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L’Udienza Generale, 22.04.2015


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluto in lingua italiana

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla famiglia, si è soffermato ancora sulla complementarietà tra uomo e donna nel disegno della Creazione.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle,

nella precedente catechesi sulla famiglia, mi sono soffermato sul primo racconto della creazione dell’essere umano, nel primo capitolo della Genesi, dove sta scritto: «Dio creò l’uomo a sua immagine: a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò» (1,27).

Oggi vorrei completare la riflessione con il secondo racconto, che troviamo nel secondo capitolo. Qui leggiamo che il Signore, dopo aver creato il cielo e la terra, «plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente» (2,7). E’ il culmine della creazione. Ma manca qualcosa: poi Dio pone l’uomo in un bellissimo giardino perché lo coltivi e lo custodisca (cfr 2,15).

Lo Spirito Santo, che ha ispirato tutta la Bibbia, suggerisce per un momento l’immagine dell’uomo solo - gli manca qualcosa -, senza la donna. E suggerisce il pensiero di Dio, quasi il sentimento di Dio che lo guarda, che osserva Adamo solo nel giardino: è libero, è signore,… ma è solo. E Dio vede che questo «non è bene»: è come una mancanza di comunione, gli manca una comunione, una mancanza di pienezza. «Non è bene» – dice Dio – e aggiunge: «voglio fargli un aiuto che gli corrisponda» (2,18).

Allora Dio presenta all’uomo tutti gli animali; l’uomo dà ad ognuno di essi il suo nome – e questa è un’altra immagine della signoria dell’uomo sul creato –, ma non trova in alcun animale l’altro simile a sé. L’uomo continua solo. Quando finalmente Dio presenta la donna, l’uomo riconosce esultante che quella creatura, e solo quella, è parte di lui: «osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne» (2,23). Finalmente c’è un rispecchiamento, una reciprocità. Quando una persona – è un esempio per capire bene questo – vuole dare la mano a un’altra, deve averla davanti a sé: se uno dà la mano e non ha nessuno la mano rimane lì….., gli manca la reciprocità. Così era l’uomo, gli mancava qualcosa per arrivare alla sua pienezza, gli mancava la reciprocità. La donna non è una “replica” dell’uomo; viene direttamente dal gesto creatore di Dio. L’immagine della “costola” non esprime affatto inferiorità o subordinazione, ma, al contrario, che uomo e donna sono della stessa sostanza e sono complementari e che hanno anche questa reciprocità. E il fatto che – sempre nella parabola – Dio plasmi la donna mentre l’uomo dorme, sottolinea proprio che lei non è in alcun modo una creatura dell’uomo, ma di Dio. Suggerisce anche un’altra cosa: per trovare la donna - e possiamo dire per trovare l’amore nella donna -, l’uomo prima deve sognarla e poi la trova.

La fiducia di Dio nell’uomo e nella donna, ai quali affida la terra, è generosa, diretta, e piena. Si fida di loro. Ma ecco che il maligno introduce nella loro mente il sospetto, l’incredulità, la sfiducia. E infine, arriva la disobbedienza al comandamento che li proteggeva. Cadono in quel delirio di onnipotenza che inquina tutto e distrugge l’armonia. Anche noi lo sentiamo dentro di noi tante, volte, tutti.

Il peccato genera diffidenza e divisione fra l’uomo e la donna. Il loro rapporto verrà insidiato da mille forme di prevaricazione e di assoggettamento, di seduzione ingannevole e di prepotenza umiliante, fino a quelle più drammatiche e violente. La storia ne porta le tracce. Pensiamo, ad esempio, agli eccessi negativi delle culture patriarcali. Pensiamo alle molteplici forme di maschilismo dove la donna era considerata di seconda classe. Pensiamo alla strumentalizzazione e mercificazione del corpo femminile nell’attuale cultura mediatica. Ma pensiamo anche alla recente epidemia di sfiducia, di scetticismo, e persino di ostilità che si diffonde nella nostra cultura – in particolare a partire da una comprensibile diffidenza delle donne – riguardo ad un’alleanza fra uomo e donna che sia capace, al tempo stesso, di affinare l’intimità della comunione e di custodire la dignità della differenza.

