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L’Udienza Generale, 24.05.2017


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.25 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa si è soffermato sul tema: “Emmaus, il cammino della speranza” (cfr Lc 24,28-32).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi vorrei soffermarmi sull’esperienza dei due discepoli di Emmaus, di cui parla il Vangelo di Luca (cfr 24,13-35). Immaginiamo la scena: due uomini camminano delusi, tristi, convinti di lasciare alle spalle l’amarezza di una vicenda finita male. Prima di quella Pasqua erano pieni di entusiasmo: convinti che quei giorni sarebbero stati decisivi per le loro attese e per la speranza di tutto il popolo. Gesù, al quale avevano affidato la loro vita, sembrava finalmente arrivato alla battaglia decisiva: ora avrebbe manifestato la sua potenza, dopo un lungo periodo di preparazione e di nascondimento. Questo era quello che loro aspettavano. E non fu così.

I due pellegrini coltivavano una speranza solamente umana, che ora andava in frantumi. Quella croce issata sul Calvario era il segno più eloquente di una sconfitta che non avevano pronosticato. Se davvero quel Gesù era secondo il cuore di Dio, dovevano concludere che Dio era inerme, indifeso nelle mani dei violenti, incapace di opporre resistenza al male.

Così, quella mattina della domenica, questi due fuggono da Gerusalemme. Negli occhi hanno ancora gli avvenimenti della passione, la morte di Gesù; e nell’animo il penoso arrovellarsi su quegli avvenimenti, durante il forzato riposo del sabato. Quella festa di Pasqua, che doveva intonare il canto della liberazione, si era invece tramutata nel più doloroso giorno della loro vita. Lasciano Gerusalemme per andarsene altrove, in un villaggio tranquillo. Hanno tutto l’aspetto di persone intente a rimuovere un ricordo che brucia. Sono dunque per strada, e camminano, tristi. Questo scenario – la strada – era già stato importante nei racconti dei vangeli; ora lo diventerà sempre di più, nel momento in cui si comincia a raccontare la storia della Chiesa.

L’incontro di Gesù con quei due discepoli sembra essere del tutto fortuito: assomiglia a uno dei tanti incroci che capitano nella vita. I due discepoli marciano pensierosi e uno sconosciuto li affianca. È Gesù; ma i loro occhi non sono in grado di riconoscerlo. E allora Gesù incomincia la sua “terapia della speranza”. Ciò che succede su questa strada è una terapia della speranza. Chi la fa? Gesù.

Anzitutto domanda e ascolta: il nostro Dio non è un Dio invadente. Anche se conosce già il motivo della delusione di quei due, lascia a loro il tempo per poter scandagliare in profondità l’amarezza che li ha avvinti. Ne esce una confessione che è un ritornello dell’esistenza umana: «Noi speravamo, ma… Noi speravamo, ma…» (v. 21). Quante tristezze, quante sconfitte, quanti fallimenti ci sono nella vita di ogni persona! In fondo siamo un po’ tutti quanti come quei due discepoli. Quante volte nella vita abbiamo sperato, quante volte ci siamo sentiti a un passo dalla felicità, e poi ci siamo ritrovati a terra delusi. Ma Gesù cammina con tutte le persone sfiduciate che procedono a testa bassa. E camminando con loro, in maniera discreta, riesce a ridare speranza.

Gesù parla loro anzitutto attraverso le Scritture. Chi prende in mano il libro di Dio non incrocerà storie di eroismo facile, fulminee campagne di conquista. La vera speranza non è mai a poco prezzo: passa sempre attraverso delle sconfitte. La speranza di chi non soffre, forse non è nemmeno tale. A Dio non piace essere amato come si amerebbe un condottiero che trascina alla vittoria il suo popolo annientando nel sangue i suoi avversari. Il nostro Dio è un lume fioco che arde in un giorno di freddo e di vento, e per quanto sembri fragile la sua presenza in questo mondo, Lui ha scelto il posto che tutti disdegniamo.

