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Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio “Summa familiae cura” che istituisce il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, 19.09.2017


Lettera Apostolica

Traduzione in lingua latina

 

Lettera Apostolica Summa familiae cura

Animato dalla più grande cura per la famiglia, san Giovanni Paolo II, dando seguito al Sinodo dei Vescovi del 1980 sulla famiglia e all’Esortazione apostolica post-sinodale Familiaris consortio, del 1981, con la Costituzione apostolica Magnum Matrimonii sacramentum conferì stabile forma giuridica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, operante presso la Pontificia Università Lateranense. Da allora esso ha sviluppato un proficuo lavoro di approfondimento teologico e di formazione pastorale sia nella sua Sede Centrale di Roma, sia nelle Sezioni extra-urbane, ormai presenti in tutti i continenti.

Più di recente, la Chiesa ha compiuto un ulteriore percorso sinodale mettendo nuovamente al centro dell’attenzione la realtà del matrimonio e della famiglia, in primo luogo nell’Assemblea straordinaria del 2014, dedicata a “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”, e poi in quella ordinaria del 2015 su “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo”. Compimento di questo intenso cammino è stata l’Esortazione apostolica post-sinodale Amo ris laetitia, pubblicata il 19 marzo 2016.

Questa stagione sinodale ha portato la Chiesa a una rinnovata consapevolezza del vangelo della famiglia e delle nuove sfide pastorali a cui la comunità cristiana è chiamata a rispondere. La centralità della famiglia nei percorsi di “conversione pastorale”[1] delle nostre comunità e di “trasformazione missionaria della Chiesa”[2] esige che – anche a livello di formazione accademica – nella riflessione sul matrimonio e sulla famiglia " non vengano mai meno la prospettiva pastorale e l’attenzione alle ferite dell’umanità. Se un fruttuoso approfondimento della teologia pastorale non può essere condotto trascurando il peculiare profilo ecclesiale della famiglia,[3] d’altro canto, non sfugge alla stessa sensibilità pastorale della Chiesa il prezioso apporto del pensiero e della riflessione che indagano, nel modo più approfondito e rigoroso, la verità della rivelazione e la sapienza della tradizione della fede, in vista della sua migliore intelligenza nel tempo presente. «Il bene della famiglia è decisivo per il futuro del mondo e della Chiesa. […] E’ sano prestare attenzione alla realtà concreta, perché le richieste e gli appelli dello Spirito risuonano anche negli stessi avvenimenti della storia, attraverso i quali la Chiesa può essere guidata ad una intelligenza più profonda dell’inesauribile mistero del matrimonio e della famiglia».[4]

Il cambiamento antropologico-culturale, che influenza oggi tutti gli aspetti della vita e richiede un approccio analitico e diversificato, non ci consente di limitarci a pratiche della pastorale e della missione che riflettono forme e modelli del passato. Dobbiamo essere interpreti consapevoli e appassionati della sapienza della fede in un contesto nel quale gli individui sono meno sostenuti che in passato dalle strutture sociali, nella loro vita affettiva e familiare. Nel limpido proposito di rimanere fedeli all’insegnamento di Cristo, dobbiamo dunque guardare, con intelletto d’amore e con saggio realismo, alla realtà della famiglia, oggi, in tutta la sua complessità, nelle sue luci e nelle sue ombre.[5]

Per queste ragioni ho ritenuto opportuno dare un nuovo assetto giuridico all’Istituto Giovanni Paolo II, affinché «la lungimirante intuizione di San Giovanni Paolo II, che ha fortemente voluto questa istituzione accademica, oggi [possa] essere ancora meglio riconosciuta e apprezzata nella sua fecondità e attualità».[6] Pertanto, sono venuto alla deliberazione di istituire un Istituto Teologico per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, ampliandone il campo di interesse, sia in ordine alle nuove dimensioni del compito pastorale e della missione ecclesiale, sia in riferimento agli sviluppi delle scienze umane e della cultura antropologica in un campo così fondamentale per la cultura della vita.