Se non troviamo un soprassalto di simpatia per questa alleanza, capace di porre le nuove generazioni al riparo dalla sfiducia e dall’indifferenza, i figli verranno al mondo sempre più sradicati da essa fin dal grembo materno. La svalutazione sociale per l’alleanza stabile e generativa dell’uomo e della donna è certamente una perdita per tutti. Dobbiamo riportare in onore il matrimonio e la famiglia! La Bibbia dice una cosa bella: l’uomo trova la donna, si incontrano e l’uomo deve lasciare qualcosa per trovarla pienamente. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre per andare da lei. E’ bello! Questo significa incominciare una nuova strada. L’uomo è tutto per la donna e la donna è tutta per l’uomo.

La custodia di questa alleanza dell’uomo e della donna, anche se peccatori e feriti, confusi e umiliati, sfiduciati e incerti, è dunque per noi credenti una vocazione impegnativa e appassionante, nella condizione odierna. Lo stesso racconto della creazione e del peccato, nel suo finale, ce ne consegna un’icona bellissima: «Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelle e li vestì» (Gen 3,21). E’ un’immagine di tenerezza verso quella coppia peccatrice che ci lascia a bocca aperta: la tenerezza di Dio per l’uomo e per la donna! E’ un’immagine di custodia paterna della coppia umana. Dio stesso cura e protegge il suo capolavoro.

[00650-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Chers frères et sœurs, dans le livre de la Genèse, il nous est dit que la femme n’est pas une «réplique» de l’homme. Elle est une créature de Dieu et non de l’homme! La confiance de Dieu à l’égard de l’homme et de la femme est grande. Mais le péché va provoquer entre eux défiance et division. Ils seront tentés dans leurs relations par mille formes de malversations, de séduction mensongère et de tyrannie humiliante, parfois dramatiques et violentes. Pensons à l’instrumentalisation du corps féminin dans la culture médiatique actuelle; ou encore à la méfiance et même à l’hostilité qui se répand dans notre culture à l’égard de l’alliance entre un homme et une femme, capable d’améliorer l’intimité de la communion et de garder la dignité de la différence. La dévaluation sociale de l’alliance stable et féconde de l’homme et de la femme est certainement une perte pour tous. Nous devons remettre en honneur le mariage et la famille. Dans les circonstances actuelles, la sauvegarde de l’alliance de l’homme et de la femme, même s’ils sont pécheurs et blessés, découragés et humiliés, est pour nous croyants une vocation exigeante et passionnante. Dieu lui-même garde et protège avec tendresse le couple humain, son chef d’œuvre!

Santo Padre:

Sono lieto di accogliere i cari amici di lingua francese, particolarmente le parrocchie e i numerosi giovani venuti dalla Francia, come pure il gruppo parrocchiale francese di Bucarest. Che Dio benedica ciascuna delle vostre famiglie e doni a quelle che la vita ha ferito la forza e il coraggio nella prova! Buon pellegrinaggio!

Speaker:

Je suis heureux de vous accueillir chers amis de langue française, particulièrement les paroisses et les nombreux jeunes venus de France, ainsi que la paroisse francophone de Bucarest. Que Dieu bénisse chacune de vos familles et donne à celles que la vie a brisées la force et le courage dans l’épreuve! Bon pèlerinage!

[00651-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: Continuing our catechesis on the family, we recall God’s creation of man from the ground. He is placed in the garden, where he is to care for creation. Yet God sees that man is alone, and so he creates woman, someone complementary with whom man can share his life. Man and woman are created to live a life of reciprocity, to enter into a covenant together. Yet sin introduces discord into their relationship, lack of trust and suspicion. We see throughout history the fruit of this sin, especially towards women – oppression, violence and exploitation. Most recently, this mistrust and scepticism has led our culture to disregard the marriage covenant between a man and a woman, that covenant which deepens communion and safeguards the dignity of their uniqueness. When the stable and fruitful covenant between a man and a woman is devalued by society, it is a loss for everyone, especially the young. For all our sins and weaknesses, our vocation is to care for the covenant of marriage. It is a vital and energizing vocation, through which we cooperate with our heavenly Father, who himself always cares for and protects this great gift.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua inglese presenti a questa Udienza, specialmente quelli provenienti rispettivamente da Irlanda, Finlandia, Norvegia, Sud Africa, Australia, Cina, Giappone, Canada e Stati Uniti. Il Signore Risorto vi confermi nella fede e vi renda testimoni del suo amore e della sua misericordia. Dio vi benedica!

