Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla Vecchiaia, ha incentrato la sua riflessione sul tema “Il lieto servizio della fede che si apprende nella gratitudine”(Lettura: Mc 1,29-31 ).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto delPater Nostere la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Abbiamo ascoltato il semplice e toccante racconto della guarigione della suocera di Simone – che non è ancora chiamato Pietro – nella versione del vangelo di Marco. Il breve episodio è riportato, con lievi eppure suggestive varianti anche negli altri due vangeli sinottici. «La suocera di Simone era a letto con la febbre», scrive Marco. Non sappiamo se si trattasse di un lieve malore, ma nella vecchiaia anche una semplice febbre può essere pericolosa. Da vecchi non si comanda più il proprio corpo. Bisogna imparare a scegliere cosa fare e cosa non fare. Il vigore del fisico viene meno e ci abbandona, anche se il nostro cuore non smette di desiderare. Bisogna allora imparare a purificare il desiderio: avere pazienza, scegliere cosa domandare al corpo, e alla vita. Da vecchi non possiamo fare lo stesso di ciò che facevamo da giovani: il corpo ha un altro ritmo, e dobbiamo ascoltare il corpo e accettare dei limiti. Tutti ne abbiamo. Anche io devo andare con il bastone, adesso.
La malattia pesa sull’anziano, in modo diverso e nuovo rispetto a quando si è giovani o adulti. È come un colpo duro che si abbatte su un tempo già difficile. La malattia del vecchio sembra affrettare la morte e comunque diminuire quel tempo da vivere che già consideriamo ormai breve. Si insinua il dubbio che non ci riprenderemo, che “questa volta sarà l’ultima che mi ammalo…”, e così via: vengono queste idee ... Non si riesce a sognare la speranza in un futuro che appare ormai inesistente. Un famoso scrittore italiano, Italo Calvino, notava l’amarezza dei vecchi che soffrono il perdersi delle cose d’una volta, più di quanto non godano il sopravvenire delle nuove. Ma la scena evangelica che abbiamo ascoltato ci aiuta a sperare e ci offre già un primo insegnamento: Gesù non visita da solo quell’anziana donna malata, ci va insieme ai discepoli. E questo ci fa pensare un po’.
È proprio la comunità cristiana che deve prendersi cura degli anziani: parenti e amici, ma la comunità. La visita agli anziani va fatta da tanti, assieme e spesso. Mai dovremmo dimenticare queste tre righe del Vangelo. Oggi soprattutto che il numero degli anziani è notevolmente cresciuto, anche in proporzione ai giovani, perché siamo in questo inverno demografico, si fanno meno figli e ci sono tanti anziani e pochi giovani. Dobbiamo sentire la responsabilità di visitare gli anziani che spesso sono soli e presentarli al Signore con la nostra preghiera. Gesù stesso ci insegnerà come amarli. «Una società è veramente accogliente nei confronti della vita quando riconosce che essa è preziosa anche nell’anzianità, nella disabilità, nella malattia grave e anche quando si sta spegnendo» (Messaggio alla Pontificia Accademia per la Vita, 19 febbraio 2014). La vita sempre è preziosa. Gesù, quando vede l’anziana donna malata, la prende per mano e la guarisce: lo stesso gesto che fa per resuscitare quella giovane che era morta: la prende per mano e la fa alzare, la guarisce rimettendola in piedi. Gesù, con questo gesto tenero d’amore, dà la prima lezione ai discepoli: cioè, la salvezza si annuncia o, meglio, si comunica attraverso l’attenzione a quella persona malata; e la fede di quella donna risplende nella gratitudine per la tenerezza di Dio che si è chinata su di lei. Torno su un tema che ho ripetuto in queste catechesi: questa cultura dello scarto sembra cancellare gli anziani. Sì, non li uccide, ma socialmente li cancella, come se fossero un peso da portare avanti: è meglio nasconderli. Questo è un tradimento della propria umanità, questa è la cosa più brutta, questo è selezionare la vita secondo l’utilità, secondo la giovinezza e non con la vita come è, con la saggezza dei vecchi, con i limiti dei vecchi. I vecchi hanno tanto da darci: c’è la saggezza della vita. Tanto da insegnarci: per questo noi dobbiamo insegnare anche ai bambini che accudiscano i nonni e vadano dai nonni. Il dialogo giovani-nonni, bambini-nonni è fondamentale per la società, è fondamentale per la Chiesa, è fondamentale per la sanità della vita. Dove non c’è dialogo tra giovani e vecchi manca qualcosa e cresce una generazione senza passato, cioè senza radici.