Poi Gesù ripete per i due discepoli il gesto-cardine di ogni Eucaristia: prende il pane, lo benedice, lo spezza e lo dà. In questa serie di gesti, non c’è forse tutta la storia di Gesù? E non c’è, in ogni Eucaristia, anche il segno di che cosa dev’essere la Chiesa? Gesù ci prende, ci benedice, “spezza” la nostra vita – perché non c’è amore senza sacrificio – e la offre agli altri, la offre a tutti.

È un incontro rapido, quello di Gesù con i due discepoli di Emmaus. Però in esso c’è tutto il destino della Chiesa. Ci racconta che la comunità cristiana non sta rinchiusa in una cittadella fortificata, ma cammina nel suo ambiente più vitale, vale a dire la strada. E lì incontra le persone, con le loro speranze e le loro delusioni, a volte pesanti. La Chiesa ascolta le storie di tutti, come emergono dallo scrigno della coscienza personale; per poi offrire la Parola di vita, la testimonianza dell’amore, amore fedele fino alla fine. E allora il cuore delle persone torna ad ardere di speranza.

Tutti noi, nella nostra vita, abbiamo avuto momenti difficili, bui; momenti nei quali camminavamo tristi, pensierosi, senza orizzonti, soltanto un muro davanti. E Gesù sempre è accanto a noi per darci la speranza, per riscaldarci il cuore e dire: “Vai avanti, io sono con te. Vai avanti”. Il segreto della strada che conduce a Emmaus è tutto qui: anche attraverso le apparenze contrarie, noi continuiamo ad essere amati, e Dio non smetterà mai di volerci bene. Dio camminerà con noi sempre, sempre, anche nei momenti più dolorosi, anche nei momenti più brutti, anche nei momenti della sconfitta: lì c’è il Signore. E questa è la nostra speranza. Andiamo avanti con questa speranza! Perché Lui è accanto a noi e cammina con noi, sempre!

[00791-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, aujourd’hui je m’arrêterai à l’expérience des disciples d’Emmaüs. Ces deux pèlerins, quittant Jérusalem à la suite de la mort de Jésus, avaient une espérance humaine. Leur rencontre avec Jésus sur la route semble fortuite. Leurs yeux ne sont pas en mesure de le reconnaître. Et alors Jésus commence une ‘thérapie de l’espérance’! Avant tout il questionne et écoute. Même s’il connaît déjà le motif de leur déception il leur laisse le temps de sonder en profondeur leur amertume. Il en ressort ce refrain de l’existence humaine: «Nous avions espéré»! Mais, de manière discrète, Jésus marche avec toutes les personnes découragées, il réussit à redonner espérance. Il leur parle avant tout par les Ecritures. Puis il répète le geste de l’Eucharistie. N’est-ce pas toute l’histoire de Jésus? le signe de ce que doit être l’Église. Cette rencontre de Jésus nous dit que la communauté chrétienne n’est pas enfermée dans une citadelle fortifiée, mais qu’elle marche sur la route, y rencontre les personnes, avec leurs espérances et leurs déceptions. L’Eglise écoute les histoires de tous, pour leur offrir la Parole de vie, le témoignage de l’amour fidèle de Dieu. Alors le cœur des personnes peut brûler d’espérance.

Santo Padre:

Sono lieto di accogliere i pellegrini di lingua francese, in particolare il gruppo cattolico del Palazzo di Giustizia di Parigi e la comunità dell’Arca di Ambleteuse, come anche tutti i fedeli venuti da Belgio, Francia e dall’Isola di Maurizio. Alla vigilia della Solennità dell’Ascensione del Signore, siate sicuri che, anche attraverso le apparenti contrarietà, siamo sempre amati da Dio e che il suo amore per noi non cesserà mai. Dio vi benedica!