Speaker:

I offer an affectionate greeting to all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience, including those from Ireland, Finland, Norway, South Africa, Australia, China, Japan, Canada and the United States. May the Risen Lord confirm you in faith and make you witnesses of his love and mercy. May God bless you all!

[00652-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, im zweiten Schöpfungsbericht des Buches Genesis hören wir, wie Gott den ersten Menschen erschafft und erkennt, dass es nicht gut ist, wenn er allein bleibt. Adam ist Herr seiner selbst, aber es fehlt ihm die Gemeinschaft, die Fülle. Gott will ihm daher eine Hilfe machen, die ihm entspricht. Unter den Tieren, die Gott ins Dasein ruft, findet der Mann keinen wahren Partner. Erst als er die Frau sieht, weiß er, dass allein sie Bein von seinem Bein und Fleisch von seinem Fleisch ist. Allein die Frau entspricht ihm und ergänzt ihn. Leider erwidern Mann und Frau das große Vertrauen Gottes, seine Schöpfung zu bebauen und zu hüten, mit Misstrauen und Ungehorsam. Die Sucht nach Allmacht zerstört die Harmonie zwischen Gott und Mensch, aber auch zwischen Mann und Frau. Denken wir an die verschiedenen Formen des Chauvinismus wie auch die Kommerzialisierung des Körpers der Frau in der heutigen Medienkultur. Ohne die stabile und fruchtbare Verbindung von Mann und Frau nimmt die ganze Gesellschaft schweren Schaden und besonders die Kinder werden immer mehr entwurzelt. Den Weg der Ehe und Familie treu zu gehen ist eine Herausforderung. Aber Gott bekleidete Mann und Frau mit Röcken aus Fellen (vgl. Gen 3,21). Das ist ein Zeichen seiner Zärtlichkeit und väterlichen Fürsorge gegenüber dem schwachen Menschenpaar. Betet und vertraut darauf, dass Gott selber sich um die Eheleute und Familien kümmert und sie beschützt.

Santo Padre:

Sono lieto di accogliere i fedeli di lingua tedesca. Diventiamo sempre più famiglie di preghiera, e affidiamo le nostre famiglie alla celeste intercessione della Beatissima Vergine Maria, Madre del Bell’Amore e Regina delle famiglie. Dio vi benedica.

Speaker:

Mit Freude heiße ich die Gläubigen deutscher Sprache willkommen. Werden wir immer mehr Familien des Gebets und vertrauen wir unsere Familien der himmlischen Fürsprache der allerseligsten Jungfrau Maria an, der Mutter der schönen Liebe und der Königin der Familien. Gott segne euch.

[00653-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En la catequesis de hoy hemos reflexionado sobre el segundo capítulo del Génesis, donde leemos que Dios creó al hombre como culmen de toda la creación. En este relato, el hombre aparece por un momento sin la mujer, libre y señor, pero está solo, se siente solo. Dios mismo reconoce que esta realidad no es buena, que es una falta de plenitud y de comunión, por tanto decide crear a la mujer. El hombre la reconoce inmediatamente como alguien que le es recíproco y que lo complementa, no como un reflejo o una réplica de sí mismo.

Dios deposita en el hombre y en la mujer una confianza plena, pero el maligno pone en su corazón la sombra de la sospecha y la desconfianza, llevándoles a la desobediencia a Dios y a destruir la armonía entre ellos. Su relación empieza a verse asediada por mil formas de seducción engañosa, de humillación e incluso de violencia. Todo esto ha ido aumentando la desconfianza entre ellos y la dificultad de una alianza plena entre el hombre y la mujer, capaz de una relación íntima de comunión y de respeto de las diferencias. Al mismo tiempo, se ha ido desvalorizando socialmente la alianza estable y generadora entre ambos, lo que siempre constituye una gran pérdida para todos. ¡Qué importante es que se revalorice el matrimonio y la familia!

El ejemplo de Dios misericordioso, que nunca abandona a la pareja que pecó, sino que cuida de ellos con ternura y amor paternal, debe avivar en los creyentes la vocación y el compromiso de proteger y sostener esta alianza de vida y amor que Dios ha querido para el hombre y la mujer.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, Argentina y México, así como a los venidos de otros países latinoamericanos. Que imitando a nuestra madre la Virgen María, aprendamos a obedecer a Dios y a fortalecer, entre los hombres y mujeres de hoy, la armonía primera con la que fueron creados y queridos por Dios. Que Dios les bendiga.