Art. 1

Con il presente Motu proprio istituisco il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, che, legato alla Pontificia Università Lateranense, succede, sostituendolo, al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, stabilito dalla Costituzione apostolica Magnum Matrimonii sacramentum, il quale pertanto, viene a cessare. Sarà, comunque, doveroso che l’originaria ispirazione che diede vita al cessato Istituto per Studi su Matrimonio e Famiglia continui a fecondare il più vasto campo di impegno del nuovo Istituto Teologico, contribuendo efficacemente a renderlo pienamente corrispondente alle odierne esigenze della missione pastorale della Chiesa.

Art. 2

Il nuovo Istituto costituirà, nell’ambito delle istituzioni pontificie, un centro accademico di riferimento, al servizio della missione della Chiesa universale, nel campo delle scienze che riguardano il matrimonio e la famiglia e riguardo ai temi connessi con la fondamentale alleanza dell’uomo e della donna per la cura della generazione e del creato.

Art. 3

Lo speciale rapporto del nuovo Istituto Teologico con il ministero e il magistero della Santa Sede sarà ulteriormente avvalorato dalla privilegiata relazione che esso stabilirà, nelle forme che saranno reciprocamente concordate, con la Congregazione per l’Educazione Cattolica, con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e con la Pontificia Accademia per la Vita.

Art. 4

§ 1. Il Pontificio Istituto Teologico, così rinnovato, adeguerà le proprie strutture e disporrà gli strumenti necessari – cattedre, docenti, programmi, personale amministrativo – per realizzare la missione scientifica ed ecclesiale che gli è assegnata.

§ 2. Le autorità accademiche dell’Istituto Teologico sono il Gran Cancelliere, il Preside e il Consiglio dell’Istituto.

§ 3. L’Istituto Teologico ha la facoltà di conferire iure proprio ai suoi studenti i seguenti gradi accademici: il Dottorato in Scienze su Matrimonio e Famiglia; la Licenza in Scienze su Matrimonio e Famiglia; il Diploma in Scienze su Matrimonio e Famiglia.

Art. 5

Quanto stabilito dal presente Motu proprio sarà approfondito e definito negli Statuti propri, approvati dalla Santa Sede. In modo particolare, si provvederà a individuare le modalità più adatte a favorire la cooperazione e il confronto, nell’ambito della didattica e della ricerca, tra le autorità dell’Istituto Teologico e quelle della Pontificia Università Lateranense.

Art. 6

Fino all’approvazione dei nuovi Statuti, l’Istituto Teologico sarà temporaneamente retto dalle norme statutarie finora vigenti nell’Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, ivi comprese la strutturazione in Sezioni e le relative norme, nella misura in cui non si oppongano al presente Motu proprio.

Tutto ciò che ho deliberato con questa Lettera apostolica in forma di Motu proprio, ordino che sia osservato in tutte le sue parti, nonostante qualsiasi cosa contraria, anche se degna di particolare menzione, e stabilisco che venga promulgato mediante la pubblicazione sul quotidiano L'Osservatore Romano, entrando in vigore il giorno della promulgazione, e che, successivamente, sia inserito in Acta Apostolicae Sedis.

Dato a Roma, presso San Pietro, l’8 settembre, Festa della Natività della B.V. Maria, dell’anno 2017, quinto del Nostro Pontificato

FRANCESCO PP.

________________________

[1] Cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 26-32.

[2] Cfr ibid., cap. I.

[3] Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Lumen gentium, 11.

[4] Esort. ap. postsin. Amoris laetitia, 31; cfr Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsin. Familiaris consortio, 4.

[5] Cfr Esort. ap. postsin. Amoris laetitia, 32.

[6] Discorso alla comunità accademica del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, 27 ottobre 2016: L’Osservatore Romano, 28 ottobre 2016, p. 8.

