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L’Udienza Generale, 27.05.2015


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluti particolari nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla famiglia, si è soffermato sul periodo del fidanzamento.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Proseguendo queste catechesi sulla famiglia, oggi vorrei parlare del fidanzamento. Il fidanzamento – lo si sente nella parola – ha a che fare con la fiducia, la confidenza, l’affidabilità. Confidenza con la vocazione che Dio dona, perché il matrimonio è anzitutto la scoperta di una chiamata di Dio. Certamente è una cosa bella che oggi i giovani possano scegliere di sposarsi sulla base di un amore reciproco. Ma proprio la libertà del legame richiede una consapevole armonia della decisione, non solo una semplice intesa dell’attrazione o del sentimento, di un momento, di un tempo breve … richiede un cammino.

Il fidanzamento, in altri termini, è il tempo nel quale i due sono chiamati a fare un bel lavoro sull’amore, un lavoro partecipe e condiviso, che va in profondità. Ci si scopre man mano a vicenda: cioè, l’uomo “impara” la donna imparando questa donna, la sua fidanzata; e la donna “impara” l’uomo imparando questo uomo, il suo fidanzato. Non sottovalutiamo l’importanza di questo apprendimento: è un impegno bello, e l’amore stesso lo richiede, perché non è soltanto una felicità spensierata, un’emozione incantata... Il racconto biblico parla dell’intera creazione come di un bel lavoro dell’amore di Dio; il libro della Genesi dice che «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona» (Gen 1,31). Soltanto alla fine, Dio “si riposò”. Da questa immagine capiamo che l’amore di Dio, che diede origine al mondo, non fu una decisione estemporanea. No! Fu un lavoro bello. L’amore di Dio creò le condizioni concrete di un’alleanza irrevocabile, solida, destinata a durare.

L’alleanza d’amore tra l’uomo e la donna, alleanza per la vita, non si improvvisa, non si fa da un giorno all’altro. Non c’è il matrimonio express: bisogna lavorare sull’amore, bisogna camminare. L’alleanza dell’amore dell’uomo e della donna si impara e si affina. Mi permetto di dire che è un’alleanza artigianale. Fare di due vite una vita sola, è anche quasi un miracolo, un miracolo della libertà e del cuore, affidato alla fede. Dovremo forse impegnarci di più su questo punto, perché le nostre “coordinate sentimentali” sono andate un po’ in confusione. Chi pretende di volere tutto e subito, poi cede anche su tutto – e subito – alla prima difficoltà (o alla prima occasione). Non c’è speranza per la fiducia e la fedeltà del dono di sé, se prevale l’abitudine a consumare l’amore come una specie di “integratore” del benessere psico-fisico. L’amore non è questo! Il fidanzamento mette a fuoco la volontà di custodire insieme qualcosa che mai dovrà essere comprato o venduto, tradito o abbandonato, per quanto allettante possa essere l’offerta. Ma anche Dio, quando parla dell’alleanza con il suo popolo, lo fa alcune volte in termini di fidanzamento. Nel Libro di Geremia, parlando al popolo che si era allontanato da Lui, gli ricorda quando il popolo era la “fidanzata” di Dio e dice così: «Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza, dell’amore al tempo del tuo fidanzamento» (2,2). E Dio ha fatto questo percorso di fidanzamento; poi fa anche una promessa: lo abbiamo sentito all’inizio dell’udienza, nel Libro di Osea: «Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza. Ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore» (2,21-22). È una lunga strada quella che il Signore fa con il suo popolo in questo cammino di fidanzamento. Alla fine Dio sposa il suo popolo in Gesù Cristo: sposa in Gesù la Chiesa. Il Popolo di Dio è la sposa di Gesù. Ma quanta strada! E voi italiani, nella vostra letteratura avete un capolavoro sul fidanzamento [I Promessi Sposi]. È necessario che i ragazzi lo conoscano, che lo leggano; è un capolavoro dove si racconta la storia dei fidanzati che hanno subìto tanto dolore, hanno fatto una strada piena di tante difficoltà fino ad arrivare alla fine, al matrimonio. Non lasciate da parte questo capolavoro sul fidanzamento che la letteratura italiana ha proprio offerto a voi. Andate avanti, leggetelo e vedrete la bellezza, la sofferenza, ma anche la fedeltà dei fidanzati.