 

Speaker:

Je suis heureux d’accueillir les pèlerins de langue française, en particulier le groupe catholique du Palais de Justice de Paris et la Communauté de l’Arche d’Ambleteuse, ainsi que toutes les personnes venant de Belgique, de France et de l’Île Maurice. A la veille de la fête de l’Ascension du Seigneur, soyez sûrs que, même à travers les apparences contraires, nous sommes toujours aimés de Dieu et que son amour pour nous ne cessera jamais. Que Dieu vous bénisse !

[00792-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on Christian hope, we now consider the Risen Jesus’ encounter with the two disciples on the road to Emmaus. Unrecognized, the Lord walks with them and listens as they tell of how their hopes were shattered by the tragedy of the cross. Jesus then slowly opens their hearts to a new and greater hope by explaining how the Scriptures were fulfilled in the suffering and death of the Messiah. Only later, in the breaking of the bread, is he revealed as the Risen Lord, present in their midst. He then disappears and the disciples return to Jerusalem to bring back the good news. The Emmaus account shows us Jesus’ “therapy of hope”, based on a patient accompaniment that gradually opens us to trust in God’s promises. It also shows us the importance of the Eucharist, in which, like bread, Jesus “breaks” our lives and offers them to others. Like the disciples, we too are sent forth to encounter others, to hear their joys and sorrows, and to offer them words of life and hope based on God’s unfailing love, which accompanies us at every step of life’s journey.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Hong Kong, India, Vietnam, Filippine, Indonesia, Guam, Zimbabwe, Canada e Stati Uniti d’America. Nella gioia del Cristo Risorto, invoco su tutti voi e sulle vostre famiglie l’amore misericordioso di Dio nostro Padre. Oggi vorrei salutare specialmente i pellegrini di Hong Kong nel giorno della Madonna di Sheshan. Il Signore vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly the groups from England, Hong Kong, India, Vietnam, the Philippines, Indonesia, Guam, Zimbabwe, Canada and the United States of America. In the joy of the Risen Christ, I invoke upon you and your families the loving mercy of God our Father. Today I wish to greet especially pilgrims from Hong Kong as they celebrate Our Lady of Sheshan. May the Lord bless you all!

[00793-EN.02] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, heute wollen wir betrachten, wie Christus die menschliche Hoffnung der zwei Emmaus-Jünger zu einer christlichen Hoffnung wandelt. Voller Begeisterung hatten sie Jesus ihr Leben anvertraut. Doch der Herr zeigte seine Macht nicht so, wie sie gehofft hatten. Sein Tod am Kreuz hat alle ihre Erwartungen vernichtet. Nun gehen die beiden Jünger aus Jerusalem weg, um dieses schmerzlichste Ereignis ihres Lebens hinter sich zu lassen. Auf diesem Weg aber begegnet ihnen Jesus, der seine „Therapie der Hoffnung“ beginnt: Er fragt und er hört zu, während die Jünger ihre ganze Enttäuschung und Trauer schildern. Jesus geht mit ihnen den Weg des Leids und führt sie durch das Wort der Heiligen Schrift unmerklich zur wahren Hoffnung. Gerade im eucharistischen Gestus des Brotbrechens verweist er darauf, dass er selbst sich für uns gebrochen und hingegeben hat. So „bricht“ er sozusagen auch unser Leben. Denn es gibt keine Liebe ohne Opfer und Hingabe an Gott und den Nächsten. Der Herr begleitet auch uns in unseren Sorgen und Nöten. Er schenkt uns die christliche Hoffnung, dass unser Opfer – verbunden mit dem seinen – zur großen Liebe wird. Dies ist die Sendung der Kirche.

Santo Padre:

Un cordiale benvenuto a tutti i pellegrini di lingua tedesca! In particolare saluto i fedeli e la banda musicale di Zams. Nel mese di maggio affido alla Madonna tutti voi nonché i vostri desideri e preoccupazioni. Dio benedica voi e le vostre famiglie.

Speaker:

Herzlich heiße ich alle Pilger deutscher Sprache willkommen. Besonders grüße ich die Gläubigen und die Musikkapelle aus Zams. Im Monat Mai empfehle ich euch alle sowie eure Anliegen und Sorgen der seligen Jungfrau Maria. Gott segne euch und eure Familien.

