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L’Udienza Generale, 20.12.2017


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.35 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi, ha incentrato la sua meditazione sui riti di introduzione della Santa Messa.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi vorrei entrare nel vivo della celebrazione eucaristica. La Messa è composta da due parti, che sono la Liturgia della Parola e la Liturgia eucaristica, così strettamente congiunte tra di loro da formare un unico atto di culto (cfr Sacrosanctum Concilium, 56; Ordinamento Generale del Messale Romano, 28). Introdotta da alcuni riti preparatori e conclusa da altri, la celebrazione è dunque un unico corpo e non si può separare, ma per una comprensione migliore cercherò di spiegare i suoi vari momenti, ognuno dei quali è capace di toccare e coinvolgere una dimensione della nostra umanità. È necessario conoscere questi santi segni per vivere pienamente la Messa e assaporare tutta la sua bellezza.

Quando il popolo è radunato, la celebrazione si apre con i riti introduttivi, comprendenti l’ingresso dei celebranti o del celebrante, il saluto – “Il Signore sia con voi”, “La pace sia con voi” –, l’atto penitenziale – “Io confesso”, dove noi chiediamo perdono dei nostri peccati –, il Kyrie eleison, l’inno del Gloria e l’orazione colletta: si chiama “orazione colletta” non perché lì si fa la colletta delle offerte: è la colletta delle intenzioni di preghiera di tutti i popoli; e quella colletta dell’intenzione dei popoli sale al cielo come preghiera. Il loro scopo – di questi riti introduttivi – è di far sì «che i fedeli, riuniti insieme, formino una comunità, e si dispongano ad ascoltare con fede la parola di Dio e a celebrare degnamente l’Eucaristia» (Ordinamento Generale del Messale Romano, 46). Non è una buona abitudine guardare l’orologio e dire: “Sono in tempo, arrivo dopo il sermone e con questo compio il precetto”. La Messa incomincia con il segno della Croce, con questi riti introduttivi, perché lì incominciamo ad adorare Dio come comunità. E per questo è importante prevedere di non arrivare in ritardo, bensì in anticipo, per preparare il cuore a questo rito, a questa celebrazione della comunità.

Mentre normalmente si svolge il canto d’ingresso, il sacerdote con gli altri ministri raggiunge processionalmente il presbiterio, e qui saluta l’altare con un inchino e, in segno di venerazione, lo bacia e, quando c’è l’incenso, lo incensa. Perché? Perché l’altare è Cristo: è figura di Cristo. Quando noi guardiamo l’altare, guardiamo proprio dov’è Cristo. L’altare è Cristo. Questi gesti, che rischiano di passare inosservati, sono molto significativi, perché esprimono fin dall’inizio che la Messa è un incontro di amore con Cristo, il quale «offrendo il suo corpo sulla croce […] divenne altare, vittima e sacerdote» (prefazio pasquale V). L’altare, infatti, in quanto segno di Cristo, «è il centro dell’azione di grazie che si compie con l’Eucaristia» (Ordinamento Generale del Messale Romano, 296), e tutta la comunità attorno all’altare, che è Cristo; non per guardarsi la faccia, ma per guardare Cristo, perché Cristo è al centro della comunità, non è lontano da essa.

Vi è poi il segno della croce. Il sacerdote che presiede lo traccia su di sé e lo stesso fanno tutti i membri dell’assemblea, consapevoli che l’atto liturgico si compie «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». E qui passo a un altro argomento piccolissimo. Voi avete visto come i bambini fanno il segno della croce? Non sanno cosa fanno: a volte fanno un disegno, che non è il segno della croce. Per favore: mamma e papà, nonni, insegnate ai bambini, dall’inizio - da piccolini - a fare bene il segno della croce. E spiegategli che è avere come protezione la croce di Gesù. E la Messa incomincia con il segno della croce. Tutta la preghiera si muove, per così dire, nello spazio della Santissima Trinità – “Nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo” –, che è spazio di comunione infinita; ha come origine e come fine l’amore di Dio Uno e Trino, manifestato e donato a noi nella Croce di Cristo. Infatti il suo mistero pasquale è dono della Trinità, e l’Eucaristia scaturisce sempre dal suo cuore trafitto. Segnandoci con il segno della croce, dunque, non solo facciamo memoria del nostro Battesimo, ma affermiamo che la preghiera liturgica è l’incontro con Dio in Cristo Gesù, che per noi si è incarnato, è morto in croce ed è risorto glorioso.

