن هي معرِفَةُ أنفُسِنا. كلَّما عرِفنا أنفُسَنا عرِفنا مِن أين يدخلُ الرُّوحُ الشِّرّير. وعرِفنا أيضًا متى تعملُ نعمةُ اللهِ فينا، واستَطَعنا أنْ نَنمُوَ في الحرّيَّةِ والوَعي. وأخيرًا التَّعزيَّةُ الحقيقيَّةُ هي نوعٌ مِن التّأكيدِ على حقيقةٍ أنَّنا نَفعَلُ ما يُريدُهُ اللهُ منّا، وأنَّنا نسيرُ على طُرُقِهِ، أيّ على طُرُقِ الحياةِ والفرحِ والسَّلام.
Santo Padre:
Saluto i fedeli di lingua araba. Il discernimento non deve vertere semplicemente sul bene o sul massimo bene possibile, ma su ciò che è bene per me qui e ora. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Speaker:
أُحَيِّي المؤمِنينَ الناطِقينَ باللّغَةِ العربِيَّة. التَّمييزُ يجبُ ألَّا يُرَكِّزَ ببساطةٍ على الخيرِ أو على أكبرِ خيرٍ مُمكِن، بل على ما هو خيرٌ لِي هنا والآن. باركَكُم الرّبُّ جَميعًا وحَماكُم دائِمًا مِن كُلِّ شَرّ!
[01860-AR.01] [Testo originale: Arabo]
In lingua polacca
Speaker:
Kontynuując refleksję nad rozeznaniem, zastanawiamy się, jak rozpoznać autentyczne pocieszenie? O jego kryteriach mówi św. Ignacy z Loyoli: „Jeśli w naszych myślach początek, środek i koniec jest całkowicie dobry, zmierzający do tego, co jest w pełni dobre, jest to znak dobrego anioła. Ale jeśli przebieg myśli, które nam poddaje, prowadzi ostatecznie do jakiejś rzeczy złej, (…) osłabia, niepokoi i zakłóca duszę, (…) to jest to wyraźny znak, że [myśl taka] pochodzi od złego ducha”. Styl nieprzyjaciela polega na przedstawianiu siebie w sposób przebiegły, zamaskowany: zaczyna od tego, na czym nam najbardziej zależy, a następnie przyciąga nas ku sobie, krok po kroku: zło wchodzi po kryjomu, tak, że dana osoba tego nie zauważa. Stąd znaczenie cierpliwego badania swoich myśli, zwłaszcza na codziennym rachunku sumienia. Mamy uczyć się z doświadczenia, z tego, co nam się przydarza, aby nie powtarzać tych samych błędów. Im bardziej znamy siebie, tym bardziej dostrzegamy, którędy wchodzi do naszego serca zły duch. Są to miejsca i punkty, na które jesteśmy najbardziej wyczuleni. I wiemy, że w przyszłości musimy na nie zwrócić uwagę. Zauważenie tego, co się w nas dzieje jest ważne, jest znakiem, że łaska Boża działa w nas, pomaga nam wzrastać. Natomiast autentyczne pocieszenie jest swoistym potwierdzeniem, że czynimy to, czego chce od nas Bóg, że chodzimy Jego drogami.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. In particolare i rappresentanti dell’Università di Scienze della Vita di Varsavia e del distretto di Biała Podlaska, che partecipano alla conferenza intitolata: I diritti umani nell'insegnamento di Giovanni Paolo II. La Madonna, che ci accompagna nel cammino di Avvento, ottenga a voi e a tutti i presenti il dono di un cuore aperto a Dio e agli altri. Vi benedico di cuore.
Speaker:
Serdecznie pozdrawiam pielgrzymów polskich; szczególnie przedstawicieli Szkoły Głównej Gospodarstwa Wiejskiego z Warszawy i z powiatu bialskiego, uczestniczących w konferencji zatytułowanej: Prawa człowieka w nauczaniu Jana Pawła II. Niech Matka Boża, która towarzyszy naszej adwentowej drodze, wyprasza wam i wszystkim obecnym dar serca otwartego na Boga i drugiego człowieka. Z serca wam błogosławię.
[01861-PL.01] [Testo originale: Polacco]
In lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto la Fondazione Pro Loco d’Italia, il gruppo dell’Università Campus Biomedico di Roma e quello dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Sono lieto di accogliere i ragazzi “speciali” che hanno partecipato al concorso nazionale di pasticceria e gli artisti circensi – li abbiamo visti – “Black Blues Brothers”.
Il mio pensiero, come di solito, va ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Il tempo liturgico dell’Avvento, da poco iniziato, ci invita ad andare incontro al Signore che viene con la preghiera, la penitenza e le opere di carità. Preparatevi a celebrare la nascita di Gesù con l’ascolto assiduo della Parola di Dio e la generosa risposta alla sua grazia.
Celebriamo oggi la Festa dell’apostolo Sant’Andrea, fratello di Simon Pietro, Patrono della Chiesa che è in Costantinopoli, dove si è recata, come di consueto, una Delegazione della Santa Sede. Desidero esprimere il mio speciale affetto al caro fratello il Patriarca Bartolomeo I e all’intera Chiesa di Costantinopoli. L’intercessione dei Santi fratelli apostoli Pietro e Andrea, conceda presto alla Chiesa di godere pienamente della sua unità e la pace al mondo intero, specialmente in questo momento alla cara e martoriata Ucraina, sempre nel nostro cuore e nelle nostre preghiere.
[01862-IT.02] [Testo originale: Italiano]
[B0887-XX.02]