[00654-ES.01] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

No livro do Gênesis, lemos que inicialmente Adão, o primeiro homem, sentia-se sozinho, mesmo vivendo cercado de tantos animais. Querendo pôr remédio à sua solidão, Deus lhe apresenta a mulher, que o homem acolhe exultante, como um ser igual. Com a imagem bíblica da costela de Adão, da qual Eva é plasmada por Deus, não se quer afirmar uma inferioridade da mulher - ela não é uma réplica do homem-, mas expressa uma reciprocidade entre eles: possuem a mesma natureza e são complementares. Contudo, por sugestão do maligno, os dois são tentados pelo delírio da onipotência e desobedecem a Deus. Este pecado rompe a harmonia que existia entre eles, gerando desconfiança, divisão, prepotência. Machismo, instrumentalização do corpo feminino e recusa a viver uma aliança, na diferença e complementariedade, entre o homem e a mulher são consequências dessa desarmonia. Porém, Deus não abandona o homem e a mulher após o pecado: a exemplo de Deus, também os cristãos devem buscar curar as feridas nas relações e recuperar o valor do matrimônio e da família.

Santo Padre:

Rivolgo un saluto cordiale a tutti i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i fedeli venuti da Portogallo, Svizzera e Brasile. Pregate per tutte le famiglie, specialmente per quelle che si trovano in difficoltà, certi che esse sono un dono di Dio e il fondamento della vita sociale! Dio vi benedica!

Speaker:

Dirijo uma cordial saudação a todos os peregrinos de língua portuguesa, particularmente aos fiéis vindos de Portugal, da Suíça e do Brasil. Rezai por todas as famílias, especialmente aquelas que passam por dificuldades, na certeza de que as famílias são um dom de Deus e o fundamento da vida social. Que Deus vos abençoe!

[00655-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua polacca

Speaker:

Ojciec Święty zwrócił dzisiaj naszą uwagę na drugi biblijny opis stworzenia człowieka. Oto Adam nadaje w raju każdemu ze zwierząt stosowne imię. Pozostaje jednak sam. Bóg „czyni zatem odpowiednią dla niego pomoc” (Rdz 2,18) – stwarza kobietę. Mężczyzna z radością wyznaje: „Ta dopiero jest kością z moich kości i ciałem z mego ciała!” (2,23). Jest wreszcie odzwierciedlenie, wzajemność. Kobieta nie jest jednak „repliką” mężczyzny. Obraz stworzenia jej z żebra mężczyzny nie oznacza jej niższości czy przyporządkowania. Przeciwnie, wskazuje, że mężczyzna i kobieta są z tej samej substancji i wzajemnie się uzupełniają. Ufność Boga pokładana w mężczyźnie i kobiecie zostaje niestety zachwiana przez grzech. Burzy on między nimi harmonię, porządek, relacje. Rodzi się kłamstwo, chęć dominowania, arogancja. Wyrazem tego na przestrzeni wieków są: despotyzm kultur patriarchalnych, formy maskulinizmu, komercjalizacja ciała w kulturze medialnej, sceptycyzm i wrogość współczesnej kultury, co do sakramentalnego przymierza małżeńskiego. Tymczasem to ono cementuje intymną komunię małżonków i stoi na straży właściwego rozumienia komplementarności mężczyzny i kobiety. Niech naszym pilnym zadaniem stanie się troska o przywrócenie właściwej godności małżeństwu i rodzinie.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini polacchi. Domani celebreremo la solennità di Sant’Adalberto. Il suo martirio, oltre mille anni fa, divenne fondamento della vostra chiesa e della vostra nazione. San Giovanni Paolo II disse che egli “rimane un ispiratore ineguagliabile per coloro che oggi lavorano alla costruzione di un’Europa rinnovata nella fedeltà alle sue radici culturali e religiose” (Gniezno, 3 VI 1997). La celeste protezione del Patrono della Polonia vi confermi nella fede e interceda per la pace e lo sviluppo della vostra patria. Dio vi benedica.

