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L’Udienza Generale, 09.08.2017


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Appello del Santo Padre

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa si è soffermato sul tema: “Il Perdono Divino: motore della speranza” - Chi è costui che perdona anche i peccati?” (Lc 7,49). Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Abbiamo sentito la reazione dei commensali di Simone il fariseo: «Chi è costui che perdona anche i peccati?» (Lc 7,49). Gesù ha appena compiuto un gesto scandaloso. Una donna della città, conosciuta da tutti come una peccatrice, è entrata in casa di Simone, si è chinata ai piedi di Gesù e ha versato sui suoi piedi olio profumato. Tutti quelli che erano lì a tavola mormorano: se Gesù è un profeta, non dovrebbe accettare gesti del genere da una donna come quella. Quelle donne, poverette, che servivano solo per essere incontrate di nascosto, anche dai capi, o per essere lapidate. Secondo la mentalità del tempo, tra il santo e il peccatore, tra il puro e l’impuro, la separazione doveva essere netta.

Ma l’atteggiamento di Gesù è diverso. Fin dagli inizi del suo ministero di Galilea, Egli avvicina i lebbrosi, gli indemoniati, tutti i malati e gli emarginati. Un comportamento del genere non era per nulla abituale, tant’è vero che questa simpatia di Gesù per gli esclusi, gli “intoccabili”, sarà una delle cose che più sconcerteranno i suoi contemporanei. Laddove c’è una persona che soffre, Gesù se ne fa carico, e quella sofferenza diventa sua. Gesù non predica che la condizione di pena dev’essere sopportata con eroismo, alla maniera dei filosofi stoici. Gesù condivide il dolore umano, e quando lo incrocia, dal suo intimo prorompe quell’atteggiamento che caratterizza il cristianesimo: la misericordia. Gesù, davanti al dolore umano sente misericordia; il cuore di Gesù è misericordioso. Gesù prova compassione. Letteralmente: Gesù sente fremere le sue viscere. Quante volte nei vangeli incontriamo reazioni del genere. Il cuore di Cristo incarna e rivela il cuore di Dio, che laddove c’è un uomo o una donna che soffre, vuole la sua guarigione, la sua liberazione, la sua vita piena.

È per questo che Gesù spalanca le braccia ai peccatori. Quanta gente perdura anche oggi in una vita sbagliata perché non trova nessuno disponibile a guardarlo o guardarla in modo diverso, con gli occhi, meglio, con il cuore di Dio, cioè guardarli con speranza. Gesù invece vede una possibilità di risurrezione anche in chi ha accumulato tante scelte sbagliate. Gesù sempre è lì, con il cuore aperto; spalanca quella misericordia che ha nel cuore; perdona, abbraccia, capisce, si avvicina: così è Gesù!

A volte dimentichiamo che per Gesù non si è trattato di un amore facile, a poco prezzo. I vangeli registrano le prime reazioni negative nei confronti di Gesù proprio quando lui perdonò i peccati di un uomo (cfr Mc 2,1-12). Era un uomo che soffriva doppiamente: perché non poteva camminare e perché si sentiva “sbagliato”. E Gesù capisce che il secondo dolore è più grande del primo, tanto che lo accoglie subito con un annuncio di liberazione: «Figlio, ti sono perdonati i peccati!» (v. 5). Libera quel senso di oppressione di sentirsi sbagliato. È allora che alcuni scribi – quelli che si credono perfetti: io penso a tanti cattolici che si credono perfetti e disprezzano gli altri … è triste, questo … - alcuni scribi lì presenti sono scandalizzati da quelle parole di Gesù, che suonano come una bestemmia, perché solo Dio può perdonare i peccati.

Noi che siamo abituati a sperimentare il perdono dei peccati, forse troppo “a buon mercato”, dovremmo qualche volta ricordarci di quanto siamo costati all’amore di Dio. Ognuno di noi è costato abbastanza: la vita di Gesù! Lui l’avrebbe data anche solo per uno di noi. Gesù non va in croce perché sana i malati, perché predica la carità, perché proclama le beatitudini. Il Figlio di Dio va in croce soprattutto perché perdona i peccati, perché vuole la liberazione totale, definitiva del cuore dell’uomo. Perché non accetta che l’essere umano consumi tutta la sua esistenza con questo “tatuaggio” incancellabile, con il pensiero di non poter essere accolto dal cuore misericordioso di Dio. E con questi sentimenti Gesù va incontro ai peccatori, quali tutti noi siamo.

