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Tema del Messaggio del Santo Padre Francesco per la 57.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 29.09.2022


Testo in lingua italiana

Traduzione in lingua inglese

Traduzione in lingua spagnola

Questo il tema che il Santo Padre Francesco ha scelto per la 57.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà nel 2023:

Testo in lingua italiana

Parlare col cuore: Veritatem facientes in caritate (Ef 4,15)

Il tema si collega idealmente a quello del 2022, “Ascoltare con l’orecchio del cuore”, e vuole inserirsi in particolare nel cammino che condurrà tutta la Chiesa alla celebrazione del Sinodo di ottobre 2023. Parlare con il cuore significa “rendere ragione della speranza che è in noi” (cfr 1Pt 3,14-17) e farlo con mitezza, utilizzando il dono della comunicazione come un ponte e non come un muro. In un tempo contraddistinto – anche nella vita ecclesiale – da polarizzazioni e dibattiti esasperati che esacerbano gli animi, siamo invitati ad andare controcorrente.

Non dobbiamo temere di affermare la verità, a volte scomoda, che trova il suo fondamento nel Vangelo ma non dobbiamo disgiungere questo annuncio da uno stile di misericordia, di sincera partecipazione alle gioie e alle sofferenze dell’uomo del nostro tempo, come ci insegna in modo sublime la pagina evangelica che narra il dialogo tra il misterioso Viandante e i discepoli di Emmaus.

Oggi, nel drammatico contesto di conflitto globale che stiamo vivendo, è quanto mai necessario l’affermarsi di una comunicazione non ostile. Una comunicazione aperta al dialogo con l’altro, che favorisca un “disarmo integrale”, che si adoperi a smontare “la psicosi bellica” che si annida nei nostri cuori, come profeticamente esortava San Giovanni XXIII, 60 anni fa nella Pacem in Terris. È uno sforzo che è richiesto a tutti, ma in particolare agli operatori della comunicazione chiamati a svolgere la propria professione come una missione per costruire un futuro più giusto, più fraterno, più umano.

[01484-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua inglese

Speak with the heart: Veritatem facientes in caritate (Eph 4:15)

The theme connects ideally with that of 2022, “Listen with the ear of the heart”, and is intended in particular to form part of the path that will lead the entire Church to the celebration of the Synod in October 2023. Speaking with the heart means giving “a reason for your hope” (1 Pt 3:14-17) and doing so gently, using the gift of communication as a bridge and not as a wall. In a time characterized – also in ecclesial life – by polarization and heated debates that exacerbate tempers, we are invited to go against the grain.

We must not fear to state the at times uncomfortable truth that finds its foundation in the Gospel, but we must not separate this proclamation from a style of mercy, of sincere participation in the joys and sufferings of people of our time, as the Gospel page that narrates the dialogue between the mysterious wayfarer and the disciples of Emmaus teaches us in a sublime way.

Today, in the dramatic context of global conflict that we are experiencing, the affirmation of non-hostile communication is more necessary than ever. A communication open to dialogue with the other, that fosters “integral disarmament”, that strives to dismantle the “psychosis of war” that lurks in our hearts, as Saint John XXIII prophetically exhorted sixty years ago in Pacem in Terris. It is an effort that is required of everyone, but in particular of communication workers called upon to exercise their profession as a mission for building a more just, more fraternal and more human future.

[01484-EN.01] [Original text: Italian]

Traduzione in lingua spagnola

Hablar con el corazón: Veritatem facientes in caritate (Ef 4,15)

Este tema se conecta idealmente con el de 2022, “Escuchar con el oído del corazón”, y se inserta en el camino que conducirá a toda la Iglesia a la celebración del Sínodo de octubre de 2023. Hablar con el corazón significa “dar razón de la esperanza que hay en nosotros” (cfr. 1Pe 3,14-17) y hacerlo con afabilidad, utilizando el don de la comunicación como un puente y no como un muro. En un tiempo caracterizado -también en la vida eclesial- por polarizaciones y debates exasperados que exacerban los ánimos, estamos invitados a ir contra corriente.

No hemos de tener miedo de afirmar la verdad, a veces incómoda, que tiene su fundamento en el Evangelio; pero, al mismo tiempo, no hemos de separar este anuncio de un estilo de misericordia, de sincera participación en las alegrías y los sufrimientos de las personas de nuestro tiempo, como nos enseña de modo sublime la página evangélica que narra el diálogo entre el misterioso Viandante y los discípulos de Emaús.

Hoy día, en el dramático contexto del conflicto global que estamos viviendo, es más necesario que nunca que se afirme una comunicación no hostil. Una comunicación abierta al diálogo con el otro, que favorezca un “desarme integral”, que trabaje para desmontar la “psicosis bélica” que se anida en nuestros corazones, como proféticamente exhortaba San Juan XXIII, hace 60 años, en la Pacem in Terris. Es un esfuerzo que se nos pide a todos, pero en especial a los operadores de la comunicación, llamados a ejercer su profesión como una misión para construir un futuro más justo, más fraterno, más humano.

[01484-ES.01] [Texto original: Italiano]

[B0720-XX.01]