[00794-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

La lectura del Evangelio de san Lucas que hemos escuchado nos narra la experiencia de los dos discípulos que, después de la muerte de Jesús, huyen de Jerusalén sin esperanza, desilusionados y llenos de amargura por la derrota del Maestro, hacia la tranquilidad de Emaús.

En ese caminar hacia su aldea, mientras conversan con paso triste y desesperanzado, se les une un desconocido. Los ojos de ellos, velados aún por el fracaso de sus expectativas humanas, no reconocen que es Jesús. El Señor camina con ellos, y aunque conoce el motivo de su desilusión, no se impone, sino que pregunta y escucha. Comienza su «terapia de la esperanza». Les deja el tiempo necesario para que hagan un recorrido interior y lleguen al fondo de su amargura. Y ellos pronuncian aquellas palabras: «Nosotros esperábamos que él fuera el futuro liberador de Israel»; palabras que trasudan tristeza, decepción, derrota, y que son un retrato de la existencia humana que nos es común.

Jesús camina, de manera discreta, junto a todas las personas desalentadas, y logra darles de nuevo la esperanza. Como a los discípulos de Emaús, él habla a través de las Escrituras, manifestando cómo la verdadera esperanza pasa por el fracaso y el sufrimiento. Y al final del camino cumplido en su compañía, Jesús se hace reconocer en la Fracción del pan, gesto fundamental de la Eucaristía, don de su amor total, de donde brota la vida de la Iglesia y del cristiano.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Que Jesús resucitado nos conceda descubrirlo presente y vivo en su Iglesia donde, saliendo a nuestro encuentro y caminando junto a cada uno, nos conduce con su amor infalible y su presencia vivificante por el camino de la esperanza. Que Dios los bendiga.

[00795-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

 

Speaker:

Debrucemo-nos hoje sobre a «terapia da esperança», aplicada por Jesus a dois discípulos desanimados que seguiam de Jerusalém para Emaús. O segredo da terapia está nisto: mostrar à pessoa que, apesar das aparências em contrário, continua a ser amada por Deus; Ele nunca deixará de lhe querer bem. Vendo-os tristes, Jesus começa por perguntar o motivo da sua tristeza, que Ele bem conhece, mas quer ajudá-los a sondar em profundidade a amargura que se apoderou deles. Caminham tristes, porque viram morrer as esperanças que tinham posto em Jesus de Nazaré de ser Ele o libertador de Israel. O sinal mais eloquente duma derrota, que não tinham previsto, era aquela cruz erguida no Calvário. Eles não a tinham previsto, mas Deus sim; e anunciara-o nas Escrituras Sagradas, que Jesus lhes explica: «Para entrar na sua glória, o Messias tinha antes de sofrer todas aquelas coisas». A verdadeira esperança passa através de derrotas. Nos Livros Sagrados, não se encontram histórias de heroísmo fácil, nem campanhas fulminantes de conquista. Deus não gosta de ser amado como um General que leva o seu povo à vitória, aniquilando os adversários. A presença do Senhor lembra uma chama frágil que arde num dia de frio e vento; e, para aparecer ainda mais frágil esta sua presença neste mundo, foi esconder-Se num lugar que todos desdenham: num pedaço de pão, que se oferece como alimento em cada Eucaristia. «Quando Se pôs à mesa, tomou o pão, pronunciou a bênção e, depois de o partir, entregou-lho». Mas foi nisso que os discípulos de Emaús O reconheceram. E, no gesto fulcral da Eucaristia, está significado também como deve ser a Igreja: o destino de cada um de nós. Jesus toma-nos, pronuncia a bênção, «põe em pedaços» a nossa vida – porque não há amor sem sacrifício – e oferece-a aos outros, a todos.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua portoghese, invocando per tutti le consolazioni e le luci dello Spirito di Dio affinché, vinti i pessimismi e le delusioni della vita, possano attraversare, insieme ai loro cari, la soglia della speranza che abbiamo nel Cristo risorto. Conto sulle vostre preghiere. Grazie!