Così i peccatori sono perdonati. Non solamente vengono rasserenati a livello psicologico, perché liberati dal senso di colpa. Gesù fa molto di più: offre alle persone che hanno sbagliato la speranza di una vita nuova. “Ma, Signore, io sono uno straccio” – “Guarda avanti e ti faccio un cuore nuovo”. Questa è la speranza che ci dà Gesù. Una vita segnata dall’amore. Matteo il pubblicano diventa apostolo di Cristo: Matteo, che è un traditore della patria, uno sfruttatore della gente. Zaccheo, ricco corrotto - questo sicuramente aveva una laurea in tangenti - di Gerico, si trasforma in un benefattore dei poveri. La donna di Samaria, che ha avuto cinque mariti e ora convive con un altro, si sente promettere un’“acqua viva” che potrà sgorgare per sempre dentro di lei (cfr Gv 4,14). Così Gesù cambia il cuore; fa così con tutti noi.

Ci fa bene pensare che Dio non ha scelto come primo impasto per formare la sua Chiesa le persone che non sbagliavano mai. La Chiesa è un popolo di peccatori che sperimentano la misericordia e il perdono di Dio. Pietro ha capito più verità di sé stesso al canto del gallo, piuttosto che dai suoi slanci di generosità, che gli gonfiavano il petto, facendolo sentire superiore agli altri.

Fratelli e sorelle, siamo tutti poveri peccatori, bisognosi della misericordia di Dio che ha la forza di trasformarci e ridarci speranza, e questo ogni giorno. E lo fa! E alla gente che ha capito questa verità basilare, Dio regala la missione più bella del mondo, vale a dire l’amore per i fratelli e le sorelle, e l’annuncio di una misericordia che Lui non nega a nessuno. E questa è la nostra speranza. Andiamo avanti con questa fiducia nel perdono, nell’amore misericordioso di Gesù.

[01142-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:
Voici le résumé en français de la catéchèse que vient de prononcer le Saint-Père:

Frères et sœurs, depuis les débuts de son ministère en Galilée, Jésus se fait proche des lépreux, des possédés, des malades et des exclus. Il partage la souffrance humaine, et quand il la croise, jaillit du plus profond de lui-même cette attitude qui caractérise le christianisme: la miséricorde. Jésus éprouve de la compassion. Or, le cœur du Christ incarne et révèle le cœur de Dieu qui, là où une personne souffre, veut sa guérison, sa libération, sa vie «en plénitude». C’est pour cela que Jésus ouvre largement les bras aux pécheurs. Il voit toujours une possibilité de résurrection, même en celui qui a accumulé tant de mauvais choix. Avec le pardon de Dieu, Jésus offre aux personnes qui ont fauté l’espérance d’une vie nouvelle. Ainsi, nous qui sommes habitués au pardon des péchés, peut-être trop «à bon marché», nous devrions nous rappeler que le Fils de Dieu va jusqu’à mourir sur une croix, parce qu’il veut la libération totale et définitive du cœur de l’homme. Aussi, membres de l’Église, peuple de pécheurs, nous avons besoin de la miséricorde de Dieu qui a la force de nous transformer et de nous redonner l’espérance, chaque jour. Alors, en comprenant cette vérité de base, nous recevons de Dieu la plus belle mission du monde, celle de l’amour fraternel et de l’annonce d’une miséricorde que Dieu ne refuse à personne.

Et maintenant le Saint-Père va saluer en Italien les francophones.

Santo Padre:
Sono lieto di salutare i pellegrini di lingua francese, in particolare i fedeli venuti dalla Francia e dai Paesi francofoni. La misericordia e il perdono ci trasformino e ci offrano la speranza, per rendere testimonianza di una vita segnata dall’amore. Dio vi benedica!

