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L’UDIENZA GENERALE, 22.09.2010


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE  

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE  

APPELLO DEL SANTO PADRE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Benedetto XVI - proveniente in elicottero dalla residenza estiva di Castel Gandolfo - ha incontrato gruppi di pellegrini e di fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa si è soffermato sul Suo recente Viaggio Apostolico nel Regno Unito.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Infine ha pronunciato un appello per il felice esito dei lavori della riunione plenaria della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Al termine, il Santo Padre è rientrato a Castel Gandolfo.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA  

Cari fratelli e sorelle!

Oggi vorrei soffermarmi a parlare del viaggio apostolico nel Regno Unito, che Dio mi ha concesso di compiere nei giorni scorsi. E’ stata una visita ufficiale e, in pari tempo, un pellegrinaggio nel cuore della storia e dell’oggi di un popolo ricco di cultura e di fede, qual è quello britannico. Si è trattato di un evento storico, che ha segnato una nuova importante fase nella lunga e complessa vicenda delle relazioni tra quelle popolazioni e la Santa Sede. Scopo principale della visita era quello di proclamare beato il Cardinale John Henry Newman, uno dei più grandi inglesi dei tempi recenti, insigne teologo e uomo di Chiesa. In effetti, la cerimonia di beatificazione ha rappresentato il momento preminente del viaggio apostolico, il cui tema era ispirato al motto dello stemma cardinalizio del beato Newman: "Il cuore parla al cuore". E nelle quattro intense e bellissime giornate trascorse in quella nobile terra ho avuto la grande gioia di parlare al cuore degli abitanti del Regno Unito, ed essi hanno parlato al mio, specialmente con la loro presenza e con la testimonianza della loro fede. Ho potuto infatti constatare quanto l’eredità cristiana sia ancora forte e tuttora attiva in ogni strato della vita sociale. Il cuore dei britannici e la loro esistenza sono aperti alla realtà di Dio e vi sono numerose espressioni di religiosità che questa mia visita ha posto ancora più in evidenza.

Sin dal primo giorno della mia permanenza nel Regno Unito, e durante tutto il periodo del mio soggiorno, ovunque ho ricevuto una calorosa accoglienza da parte delle Autorità, degli esponenti delle varie realtà sociali, dei rappresentanti delle diverse Confessioni religiose e specialmente della gente comune. Penso in modo particolare ai fedeli della Comunità cattolica e ai suoi Pastori, che, pur essendo minoranza nel Paese, sono largamente apprezzati e considerati, impegnati nell’annuncio gioioso di Gesù Cristo, facendo splendere il Signore e facendosi sua voce specialmente tra gli ultimi. A tutti rinnovo l’espressione della mia profonda gratitudine, per l’entusiasmo dimostrato e per l’encomiabile solerzia con cui si sono adoperati per la riuscita di questa mia visita, il cui ricordo conserverò per sempre nel mio cuore.

Il primo appuntamento è stato a Edimburgo con Sua Maestà la Regina Elisabetta II, che, unitamente al suo Consorte, il Duca di Edimburgo, mi ha accolto con grande cortesia a nome di tutto il popolo britannico. Si è trattato di un incontro molto cordiale, caratterizzato dalla condivisione di alcune profonde preoccupazioni per il benessere dei popoli del mondo e per il ruolo dei valori cristiani nella società. Nella storica capitale della Scozia ho potuto ammirare le bellezze artistiche, testimonianza di una ricca tradizione e di profonde radici cristiane. A questo ho fatto riferimento nel discorso a Sua Maestà e alle Autorità presenti, ricordando che il messaggio cristiano è diventato parte integrante della lingua, del pensiero e della cultura dei popoli di quelle Isole. Ho parlato anche del ruolo che la Gran Bretagna ha svolto e svolge nel panorama internazionale, menzionando l’importanza dei passi compiuti per una pacificazione giusta e duratura nell’Irlanda del Nord.