Speaker:

Saúdo os peregrinos de língua portuguesa, invocando para todos as consolações e luzes do Espírito de Deus, a fim de que, vencidos pessimismos e desilusões da vida, possam cruzar, juntamente com os seres queridos, o limiar da esperança que temos em Cristo ressuscitado. Conto com as vossas orações. Obrigado!

[00796-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

[تابع اليوم قداسة البابا تعاليمه حول الرجاء المسيحي، متوقفا عند الاختبار الذي عاشاه تلميذي عماوس. ‏كانا يسيران وقد خاب أملهما: فيسوع الذي وضعا فيه كل رجائهما بدا وكأنه قد هزم إذ مات مصلوبا. لقد كان ‏رجاؤهما محض بشريا، وقد تحطم مع موت يسوع. وفيما كانا يتوجهان إلى عماوس هربا من الذكرى المؤلمة، ‏اقترب يسوع منهما، وتحدث معهما، وأصغى إليهما، وجدد رجاءهما. ونحن نشبه بعض الشيء هذين التلميذين، عندما نبني الآمال فوق تصوراتنا البشرية.. لكن يسوع يسير مع كل شخص منا، ويصغي إلينا ويمنحنا الرجاء. إنه رجاء حقيقي لأنه ‏ثمرة محبة الله التي لا تتوقف حتى أمام الموت والصليب بل تحولهما إلى نصرة وقيامة. واختتم البابا تعاليمه ‏بتأكيده على أن الجماعة المسيحية ليست منغلقة، بل على مثال يسوع تخرج لملاقاة الناس وتصغي إليهم وتعيد ‏لهم الرجاء الحقيقي عبر الشهادة لمحبة الله الأمينة حتى المنتهى].

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua ‎araba, ‎in ‎‎‎particolare quelli ‎provenienti ‎‎‎dalla Siria, dalla Terra Santa e dal Medio Oriente. Tante persone oggi vivono ‎l’esperienza dei due discepoli di Emmaus, con il cuore spezzato a causa delle guerre ‎e delle delusioni: vivono il bisogno di trovare Gesù e di essere trovati da Lui. In ‎realtà, solo il Risorto può riaccendere in loro e nell’umanità delusa la fiamma ‎della speranza che non delude mai. ‎‏Il ‎Signore ‎‎vi ‎benedica ‎tutti e vi protegga ‎dal ‎‎maligno!‎‎‎‎‎‎

Speaker:

أرحب بمودة بالحاضرين الناطقين باللغة العربية، وخاصة بالقادمين من سوريا ومن الأراضي المقدسة ‏ومن الشرق الأوسط. يوجد اليوم العديد من الأشخاص الذين يعيشون خبرة تلميذي عماوس، فيحيون بقلب ‏منكسر بسبب الحروب والإحباطات: يحيون الحاجة لأن يجدوا يسوع ولأن يجدهم هو. في الحقيقة، وحده القائم ‏من بين الأموات يمكنه أن يضرم من جديد فيهم وفي البشرية المحبطة شعلة الرجاء الذي لا يخيب أبدا. ‏ليبارككم الرب ‏جميعا ‏ويحرسكم من ‏الشرير!‏‏‏