La Chiesa, nella sua saggezza, custodisce la distinzione tra l’essere fidanzati e l’essere sposi - non è lo stesso - proprio in vista della delicatezza e della profondità di questa verifica. Stiamo attenti a non disprezzare a cuor leggero questo saggio insegnamento, che si nutre anche dell’esperienza dell’amore coniugale felicemente vissuto. I simboli forti del corpo detengono le chiavi dell’anima: non possiamo trattare i legami della carne con leggerezza, senza aprire qualche durevole ferita nello spirito (1 Cor 6,15-20).

Certo, la cultura e la società odierna sono diventate piuttosto indifferenti alla delicatezza e alla serietà di questo passaggio. E d’altra parte, non si può dire che siano generose con i giovani che sono seriamente intenzionati a metter su casa e mettere al mondo figli! Anzi, spesso pongono mille ostacoli, mentali e pratici. Il fidanzamento è un percorso di vita che deve maturare come la frutta, è una strada di maturazione nell’amore, fino al momento che diventa matrimonio.

I corsi prematrimoniali sono un’espressione speciale della preparazione. E noi vediamo tante coppie, che magari arrivano al corso un po’ controvoglia, “Ma questi preti ci fanno fare un corso! Ma perché? Noi sappiamo!” … e vanno controvoglia. Ma dopo sono contente e ringraziano, perché in effetti hanno trovato lì l’occasione – spesso l’unica! – per riflettere sulla loro esperienza in termini non banali. Sì, molte coppie stanno insieme tanto tempo, magari anche nell’intimità, a volte convivendo, ma non si conoscono veramente. Sembra strano, ma l’esperienza dimostra che è così. Per questo va rivalutato il fidanzamento come tempo di conoscenza reciproca e di condivisione di un progetto. Il cammino di preparazione al matrimonio va impostato in questa prospettiva, avvalendosi anche della testimonianza semplice ma intensa di coniugi cristiani. E puntando anche qui sull’essenziale: la Bibbia, da riscoprire insieme, in maniera consapevole; la preghiera, nella sua dimensione liturgica, ma anche in quella “preghiera domestica”, da vivere in famiglia, i sacramenti, la vita sacramentale, la Confessione, la Comunione in cui il Signore viene a dimorare nei fidanzati e li prepara ad accogliersi veramente l’un l’altro “con la grazia di Cristo”; e la fraternità con i poveri, con i bisognosi, che ci provocano alla sobrietà e alla condivisione. I fidanzati che si impegnano in questo crescono ambedue e tutto questo porta a preparare una bella celebrazione del Matrimonio in modo diverso, non mondano ma in modo cristiano! Pensiamo a queste parole di Dio che abbiamo sentito quando Lui parla al suo popolo come il fidanzato alla fidanzata: «Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza. Ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore» (Os 2,21-22). Ogni coppia di fidanzati pensi a questo e dica l’un l’altro: “Ti farò mia sposa, ti farò mio sposo”. Aspettare quel momento; è un momento, è un percorso che va lentamente avanti, ma è un percorso di maturazione. Le tappe del cammino non devono essere bruciate. La maturazione si fa così, passo a passo.

Il tempo del fidanzamento può diventare davvero un tempo di iniziazione, a cosa? Alla sorpresa! Alla sorpresa dei doni spirituali con i quali il Signore, tramite la Chiesa, arricchisce l’orizzonte della nuova famiglia che si dispone a vivere nella sua benedizione. Adesso io vi invito a pregare la Santa Famiglia di Nazareth: Gesù, Giuseppe e Maria. Pregare perché la famiglia faccia questo cammino di preparazione; a pregare per i fidanzati. Preghiamo la Madonna tutti insieme, un’Ave Maria per tutti i fidanzati, perché possano capire la bellezza di questo cammino verso il Matrimonio. [Ave Maria….]. E ai fidanzati che sono in piazza: “Buona strada di fidanzamento!”.