Il sacerdote, quindi, rivolge il saluto liturgico, con l’espressione: «Il Signore sia con voi» o un’altra simile – ce ne sono parecchie –; e l’assemblea risponde: «E con il tuo spirito». Siamo in dialogo; siamo all’inizio della Messa e dobbiamo pensare al significato di tutti questi gesti e parole. Stiamo entrando in una “sinfonia”, nella quale risuonano varie tonalità di voci, compreso tempi di silenzio, in vista di creare l’“accordo” tra tutti i partecipanti, cioè di riconoscersi animati da un unico Spirito e per un medesimo fine. In effetti «il saluto sacerdotale e la risposta del popolo manifestano il mistero della Chiesa radunata» (Ordinamento Generale del Messale Romano, 50). Si esprime così la comune fede e il desiderio vicendevole di stare con il Signore e di vivere l’unità con tutta la comunità.

E questa è una sinfonia orante, che si sta creando e presenta subito un momento molto toccante, perché chi presiede invita tutti a riconoscere i propri peccati. Tutti siamo peccatori. Non so, forse qualcuno di voi non è peccatore…Se qualcuno non è peccatore alzi la mano, per favore, così tutti vediamo. Ma non ci sono mani alzate, va bene: avete buona la fede! Tutti siamo peccatori; e per questo all’inizio della Messa chiediamo perdono. E’ l’atto penitenziale. Non si tratta solamente di pensare ai peccati commessi, ma molto di più: è l’invito a confessarsi peccatori davanti a Dio e davanti alla comunità, davanti ai fratelli, con umiltà e sincerità, come il pubblicano al tempio. Se veramente l’Eucaristia rende presente il mistero pasquale, vale a dire il passaggio di Cristo dalla morte alla vita, allora la prima cosa che dobbiamo fare è riconoscere quali sono le nostre situazioni di morte per poter risorgere con Lui a vita nuova. Questo ci fa comprendere quanto sia importante l’atto penitenziale. E per questo riprenderemo l’argomento nella prossima catechesi.

Andiamo passo passo nella spiegazione della Messa. Ma mi raccomando: insegnate bene ai bambini a fare il segno della croce, per favore!

[01949-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, la Messe est composée de la Liturgie de la Parole et de la Liturgie eucharistique qui forment ensemble un unique acte de culte. Pour vivre pleinement la célébration, il est nécessaire de connaître la signification de tous ses signes. Ainsi les rites d’introduction qui ouvrent la célébration ont pour but de faire en sorte que les fidèles réunis forment une communauté, se disposent à écouter avec foi la Parole de Dieu et à célébrer dignement l’Eucharistie. La procession d’entrée et la vénération de l’autel veulent signifier que la Messe est une rencontre d’amour avec le Christ. L’autel est le centre de l’action de grâce qui se réalise dans l’Eucharistie. Par le signe de la croix, non seulement nous faisons mémoire de notre Baptême, mais nous affirmons que la prière liturgique est la rencontre avec Dieu en Jésus Christ qui pour nous s’est incarné, est mort en croix et est glorieusement ressuscité. Le salut liturgique du prêtre et la réponse de l’Assemblée manifestent le mystère de l’Eglise rassemblée. Nous y exprimons notre foi commune ainsi que le désir réciproque de demeurer avec le Seigneur et de vivre l’unité avec toute la communauté. Enfin, l’acte pénitentiel nous invite à nous reconnaître pécheurs devant Dieu et devant nos frères, avec humilité et sincérité, pour renaître avec le Christ à une vie nouvelle.

Santo Padre:

Sono lieto di dare il benvenuto ai pellegrini francofoni. Cari amici, alla vigilia delle celebrazioni del Natale del Signore, vi invito ad aprire i vostri cuori al Bambino di Betlemme per accogliere l'amore che Dio ha per ciascuno di voi e per tutti gli uomini. Buon Natale a tutti. Dio vi benedica!