[01336-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua latina

LITTERAE APOSTOLICAE MOTU PROPRIO DATAE
SUMMA FAMILIAE CURA

Quibus
Pontificium Institutum Theologicum
pro Scientiis de Matrimonio et Familia
Sancto Ioanni Paulo II dicatum
constituitur

FRANCISCUS

Summa familiae cura sanctus Ioannes Paulus II animatus, post Coetum Synodi Episcoporum anno MCMLXXX de familia celebratum necnon Adhortatione Apostolica Familiaris consortio anno MCMLXXXI exarata, Constitutione apostolica Magnum Matrimonii Sacramentum iuridicam formam tribuit Pontificio Instituto Studiorum Matrimonii ac Familiae, apud Pontificiam Universitatem Lateranensem operanti. Ab illo tempore Institutum proficuum opus pervestigationis theologicae et formationis pastoralis tum in Sede praecipua Romae explevit tum in sedibus extra Urbem, adstantibus in omnibus continentibus.

Recentius Ecclesia ulterius iter synodale effecit, in medium considerationis iterum matrimonium et familiam ponens, primum quidem in Coetu extraordinario Synodi Episcoporum anno MMXIV acto de “Provocationibus pastoralibus familiae in contextu evangelizationis”, et deinde in illo ordinario anno MMXV habito de “Vocatione et missione familiae in Ecclesia et in mundo”. Fructum istius intensi itineris constituit Adhortatio apostolica post-synodalis Amoris laetitia, die XIX mensis Martii anno MMXVI publici iuris facta.

Hoc tempus synodale Ecclesiam adduxit ad renovatam Evangelii familiae conscientiam novarumque pastoralium provocationum quibus oportet christiana communitas respondeat. Praecipuum familiae locum in itineribus “conversionis pastoralis”[1] nostrarum communitatum nec non “commutationis missionalis Ecclesiae”[2] postulat ut – etiam in provincia formationis academicae – in consideratione de matrimonio familiaque numquam desint prospectus pastorales et sollicitudo de vulneribus humani generis. Si fructuosum altum studium theologiae pastoralis agi non potest neglecto peculiari aspectu ecclesiali familiae,[3] altera ex parte ipse sensus pastoralis Ecclesiae non parum curat pretiosum tributum cogitationis et investigationis quae perscrutantur admodum alte et accurate revelationis veritatem et traditionis fidei sapientiam, ut aptius aetate nostra intellegantur. “Decretorium eventuro pro mundo Ecclesiaque est familiae bonum. […] Salubre est certis rebus vacare, quandoquidem postulationes impulsionesque Spiritus in eventibus historiae animadvertuntur per quos Ecclesia altius perspicere valet inexhaustum mysterium matrimonii ac familiae”.[4]

Mutatio anthropologica et culturalis, quae hodie omnes vitae provincias movet atque interpretationem postulat analyticam et multiplicem, nobis non consentit coërcere nos tantummodo operibus navitatis pastoralis et missionis quae formas et exempla temporis praeteriti referunt. Oportet interpretes simus conscii et ardentes fidei sapientiae in rerum adiunctis in quibus singulae personae structuris socialibus minus quam praeterito tempore sustentantur, earum in affectuum et familiari vita. In claro proposito fidelitatis erga doctrinam Christi oportet igitur inspiciamus hodie familiam, cum intellectu amoris et cum sapienti rerum veritate, tota in eius varietate, in eius lucibus et umbris.[5]

Has ob rationes opportunum cogitavimus novam iuridicam rationem Instituto Ioannis Pauli II tribuere, ut “praevidens intuitio sancti Ioannis Pauli II, quae firmiter hanc academicam voluit institutionem, hodie adhuc melius agnosci et aestimari [possit] sua in fecunditate et actualitate”.[6] Deliberavimus igitur Pontificium Institutum Theologicum pro Scientiis de Matrimonio et Familia instituere, augentes eius rationem inquisitionis, tum quod pertinet ad novas provincias navitatis pastoralis et missionis ecclesialis, tum quod pertinet ad progressiones scientiarum humanarum et culturae anthropologicae in provincia tam praecipua pro vitae cultura.

