COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE SULL’ENTRATA IN VIGORE DELLA CONVENZIONE CONTRO LE MUNIZIONI A GRAPPOLO Come ha ricordato oggi il Santo Padre dopo la preghiera dell’Angelus, entra in vigore, questo 1° agosto 2010, la Convenzione che bandisce l’uso, la produzione, il trasferimento e l’accumulo delle munizioni a grappolo che causano danni inaccettabili ai civili, adottata a Dublino il 30 maggio 2008 ed aperta alla firma ad Oslo il 3 dicembre dello stesso anno.
La Convenzione rappresenta un passo significativo nel campo del disarmo e del diritto umanitario internazionale, nonché un risultato notevole per un multilateralismo basato sulla cooperazione costruttiva fra attori governativi e non governativi e sul legame fra il diritto umanitario e i diritti umani.
Oltre a colmare una grave lacuna del diritto umanitario, la Convenzione tende a dare una risposta forte e credibile ad un problema tuttora molto attuale, non solo per il continuo uso delle munizioni a grappolo, ma per il fatto che tali ordigni possono giacere inesplosi sul terreno, colpendo anche dopo molti anni dalla loro dispersione ed impedendo la ripresa della vita quotidiana della popolazione civile. La nuova Convenzione, inoltre, assicurando il diritto all’assistenza alle vittime, offre un motivo di speranza a tutti coloro che hanno subito gli effetti delle munizioni a grappolo.
La Santa Sede ha partecipato attivamente al processo di Oslo, dal quale è scaturita la nuova Convenzione, essendo stata tra i primi a proporre la moratoria sull’uso di questi ordigni e facendo parte fin dal suo inizio dei sei membri del cosiddetto Core Group, il gruppo di Stati promotore dell’iniziativa. La Santa Sede è stata inoltre tra i primi Stati a ratificarla, nella convinzione che la logica della pace sia più forte della logica della guerra, la quale in tutti i casi deve avere come limite invalicabile la protezione e la tutela della popolazione civile, e in particolare delle persone più vulnerabili.
Nella Dichiarazione della Santa Sede allegata allo strumento con cui ratifica la Convenzione, si indica che "l’attuazione della Convenzione [rappresenta] una sfida legale e umanitaria per il prossimo futuro. Un’attuazione efficace dovrebbe basarsi sulla cooperazione costruttiva di tutti gli attori governativi e non governativi e dovrebbe rinsaldare il vincolo fra disarmo e sviluppo. Ciò si può fare orientando le risorse materiali e umane verso lo sviluppo, la giustizia e la pace, che sono gli strumenti più efficaci per promuovere la sicurezza internazionale e un pacifico ordine internazionale".
Dal 9 al 12 novembre 2010 si terrà a Vientiane, nel Laos, la Ia Conferenza degli Stati Parte alla Convenzione.
[01076-01.01] [Testo originale: Italiano]
[B0476-XX.01]