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Lettera del Santo Padre ai Presidenti delle Conferenze Episcopali e ai Superiori degli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica circa la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, 05.02.2015


Lettera del Santo Padre ai Presidenti delle Conferenze Episcopali e ai Superiori degli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica circa la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori

Lettera del Santo Padre

Traduzione in lingua inglese

Traduzione in lingua spagnola

Pubblichiamo di seguito il testo della Lettera inviata da Papa Francesco ai Presidenti delle Conferenze Episcopali e ai Superiori degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica circa la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori:

Lettera del Santo Padre

Ai Presidenti delle Conferenze Episcopali
e ai Superiori degli Istituti di vita consacrata
e le Società di vita apostolica

Nel marzo dell'anno scorso ho istituito la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, annunciata già nel dicembre 2013, con lo scopo di offrire proposte e iniziative orientate a migliorare le norme e le procedure per la protezione di tutti i minori e degli adulti vulnerabili, e ho chiamato a farne parte personalità altamente qualificate e note per il loro impegno in questo campo.

Nel luglio successivo, l'incontro con alcune persone che hanno subito abusi sessuali da parte di sacerdoti mi ha offerto l'occasione di essere diretto e commosso testimone dell'intensità delle loro sofferenze e della solidità della loro fede. Ciò mi ha ulteriormente confermato nella convinzione che occorre continuare a fare tutto il possibile per sradicare dalla Chiesa la piaga degli abusi sessuali sui minori e aprire una via di riconciliazione e di guarigione in favore di coloro che sono stati abusati.

Per questi motivi, lo scorso dicembre ho aggiunto alla Commissione alcuni nuovi membri, in rappresentanza delle Chiese particolari di tutto il mondo. E fra pochi giorni, tutti i membri si incontreranno a Roma per la prima volta.

In questo contesto, ritengo che la Commissione potrà essere un nuovo, valido ed efficace strumento per aiutarmi ad animare e a promuovere l'impegno dell'intera Chiesa – ai vari livelli: Conferenze Episcopali, Diocesi, Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica, ecc. – a mettere in atto le azioni necessarie per garantire la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili e dare risposte di giustizia e di misericordia.

Le famiglie devono sapere che la Chiesa non risparmia sforzi per tutelare i loro figli e hanno il diritto di rivolgersi ad essa con piena fiducia, perché è una casa sicura. Non potrà, pertanto, venire accordata priorità ad altro tipo di considerazioni, di qualunque natura esse siano, come ad esempio il desiderio di evitare lo scandalo, poiché non c'è assolutamente posto nel ministero per coloro che abusano dei minori.

Occorre altresì vigilare con attenzione affinché si dia piena attuazione alla Lettera circolare emanata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, il 3 maggio 2011, per aiutare le Conferenze Episcopali nel preparare linee-guida per il trattamento dei casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici. E' importante che le Conferenze Episcopali si dotino di uno strumento per la revisione periodica delle norme e per la verifica del loro adempimento.

Al Vescovo diocesano e ai Superiori maggiori spetta il compito di verificare che nelle parrocchie e nelle altre istituzioni della Chiesa venga garantita la sicurezza dei minori e degli adulti vulnerabili. Come espressione del dovere della Chiesa di manifestare la compassione di Gesù verso coloro che hanno subito abusi sessuali e verso le loro famiglie, le Diocesi e gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica sono esortati ad individuare programmi di assistenza pastorale, che potranno avvalersi dell'apporto di servizi psicologici e spirituali. I Pastori e i responsabili delle comunità religiose siano disponibili all'incontro con le vittime e i loro cari: si tratta di occasioni preziose per ascoltare e per chiedere perdono a quanti hanno molto sofferto.

Per tutti questi motivi, chiedo la vostra collaborazione piena e attenta con la Commissione per la Tutela dei Minori. Il lavoro che ho affidato loro comprende l'assistenza a voi e alle vostre Conferenze, attraverso il reciproco scambio di "prassi virtuose" e di programmi di educazione, formazione e istruzione per quanto riguarda la risposta da dare agli abusi sessuali.