Se la prima lezione l’ha data Gesù, la seconda ce la dà l’anziana donna, che “si alzò e si mise a servirli”. Anche da anziani si può, anzi, si deve servire la comunità. È bene che gli anziani coltivino ancora la responsabilità di servire, vincendo la tentazione di mettersi da parte. Il Signore non li scarta, al contrario ridona loro la forza per servire. E mi piace notare che non c’è nessuna speciale enfasi nel racconto da parte degli evangelisti: è la normalità della sequela, che i discepoli apprenderanno, in tutta la sua portata, lungo il cammino di formazione di cui faranno esperienza alla scuola di Gesù. Gli anziani che conservano la disposizione per la guarigione, la consolazione, l’intercessione per i loro fratelli e sorelle – siano discepoli, siano centurioni, persone disturbate da spiriti maligni, persone scartate… –, sono forse la testimonianza più alta della purezza di questa gratitudine che accompagna la fede. Se gli anziani, invece di essere scartati e congedati dalla scena degli eventi che segnano la vita della comunità, fossero messi al centro dell’attenzione collettiva, sarebbero incoraggiati ad esercitare il prezioso ministero della gratitudine nei confronti di Dio, che non dimentica nessuno. La gratitudine delle persone anziane per i doni ricevuti da Dio nella loro vita, così come ci insegna la suocera di Pietro, restituisce alla comunità la gioia della convivenza, e conferisce alla fede dei discepoli il tratto essenziale della sua destinazione.
Ma dobbiamo apprendere bene che lo spirito dell’intercessione e del servizio, che Gesù prescrive a tutti i suoi discepoli, non è semplicemente una faccenda di donne: non c’è ombra di questa limitazione, nelle parole e nei gesti di Gesù. Il servizio evangelico della gratitudine per la tenerezza di Dio non si scrive in nessun modo nella grammatica dell’uomo padrone e della donna serva. Questo tuttavia non toglie che le donne, sulla gratitudine e sulla tenerezza della fede, possano insegnare agli uomini cose che questi fanno più fatica a comprendere. La suocera di Pietro, prima che gli Apostoli ci arrivassero, lungo il cammino della sequela di Gesù, mostrò la via anche a loro. E la speciale delicatezza di Gesù, che le “toccò la mano” e si “chinò delicatamente” su di lei, mise in chiaro, fin dall’inizio, la sua speciale sensibilità verso i deboli e i malati, che il Figlio di Dio aveva certamente appreso dalla sua Madre. Per favore, facciamo in modo che i vecchi, che i nonni, le nonne siano vicini ai bambini, ai giovani per trasmettere questa memoria della vita, per trasmettere questa esperienza della vita, questa saggezza della vita. Nella misura in cui noi facciamo sì che i giovani e i vecchi si colleghino, in questa misura ci sarà più speranza per il futuro della nostra società.
[00941-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker:
Chers frères et sœurs,
nous venons d’écouter le récit de la guérison de la belle-mère de Simon qui était au lit avec de la fièvre. La maladie pèse sur la personne âgée d’une manière différente et nouvelle, au point qu’elle semble hâter la mort et diminuer l’espérance de vie qui est considérée déjà trop courte. Cependant, cette scène évangélique nous aide à espérer, tout en nous offrant déjà un premier enseignementque c’est la communauté chrétienne qui doit prendre soin des personnes âgées. Jésus prend la femme âgée et malade par la main et la guérit. Par ce geste tendre d’amour, il donne à ses disciples la première leçon: le salut s’annonce ou se communique à travers l’attention à la personne malade. Ainsi, la foi de cette femme resplendit dans la gratitude pour la tendresse de Dieu qui s’est penchée sur elle. La seconde leçon nous est donnée par cette femme âgée, qui "se leva et se mit à les servir". La gratitude des personnes âgées pour les dons reçus de Dieu dans leur vie, comme nous l’enseigne la belle-mère de Pierre, redonne à la communauté la joie de la coexistence, et confère à la foi des disciples la caractéristique essentielle de sa destination. Nous devons cependant bien savoir que l’esprit de l’intercession et du service, que Jésus prescrit à tous ses disciples, n’est pas simplement une affaire de femmes et il ne s’écrit en aucune manière dans la vision de l’homme maître et de la femme servante ! La délicatesse de Jésus à l’égard des faibles et des malades montre clairement sa sensibilité spéciale qu’il a apprise de sa mère.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese.