L’atmosfera di festa e gioia creata dai ragazzi e dai bambini ha allietato la tappa di Edimburgo. Trasferitomi poi a Glasgow, città impreziosita da incantevoli parchi, ho presieduto la prima Santa Messa del viaggio proprio nel Bellahouston Park. E’ stato un momento di intensa spiritualità, molto importante per i cattolici del Paese, anche in considerazione del fatto che in quel giorno ricorreva la festa liturgica di san Ninian, primo evangelizzatore della Scozia. A quell’assemblea liturgica riunita in attenta e partecipe preghiera, resa ancor più solenne da melodie tradizionali e canti coinvolgenti, ho ricordato l’importanza dell’evangelizzazione della cultura, specialmente nella nostra epoca in cui un pervasivo relativismo minaccia di oscurare l’immutabile verità sulla natura dell’uomo.

Nella seconda giornata ho iniziato la visita a Londra. Qui, ho incontrato dapprima il mondo dell’educazione cattolica, che riveste un ruolo rilevante nel sistema di istruzione di quel Paese. In un autentico clima di famiglia ho parlato agli educatori, ricordando l’importanza della fede nella formazione di cittadini maturi e responsabili. Ai numerosi adolescenti e giovani, che mi hanno accolto con simpatia ed entusiasmo, ho proposto di non perseguire obiettivi limitati, accontentandosi di scelte comode, ma di puntare a qualcosa di più grande, vale a dire la ricerca della vera felicità, che si trova soltanto in Dio. Nel successivo appuntamento con i responsabili delle altre religioni maggiormente rappresentate nel Regno Unito, ho richiamato l’ineludibile necessità di un dialogo sincero, che ha bisogno del rispetto del principio di reciprocità perché sia pienamente fruttuoso. Al tempo stesso, ho evidenziato la ricerca del sacro come terreno comune a tutte le religioni sul quale rinsaldare amicizia, fiducia e collaborazione.

La visita fraterna all’Arcivescovo di Canterbury è stata l’occasione per ribadire il comune impegno di testimoniare il messaggio cristiano che lega Cattolici e Anglicani. E’ seguito uno dei momenti più significativi del viaggio apostolico: l’incontro nel grande salone del Parlamento britannico con personalità istituzionali, politiche, diplomatiche, accademiche, religiose, esponenti del mondo culturale e imprenditoriale. In quel luogo così prestigioso ho sottolineato che la religione, per i legislatori, non deve rappresentare un problema da risolvere, ma un fattore che contribuisce in modo vitale al cammino storico e al dibattito pubblico della nazione, in particolare nel richiamare l’importanza essenziale del fondamento etico per le scelte nei vari settori della vita sociale.

In quel medesimo clima solenne, mi sono poi recato nell’Abbazia di Westminster: per la prima volta un Successore di Pietro è entrato nel luogo di culto simbolo delle antichissime radici cristiane del Paese. La recita della preghiera dei Vespri, insieme alle diverse comunità cristiane del Regno Unito, ha rappresentato un momento importante nei rapporti tra la Comunità cattolica e la Comunione anglicana. Quando insieme abbiamo venerato la tomba di sant’Edoardo il confessore, mentre il coro cantava: "Congregavit nos in unum Christi amor", abbiamo tutti lodato Dio, che ci conduce sulla via della piena unità.

Nella mattinata di sabato, l’appuntamento con il Primo Ministro ha aperto la serie di incontri con i maggiori esponenti del mondo politico britannico. E’ seguita la celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Westminster, dedicata al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore. E’ stato uno straordinario momento di fede e di preghiera – che ha anche evidenziato la ricca e preziosa tradizione di musica liturgica "romana" e "inglese" - a cui hanno preso parte le diverse componenti ecclesiali, spiritualmente unite alle schiere di credenti della lunga storia cristiana di quella terra. Grande è la mia gioia per aver incontrato un gran numero di giovani che partecipavano alla Santa Messa dall’esterno della Cattedrale. Con la loro presenza carica di entusiasmo ed insieme attenta e trepida, essi hanno dimostrato di voler essere i protagonisti di una nuova stagione di coraggiosa testimonianza, di fattiva solidarietà, di generoso impegno a servizio del Vangelo.