Speaker:
Vous saluant en Italien, le Saint Père vient de dire:

Je suis heureux de saluer les pèlerins de langue française, en particulier les fidèles venus de France et des pays francophones. Que la miséricorde et le pardon  nous transforment et nous redonnent l’espérance, pour témoigner d’une vie marquée par son amour. Que Dieu vous bénisse!

[01143-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:
Dear Brothers and Sisters:
In our continuing catechesis, we now consider God’s mercy as the driving force of Christian hope. When Jesus forgives the sinful woman, his action causes scandal, because it overturns the dominant attitude of the time. Instead of rejecting sinners, Jesus embraces them, those who are outcast, “untouchable”. With a compassion that literally causes him to tremble in his depths, he reveals the merciful heart of God. This astonishing attitude to those in desperate situations, even those who have made many mistakes in life, marks our Christian identity with the stamp of mercy, and gives a sure foundation to our hope. We who have experienced God’s forgiveness should avoid the danger of forgetting that this mercy was purchased at a great price: Christ’s death on the Cross. Our Lord died not because he healed the sick, but because he did what only God can do: forgive sins. This divine mercy both transforms us and renews our hope. Our Lord, who rejects no one, graciously bestows upon us the mission to proclaim his mercy to the world.

Santo Padre:
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Malta, Nigeria, Guam, Canada, e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la grazia del Signore Gesù affinché possiate essere un segno della misericordia e speranza cristiana nelle vostre case e nelle vostre comunità. Dio vi benedica!

Speaker:
I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly those from Malta, Nigeria, Guam, Canada and the United States of America. Upon all of you, I invoke the grace of the Lord Jesus, that you may be a sign of mercy and Christian hope in your homes and communities. May God bless you!

[01144-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern,
Wie viele Leute verharren heute in einem verfehlten Leben, weil sie keinen Menschen finden, der bereit wäre, sie mit den Augen und dem Herzen Gottes, also mit Hoffnung anzusehen! Durch die Begegnung mit der Sünderin im Haus des Pharisäers zeigt uns Jesus, wie radikal seine Liebe ist. „Wer ist das, dass er sogar Sünden vergibt?“ (Lk 7,49), sagen die Gäste. Jesus geht noch weiter: Der Sohn Gottes lässt sich nicht kreuzigen, um Kranke zu heilen oder die Seligpreisungen zu verkünden. Er geht ans Kreuz, weil er die absolute Vergebung für die Menschen und die endgültige Befreiung des menschlichen Herzens von Sünde und Tod will. Jesus sieht eine Möglichkeit der Auferstehung sogar für den, der viele Fehltritte in seinem Leben angesammelt hat. Jesus gibt sich nicht ab mit einer billigen Liebe. Er nimmt es nicht hin, wenn ein Mensch sein Leben lang mit der Tätowierung herumläuft, dass ihn keiner wirklich geliebt hat. Jesus gibt den Menschen, die Fehler gemacht haben, die Hoffnung auf ein neues Leben: Der Zöllner Matthäus wird zum Apostel; der korrupte reiche Zachäus wandelt sich zum Wohltäter für die Armen. Petrus erkennt die Wahrheit über sich selbst erst beim Schrei des Hahns und nicht in den Anwandlungen von Großmut mit geschwellter Brust. Die Kirche ist das Volk der Sünder, die Gottes Barmherzigkeit und Vergebung wirklich erfahren. Alle, die diese Wahrheit erkennen, sendet Gott aus, Boten der Hoffnung und der Freude in der Welt zu sein.

Santo Padre:
Un benvenuto affettuoso a tutti i pellegrini di lingua tedesca. Questo periodo di ferie ci offre belle occasioni per sperimentare la gioia di vivere l’amore di Cristo nelle nostre famiglie e tra gli amici. Gesù ci insegna a volerci bene, a perdonare e a donare se stessi agli altri. Buone vacanze!

Speaker:
Ein herzliches Willkommen allen Pilgern deutscher Sprache. Diese Ferienzeit schenkt uns schöne Gelegenheiten, die Liebe Christi intensiver in unseren Familien und unter Freunden zu leben. Jesus lehrt uns zu lieben, zu verzeihen und uns den anderen zu verschenken. Schönen Urlaub!