Fratelli e sorelle, chiediamo al Signore di ravvivare in noi la sensibilità verso i più deboli, specialmente gli anziani che vivono nella solitudine o nella sofferenza. La nostra vicinanza e il nostro sostegno siano per loro fonte di conforto e di consolazione.
Dio vi benedica
Speaker:
Je salue cordialement les pèlerins de langue française.
Frères et sœurs, demandons au Seigneur de raviver en nous la sensibilité envers les plus faibles, particulièrement les personnes âgées qui vivent dans la solitude ou dans la souffrance. Que notre proximité et notre soutien soient pour eux source de réconfort et de consolation.
Que Dieu vous bénisse!
[00942-FR.01] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
Dear brothers and sisters: In our continuing catechesis on the meaning and value of old age in the light of God’s word, we now consider the healing of Saint Peter’s mother-in-law. The Gospel of Mark tells us that as she lay in bed with a fever, Jesus took her by the hand and the fever left her; and she began to serve them (cf. 1:29-31). The fact that Jesus wished to heal her in the company of the disciples reminds us that the entire Christian community is called to be present to our brothers and sisters in need. We proclaim Christ’s salvation and the hope offered by the Gospel precisely by reaching out to those who, like so many elderly people in our communities, feel isolated and even abandoned. Peter’s mother-in-law then responds with gratitude for the gift of God’s mercy by getting up and immediately serving her guests. Within the Christian community, the elderly offer a precious service by their own example of gratitude for the gift of faith and the experience of the Lord’s healing touch in their lives. They teach us that Christian discipleship is expressed in acts of charity, inspired by gratitude for the merciful love that touches and transforms our lives.
Santo Padre:
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente i vari gruppi provenienti dagli Stati Uniti d’America. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Il Signore vi benedica!
Speaker:
I greet the English-speaking visitors taking part in today’s Audience, especially the various pilgrimage groups from the United States of America. Upon you and your families I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. God bless you!
[00943-EN.01] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, wenn im Alter vermehrt körperliche Beschwerden auftreten, muss man lernen, sich zu bescheiden, geduldig zu sein und gut abzuwägen, was man dem eigenen Körper abverlangen kann und will. Krankheit belastet ältere Menschen normalerweise anders als junge Menschen, denn im Alter ist irgendwann nicht mehr sicher, ob man je wieder gesund wird. Die eben gehörte Evangelienstelle von der Heilung der Schwiegermutter des Petrus zeigt uns, dass die Sorge um die alten und kranken Menschen eine Gemeinschaftsaufgabe ist. Jesus besucht sie nämlich nicht allein, er geht mit den Jüngern dorthin. Lassen auch wir uns vom Herrn zu den alten alleinstehenden Menschen führen und bringen wir sie und ihre Anliegen im Gebet vor den Herrn. Als Jesus die kranke alte Frau sieht, nimmt er sie zärtlich bei der Hand und richtet sie auf. Diese liebevolle Geste Jesu schenkt der Kranken Heilung. Und auch wir dürfen darauf vertrauen, dass jede Tat, die wir in Liebe vollbringen, in irgendeiner Form heilsam sein wird. Die nächste Lektion erteilt uns dann nicht Jesus, sondern diese alte Frau. Sie steht auf und dient Jesus und seinen Jüngern. Auch ältere Menschen können und sollen der Gemeinschaft dienen, denn nicht zuletzt ihnen selbst tut es gut, Aufgaben und Verantwortung zu übernehmen und sich nicht einfach zurückziehen. Ihre Dankbarkeit für die Gaben, die sie von Gott erhalten haben, kann auch die Menschen in ihrer Umgebung zu Freude, Dankbarkeit und Gottvertrauen animieren.