Nella Nunziatura Apostolica ho incontrato alcune vittime di abusi da parte di esponenti del Clero e dei religiosi. E’ stato un momento intenso di commozione e di preghiera. Poco dopo, ho incontrato anche un gruppo di professionisti e volontari responsabili della protezione dei ragazzi e dei giovani negli ambienti ecclesiali, un aspetto particolarmente importante e presente nell’impegno pastorale della Chiesa. Li ho ringraziati e incoraggiati a continuare il loro lavoro, che si inserisce nella lunga tradizione della Chiesa di cura per il rispetto, l’educazione e la formazione delle nuove generazioni. Sempre a Londra ho visitato poi la casa di riposo per anziani gestita dalle Piccole Sorelle dei Poveri con il prezioso apporto di numerose infermiere e volontari. Questa struttura di accoglienza è segno della grande considerazione che la Chiesa ha sempre avuto per l’anziano, come pure espressione dell’impegno dei cattolici britannici nel rispetto della vita senza tenere conto dell’età o delle condizioni.

Come dicevo, il culmine della mia visita nel Regno Unito è stata la beatificazione del Cardinale John Henry Newman, illustre figlio dell’Inghilterra. Essa è stata preceduta e preparata da una speciale veglia di preghiera svoltasi sabato sera a Londra, in Hyde Park, in un’atmosfera di profondo raccoglimento. Alla moltitudine di fedeli, specialmente giovani, ho voluto riproporre la luminosa figura del Cardinale Newman, intellettuale e credente, il cui messaggio spirituale si può sintetizzare nella testimonianza che la via della coscienza non è chiusura nel proprio "io", ma è apertura, conversione e obbedienza a Colui che è Via, Verità e Vita. Il rito di beatificazione ha avuto luogo a Birmingham, nel corso della solenne Celebrazione eucaristica domenicale, alla presenza di una vasta folla proveniente dall’intera Gran Bretagna e dall’Irlanda, con rappresentanze di molti altri Paesi. Questo toccante evento ha portato ancor più alla ribalta uno studioso di grande levatura, un insigne scrittore e poeta, un sapiente uomo di Dio, il cui pensiero ha illuminato molte coscienze e ancora oggi esercita un fascino straordinario. A lui, in particolare, si ispirino i credenti e le comunità ecclesiali del Regno Unito, perché anche ai nostri giorni quella nobile terra continui a produrre frutti abbondanti di vita evangelica.

L’incontro con la Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles e con quella della Scozia, ha concluso una giornata di grande festa e di intensa comunione di cuori per la Comunità cattolica in Gran Bretagna.

Cari fratelli e sorelle, in questa mia Visita nel Regno Unito, come sempre ho voluto sostenere in primo luogo la Comunità cattolica, incoraggiandola a lavorare strenuamente per difendere le immutabili verità morali che, riprese, illuminate e confermate dal Vangelo, stanno alla base di una società veramente umana, giusta e libera. Ho inteso anche parlare al cuore tutti gli abitanti del Regno Unito, nessuno escluso, della realtà vera dell’uomo, dei suoi bisogni più profondi, del suo destino ultimo. Nel rivolgermi ai cittadini di quel Paese, crocevia della cultura e dell’economia mondiale, ho tenuto presente l’intero Occidente, dialogando con le ragioni di questa civiltà e comunicando l’intramontabile novità del Vangelo, di cui essa è impregnata. Questo viaggio apostolico ha confermato in me una profonda convinzione: le antiche nazioni dell'Europa hanno un'anima cristiana, che costituisce un tutt’uno col "genio" e la storia dei rispettivi popoli, e la Chiesa non cessa di lavorare per mantenere continuamente desta questa tradizione spirituale e culturale.