Speaker:

Je suis heureux d’accueillir les pèlerins francophones. Chers amis, à la veille des célébrations de la Nativité du Seigneur, je vous invite à ouvrir vos cœurs à l’Enfant de Bethléem pour accueillir l’amour que Dieu porte à chacun de nous et à tous les hommes. Bon Noël à tous. Que Dieu vous bénisse!

[01950-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the Eucharist, we now turn to the celebration of Mass, starting with the introductory rites. These rites are not marginal: they dispose us to listen in faith to the word of God and to partake worthily in the Eucharistic sacrifice. Each ritual gesture is expressive of the mysteries we prepare to celebrate. As the priest kisses the altar, we are reminded that Mass is an encounter of love with the living Christ. As we join in making the sign of the cross, we recall that by our baptism we share in the love of God, Father, Son and Holy Spirit, revealed on the cross of Christ. So too, the liturgical greeting – The Lord be with you” – and our response – “And with your spirit” – bring us together as members of Christ’s body the Church, each with his or her own gifts to offer in a harmonious symphony of praise and thanksgiving. The introductory rites culminate in the penitential act, in which we humbly acknowledge our sins, in order to pass with the Lord from death to new life through the sacramental celebration of his passion, death and resurrection.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente i gruppi di giovani studenti provenienti da Australia e Stati Uniti d’America. Nell’imminenza del Santo Natale, invoco su voi e sulle vostre famiglie la gioia e la pace nel Signore Gesù.

Speaker:

I greet all the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly the student groups from Australia and the United States of America. In these final days before our celebration of Christmas, I invoke upon you and your families the joy and peace of our Lord Jesus Christ.

[01951-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, die heilige Messe ist ein einziger Akt der Gottesverehrung, der aus verschiedenen Teilen besteht. In der heutigen Katechese wollen wir die Eingangsriten betrachten. Wenn der Priester während des Eröffnungsgesangs an den Altar tritt, verneigt er sich, küsst ihn und inzensiert ihn mit Weihrauch zum Zeichen der Verehrung. Diese Riten zeigen uns, dass die heilige Messe die liebende Begegnung mit Christus ist, der sich dargebracht hat zu unserem Heil und gleichsam Priester, Altar und Opferlamm ist (vgl. 5. Oster-präfation). Der Altar als Zeichen für Christus ist daher das Zentrum der Eucharistiefeier. Der Zelebrant eröffnet das gemeinsame Beten mit dem Kreuzzeichen, da die Liturgie immer ein Handeln „im Namen des Vaters und des Sohnes und des Heiligen Geistes“ ist, der Liebe des dreifaltigen Gottes, der sich uns im gekreuzigten Christus offenbart. Mit dem liturgischen Gruß des Priesters „Der Herr sei mit euch“ und der Antwort des Volkes „Und mit deinem Geiste“ drückt die ganze versammelte Gemeinde ihre Einheit im Glauben und ihre Liebe zum Herrn aus. Im Bußakt bekennen wir vor Gott und den Menschen, dass wir Sünder sind, um durch den Tod und die Auferstehung des Erlösers zum Leben der Gnade geführt zu werden.

Santo Padre:

Un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. Fra pochi giorni celebreremo la natività del Signore. Vi auguro di sperimentare la presenza e la vicinanza di Dio fatto uomo che ci da gioia e pace. Dio vi benedica tutti.

Speaker:

Herzlich heiße ich die Pilger deutscher Sprache willkommen. In wenigen Tagen feiern wir die Geburt des Herrn. Ich wünsche euch, dass ihr die Gegenwart und Nähe des menschgewordenen Gottes erfahrt, die uns Freude und Frieden schenkt. Gott segne euch alle.

[01952-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

La serie de catequesis sobre la Santa Misa nos lleva a reflexionar en la celebración de la Eucaristía como un único acto compuesto de dos partes: la liturgia de la Palabra y la liturgia eucarística. Hoy, deseo detenerme en los ritos introductorios que preceden a esos dos grandes momentos.