[00881-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

 

Speaker:

Frères et sœurs, aujourd’hui, je parlerai des fiançailles. La liberté du lien du mariage demande que la décision soit prise de manière consciente, et ne repose pas seulement sur l’attraction et le sentiment. L’alliance d’amour entre un homme et une femme ne s’improvise pas: elles s’apprend, elle se perfectionne. Au temps des fiançailles, les deux personnes sont appelées à faire ensemble un travail d’approfondissement de leur amour. Faire de deux vies une seule vie est un miracle de la liberté et du cœur, confié à la foi. L’Eglise fait bien la distinction entre les fiançailles et le mariage, en vue, précisément, de permettre cette vérification. Les liens charnels ne peuvent pas être traités à la légère, sans ouvrir des blessures durables dans l’esprit. Les fiançailles doivent être revalorisées comme chemin de préparation au mariage, soutenu par le témoignage d’époux chrétiens, par la prière, la lecture de la Bible, la Confession et la Communion fréquentes, la fraternité avec les pauvres. C’est ainsi que se prépare un bon mariage chrétien.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i fedeli di Beirut, accompagnati da Mons. Salim Bustros, e quelli del Cameroun, come pure i gruppi venuti dalla Francia. Prego specialmente per tutti coloro che si preparano al matrimonio, e invito le comunità cristiane a incoraggiarli ed aiutarli nel compimento del loro generoso progetto. Che Dio vi benedica.

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier les pèlerins de Beyrouth, accompagnés de Monseigneur Salim Bustros, les pèlerins du Cameroun, ainsi que les groupes venus de France. Je prie spécialement pour tous ceux qui se préparent au mariage, et j’invite les communautés chrétiennes à les encourager et à les aider dans l’accomplissement de leur généreux projet. Que Dieu vous bénisse.

[00882-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on marriage and the family, today we reflect on the importance of engagement as a preparation for marriage. The word “engagement” itself speaks of entrustment and commitment. Engagement is a time when couples come to know one another better in planning for the beautiful yet demanding enterprise of marriage. Love itself demands this preparation, which makes possible a free, generous and sober decision to enter into a life-long covenant of love. For this reason the Church stresses the importance of the period of engagement by offering courses of marriage preparation. With the help of Christian married couples, fiancés are challenged to reflect together on their love, their future and the importance of faith and prayer in the life they are about to share. Let us pray for young people looking forward to marriage, that they will prepare for the wedding day not in a worldly or banal way, but with the wisdom, hope and joy born of their faith in Christ.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Gran Bretagna, Svizzera, Cina, India, Indonesia, Giappone, Canada e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace nel Signore. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including those from Great Britain, Switzerland, China, India, Indonesia, Japan, Canada and the United States of America. Upon all of you, and your families, I invoke an abundance of joy and peace in the Lord Jesus. God bless you all!

[00883-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, die heutige Katechese ist dem Thema der Verlobung gewidmet. Sie ist eine wichtige Zeit, um die Berufung und Entscheidung zur Ehe zu prüfen. Die Verlobten müssen gemeinsam an ihrer Liebe „arbeiten“, sich kennen lernen, von- und miteinander lernen. Der lebenslange Liebesbund zwischen Mann und Frau kann nicht einfach improvisiert werden, man lernt und formt ihn. Wer verlangt, alles und sofort zu haben, der gibt bei der ersten Schwierigkeit oder erstbesten Gelegenheit auch alles und sofort auf. Man kann nicht auf Vertrauen und Treue in der Selbsthingabe hoffen, wenn man gewohnt ist, die Liebe als eine Art „Zusatz“ zum körperlich-geistigen Wohl zu konsumieren. Die Kirche bewahrt die Unterscheidung zwischen verlobt sein und verheiratet sein im Hinblick auf die Ernsthaftigkeit des Prüfens. Die Gesellschaft heute schenkt diesem wichtigen Abschnitt kaum Beachtung, andererseits werden denen, die heiraten und eine Familie begründen wollen, unzählige Hindernisse in den Weg gelegt. Eine Hilfe für die Vorbereitung sind die Ehekurse. Oft sind sie die einzige Gelegenheit, dass zukünftige Ehepaare tiefer gehend über ihre Erfahrung nachdenken, denn wie viele von ihnen, die manchmal sogar lange schon zusammenleben, kennen sich nicht wirklich. Gerade deshalb sollte die Verlobung als Zeit des gegenseitigen Kennenlernens und Gestalten eines gemeinsamen Plans fürs Leben neu aufgewertet werden. Wichtig sind auch das Zeugnis christlicher Eheleute und die allgemein wesentlichen Dinge: das Lesen der Heiligen Schrift, das Gebet zu Hause und beim Gottesdienst, die Beichte, die Kommunion, die Nächstenliebe und Unterstützung der Armen. All das bereitet darauf vor, die Trauung nicht weltlich, sondern christlich zu feiern.