Il beato John Henry Newman, la cui figura e cui scritti conservano ancora una formidabile attualità, merita di essere conosciuto da tutti. Egli sostenga i propositi e gli sforzi dei cristiani per "diffondere ovunque il profumo di Cristo, affinché tutta la loro vita sia soltanto un’irradiazione della sua", come scriveva sapientemente nel suo libro Irradiare Cristo.

[01253-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE  

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese  

Sintesi della catechesi in lingua tedesca  

Sintesi della catechesi in lingua spagnola  

Sintesi della catechesi in lingua portoghese  

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Je reviens le cœur rempli de joie du voyage effectué au Royaume-Uni, événement historique et important jalon sur le chemin des relations entre ce peuple et le Saint-Siège. Ces quatre journées denses de rencontres diverses, en particulier, avec la Reine, lors de son accueil si cordial en Ecosse, puis avec le Premier Ministre à Londres, ont manifesté le rôle indiscutable que la Grande Bretagne continue de tenir sur la scène internationale. En partageant un souci commun pour l’avenir de l’humanité, j’ai rappelé que le message chrétien fait partie intégrante de la culture des populations de ces îles : les fruits de paix qu’il a produit, et continue de produire en témoignent. La rencontre avec l’Archevêque de Canterbery a montré quel lien unit Catholiques et Anglicans pour manifester l’importance essentielle de la religion dans le débat public : elle donne le fondement éthique capable d’orienter les choix à tous les niveaux de la vie sociale. Puis nous avons prié intensément pour l’unité avec toutes les communautés chrétiennes du Royaume-Uni dans l’abbaye de Westminster, où un Successeur de Pierre entrait pour la première fois ! Le but de mon voyage était la béatification du cardinal John Henry Newman, illustre anglais, insigne théologien et homme d’Eglise épris d’absolu. Sa vie tout entière montre comment raison et foi peuvent dialoguer harmonieusement. Chers amis, puissent son enseignement illuminer notre conscience et son intercession ouvrir notre cœur à Celui qui est la Vérité ! Puisse le cœur parler au cœur !

Je salue les pèlerins venus d’Alsace, de Langres, Paris et de Poitiers. En cette fête de la saint Maurice, je salue les membres présents des groupes de psychothérapie de Montreux, en Suisse. Puisse l’enseignement et l’exemple du bienheureux John Henry Newman nous inspirer ! Bon pèlerinage à tous !

[01254-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese  

Dear Brothers and Sisters in Christ,

As you know, I have just returned from my first Apostolic Journey to the United Kingdom, and I wish to send my affectionate greetings to all those I met and those who contributed to the visit through the media during four days, which have begun a new and important phase in the long-standing relations between the Holy See and Great Britain.

Last Thursday, I was honoured by the warm welcome of Her Majesty The Queen and the Duke of Edinburgh in Scotland’s historic capital Edinburgh. Later that day, I celebrated Mass in Glasgow in the presence of many bishops, priests, religious and a great concourse of the faithful against the backdrop of a beautiful sunset at Bellahouston Park, within sight of the place where my beloved predecessor celebrated Mass with the Scots twenty-eight years ago.

Upon arriving in London, I met thousands of Catholic students and schoolchildren at a very joyful celebration, reminding all of us of the excellent and essential work being done by Catholic schools and teachers throughout the land. I then had the pleasure of meeting the clerical and lay representatives of different religions and of discussing the search for the sacred common to all men.

Later, I had the honour of calling upon His Grace the Archbishop of Canterbury who has come on several occasions to meet me in Rome. Our meeting at Lambeth Palace, in the presence of the Bishops of the Church of the England, was very cordial and fraternal. I then crossed the river to Westminster where I was given the unprecedented opportunity to address both Houses of Parliament gathered in Westminster Hall on the importance of a fruitful dialogue between religion and reason, a theme as relevant in the time of Saint Thomas More as it is in our own day. Finally that day, I had the privilege of kneeling in prayer with the Archbishop of Canterbury at the Tomb of Saint Edward in Westminster Abbey, and of giving thanks to God with the Archbishop, the Moderator of the Church of Scotland and other British Christian leaders, for the many blessings God has bestowed upon our efforts to re-knit the fabric of our Christian fellowship.