Il Signore Gesù infonda in ciascuno di noi, ministri della Chiesa, quell'amore e quella predilezione per i piccoli che ha caratterizzato la Sua presenza fra gli uomini e che si traduce in una speciale responsabilità per il bene dei minori e degli adulti vulnerabili. Ci aiuti Maria Santissima, Madre della tenerezza e della misericordia, a compiere con generosità e rigore il nostro dovere di riconoscere umilmente e di riparare le ingiustizie del passato e ad essere sempre fedeli al compito di proteggere coloro che Gesù predilige.

Dal Vaticano, 2 Febbraio 2015
Festa della Presentazione del Signore

FRANCISCUS

[00206-01.01] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua inglese

To the Presidents of Episcopal Conferences
and Superiors of Institutes of Consecrated Life
and Societies of Apostolic Life

Last March I established the Pontifical Commission for the Protection of Minors, which had first been announced in December 2013, for the purpose of offering proposals and initiatives meant to improve the norms and procedures for protecting children and vulnerable adults. I then appointed to the Commission a number of highly qualified persons well-known for their work in this field.

At my meeting in July with persons who had suffered sexual abuse by priests, I was deeply moved by their witness to the depth of their sufferings and the strength of their faith. This experience reaffirmed my conviction that everything possible must be done to rid the Church of the scourge of the sexual abuse of minors and to open pathways of reconciliation and healing for those who were abused.

For this reason, last December I added new members to the Commission, in order to represent the Particular Churches throughout the world. In just a few days, all the members will meet in Rome for the first time.

In light of the above, I believe that the Commission can be a new, important and effective means for helping me to encourage and advance the commitment of the Church at every level – Episcopal Conferences, Dioceses, Institutes of Consecrated Life and Societies of Apostolic Life, and others – to take whatever steps are necessary to ensure the protection of minors and vulnerable adults, and to respond to their needs with fairness and mercy.

Families need to know that the Church is making every effort to protect their children. They should also know that they have every right to turn to the Church with full confidence, for it is a safe and secure home. Consequently, priority must not be given to any other kind of concern, whatever its nature, such as the desire to avoid scandal, since there is absolutely no place in ministry for those who abuse minors.

Every effort must also be made to ensure that the provisions of the Circular Letter of the Congregation for the Doctrine of the Faith dated 3 May 2011 are fully implemented. This document was issued to assist Episcopal Conferences in drawing up guidelines for handling cases of sexual abuse of minors by clerics. It is likewise important that Episcopal Conferences establish a practical means for periodically reviewing their norms and verifying that they are being observed.

It is the responsibility of Diocesan Bishops and Major Superiors to ascertain that the safety of minors and vulnerable adults is assured in parishes and other Church institutions. As an expression of the Church’s duty to express the compassion of Jesus towards those who have suffered abuse and towards their families, the various Dioceses, Institutes of Consecrated Life and Societies of Apostolic Life are urged to identify programmes for pastoral care which include provisions for psychological assistance and spiritual care. Pastors and those in charge of religious communities should be available to meet with victims and their loved ones; such meetings are valuable opportunities for listening to those have greatly suffered and for asking their forgiveness.

For all of these reasons, I now ask for your close and complete cooperation with the Commission for the Protection of Minors. The work I have entrusted to them includes providing assistance to you and your Conferences through an exchange of best practices and through programmes of education, training, and developing adequate responses to sexual abuse.

May the Lord Jesus instil in each of us, as ministers of the Church, the same love and affection for the little ones which characterized his own presence among us, and which in turn enjoins on us a particular responsibility for the welfare of children and vulnerable adults. May Mary Most Holy, Mother of tenderness and mercy, help us to carry out, generously and thoroughly, our duty to humbly acknowledge and repair past injustices and to remain ever faithful in the work of protecting those closest to the heart of Jesus.

From the Vatican, 2 February 2015
Feast of the Presentation of the Lord

FRANCISCUS

[00206-02.01] [Original text: Italian]

Traduzione in lingua spagnola

A los Presidentes de las Conferencias Episcopales
y los Superiores de los Institutos de Vida Consagrada
y las Sociedades de Vida Apostólica

En marzo del año pasado instituí la Pontificia Comisión para la tutela de menores, anunciada ya en diciembre de 2013, con el fin de ofrecer propuestas e iniciativas orientadas a mejorar las normas y los procedimientos para la protección de todos los menores y adultos vulnerables, y he llamado a formar parte de dicha Comisión a personas altamente cualificadas y notorias por sus esfuerzos en este campo.

