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INCONTRO DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO TARCISIO BERTONE CON LA COMUNITÀ CATTOLICA DI PANIK (ARMENIA) - 5 MARZO 2008, 06.03.2008


INCONTRO DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO TARCISIO BERTONE CON LA COMUNITÀ CATTOLICA DI PANIK (ARMENIA) - 5 MARZO 2008

Pubblichiamo di seguito il saluto che il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone ha rivolto ieri mattina alla comunità cattolica armena di Panik, dopo essersi soffermato in preghiera sulla tomba di S. E. Mons. Nerses der Nersessian, primo Ordinario armeno cattolico:

● SALUTO DEL CARDINALE TARCISIO BERTONE

Eccellenze,

caro Padre Anton, parroco di questa comunità,

reverendi Padri e Sorelle,

cari amici!

Con grande commozione mi trovo oggi qui a Panik, che è come il simbolo della presenza cattolica in Armenia. Quando il Servo di Dio Papa Giovanni Paolo II visitò il Paese, parlò proprio di questo villaggio e disse: "Quando uomini dal cuore malvagio spararono alla croce del campanile di Panik, essi cercavano di offendere quel Dio in cui non credevano". Ricordò il vostro impegno a cantare in questa chiesa le lodi del Signore, anche quando tutti i sacerdoti cattolici erano stati eliminati. Parlò del Catholicos Vazken I, di venerata memoria, il quale rese possibile, con grande apertura ecumenica, l’invio qui del primo sacerdote cattolico dopo il comunismo, Padre Komitas. Tutti ricordano la sua simpatia. Egli riposa ora accanto a questa chiesa. Dopo la visita del Papa, vicino a lui furono collocate le spoglie mortali del suo confratello mechitarista Padre Antonio, e quelle del vostro primo Ordinario, l’Arcivescovo Nerses, che ci ha lasciati da poco più di un anno. A lui il Papa Giovanni Paolo II era legato da profonda amicizia. Con la sua cultura e la sua santità di vita, col suo spirito ecumenico e la sua lungimiranza egli rese possibile la ripresa pastorale della Chiesa Armena Cattolica, in piena armonia con la Chiesa Armena Apostolica. Un vero esempio per tutta la cristianità. In lui risplendevano le qualità specifiche della Congregazione Armena Mechitarista, vero ponte ecumenico fin dalle origini. Questa Congregazione è rimasta saldamente radicata nell’identità e nell’obbedienza cattolica ed egualmente impegnata a difendere l’ortodossia della tradizione armena e a promuoverne la cultura, in tempi di gravi difficoltà. Auspico che tale atteggiamento possa perdurare nella sua integrità, quale carisma prezioso concesso da Dio alla Chiesa. Padre Nerses è stato per tutti un padre accogliente e un maestro spirituale. A nome del Papa Benedetto XVI desidero ora rendergli omaggio ed elevare la mia preghiera, la preghiera di tutta la Chiesa, per questo servo buono e fedele. Egli lasciò in tarda età le comodità di Venezia per venire tra i suoi figli, al pari del vecchio Simeone, come amava dire. Egli si sentì felice di aver veduto, alla fine, lo scopo della sua vita. Prego affinché la sua testimonianza esemplare non cessi di portare frutto, sulle linee da lui tracciate con sapienza e prudenza. A voi tutti, fratelli e sorelle di Panik, in particolare ai vostri bambini, agli anziani e ai malati, porto di tutto cuore il saluto e la benedizione del Papa.

[00366-01.01] [Testo originale: Italiano]