Santo Padre:

Un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. Saluto l’associazione delle famiglie della Diocesi di Würzburg accompagnata dal Vescovo Mons. Friedhelm Hofmann, nonché i numerosi gruppi di giovani, in particolare i cresimandi provenienti dalla Diocesi di Rottemburgo-Stoccarda e i ministranti di Berchtesgaden. Lo Spirito Santo vi renda sempre di più testimoni gioiosi del Vangelo e dell’amore di Cristo. Con affetto vi benedico tutti.

Speaker:

Herzlich heiße ich alle deutschsprachigen Pilger willkommen. Ich begrüße den Familienbund des Bistums Würzburg in Begleitung von Bischof Friedhelm Hofmann sowie die vielen Gruppen von Jugendlichen, besonders die Firmlinge aus dem Bistum Rottenburg-Stuttgart und die Ministranten aus Berchtesgaden. Der Heilige Geist mache euch immer mehr zu freudigen Zeugen des Evangeliums und der Liebe Christi. Von Herzen segne ich euch alle.

[00884-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

La catequesis de hoy está centrada en el noviazgo, llamado a poner las bases de un proyecto de amor común, y que debe ser asumido con plena conciencia.

El matrimonio, como vocación de Dios, no es sólo una relación basada en la atracción y el sentimiento, sino que establece una alianza tan sólida y duradera, que hace de dos vidas una sola, un auténtico milagro de la libertad humana y de la gracia de Dios. Una alianza así no se improvisa de un dia para otro. El noviazgo crea las condiciones favorables para que el hombre y la mujer se conozcan a fondo, para que maduren la decisión responsable por algo tan grande, que no se puede comprar ni vender.

La cultura consumista del “usar y tirar”, del “todo y enseguida”, imperante en nuestra sociedad muchas veces tiende a convertir el amor en un objeto de consumo, que no puede constituir el fundamento de un compromiso vital.

La Iglesia, en su sabiduría, sabe que el amor no se compra. Y por eso ha preservado la distinción entre el noviazgo y el matrimonio, precisamente para proteger la profundidad del sacramento. Los cursos prematrimoniales son una expresión de esta solicitud por la preparación a los esposos. Hoy más que nunca es necesario revalorizar el noviazgo, como una iniciación a la sorpresa de los dones espirituales con los cuales Dios bendice y enriquece a la familia.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y de América Latina. Invito a todos, especialmente a los esposos cristianos, a acompañar con la oración y el testimonio de amor y fidelidad, a los jóvenes novios que se preparan para el matrimonio. Muchas gracias.

[00885-ES.01] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A aliança de amor para toda a vida entre um homem e uma mulher não se improvisa; aprende-se, aperfeiçoa-se. O noivado é o tempo de conhecimento recíproco e de partilha de um projecto. Aos poucos, o homem aprende o que é a mulher, aprendendo esta mulher concreta; e a mulher aprende o que é o homem, aprendendo este homem concreto. Não se desvalorize a importância desta aprendizagem! Muitos casais dão-se conta, nos Cursos de Preparação para o Matrimónio, que, apesar de ambos se encontrarem há muito tempo ou até conviverem, na verdade não se conhecem. Limitam-se a ler as coordenadas sentimentais, que os deixam baralhados. O noivado põe à prova a vontade de guardar algo que nunca deverá ser comprado ou vendido, atraiçoado ou abandonado por mais atraente que possa ser a contra-oferta. Hoje, felizmente, a maioria dos jovens no mundo pode casar-se por livre decisão das suas vontades, que se põem de acordo para fazer de duas vidas uma vida só. Isto é um milagre da liberdade e do coração, confiado à fé. Por isso, o noivado deve ser valorizado como um tempo de iniciação à descoberta dos dons com que o Senhor enriquece o horizonte da nova família que se dispõe a viver na sua bênção.