El siguiente mes de julio, en la reunión que tuve con algunas personas que han sido objeto de abusos sexuales por parte de sacerdotes, me sentí conmovido e impresionado por la intensidad de su sufrimiento y la firmeza de su fe. Esto confirmó una vez más mi convicción de que se debe continuar haciendo todo lo posible para erradicar de la Iglesia el flagelo del abuso sexual de menores, y abrir un camino de reconciliación y curación para quien ha sufrido abusos.

Por estas razones, he añadido el pasado mes de diciembre nuevos miembros a la Comisión, en representación de las Iglesias particulares de todo el mundo. Y dentro de pocos días, todos estos miembros se reunirán en Roma por primera vez.

En este contexto, considero que la Comisión será un nuevo, válido y eficaz instrumento para ayudarme a animar y promover el compromiso de toda la Iglesia en sus diversos ámbitos – Conferencias Episcopales, diócesis, Institutos de Vida Consagrada y Sociedades de Vida Apostólica, etc. – para poner en práctica las actuaciones necesarias para garantizar la protección de los menores y adultos vulnerables, y dar respuestas de justicia y misericordia.

Las familias deben saber que la Iglesia no escatima esfuerzo alguno para proteger a sus hijos, y tienen el derecho de dirigirse a ella con plena confianza, porque es una casa segura. Por tanto, no se podrá dar prioridad a ningún otro tipo de consideración, de la naturaleza que sea, como, por ejemplo, el deseo de evitar el escándalo, porque no hay absolutamente lugar en el ministerio para los que abusan de los menores.

También se debe vigilar atentamente que se cumpla plenamente la circular emanada por la Congregación para la Doctrina de la Fe, el 3 de mayo de 2011, para ayudar a las Conferencias Episcopales en la preparación de las líneas maestras para tratar los casos de abuso sexual de menores por parte de clérigos. Es importante que las Conferencias Episcopales adopten un instrumento para revisar periódicamente las normas y comprobar su cumplimiento.

Corresponde al Obispo diocesano y a los Superiores mayores la tarea de verificar que en las parroquias y en otras instituciones de la Iglesia se garantice la seguridad de los menores y los adultos vulnerables. Como expresión del deber de la Iglesia de manifestar la compasión de Jesús a los que han sufrido abuso sexual, y a sus familias, se insta a las diócesis y los Institutos de Vida Consagrada y las Sociedades de Vida Apostólica a establecer programas de atención pastoral, que podrán contar con la aportación de servicios psicológicos y espirituales. Los Pastores y los responsables de las comunidades religiosas han de estar disponibles para el encuentro con los que han sufrido abusos y sus seres queridos: se trata de valiosas ocasiones para escuchar y pedir perdón los que han sufrido mucho.

Por todos estos motivos, pido vuestra colaboración plena y atenta con la Comisión para la tutela de los menores. La tarea que le he encomendado incluye la asistencia a vosotros y a vuestras Conferencias, mediante un intercambio mutuo de «praxis virtuosas» y de programas de educación, formación e instrucción por lo que se refiere a la respuesta que se ha de dar a los abusos sexuales.

Que el Señor Jesús infunda en cada uno de nosotros, ministros de la Iglesia, ese amor y esa predilección por los pequeños que ha caracterizado su presencia entre los hombres, y que se traduce en una responsabilidad especial respecto al bien de los menores y adultos vulnerables. Que María Santísima, Madre de la ternura, nos ayude a cumplir, con generosidad y rigor, nuestro deber de reconocer humildemente y reparar las injusticias del pasado, y a ser siempre fieles a la tarea de proteger a quienes son los predilectos de Jesús.

Vaticano, 2 de febrero de 2015
Fiesta de la Presentación del Señor

FRANCISCUS

[00206-04.02] [Texto original: Italiano]

[B0092-XX.03]