[00797-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, dobrze pamiętamy ewangeliczną scenę dwóch uczniów idących do Emaus. Przed Paschą byli pełni entuzjazmu, spodziewali się, że Jezus, któremu zawierzyli życie objawi swoją moc, rozpocznie panowanie nad światem. Tak się jednak nie stało. Krzyż postawiony na Kalwarii rozwiał ich nadzieje. Zrozpaczeni, pełni obaw uciekają z Jerozolimy. Rozpamiętują bolesne wydarzenia męki i śmierci ich Mistrza. Nie są nawet w stanie rozpoznać Go, gdy przyłącza się do nich w drodze. Pan Jezus wchodzi z nimi w dialog, rozpoczyna swoją „terapię nadziei.” Przede wszystkim pyta i słucha. Pozostawia im czas, aby dogłębnie zrozumieli to, co się wydarzyło. Pragnie przywrócić im nadzieję. Podobnie czyni z nami. W pewnym momencie, jak owym uczniom, tak i nam pozwala się poznać. Mówi do nich i do nas przede wszystkim słowami Pisma Świętego. Przypomina, że prawdziwa nadzieja nigdy nie jest za niską cenę: zawsze przechodzi przez porażki. Pan Jezus potwierdzi tę prawdę powtarzając gest ustanowienia Eucharystii: bierze chleb, błogosławi go, łamie i daje uczniom do jedzenia. Przypomina, że Kościół ma być znakiem tej Ofiary, znakiem Jego miłości, uobecnianej we wspólnocie wierzących. Ma on być wspólnotą nadziei, prowadzącą do Boga i świętości. Dlatego w chwilach smutków, niepowodzeń niech nam towarzyszy świadomość obecności idącego z nami przez życie Chrystusa.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i polacchi che partecipano a quest’Udienza. Ogni uomo, nei momenti difficili della vita, si sente perduto e non sa cosa fare. Abbiamo bisogno dell’appoggio di qualcuno, di un aiuto e di un consiglio – soprattutto nel campo spirituale. La memoria della Beata Vergine Maria Ausiliatrice, che ricordiamo oggi, ci rende coscienti della grandezza del dono della protezione della Madre del Figlio di Dio su ciascuno di noi. Affidiamo proprio a Lei la nostra vita. Nei dubbi invochiamo spesso la sua protezione: Maria Ausiliatrice interceda per noi. Sia lodato Gesù Cristo.

Speaker:

Witam serdecznie uczestniczących w tej audiencji Polaków. Każdy człowiek, każdy z nas, w trudnych momentach życia bywa zagubiony i bezradny. Potrzebujemy czyjegoś wsparcia, pomocy, rady – zwłaszcza w sferze ducha. Wspomnienie Najświętszej Maryi Panny, Wspomożycielki Wiernych, które dzisiaj obchodzimy, uświadamia nam wielkość daru, jakim dla każdego z nas jest wsparcie i opieka Matki Bożego Syna. Zawierzajmy Jej nasze życie. W zwątpieniach często wzywajmy Jej pomocy: Wspomożycielko Wiernych wstawiaj się za nami. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[00798-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua ucraina

Santo Padre:

Saluto i pellegrini ucraini che hanno partecipato al pellegrinaggio militare internazionale a Lourdes, e continuo a invocare dal Signore la pace per la cara terra ucraina

Speaker:

Вітаю українських прочан, які брали участь у міжнародному військовому паломництві до Люрду й не перестаю випрошувати в Господа миру для дорогої української землі.

[00800-AA.01] [Testo originale: Ucraino]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto i fedeli provenienti dalle zone terremotate della Valnerina; quelli di Massa di Somma, in occasione dell’anniversario di fondazione della Parrocchia Santa Maria Assunta e i sindaci del Pinerolese. Saluto i gruppi parrocchiali e le Associazioni, in particolare quella dei Cantanti lirici. Alla vigilia della Solennità dell’Ascensione del Signore possa questa visita alla Città Eterna risvegliare la fede e suscitare nuovo impegno nella carità e nella solidarietà.

Un saluto speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi celebriamo la memoria di Maria Ausiliatrice, aiuto dei cristiani. Cari giovani, imparate ad amare alla scuola della Madre di Gesù; cari ammalati, nella sofferenza chiedete la celeste intercessione della Vergine Santa con la preghiera del Rosario; e voi, cari sposi novelli, sappiate sempre, come la Madonna, ascoltare la volontà di Dio sulla vostra famiglia.

[00799-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0352-XX.02]