[01145-DE. 01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:
Hoy reflexionamos sobre el perdón como motor de nuestra esperanza. Jesús en el Evangelio, con un corazón misericordioso, se conmueve ante el dolor de los que sufren y sale al encuentro de los pecadores.

La cercanía del Señor hacia los descartados, especialmente hacia los pecadores, recibió las críticas de sus coetáneos, que lo tacharon de blasfemo por arrogarse el poder de perdonar pecados. Ante esta incomprensión, el Hijo de Dios murió en la cruz para perdonar nuestras faltas y para que podamos ser auténticamente libres.

La Iglesia no se formó por hombres intachables, sino por personas que pudieron experimentar el perdón de Dios. Pedro aprendió más de sí mismo cuando cayó en la cuenta, al cantar el gallo, de lo que había renegado a su maestro, que cuando se mostraba superior a los demás con sus ímpetus y formas espontáneas. También Mateo, Zaqueo y la Samaritana, pese a sus fallos, sus pecados, recibieron del Señor la esperanza de una nueva vida al servicio del prójimo.

Hermanos, todos estamos necesitados de la misericordia de Dios, una fuerza que nos transforma y nos devuelve cada día la esperanza.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Veo que hay españoles, que hay panameños, mexicanos, chilenos, colombianos. ¡Cuántos latinoamericanos hay hoy! Los exhorto a ser testigos de ese amor en medio de los hermanos y anunciadores de la misericordia que el Señor no niega a nadie. Que Dios los bendiga y bendiga a sus naciones.

[01146-ES. 02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:
Desde o início do seu ministério público, Jesus aproxima-Se e deixa aproximar de Si leprosos, endemoninhados, doentes e marginalizados. Quando encontra uma pessoa que sofre, Ele assume como próprio o sofrimento dela: não prega que este sofrimento se deve suportar heroicamente, mas faz Sua aquela pena, enche-Se de compaixão por aquele homem ou mulher que sofre. Jesus encarna e revela assim o coração de Deus que quer a cura, a libertação e a vida plena daquela pessoa. É por isso que Jesus abre os braços aos pecadores. Ainda hoje há tantas pessoas extraviadas, porque não encontram ninguém disponível para as olhar de modo diferente do comum, ou seja, com os olhos, com o coração de Deus: disponível para as olhar com esperança. Ao contrário, Jesus vê uma possibilidade de ressurreição mesmo para quem fez um monte de opções erradas. Mas isso custou-Lhe a cruz! Jesus não foi crucificado, porque cura doentes, prega a caridade e proclama as Bem-aventuranças, mas (e sobretudo) porque perdoa os pecados, quer a libertação total e definitiva do coração humano, não aceita que o ser humano arruíne toda a sua existência com o pensamento de não poder ser acolhido pelo coração misericordioso de Deus. Por isso, perdoa aos pecadores. E este perdão divino é o motor da esperança! Com o perdão, os pecadores readquirem a serenidade a nível psicológico, vendo-se livres do sentido de culpa. Mas Jesus faz muito mais: oferece-lhes a esperança duma vida nova, uma vida caraterizada pelo amor. E, a quem compreendeu esta verdade basilar, Deus confia a missão mais bela do mundo: o anúncio duma misericórdia que Ele não nega a ninguém.

Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua portoghese, invitando tutti a rimanere fedeli a Cristo Gesù. Egli ci sfida a uscire dal nostro mondo piccolo e ristretto verso il Regno di Dio e la vera libertà. Lo Spirito Santo vi illumini affinché possiate portare la Benedizione di Dio a tutti gli uomini. La Vergine Madre vegli sul vostro cammino e vi protegga.

Speaker:
Dirijo uma cordial saudação aos peregrinos de língua portuguesa, convidando todos a permanecer fiéis a Cristo Jesus. Ele desafia-nos a sair do nosso mundo limitado e estreito para o Reino de Deus e a verdadeira liberdade. O Espírito Santo vos ilumine para poderdes levar a Bênção de Deus a todos os homens. A Virgem Mãe vele sobre o vosso caminho e vos proteja.