Santo Padre:
Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, la Solennità del Corpus Domini ci invita ad uscire e a portare il Signore nella vita di tutti i giorni: a portarlo là dove la vita si svolge con tutte le sue gioie e sofferenze. Il Signore sia con voi sempre e ovunque!
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern deutscher Sprache, das Hochfest Fronleichnam lädt uns ein, hinauszugehen und den Herrn in den Alltag hineinzutragen: ihn dorthin zu bringen, wo sich das Leben in all seinen Freuden und Leiden abspielt. Der Herr sei immer und überall bei Euch!
[00944-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
Hoy nos ayuda a reflexionar sobre la ancianidad el relato de la curación de la suegra de Simón, una mujer enferma que recibe la visita de Jesús, y su vida cambia. En este breve pasaje evangélico encontramos varias enseñanzas. Vemos, en primer lugar, que Jesús no va solo, sino acompañado de sus discípulos. Esto nos recuerda que son los miembros de la comunidad cristiana —los familiares, los amigos— quienes visitan, consuelan y ayudan a las personas mayores que atraviesan momentos de dificultad.
También son significativos los gestos que realiza Jesús y la actitud de esta mujer. Jesús se acerca a ella, la toma de la mano y hace que se levante, con delicadeza y ternura. Inclinándose ante quien lo necesita, Jesús revela su sensibilidad por los que sufren y anuncia la salvación. La suegra de Pedro, al verse curada, responde con gratitud y espíritu de servicio. Podemos decir que agradece los dones que ha recibido de Dios con fe y alegría, a través de obras concretas.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Cercanos a la celebración de la solemnidad del Corpus Christi, pidamos al Señor que nos conceda ser personas “eucarísticas”, que agradecen los dones recibidos y se entregan a los demás sirviendo con alegría, especialmente a quienes más lo necesitan. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.
[00945-ES.02] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
«A sogra de Simão Pedro estava de cama com febre»: ouvimos ler ao princípio. Não sabemos se a doença era grave ou não, mas, na velhice, até uma simples febre pode ser perigosa. A doença pesa sobre o idoso de modo diferente de quando se era jovem ou adulto; já não se consegue sonhar a esperança num futuro, porque este parece ter-se acabado. Mas o referido caso do Evangelho ajuda-nos a esperar. Notemos que Jesus não vai sozinho visitar aquela idosa doente, mas acompanham-No os discípulos. É a comunidade cristã que deve cuidar dos idosos; parentes e amigos devem sentir a responsabilidade de os visitar e, na sua oração, apresentá-los ao Senhor. Vendo aquela mulher doente, Jesus toma-a pela mão e levanta-a curando-a. Com este gesto de terno amor, dá a primeira lição aos discípulos: a salvação anuncia-se, ou melhor, comunica-se através da atenção prestada àquela mulher doente. Mas, se a primeira lição foi dada por Jesus, a segunda deu-a a sogra de Simão: a da gratidão que se faz serviço. «Levantou-se e começou a servi-los». É bom que os idosos cultivem a responsabilidade de servir, vencendo a tentação de ficar de lado. O Senhor não os descarta, mas restitui-lhes as forças para continuarem a servir. Se os anciãos, em vez de ser descartados e dispensados de intervir nos acontecimentos que marcam a vida da comunidade, fossem colocados no centro da atenção coletiva, sentir-se-iam encorajados a exercer o ministério da gratidão a Deus, que não Se esquece de ninguém. Esta gratidão das pessoas idosas pelos dons recebidos restitui à comunidade a alegria da convivência e confirma a fé no seu destino último.
Santo Padre:
Cari amici di lingua portoghese, grazie per la vostra presenza e soprattutto per le vostre preghiere per me! Saluto tutti voi, in particolare il gruppo della parrocchia dei Pousos di Leiria, incoraggiandovi a scommettere sui grandi ideali di servizio, che allargano il cuore e rendono fecondi i vostri talenti. Su di voi e sulle vostre famiglie scenda la Benedizione del Signore.