The next morning, I had the pleasure of greeting Prime Minister David Cameron, Deputy Prime Minister Nick Clegg and Ms Harriet Harman, leader of the Opposition, before celebrating Mass in Westminster Cathedral, with a liturgy evocative of the best of the English musical tradition in the celebration of the Roman rite. That afternoon, I was welcomed very cordially by the Little Sisters of the Poor and the elderly people they look after. There I also had the chance to thank and encourage those charged with the safeguarding of children in Britain. That evening I participated at a beautiful vigil of deep prayerfulness and stillness at Hyde Park with tens of thousands of the faithful.

On Sunday morning, I travelled to Birmingham where I had the joy of celebrating the Beatification of Cardinal John Henry Newman. Later that day, after a warm and fraternal meeting with all the Bishops of Britain, I was bidden farewell by Prime Minister Cameron during a very cordial speech at Birmingham International Airport on the Government’s wish to build a partnership for development with the Catholic Church and others.

Sunday, then, was a moment of deep personal satisfaction, as the Church celebrated the blessedness of a great Englishman, whose life and writings I have admired for many years and who has come to be appreciated by countless people far beyond the shores of his native land. Blessed John Henry Newman’s clear-minded search to know and express the truth in charity, at whatever cost to his own personal comfort, status and even friendships, is a wonderful testimony of a pure desire to know and love God in the communion of the Church. His is surely an example that can inspire us all.

[01255-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca  

Liebe Brüder und Schwestern!

Heute möchte von meinem Besuch in Großbritannien berichten. Die Reise stand unter dem Leitwort „Das Herz spricht zum Herzen". Diesen Wahlspruch hat John Henry Newman bei seiner Kardinalserhebung für sein Wappen gewählt. Ich hatte die große Freude, in diesen Tagen, die ich in Newmans Heimat verbringen durfte, zum Herzen der Menschen zu sprechen. Auch sie haben zu meinem Herzen gesprochen, besonders durch ihre zahlreiche Anwesenheit und durch das Zeugnis ihres Glaubens. Mein Besuch begann in Schottland, wo ich zunächst von Königin Elisabeth II. und dem Prinzgemahl in Edinburgh empfangen wurde. In einem Gedankenaustausch haben wir unter anderem über die Rolle der Werte des Christentums für die moderne Gesellschaft gesprochen. Im Verlauf meiner Reise traf ich auch mit mehreren Politikern zu Gesprächen zusammen. Ich fühlte mich besonders durch die Einladung geehrt, vor beiden Häusern des Parlaments im historischen Rahmen von Westminster über die Bedeutung der Religion als ethische Grundlage für die diversen Bereiche des sozialen Lebens zu sprechen. Die anschließende ökumenische Vesper in Westminster Abbey gab mir Gelegenheit, mit Christen verschiedener Gemeinschaften Gott zu loben und für die Einheit zu beten. Schwerpunkte der Reise waren die Begegnungen mit den katholischen Gläubigen: Mit ihnen feierte ich in Glasgow, London und Birmingham die Eucharistie. Zudem besuchte ich eine katholische Schule und ein Seniorenheim. Wichtig war mir auch eine Begegnung und das Gebet mit Mißbrauchsopfern. Und schließlich hatte ich einen intensiven und fruchtbaren Austausch mit den Bischöfen. Der Höhepunkt der Reise war sicherlich die Seligsprechung von John Henry Newman, einer großen geistlichen Persönlichkeit, von der ich mir wünsche, daß sie noch mehr zu einem Vorbild und Begleiter für uns Christen heute wird.

Von Herzen heiße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher willkommen, besonders die Wallfahrer aus Vaduz in Liechtenstein mit ihrem Erzbischof. Lassen wir uns vom seligen John Henry Newman anregen, mit unserem Leben Christus auszustrahlen und seine Liebe der Welt weiterzuschenken. Der Heilige Geist geleite euch auf allen Wegen.