[01147-PO. 01] [Texto original: Português]

In lingua arabo

Speaker:
[توقف قداسة البابا اليوم في إطار تعليمه حول الرجاء المسيحي عند رحمة الله التي هي مصدر ‏رجاء ‏كبير، وباعث لحياة جديدة. فذكر أولا كم أن يسوع هو قريب من الخطأة والمتألمين، وكيف أنه لا ‏يتردد في ‏مشاركتهم آلامهم بهدف شفائهم وتحريرهم، ومنحهم حياة جديدة. وأشار البابا إلى أن الكثير ‏من الأشخاص اليوم ‏يتيهون في حياة خاطئة لأنه ما من أحد مستعد للنظر إليهم بعيني الله وقلبه، أي ‏برجاء؛ وحث الجميع على ‏تذكر الثمن الباهظ الذي دفعه المسيح لأجل خلاصنا نحن الخطأة، إذ مات من ‏أجلنا فوق الصليب. فيسوع لم ‏يصلب لمجرد أنه شفى المرضى، أو لأنه بشر بالمحبة وبالتطويبات، ‏وإنما قد صلب ابن الله قبل كل شيء ‏لأنه غفر الخطايا وأراد التحرير الكامل والنهائي لقلب الإنسان. لذا ‏لم يختر المسيح لبناء كنيسته الأشخاص ‏الذين لم يخطئوا أبدا، بل أراد كنيسة مكونة من خطأة قد ‏اختبروا مغفرة الله. وأوضح البابا أن رحمة الله تعطي رجاء حياة جديدة، فتحول الخاطئ إلى رسول ‏ومحسن، وتجعل ينبوع ‏ماء حي يتدفق منه للآخرين. فمغفرة الله تهب الذين يختبرونها أجمل رسالة في ‏العالم: محبة الإخوة ‏والبشارة برحمته المقدمة للجميع‏‏].

Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua ‎araba, ‎in ‎‎‎particolare i ‎provenienti ‎dall’Egitto, dalla Terra Santa e dal Medio Oriente. Gesù non ha fondato una ‎chiesa composta da persone buone e giuste, ma da peccatori e da deboli che hanno ‎sperimentato la misericordia di Dio e cercano di vivere la sua volontà, attraverso ‎i sentieri della loro vita quotidiana. Quindi la missione primaria e fondamentale ‎della Chiesa è quella di essere un ospedale da campo, e un luogo di guarigione, di ‎misericordia e di perdono e di essere la fonte di speranza per tutti i sofferenti, i ‎disperati, i poveri, i peccatori, e gli scartati.‎ Il Signore vi benedica e vi protegga sempre dal maligno!

Speaker:
أرحب بمودة بالحاضرين الناطقين باللغة العربية، وخاصة بالقادمين من مصر ومن الأراضي المقدسة، ‏ومن الشرق الأوسط. إن يسوع لم يؤسس كنيسة من الأبرار والصالحين بل من الخطأة والضعفاء الذين اختبروا ‏رحمة الله ويسعون لعيش مشيئته، عبر دروب الحياة اليومية. لذا فرسالة الكنيسة الأولى والأساسية هي أن ‏تكون مستشفى ميدانيا، ومكان شفاء ورحمة وغفران، وينبوع رجاء لكل متألم‏ ويأس وفقير وخاطئ ومنبوذ. ‏ليبارككم الرب جميعا ويحرسكم من الشرير!‏‏‏ ‏‏

[01148-AR. 01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:
Jak słyszeliśmy w odczytanym dziś fragmencie Ewangelii, gdy w domu faryzeusza Szymona pewna kobieta, znana wszystkim jako grzesznica, padła do stóp Jezusa i namaściła Jego nogi wonnym olejkiem, wzbudziło to reakcję gości: „Któż On jest, że nawet grzechy odpuszcza?” (Łk 7,49). Uważali, że jeśli Jezus jest prorokiem, to nie powinien przyjąć takich gestów; że powinno istnieć wyraźne oddzielenie między świętym a grzesznikiem, między czystym a nieczystym.

Postawa Jezusa jest inna. Jego serce jest sercem Boga, który pragnie uleczenia człowieka cierpiącego, jego wyzwolenia, pełni jego życia. Dlatego Jezus szeroko otwiera ramiona dla grzeszników.