El sacerdote, al inicio de la celebración, se dirige al presbiterio mientras se entona el canto de ingreso, al llegar se inclina ante el altar en signo de veneración, lo besa y lo inciensa. A continuación, el sacerdote que preside traza sobre su pecho el signo de la cruz, y junto con él lo hacen también los presentes. Este signo nos recuerda que todo acto litúrgico se cumple «en el nombre del Padre y del Hijo y del Espíritu Santo».

Después, quien preside se dirige a la asamblea con un saludo como éste: «el Señor esté con ustedes», al que el Pueblo responde: «y con tu espíritu». Este saludo y esta respuesta manifiestan el misterio de la Iglesia reunida, que confiesa una misma fe y desea estar unida con su Señor. Posteriormente, el sacerdote invita al acto penitencial, que no es solamente pensar en los pecados cometidos, sino confesarnos pecadores ante Dios y ante los hermanos, para que podamos resurgir a una vida nueva con Cristo.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los venidos de España y Latinoamérica. Ante la proximidad de la Celebración del Nacimiento de Nuestro Señor, los animo a vivir con intensidad estos días, participando en la Santa Misa y experimentando la gracia del encuentro personal con Cristo, que ha querido nacer de una Mujer, María, para salvarnos y colmarnos de paz y de alegría.

A todos les deseo una Feliz Navidad.

Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

[01953-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A Santa Missa compõe-se de duas partes: a Liturgia da Palavra e a Liturgia Eucarística, tão intimamente unidas entre si que formam um único ato de culto, um único corpo que não se pode separar. Mas, para melhor a viver e saborear em toda a sua beleza, vejamos separadamente os vários momentos e sinais que compõem a Eucaristia, a começar pelos ritos introdutórios: a entrada, a saudação, o ato penitencial, o Kyrie eleison, o hino da Glória e a oração chamada Coleta. A finalidade geral destes ritos introdutórios é fazer com que os fiéis congregados formem comunidade e se disponham a escutar com fé a Palavra de Deus e a celebrar dignamente a Eucaristia. No termo da procissão de entrada, o celebrante chega ao presbitério, saúda o altar com uma inclinação e, em sinal de veneração, beija-o e incensa-o, porque o altar é sinal de Cristo, que, oferecendo o seu corpo na cruz, tornou-Se altar, vitima e sacerdote. Em seguida, o sacerdote e restantes membros da assembleia fazem o sinal da cruz: com este sinal, não só recordamos o nosso Batismo, mas afirmamos também que a oração litúrgica se realiza «em nome do Pai, do Filho e do Espírito Santo», desenrola-se no espaço da Santíssima Trindade, que é espaço de comunhão infinita; toda a oração tem como origem e fim o amor de Deus Uno e Trino que se manifestou e nos foi doado na Cruz de Cristo. Depois o sacerdote dirige a saudação litúrgica à assembleia: «O Senhor esteja convosco!». «E contigo também»: responde-lhe o povo de Deus. Assim se exprime a fé comum e o mútuo desejo de estar com o Senhor e viver em união com toda a comunidade.

Santo Padre:

Carissimi pellegrini di lingua portoghese, vi saluto tutti, augurandovi un incontro personale con il Salvatore. In questi giorni, Lo vediamo deposto nella mangiatoia, ma è nell’Eucaristia che Egli si lascia trovare di persona. In ogni Messa, si prepara non solo il Natale di Dio nel mondo, ma anche la nascita dell'essere umano nel seno di Dio. Auguro un Natale così a ciascuno di voi e alle vostre famiglie, che benedico di cuore.

Speaker:

Queridos peregrinos de língua portuguesa, a todos vos saúdo, desejando-vos um encontro pessoal com o Salvador. Nestes dias, vemo-Lo deitado na manjedoura, mas é na Eucaristia que Ele Se deixa encontrar pessoalmente. Em cada Missa, prepara-se não só o Natal de Deus no mundo, mas também o nascimento do ser humano no seio de Deus. Desejo um Natal assim a cada um de vós e às vossas famílias, que de coração abençoo.