Speaker:

Witam pielgrzymów polskich. Jutro przypada uroczystość św. Wojciecha. Jego męczeńska śmierć przed tysiącem lat stała się fundamentem rodzącego się wówczas waszego Kościoła i państwa. Święty Jan Paweł II powiedział o nim, „że jest on natchnieniem dla tych, którzy dziś pracują nad zbudowaniem nowej Europy, z uwzględnieniem jej korzeni kulturowych i religijnych” (Gniezno, 3 VI 1997 r.). Niech wstawiennictwo Patrona Polski umocni was w wierze, wyprosi pokój i rozwój waszej Ojczyzny. Z serca wam błogosławię.

[00656-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua araba

Speaker:

[استكمالا لتعاليمه السابقة عن الرجل والمرأة، توقف قداسة البابا اليوم عند قصة خلق المرأة (تك 2) ليوضح أن آدم، وبرغم وجوده في الفردوس، لم يكن سعيدا لأنه لم يجد بين كل المخلوقات شبيها له. وقد رأى الله أنه "ليس جَيِّداً أَنْ يَكُونَ آدَمُ وَحْدَهُ". فخلق له المرأة من "ضلعه" لا لتكون "استنساخا" له؛ بل تأكيدا على أنهما متساوان ومتكاملان. لكن سفر التكوين يروي أيضًا أن الشرير قد أدخل في أذهانهما الشكَّ وقادهما إلى عصيان وصيّة الله. فكانت ثمرة الخطيئة هي الانقسام بين الرجل والمرأة. وتعرض البابا للأشكال المأسوية والتجاوزات الذكورية السلبية، ولاستغلال المرأة وتسليع جسدها في وسائل الإعلام. ثم أكد قداسته أن الاستخفاف بالعهد الثابت والمنفتح على الإنجاب بين الرجل والمرأة هو خسارة جسيمة، ودعا الجميع إلى إعادة الاعتبار للزواج وللعائلة].

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua araba, ‎in ‎particolare a quelli ‎provenienti dalla Giordania e dal ‎Medio ‎Oriente. La storia della salvezza testimonia che la fedeltà ai comandamenti di Dio porta l’uomo e la donna a vivere una relazione armoniosa, feconda e gioiosa per entrambi, mentre la disobbedienza conduce al dissenso, al sospetto, alla prevaricazione, allo sfruttamento e alla competitività. Chiediamo a Dio di aiutare tutti a riscoprire la grandezza dell’alleanza tra l’uomo e la donna. Il Signore ‎vi ‎benedica tutti e vi ‎protegga dal maligno!‎‎

Speaker:

أتوجه بتحية قلبية للمؤمنين الناطقين باللغة العربية، وخاصة القادمين من الأردن ‏‏ومن ‏ ‏الشرق الأوسط. يشهد تاريخ الخلاص على أن الأمانة لوصايا الله تقود الرجل والمرأة إلى عيش علاقة متناغمة ومثمرة ومفرحة لكليهما، بينما عصيانه يقود إلى الانشقاق والشك والتسلط والاستغلال والتنافسية. لنطلب من الله أن يساعد الجميع على إعادة اكتشاف عظمة العهد بين الرجل والمرأة. ليبارككم الرب جميعا، ويحرسكم من الشرير‏!‏

[00657-AR.01] [Testo originale: Arabo]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Sono lieto di accogliere le giovani suore riunite per il Convegno formativo presso l’USMI, i religiosi del Santissimo Sacramento e i seminaristi di diverse Diocesi italiane: auspico che sappiate dare testimonianza gioiosa della vocazione ricevuta, consapevoli che l’impegno missionario non dipende solo dai nostri sforzi, ma soprattutto dalla grazia che a piene mani elargisce il Signore.

Oggi si celebra la Giornata della Terra. Esorto tutti a vedere il mondo con gli occhi di Dio Creatore: la terra è l’ambiente da custodire e il giardino da coltivare. La relazione degli uomini con la natura non sia guidata dall’avidità, dal manipolare e dallo sfruttare, ma conservi l’armonia divina tra le creature e il creato nella logica del rispetto e della cura, per metterla a servizio dei fratelli, anche delle generazioni future.

Un particolare pensiero porgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Imparate dalla Vergine Maria a vivere questo Tempo Pasquale, concedendo spazio all’ascolto della Parola di Dio e alla pratica della carità, vivendo con gioia l’appartenenza alla Chiesa, la famiglia dei discepoli del Cristo Risorto.

[00658-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0298-XX.01]