Art. 1

His Litteris Apostolicis motu proprio datis instituimus Pontificium Institutum Theologicum pro Scientiis de Matrimonio et Familia sancto Ioanni Paulo II dicatum, quod, cum Pontificia Universitate Lateranensi coniunctum, in locum subvenit Pontificii Instituti Ioannis Pauli II Studiorum Matrimonii ac Familiae, conditi per Constitutionem Apostolicam Magnum Matrimonii Sacramentum, quod idcirco exstinguitur. Attamen necesse est ut primigenia inspiratio, quae exstinctum Pontificium Institutum Studiorum Matrimonii ac Familiae genuerat, novi Instituti Theologici operis ampliorem campum usque fecundet, efficaciter contribuens quo Ecclesiae pastoralis missionis hodiernis necessitatibus plene respondeat.

Art. 2

Novum Institutum Theologicum, inter institutiones pontificias, ad servitium missionis Ecclesiae universalis, erit centrum academicum ad quod est referendum in provincia scientiarum quae pertinent ad matrimonium et familiam necnon quoad argumenta coniuncta cum fundamentali foedere viri et mulieris pro generationis et creati cura.

Art. 3

Peculiaris nexus novi Instituti Theologici cum ministerio et magisterio Sanctae Sedis deinde firmabitur peculiari relatione, quam illud statuet, in modis qui vicissim concordabuntur, cum Congregatione de Institutione Catholica, cum Dicasterio pro Laicis, Familia et Vita atque cum Pontificia Academia pro Vita.

Art. 4

§ 1. Pontificium Institutum Theologicum, ita renovatum, aptabit suas structuras instrumentaque necessaria disponet – cathedras, docentes, rationes, ministros administrationis – ad perficiendam missionem scientificam et ecclesialem sibi assignatam.

§ 2. Auctoritates academicae Instituti Theologici sunt Magnus Cancellarius, Praeses et Consilium Instituti.

§ 3. Institutum Theologicum pollet facultate conferendi iure proprio suis studentibus sequentes gradus: Doctoratum in Scientiis de Matrimonio et Familia; Licentiam in Scientiis de Matrimonio et Familia; Diploma in Scientiis de Matrimonio et Familia.

Art. 5

Quae praesentis Litteris sunt statuta, pressius explicabuntur et definientur propriis Statutis, a Sancta Sede approbatis. Praesertim providebitur ut aptiores modi inveniantur qui cooperationi et comparationi faveant, in provincia didacticae et inquisitionis, inter auctoritates Instituti Theologici atque Pontificiae Universitatis Lateranensis.

Art. 6

Donec nova Statuta approbentur, Institutum Theologicum pro tempore regetur normis hucusque vigentibus Statutorum Pontificii Instituti Ioannis Pauli II Studiorum Matrimonii et Familiae, inclusis ibi structuratione in Sectiones et normis ad eandem pertinentibus, dummodo praesentibus Litteris non obsistant.

Omnia quae his Litteris Apostolicis motu proprio datis consideravimus, iubemus ut cunctis suis in partibus observentur, contrariis rebus quibuslibet non obstantibus, etiamsi peculiari mentione dignis, atque statuimus ut promulgentur per publicationem in actis diurnis L’Osservatore Romano, die ipso promulgationis in vigorem intrando, proindeque Actis Apostolicae Sedis inserantur.

Datum Romae, apud Sanctum Petrum, die VIII mensis Septembris, in Festo Nativitatis Beatae Mariae Virginis, anno Domini MMXVII, Pontificatus Nostri quinto.

FRANCISCUS PP.

________________________

[1] Cfr Adhort. ap. Evangelii gaudium, 26-32.

[2] Cfr ibid., cap. I.

[3] Cfr Conc. Oecum. Vat. II, Const. dogm. Lumen gentium, 11.

[4] Adhort. ap. post-synodalis Amoris laetitia, 31; cfr Ioannes Paulus II, Adhort. ap. post-synodalis Familiaris consortio, 4.

[5] Cfr Adhort. ap. post-synodalis Amoris laetitia, 32.

[6] Sermo ad communitatem academicam Pontificii Instituti Studiorum Matrimonii et Familiae

(27 Octobris 2016): L’Osservatore Romano, 28 Octobris 2016, p. 8.

[01336-LA.01] [Testo originale: Italiano]

[B0612-XX.01]