[01256-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola  

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy quisiera hablar del viaje apostólico a Reino Unido, que he realizado hace unos días. Se ha tratado de una visita con carácter oficial y, al mismo tiempo, una verdadera peregrinación a una tierra rica en fe y cultura. He podido mantener diversos encuentros con las más altas autoridades políticas del País, con los parlamentarios, con los representantes de las diversas religiones, con los cristianos de otras confesiones, y con los obispos y fieles católicos. A todos agradezco la calurosa bienvenida que me han dispensado.

En primer lugar, he querido sostener a los católicos británicos, animándoles a continuar siendo testigos del Evangelio y de la verdad moral que brota de éste, y que está en la base de una sociedad verdaderamente humana, justa y libre. De igual modo, he querido dirigirme a todos los miembros de la sociedad para entablar un diálogo franco, comunicándole la novedad del Evangelio, del cual la cultura occidental está todavía impregnada. Este viaje apostólico me ha confirmado en una profunda convicción: las antiguas naciones europeas conservan su alma cristiana. Y, aunque el secularismo agresivo la amenace, la Iglesia, convencida del bien que supone, se esfuerza por mantener esta rica tradición.

El punto culminante del viaje ha sido la beatificación del Cardenal John Henry Newman, una figura excepcional en la historia reciente de ese País. Pido a Dios, por la intercesión del nuevo beato, que sostenga los propósitos y los esfuerzos de la comunidad católica presente en Gran Bretaña.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los sacerdotes del Pontificio Colegio Mexicano, en Roma, y a los fieles provenientes de Medellín. Os invito a agradecer a Dios los numerosos frutos apostólicos de mi reciente visita a Reino Unido. Muchas gracias.

[01257-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese  

Queridos irmãos e irmãs,

Na semana passada, Deus concedeu-me a graça de visitar a Inglaterra e lá proclamar Beato o Cardeal Henry Newman, brilhante figura de intelectual e crente, cuja mensagem espiritual mostra como o caminho da consciência não é fecharmo-nos em nós mesmos, mas abertura, conversão e obediência a Cristo que é Caminho, Verdade e Vida. Nas palavras que dirigi aos cidadãos daquela Nação, tive presente todo o Ocidente, procurando dialogar com as razões desta civilização e comunicar a novidade perene do Evangelho de que a mesma está ainda impregnada. Esta visita apostólica confirmou em mim uma profunda convicção: as antigas nações da Europa conservam uma alma cristã, que forma um todo com o génio e a história dos respectivos povos. E se há um secularismo agressivo que ameaça os valores fundamentais, a Igreja não se cansa de trabalhar para manter desperta esta tradição espiritual e cultural.

Amados peregrinos de língua portuguesa, cordiais saudações para todos vós, de modo especial para os fiéis de Campinas, da paróquia Beato José de Anchieta de Cambuí. Continuai a defender aquelas verdades morais imutáveis que, iluminadas e confirmadas pelo Evangelho, estão na base de uma sociedade verdadeiramente humana, justa e livre. Sobre vós e vossas famílias desça a minha Bênção.

[01258-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE  

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ucraina  

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua croata  

Saluto in lingua italiana  

Saluto in lingua polacca  

Witam serdecznie uczestniczących w tej audiencji pielgrzymów polskich. Wspominając moją podróż do Wielkiej Brytanii, dziękuję wam i waszym rodakom, zwłaszcza spotkanym na pielgrzymim szlaku, za obecność i modlitewne wsparcie. Niech Kardynał John Henry Newman, nowy błogosławiony, wyprasza nam miłość Bożego Serca i dar świętego życia. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[Rivolgo il mio cordiale benvenuto ai pellegrini polacchi presenti a questa udienza. Ricordando il mio pellegrinaggio nel Regno Unito, sono grato a voi tutti e ai vostri connazionali, in modo particolare a quelli incontrati sul percorso del mio pellegrinaggio, per l’orante sostegno. Il nuovo beato, Cardinale John Henry Newman impetri per noi l’amore del Divino Cuore e il dono di una vita santa. Sia lodato Gesù Cristo.]