Speaker:
Queridos amigos de língua portuguesa, obrigado pela vossa presença e sobretudo pelas vossas orações por mim! A todos saúdo, especialmente ao grupo da paróquia dos Pousos de Leiria, encorajando-vos a apostar em ideais grandes de serviço, que engrandecem o coração e tornam fecundos os vossos talentos. Sobre vós e vossas famílias desça a Bênção do Senhor!
[00946-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua araba
Speaker:
تَكلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ علَى الشَّيخوخَةِ وحَماةِ سِمعانَ بطرس المُتَقَدِّمَةِ في السِّنّ، وقال: أُصيبتْ حَماةُ سِمعانَ بطرس بِحُمَّى خَفِيفَة. وَبِكَونِها مُتَقَدِّمَةً في السِّنِّ فإنَّ الحُمَّى وحتَّى لو كانتْ بسيطةً يُمكِنُ أن تَتَسَبَّبَ بالموت. المرضُ أصعبُ بكثيرٍ على المُتَقَدِّمِ في السِّنِّ منهُ على الشَّبابِ أو البالغين. وقد يبدُو أنَّ مَرَضَ كبيرِ السِّنِّ يُعَجِّلُ الموتَ ويُقَلِّلُ فُرَصَ الشِّفاء. لِذَلِكَ يَتَسَلَّلُ إليهِ الشَّكُّ في إمكانِيَةِ الشِّفاء. ولكنْ مَشهَدَ شِفاءِ حَماةِ بطرسَ يُساعِدُ كبيرَ السِّنِّ على الرَّجاء. زارَ يسوعُ حَماةَ بطرسَ المُتَقَدِّمَةِ في السِّنِّ والمريضة، مَعَ تلاميذِه. وعندما رآها أخذَها بيدِها وشَفاها وَجَعَلَها تَقِفُ على قَدَمَيها. بهذهِ الحركةِ المَلِيئَةِ بالمَحَبَّةِ والحَنان، أعطَى يسوعُ الدَّرسَ الأوّلَ لِلتَّلاميذِ بأنَّ الخَّلاصَ يُبَشَّرُ بِهِ بلْ يتِمُّ بالاعتِناءِ بالمريضِ وزِيارَتِهِ والصَّلاةِ مِن أجلِه. وقدْ أعَطَتْ حَماةُ بطرسَ الدَّرسَ الثاني عندما نَهَضَتْ وبدأتْ في خِدمَةِ يسوعَ وتلاميذِه. إيمانُ تلكَ المرأةِ قدْ تألَّقَ في شُكرِها لِحَنانِ اللهِ الَّذي انحَنَى عليها. وقالَ قداسَتُهُ: يجبُ على كبارِ السِّنِّ أيضًا أنْ يخدُمُوا الجماعَةَ وأنْ يَتَحَمَّلُوا مسؤولِيَّةَ الخِدمَة. إنَّ شُكرَ كبارِ السِّنِّ على العطايا الَّتي نالُوها مِن اللهِ في حياتِهِم، كما فَعَلَتْ حَماةُ بطرس، سَيُعِيدُ إلى الجماعَةِ فَرَحَ العَيشِ معًا، وَسَيَمنَحُ إيمانَنا السِّمةَ الأساسِيَّةَ لِهَدَفِهِ.
Santo Padre:
Saluto i fedeli di lingua araba. La speciale delicatezza di Gesù verso la suocera di Pietro, anziana e malata, mise in chiaro, fin dall’inizio, la sua speciale sensibilità verso i deboli e i malati, che il Figlio di Dio aveva certamente appreso dalla sua Madre. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Speaker:
أُحَيِّي المؤمِنينَ الناطِقينَ باللغَةِ العربِيَّة. لُطفُ يسوعَ الخاص تُجاهَ حَماةِ بطرس، المُتَقَدِّمَةِ في السِّنِّ والمريضة، بَيَّنَ منذُ البِداية، إحساسَهُ الخاصّ تُجاهَ الضُّعَفاءِ والمرضَى، الذي تَعَلَّمَهُ ابنُ اللهِ بالتأكيدِ مِن والِدَتِهِ. باركَكُم الرّبُّ جَميعًا وحَماكُم دائِمًا مِن كُلِّ شَرّ!
