Alle ore 12.30 di questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i promotori, gli organizzatori e gli artisti del Concerto “Natale in Vaticano”, nel 25° anniversario della sua nascita, che avrà luogo domani, sabato 16 dicembre, nell’Aula Paolo VI, sotto l’egida della Congregazione per l’Educazione Cattolica, e il cui ricavato sarà devoluto a favore della Fondazione Scholas Occurrentes e della Fondazione Don Bosco nel Mondo.
Al Suo arrivo nella Sala Clementina, Papa Francesco è stato accolto da un canto natalizio intonato dagli artisti tra i quali i bambini del Piccolo Coro di Piazza Vittorio e i coristi dell’Art Voice Academy e Hallelujah Gospel Singers. Quindi il Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, S.E. Mons. Angelo Vincenzo Zani, ha presentato brevemente le ragioni del Concerto e le istituzioni coinvolte. Il Santo Padre ha pronunciato alcune parole di saluto, ha benedetto i presenti e, simbolicamente, una pianta d’ulivo.
Pubblichiamo di seguito le parole del Santo Padre:
Saluto del Santo Padre
Cari fratelli e sorelle,
vi accolgo in questo incontro, che mi permette di esprimervi il mio apprezzamento per la partecipazione al Concerto «Natale in Vaticano», il cui ricavato sarà devoluto per finanziare due progetti in favore dei bambini della Repubblica Democratica del Congo e dei giovani dell’Argentina. Saluto e ringrazio i promotori dell’evento e quanti si esibiranno domani sera, come pure quanti vi prenderanno parte, manifestando così sensibilità alle necessità dei più bisognosi e disagiati che domandano aiuto e solidarietà.
Il Natale – lo sappiamo – è una festa sentita, partecipata, capace di riscaldare i cuori più freddi, di rimuovere le barriere dell’indifferenza verso il prossimo, di incoraggiare all’apertura verso l’altro e al dono gratuito. Per questo c’è bisogno anche oggi di diffondere il messaggio di pace e di fraternità proprio del Natale; c’è bisogno di rappresentare questo avvenimento esprimendo i sentimenti autentici che lo animano. E l’arte è un formidabile mezzo per aprire le porte della mente e del cuore al vero significato del Natale. La creatività e la genialità degli artisti, con le loro opere, anche con la musica e il canto, riescono a raggiungere i registri più intimi della coscienza. L’arte entra proprio nell’intimo della coscienza.
Formulo i migliori auspici affinché il Concerto di Natale in Vaticano possa essere un’occasione per seminare la tenerezza – questa parola tanto dimenticata oggi! “Violenza”, “guerra”… no, no, tenerezza – per seminare la tenerezza, la pace e l’accoglienza, che scaturiscono dalla grotta di Betlemme. Rinnovo a ciascuno la mia riconoscenza e, mentre porgo un cordiale augurio di serene Festività natalizie, ricche di gioia e di pace, benedico ciascuno di voi, le vostre famiglie e i vostri cari.
E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Grazie!
[01930-IT.02] [Testo originale: Italiano]
[B0899-XX.02]