[01260-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ucraina  

Щиро вітаю прочан з України. Дорогі друзі, приклад святого Матея, пам’ять якого ми вчора спогадували, нехай помагає вам бути сміливими свідками Христа та Його Євангелія. Від щирого серця вас благословлю!

[Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini provenienti dall’Ucraina. Cari amici, l’esempio dell’evangelista san Matteo, di cui ieri abbiamo celebrato la memoria, vi aiuti ad essere coraggiosi testimoni di Cristo e del suo Vangelo. Di cuore vi benedico!]

[01261-AA.01] [Testo originale: Ucraino]

Saluto in lingua ungherese  

Nagy szeretettel köszöntöm a magyar zarándokokat, első helyen a szabadkai híveket. Kedves Testvéreim, biztosítalak Benneteket imáimról és szívesen adom apostoli áldásomat Rátok, valamint családtagjaitokra. Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Con grande affetto saluto i pellegrini ungheresi, specialmente i pellegrini provenienti da Subotica. Cari fratelli e sorelle, vi assicuro il mio ricordo nelle preghiere e volentieri imparto la Benedizione Apostolica a tutti voi ed ai vostri familiari. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01262-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua croata  

Od srca pozdravljam sve hrvatske hodočasnike, a na poseban način Isusovce hrvatske provincije. Zagovor svetih apostola Petra i Pavla neka vam pomogne da uvijek spremno propovijedate i svjedočite Radosnu vijest u vašem narodu. Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto di cuore tutti i pellegrini Croati, e in modo particolare i Gesuiti della Provincia Croata. L’intercessione dei santi apostoli Pietro e Paolo vi aiuti affinché siate sempre pronti a predicare e testimoniare la Buona Novella al vostro popolo. Siano lodati Gesù e Maria!]

[01263-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana  

Rivolgo ora un cordiale saluto a tutti i pellegrini di lingua italiana, in particolare ai partecipanti al corso di Diritto Canonico promosso dalla Pontificia Università della Santa Croce, che sono venuti ad esprimere al Successore di Pietro sentimenti di affetto e di profonda comunione ecclesiale. Sono lieto di accogliere i religiosi Legionari di Cristo, giunti a Roma per iniziare gli studi filosofici e teologici; cari amici, nel rivolgervi i migliori auguri per il vostro impegno di studio, vi assicuro un particolare ricordo nella preghiera. Saluto il gruppo della Banca di Credito cooperativo, di Gatteo di Romagna, incoraggiando a testimoniare costantemente i valori umani e cristiani necessari per costruire una società realmente giusta e solidale.

Con speciale affetto il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, ed agli sposi novelli. L’amicizia con Gesù, cari giovani, sia per voi fonte di gioia e motivo per compiere scelte impegnative. Questa amicizia, cari malati, vi rechi conforto nei momenti difficili ed infonda serenità al corpo ed allo spirito. Cari sposi, alla luce dell’amicizia con Gesù, impegnatevi a corrispondere alla vostra vocazione nell’amore reciproco, nell’apertura alla vita e nella testimonianza cristiana.

[01265-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLO DEL SANTO PADRE  

In questa settimana si svolge a Vienna la riunione plenaria della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme. Il tema della fase attuale di studio è il ruolo del Vescovo di Roma nella comunione della Chiesa universale, con particolare riferimento al primo millennio della storia cristiana. L’obbedienza alla volontà  del Signore Gesù, e la considerazione delle grandi sfide che oggi si presentano al cristianesimo, ci obbligano ad impegnarci seriamente nella causa del ristabilimento della piena comunione tra le Chiese. Esorto tutti a pregare intensamente per i lavori della Commissione e per un continuo sviluppo e consolidamento della pace e concordia tra i battezzati, affinché possiamo dare al mondo una testimonianza evangelica sempre più autentica.

[01264-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0565-XX.01]