[01954-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

[في إطار تعاليمه حول القدّاس الالهي، توقّف قداسة البابا اليوم عند الطقس التحضيريّ للاحتفال ‏بالذبيحة الإلهيّة، والعلامات التي يتضمّنها، مؤكّدا أهمّية فهم هذه الحركات الطقسية كيما نحيا القدّاس الإلهي ‏بالملء ونتذوّق جماله. إن هدف هذه الأفعال الطقسية هي توحيد الجماعة وجعلها أهلًا للاحتفال، لأنها تعبّر ‏عن كون القدّاس لقاء محبّة بالمسيح، الذي هو الكاهنُ والمذبح، وحَمَلُ المحرقة. وأشار البابا لعلامة الصليب الذي يرسمها الكاهن والمؤمنون على أنفسهم في البداية والتي تشير إلى أن الصلاة الليتورجية تتمّ "باسم ‏الآب والابن والروح القدس"، أي في حضن الثالوث، لأنها لقاء مع الله في يسوع المسيح، ‏الذي تجسّد من أجلنا، ومات على الصليب وقام من بين الأموات، بقوة الروح القدس. وشرح البابا تحيّة الكاهن ‏للشعب والإجابة عليها (السلام لجميعكم ولروحك أيضًا) والتي تعبّر عن سرّ الكنيسة المجتمعة، وعن ‏الإيمان المشترك والرغبة المتبادلة في عيش الوحدة. وأنهى البابا تعليمه موضحًا أن فعل التوبة الذي يلي هذه ‏التحيّة هو أكثر من مجرد دعوة للتفكير بالخطايا التي اقترفناها، إنما يهدف لحث المؤمنين على الاعتراف، لله ‏وللإخوة، بوداعة وصدق، بأننا خطأة لأن الإفخارستيا تجعل السرّ الفصحيّ حاضرًا بالفعل، ومن ثمَّ فأوّل عملٍ علينا القيام به هو الاعتراف بكوننا أمواتا في الخطيئة كي نستطيع أن ‏نقوم مع المسيح إلى الحياة الجديد‏].

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua ‎araba, ‎in ‎‎‎particolare ‎quelli ‎provenienti ‎dall’Iraq, dall’Egitto e dal Medio Oriente. San Tommaso ‎d’Aquino insegnò che nella sacra liturgia è necessario “servirsi di cose materiali ‎come di segni, mediante i quali l’anima umana venga eccitata alle azioni spirituali ‎che la uniscono a Dio” (S.Th. IIa IIae q. 81 a. 7). Impegnatevi nell’apprendere il ‎significato di ogni azione liturgica per vivere pianamente ogni celebrazione ‎eucaristica e riempirvi così dei suoi frutti divini. Il ‎Signore vi ‎benedica ‎‎tutti e ‎vi ‎protegga ‎dal ‎maligno!‎

Speaker:

أرحب بمودة بالحاضرين الناطقين باللغة العربية، وخاصة بالقادمين من العراق ومن مصر ومن الشرق ‏الأوسط. عَلَّم القديس توما الأكويني أنه من الضروري في الليتورجيا المقدسة "الاستفادة من الأشياء المادية ‏كعلامات من خلالها تتحمس النفس البشرية للقيام بأعمال روحية توحدها مع الله" (‏S.Th. IIa IIae q. 81 a. ‎‎7‎‏). اهتموا إذًا بتعلم معنى كل عمل طقسي لتعيشوا بالملء كل احتفال إفخارستي، ولتمتلئوا هكذا من ثماره ‏الإلهية. ليبارككم الربّ جميعا ويحرسكم من الشرير!‏

[01955-AR.01] [Testo originale: Arabo]

 