Jeśli my doświadczamy przebaczenia grzechów – może nazbyt „tanim kosztem” – powinniśmy czasami sobie przypominać, ile kosztowaliśmy miłość Boga. Jezus nie poszedł na krzyż, ponieważ leczył chorych, głosił miłosierdzie i Błogosławieństwa, ale głównie dlatego, że odpuszcza grzechy, bo chce całkowitego, ostatecznego wyzwolenia serca człowieka. On daje ludziom, którzy pobłądzili, nadzieję nowego życia, życia nacechowanego miłością. Wszyscy jesteśmy biednymi grzesznikami, potrzebującymi miłosierdzia Boga, który ma moc, aby nas przemienić i każdego dnia na nowo dać nam nadzieję.

Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, il perdono dei nostri peccati che riceviamo come dono dell’amore misericordioso di Cristo, sia per noi fonte di speranza e motivo per essere misericordiosi per gli altri.

Oggi in modo particolare mi unisco spiritualmente a coloro che da diverse città della Polonia si recano a piedi in pellegrinaggio verso il Santuario della Madre di Dio a Jasna Gora. La Madre e Regina della Polonia accolga la fatica e le preghiere dei pellegrini e ottenga dal Suo Figlio la pienezza delle grazie per essi, per le loro famiglie e per l’intera nazione. Dio vi benedica!

Speaker:
Serdecznie pozdrawiam polskich pielgrzymów. Drodzy bracia i siostry, przebaczenie naszych grzechów, które otrzymujemy jako dar miłosiernej miłości Chrystusa, niech będzie dla nas źródłem nadziei i motywem, byśmy byli miłosierni dla drugich.

Dziś w sposób szczególny jednoczę się duchowo z tymi, którzy z różnych miast polski wędrują pieszo w pielgrzymce do Sanktuarium Matki Bożej na Jasnej Górze. Niech Matka i Królowa Polski przyjmie trud i modlitwy pielgrzymów, i niech wyprosi u swego Syna pełnię łask dla nich, dla ich rodzin i dla całego narodu polskiego. Niech Bóg wam błogosławi!

[01149-PL. 01] [Testo originale: Polacco

In lingua italiana

Saluto i pellegrini di lingua italiana. In particolare, desidero rivolgere una parola di benvenuto alle Religiose di Maria Immacolata-Missionarie Clarettiane, riunite nel Capitolo generale, come pure alle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida, che si stanno preparando a celebrare i voti perpetui. Care sorelle, siate sempre gioiose, anche rumorose, e testimoniate dappertutto la bellezza della vostra consacrazione a Dio e al Vangelo. Saluto i fedeli della parrocchia di Santa Maria del Carmine in Sant’Elia Fiumerapido, affidandoli alla Vergine Santa perché renda l’esistenza di ciascuno ricca di frutti di bene.

Il mio cordiale pensiero si volge, infine, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli, venuti a Roma in questo periodo. Auspico, cari giovani, che l’incontro con tanti luoghi carichi di cultura, di arte e di fede sia occasione propizia per conoscere e imitare l’esempio lasciatoci da tanti testimoni del Vangelo qui vissuti, come san Lorenzo, di cui domani ricorre la festa. Incoraggio voi, cari malati, ad unirvi costantemente a Gesù sofferente nel portare con fede la croce per la redenzione del mondo. Auguro a voi, cari sposi novelli, di costruire la vostra nuova famiglia sul solido fondamento della fedeltà al Vangelo dell’Amore.

[01150-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Appello del Santo Padre

Sono rimasto profondamente addolorato dalla strage avvenuta domenica scorsa in Nigeria, all’interno di una chiesa, dove sono state uccise persone innocenti. E purtroppo stamattina è giunta notizia di violenze omicide nella Repubblica Centrafricana, contro le comunità cristiane. Auspico che cessi ogni forma di odio e di violenza e non si ripetano più crimini così vergognosi, perpetrati nei luoghi di culto, dove i fedeli si radunano per pregare. Pensiamo ai nostri fratelli e sorelle della Nigeria e della Repubblica Centrafricana. Preghiamo per loro, tutti insieme: Ave o Maria,

[01151-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0516-XX.02]