 

Santo Padre:

Con grande affetto saluto i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i fedeli della Cattedrale di Bragança do Pará e gli altri gruppi del Brasile, augurando a voi tutti di rendervi sempre conto di quanto la vita sia un dono meraviglioso. Vegli sul vostro cammino la Vergine Maria e vi aiuti ad essere segno di fiducia e di speranza in mezzo ai vostri fratelli. Su di voi e sulle vostre famiglie scenda la Benedizione di Dio.

 

Speaker:

Com grande afecto, saúdo os peregrinos de língua portuguesa, particularmente os fiéis da Catedral de Bragança do Pará e demais grupos do Brasil, com votos de que possais vós todos dar-vos sempre conta do dom maravilhoso que é a vida. Vele sobre o vosso caminho a Virgem Maria e vos ajude a ser sinal de confiança e esperança no meio dos vossos irmãos. Sobre vós e vossas famílias desça a Bênção de Deus.

[00886-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry,

Dziś kilka słów o narzeczeństwie. Po włosku słowo to brzmi fidanzamento i wiąże się z zaufaniem, zażyłością, niezawodnością. To zaufanie i zażyłość odnosi się przede wszystkim do powołania, jakim obdarza Bóg, ponieważ małżeństwo jest przede wszystkim odkryciem Bożego powołania.

Narzeczeństwo jest czasem poważnej pracy nad miłością: pracy wspólnej, zaangażowanej, zmierzającej do głębi. Jest to czas stopniowego odkrywania siebie nawzajem: mężczyzna „uczy się” kobiety, poznając konkretną kobietę, zaś kobieta „uczy się” mężczyzny, poznając tego konkretnego mężczyznę. Jest to piękny trud, którego wymaga sama miłość.

Przymierza miłości między mężczyzną a kobietą, przymierza na całe życie nie organizuje się na prędce: uczy się go i doskonali. Nie ma nadziei na zaufanie i wierność daru z siebie, jeśli dominuje nawyk konsumowania miłości, jako swego rodzaju „integratora” zadowolenia psychofizycznego. Miłość tym nie jest!

Szczególnym przejawem narzeczeńskiego przygotowania są kursy przedmałżeńskie. Droga przygotowania do małżeństwa musi być ukierunkowana, wykorzystując także proste, lecz pełne życiowej mądrości doświadczenie małżonków chrześcijańskich. Trzeba też zwrócić się ku temu, co istotne: ku wspólnemu, świadomemu odkrywaniu Biblii, ku modlitwie w jej wymiarze liturgicznym, ale także „domowym”; ku spowiedzi i Komunii św., aby narzeczeni przyjęli siebie nawzajem naprawdę „z łaską Chrystusa”.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini polacchi. Cari amici, oggi in modo particolare rivolgiamo il pensiero ai fidanzati e preghiamo per loro, affinché il periodo di preparazione al matrimonio sia per loro scuola di amore e di responsabilità, nonché di apertura ai doni spirituali con i quali il Signore, tramite la Chiesa, arricchisce l’orizzonte della nuova famiglia che si dispone a vivere nella sua benedizione.

Speaker:

Pozdrawiam polskich pielgrzymów. Drodzy przyjaciele, dziś w sposób szczególny zwracamy myśl ku narzeczonym i modlimy się, aby okres przygotowania do małżeństwa był dla nich szkołą miłości i odpowiedzialności oraz otwierania się na dary duchowe, którymi Pan za pośrednictwem Kościoła ubogaca perspektywę nowej rodziny pragnącej żyć Jego błogosławieństwem.

[00887-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua araba

 

Speaker:

[أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، أريد اليوم أن أتحدّث عن الخطوبة. إنها الزمن الذي يُدعى فيه الشخصان ليكتشف الواحد الآخر شيئًا فشيئًا وبشكل متبادل: إنّه إلتزام جميل ويتطلّبه الحبّ عينه، لأنّ الحبّ ليس فقط سعادة هانئة وإحساسًا ساحرًا... وبالتالي فعهد الحبّ بين الرجل والمرأة، عهد للحياة لا يُرتجل بل يُتعلَّم ويُشحّذ. إنّه عهد حِرَفيّ أن تجعل من حياتان حياةً واحدة، إنّها أيضًا معجزة الحريّة والقلب التي أوكلت للإيمان. إنّ الكنيسة بحكمتها تحافظ على التميّيز بين الخطوبة والزواج فلنتنبّه إذًا لكي لا نستخفَّ بهذا التعليم الحكيم الذي يتغذّى أيضًا من خبرة الحبّ الزوجيّ المعاش بسعادة. لذلك ينبغي إعادة تثمين الخطوبة كزمن معرفة متبادلة ومشاركة في مشروع ما. ينبغي أن توضع مسيرة الإستعداد للزواج في هذا المنظار، بالإستفادة من شهادة الأزواج المسيحيّين البسيطة وإنّما المفعمة بالزخم. وبالتشديد هنا أيضًا على الجوهريّ: إعادة إكتشاف الكتاب المقدّس معًا؛ والصلاة التي تُعاش في العائلة ليس فقط في بُعدِها الليتورجيّ وإنّما في بعدها البيتيّ أيضًا؛ الإعتراف والمناولة التي من خلالها يأتي الربّ ليُقيم في الخُطّاب ويُعدّهم ليقبل حقًّا واحدهم الآخر "بنعمة المسيح". أيه الإخوة والأخوات الأعزاء، يمكن لزمن الخطوبة أن يصبح فعلاً زمن تنشئة على مفاجأة العطايا الروحيّة التي، وبواسطة الكنيسة، يُغني بها الربّ أفق العائلة الجديدة التي تستعد لتعيش في بركته]

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, la Vergine Maria, che veneriamo in questo mese di maggio, sia maestra di tenerezza e di amore per tutti voi e sia il vostro esempio per vivere nell’unità e nell’armonia familiare. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربيّة، وخاصةً بالقادمينَ من الشّرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، لتكن العذراء مريم التي نكرّمها في شهر أيار هذا معلمّة لكم جميعًا في المحبّة والحنان ولتكن مثالكم لعيش الوحدة والتناغم العائليّ. ليبارككم الربّ!

[00888-AR.01] [Testo originale: Arabo]

Saluti particolari nelle diverse lingue

In lingua slovacca

Santo Padre:

Di cuore saluto i pellegrini slovacchi, particolarmente i gruppi parrocchiali, come pure i sacerdoti dell’Arcidiocesi di Košice che celebrano il decimo anniversario della loro ordinazione sacerdotale. Cari fratelli e sorelle, domenica scorsa abbiamo celebrato la Solennità della Pentecoste. Vi esorto ad essere sempre docili all’azione dello Spirito Santo. Con affetto benedico voi ed i vostri cari.

Speaker:

Zo srdca pozdravujem slovenských pútnikov, osobitne zfarnosti Kapušany, Lemešany, Nová Ves nad Žitavou, Košice aokolie, ako aj kňazov Košickej arcidiecézy, ktorí slávia desiate výročie svojej kňazskej vysviacky. Drahí bratia a sestry, minulú nedeľu sme slávili slávnosť Zoslania Ducha Svätého. Povzbudzujem vás, aby ste boli stále vnímaví na pôsobenie Ducha Svätého. S láskou žehnám vás ivašich drahých.

[00890-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i cresimandi della Diocesi di Teggiano-Policastro, con il Vescovo Mons. Antonio De Luca; i partecipanti al Convegno del Movimento Apostolico e al simposio L’arte: luce di Dio; e i fedeli di Cascia e Norcia, accompagnati dall’Arcivescovo di Spoleto Mons. Renato Boccardo. Saluto l’Associazione Meter di Avola; gli studenti dell’Istituto Santa Maria di Roma, che ricordano i 125 anni di attività didattica; la Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice; e i militari di Napoli e Salerno. La visita alla Città Eterna in questo mese mariano vi aiuti a riscoprire il senso cristiano della festa come momento di incontro con Dio e di comunione con i fratelli.

Un pensiero speciale ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Ieri ricorreva la memoria di San Filippo Neri, di cui celebriamo il quinto centenario della nascita. La sua attenzione per l’oratorio stimoli voi, cari giovani, a testimoniare con gioia la fede nella vostra vita; il suo abbandono in Cristo Salvatore sostenga voi, cari ammalati, nei momenti di maggiore sconforto; e il suo apostolato nelle periferie inviti voi, cari sposi novelli, a sostenere i più deboli e bisognosi della vostra famiglia.

[00889-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0404-XX.01]