Alle ore 17.45 di questo pomeriggio, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI riceve in Udienza i Dipendenti delle Ville Pontificie, nel congedo dalla residenza estiva.
Pubblichiamo di seguito le parole di saluto che il Papa rivolge loro:
● SALUTO DEL SANTO PADRE
Cari fratelli e sorelle!
Prima di accomiatarmi da Castel Gandolfo, a conclusione del soggiorno estivo, mi è gradito accogliervi per questa visita di congedo, che mi offre l’opportunità di esprimere a ciascuno di voi la mia viva riconoscenza per il lavoro che qui svolgete e di congratularmi in particolar modo per l'animo che ispira questo vostro servizio.
Ringrazio il Direttore, Dottor Saverio Petrillo, per le gentili parole rivoltemi e per i sentimenti che, a nome di tutti, mi ha manifestato. Sono lieto di rinnovare, in questa occasione, l’espressione del mio apprezzamento per la competenza e l’accuratezza che Lei, caro Direttore, unitamente a tutto il Personale, dedica alla cura del Palazzo e delle Ville Pontificie. Il Signore ricompensi ciascuno con abbondanti doni celesti e custodisca voi e le vostre famiglie. Grazie a tutti perché, anche questa estate, mi avete accompagnato con la preghiera e con il vostro diuturno lavoro. Mi siete stati sempre vicini e di questo vi sono riconoscente.
Continuate, cari amici, ad offrire la quotidiana testimonianza della vostra fede, soprattutto ponendovi in docile ascolto della Parola di Dio. Oggi, nella liturgia, celebriamo tre eccelsi Messaggeri di questa Parola che illumina, orienta, difende, consola, soccorre: i santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, inviati da Dio, con missioni specifiche, in momenti particolari della storia della salvezza. Ogni cristiano è chiamato ad accogliere e a vivere ogni giorno, con semplicità e gioia, la Parola di verità che il Signore ci ha comunicato. Nel corso dei secoli la Chiesa ha conosciuto splendide figure di fedeli discepoli di Cristo che si sono nutriti assiduamente e con amore della Sacra Scrittura, ponendo in essa profonda fiducia. Domani faremo memoria di san Girolamo, un Padre della Chiesa che ha posto al centro della propria vita la Bibbia: l’ha tradotta nella lingua latina, l’ha commentata nelle sue opere. Questo eminente dottore della Chiesa ammoniva che «ignorare le Scritture è ignorare Cristo» (Commento ad Isaia, prol.). Perciò, è fondamentale che ogni cristiano viva in contatto e in dialogo personale con la Parola di Dio, donataci nella Sacra Scrittura, leggendola non come parola del passato, ma come Parola viva, che si rivolge oggi a noi e ci interpella.
Carissimi, vi assicuro un costante ricordo nella preghiera, affinché ciascuno possa conoscere e assimilare sempre più profondamente la Parola di Dio, stimolo e sorgente della vita cristiana per tutte le situazioni e per ogni persona. La Vergine Santa è modello di questo ascolto obbediente: imparate da Lei! Il Signore vi conceda giorni lieti e santi; lo Spirito Santo arricchisca dei suoi doni le vostre famiglie.
Ed ora, in segno della mia benevolenza, imparto di cuore a ciascuno di voi qui presenti ed alle persone a voi care una particolare Benedizione Apostolica.
[01308-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0584-XX.01]