[00947-AR.01] [Testo originale: Arabo]
In lingua polacca
Speaker:
Fragment z Ewangelii wg św. Marka, który jest punktem wyjścia dzisiejszej katechezy, przedstawia nam postać teściowej Piotra, nazywanego jeszcze wówczas Szymonem. Jezus, widząc starszą, chorą kobietę, bierze ją za rękę i uzdrawia. Tym czułym gestem miłości daje uczniom pierwszą, bardzo ważną lekcję — otóż zbawienie przekazuje się przez poświęcenie swojej uwagi człowiekowi potrzebującemu pomocy, starszemu, schorowanemu. Wtedy wiara tego, kto doświadcza dobra, zarówno kobiety, jak i mężczyzny, jaśnieje wdzięcznością za Bożą czułość, tak jak w przypadku teściowej Piotra. Znany włoski pisarz, Italo Calvino, zauważył, że ludzi starszych cechuje często pewna gorycz. Bardziej cierpią oni z powodu utraty dawnych rzeczy, niż cieszą się z nadejścia nowych. Nie mają nadziei na przyszłość, która wydaje się wręcz już nie istnieć. Kiedy się starzejemy, nie jest łatwo zaakceptować to, że nasze ciało jest coraz słabsze, pojawiają się choroby, a mimo chęci i głębokiego pragnienia nie możemy już robić wszystkiego tak jak wcześniej. Jednak kobieta z Ewangelii św. Marka uczy nas, że wspólnocie można służyć w każdym wieku. Pan bowiem nie odrzuca osób starszych, wręcz przeciwnie, daje im siłę do służby. Nigdy nie można ich odtrącać, ponieważ dają oni świadectwo wdzięczności, towarzyszącej wierze i przywracają radość życia w naszych wspólnotach. To właśnie wspólnota chrześcijańska powinna troszczyć się o ludzi w podeszłym wieku — krewnych i przyjaciół — często ich odwiedzać, a także polecać w modlitwie Panu, który najlepiej nauczy nas, jak ich miłować.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Domani si celebra la Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Questo giorno ci ricorda la presenza reale di Dio nell’Eucaristia sotto la forma del pane e del vino. I concerti di evangelizzazione che in questa festa si svolgono nel vostro Paese, possano risvegliare in tutti la fede, affinché ricevendo il Corpo e il Sangue di Cristo si possa sperimentare sempre più profondamente il suo amore. Vi benedico di cuore.
Speaker:
Serdecznie pozdrawiam polskich pielgrzymów. Jutro obchodzimy Uroczystość Najświętszego Ciała i Krwi Chrystusa. Ten dzień przypomina nam o realnej obecności Boga w Eucharystii pod postacią chleba i wina. Niech koncerty uwielbienia, odbywające się w tym świątecznym dniu w waszym kraju, rozbudzają wiarę we wszystkich, abyśmy przyjmując Ciało i Krew Chrystusa, coraz głębiej doświadczali Jego miłości. Z serca wam błogosławię.
[00948-PL.01] [Testo originale: Polacco]
In lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i sacerdoti novelli di Brescia, i fedeli di Piedimonte Etneo, i militari del Raggruppamento logistico centrale.
E per favore, non dimentichiamo il popolo martoriato dell’Ucraina in guerra. Non abituiamoci a vivere come se la guerra fosse una cosa lontana. Il nostro ricordo, il nostro affetto, la nostra preghiera e il nostro aiuto siano sempre vicino a questo popolo che soffre tanto e che sta portando avanti un vero martirio.
Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. Domani si celebra la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, che in Italia è trasferita a domenica prossima. L’Eucaristia, mistero di amore, sia per tutti voi fonte di grazia e di luce che illumina i sentieri della vita, sostegno tra le difficoltà, sublime conforto nella sofferenza di ogni giorno. A tutti voi, la mia benedizione.
[00949-IT.02] [Testo originale: Italiano]
[B0458-XX.02]