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, dzisiaj chciałbym przejść do istoty celebracji Mszy św. Składa się ona z dwóch części, to znaczy z liturgii słowa i liturgii eucharystycznej. Celebracji, która stanowi jeden akt kultu nie można dzielić, ​​ale dla lepszego zrozumienia warto wyjaśnić jej poszczególne momenty. Obrzędy wprowadzające obejmują wejście, pozdrowienie, „Akt pokutny”, hymn „Chwała na wysokości” oraz kolektę. Mają one przygotować wiernych do słuchania słowa Bożego i godnego sprawowania Eucharystii. Pieśń na wejście, procesja do prezbiterium, ucałowanie i okadzenie ołtarza, to gesty, które mają uświadomić wiernym, że Msza św. jest spotkaniem miłości z Chrystusem, który przez ofiarę swojego ciała na krzyżu sam stał się Kapłanem, Ołtarzem i Barankiem ofiarnym. Znak krzyża, którym rozpoczynamy liturgię nie tylko przypomina nam fakt naszego chrztu, ale potwierdza, że modlitwa liturgiczna jest spotkaniem z Chrystusem, który dla nas przyjął ciało, umarł na krzyżu i zmartwychwstał. Pozdrowienie: „Pan z wami” i odpowiedź „I z duchem twoim” zachęcają nas do trwania w jedności z Panem i z całą wspólnotą. Istotnym momentem obrzędów wstępnych jest „Akt pokutny”. Jest on wezwaniem, by uznać swoją grzeszność wobec Boga i braci oraz zachętą, by rozeznać, w jaki sposób możemy wraz z Chrystusem powstać do nowego życia. Ponieważ ten moment jest bardzo istotny we Mszy św., dlatego do niego powrócimy jeszcze w następnej katechezie.

Santo Padre:

Do il mio cordiale benvenuto ai Polacchi venuti a quest’udienza. Fra qualche giorno vivremo la quarta Domenica d’Avvento, la Vigilia e il Natale del Signore; ecco gli avvenimenti prossimi che ci attendono. Come i Pastori di Betlemme di tanti anni fa, hanno riconosciuto il Figlio di Dio nato in una stalla, così anche voi sappiateLo riconoscere quando viene nel mistero dell’Eucaristia. La Notte del Natale illumini con la gioia e con la pace la vita di ciascuno di voi, delle vostre famiglie, delle persone a voi care e, in modo particolare, delle persone sole, dei sofferenti e dei senza tetto. Gesù nato a Betlemme benedica voi e la vostra Patria. Sia lodato Gesù Cristo.

Speaker:

Serdecznie witam przybyłych na tę audiencję Polaków. Już za kilka dni: Czwarta Niedziela Adwentu, Wigilia, Boże Narodzenie; oto czekające nas wydarzenia. Jak pasterze z Betlejem, wiele lat temu, rozpoznali Syna Bożego narodzonego w stajni, tak i wy umiejcie rozpoznać Go, gdy przychodzi w tajemnicy Eucharystii. Niech noc Bożego Narodzenia opromieni radością i pokojem życie każdego z was, waszych rodzin, bliskich, a szczególnie osób samotnych, cierpiących i bezdomnych. Niech Jezus narodzony w Betlejem błogosławi wam i waszej Ojczyźnie. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[01956-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Cari pellegrini di lingua italiana, benvenuti!

Vorrei ringraziare il Circo cubano per questo bello spettacolo! Grazie!

Sono lieto di accogliere i novelli Sacerdoti dei Legionari di Cristo, con i Confratelli e i familiari; i Sacerdoti del Collegio missionario internazionale San Giuseppe di Roma e le parrocchie di Alvito e di Maria Santissima Annunziata di Siano. Esorto tutti voi a rinnovare l’adesione a Cristo povero, umile e obbediente per trasmettere l’amore e la misericordia di Dio nel contesto ecclesiale odierno.

Saluto gli Istituti scolastici, le famiglie del Personale dipendente dello Stato Maggiore dell’Aereonautica Militare; le delegazioni dei comuni di Bolsena e di Cagnano Amiterno e i dirigenti e gli artisti del Circo di Cuba.

Un saluto speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli.

Cari giovani, preparatevi al mistero del Natale del Signore con l’obbedienza di fede e l’umiltà che furono di Maria. Voi, cari ammalati, attingete da Lei quella stessa forza d’amore per Gesù che viene tra noi. E voi, cari sposi novelli, contemplate l’esempio della santa Famiglia a Betlemme, per praticare le stesse virtù nel vostro cammino di vita familiare. E dopo la benedizione, mi piacerebbe sentire questo coro che canta bene!

[01957-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0915-XX.02]