MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI A SUA SANTITÀ BARTOLOMEO I, PATRIARCA ECUMENICO, PER LA FESTA DI SANT’ANDREA Nel quadro dello scambio di visite tra Roma e Costantinopoli in occasione delle rispettive feste patronali (il 29 giugno per la celebrazione dei Santi Pietro e Paolo ed il 30 novembre per la celebrazione di Sant’Andrea), Sua Santità Papa Benedetto XVI ha affidato alla Delegazione della Santa Sede, presente il 30 novembre nella chiesa patriarcale di San Giorgio al Fanar, un suo Messaggio per il Patriarca ecumenico, Bartolomeo I.
La Delegazione della Santa Sede è presieduta anche quest’anno dal Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, S.E. il Cardinale Walter Kasper, e comprende: il Segretario del Dicastero, S.E. Mons. Brian Farrell e Mons. John Bonny, Officiale della sua Sezione Orientale, oltre a S.E. Mons. Louis Pelâtre, Amministratore Apostolico dei Latini di Istanbul. In assenza del nuovo Nunzio Apostolico in Turchia, l’Incaricato d’Affari della Rappresentanza Pontifica, il Rev.mo Mons. Marek Solczyński, è anch’egli associato alla visita della Delegazione e ne ha curato la preparazione.
Il programma della visita segue l’andamento tradizionale: presenza e partecipazione degli inviati del Santo Padre alla celebrazione della Festa dell’Apostolo Andrea, presieduta dal Patriarca ecumenico alla presenza di numerosi esponenti delle Chiese ortodosse, che si uniscono al Patriarca per la Divina Liturgia nella chiesa patriarcale di San Giorgio; conversazioni con la Commissione sinodale incaricata delle relazioni con la Chiesa cattolica; visite del Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani alle autorità delle Comunità cristiane di Turchia, in particolare il Patriarca armeno ed il Patriarca siro ortodosso; contatti e conversazioni con i rappresentanti della Comunità cattolica locale. S.E. il Cardinale Kasper intende fare anche visita al Rabbino Capo di Istanbul, in quest’anno in cui è stato ricordato il quarantesimo di promulgazione della Dichiarazione conciliare Nostra aetate.
La Delegazione è sempre ricevuta con marcato rispetto e grande cordialità. Il Patriarca offre un pranzo ed un ricevimento in suo onore; quest’anno egli ha accettato anche l’invito formulato dalla Nunziatura Apostolica di presiedere una cena assieme al Cardinale Kasper nella sede della Nunziatura ad Istanbul, la Casa Giovanni XXIII.
Le conversazioni 2005 sono particolarmente importanti poiché vertono soprattutto sulla preparazione della visita al Fanar di Papa Benedetto XVI. Come si ricorderà, Egli aveva l’intenzione di essere presente ad Istanbul per la Festa di Sant’Andrea 2005 e desidera compiere quanto prima il Suo viaggio alla prima Sede dell’Ortodossia. Tra gli altri argomenti delle conversazioni: il progresso delle relazioni cattoliche – ortodosse, i problemi e le questioni che toccano la vita e la pastorale dei fedeli ortodossi in Italia, e soprattutto, dopo una pausa di cinque anni, la riattivazione del dialogo teologico ufficiale stabilita lo scorso settembre al Fanar durante un incontro panortodosso presieduto dal Patriarca Bartolomeo. Il Metropolita di Pergamo, S.E. Johannis ed il Cardinale Walter Kasper, co-presidenti della «Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme», intendono valersi del loro incontro ad Istanbul per esaminare i contenuti della prossima riunione del «Comitato di Coordinamento» della Commissione (13-16 dicembre 2005, a Roma).
Nel 2005 ricorre il quarantesimo anniversario dell’atto con il quale Papa Paolo VI ed il Patriarca Athénagoras I hanno cancellato dalla memoria della Chiesa le sentenze di scomunica del 1054 tra Roma e Costantinopoli. La presenza tradizionale della Delegazione della Santa Sede ad Istanbul, è anche occasione quest’anno di ringraziare il Signore per aver ispirato un atto purificante delle memorie storiche, ed uno dei segni più significativi della volontà di abbreviare la dolorosa distanza tra Oriente ed Occidente cristiani.
Pubblichiamo qui di seguito il testo del Messaggio del Santo Padre al Patriarca:
● MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
To His Holiness Bartholomew I
Archbishop of Constantinople
Ecumenical Patriarch
"The grace of the Lord Jesus be with you!
My love to all of you in Christ Jesus " (1 Cor 16:23-24).
It is with great joy that I write to Your Holiness on the occasion of the Feast of Saint Andrew, apostle and brother of Saint Peter
The delegation which I send to you, led by the President of the Pontifical Council for Promoting Christian Unity, His Eminence Cardinal Walter Kasper, brings you the warmest fraternal greetings of the Church of Rome. While I myself would have wished to be present to assure you personally of my affection for you in the Lord and to pray with you, I nevertheless convey my fervent hope for an even deeper communion which will overcome those obstacles remaining between us and enable us to celebrate together the Holy Eucharist, the one sacrifice of Christ for the life of the world.
This year we commemorate the Fortieth Anniversary of 7 December 1965, that day on which Pope Paul VI and Patriarch Athenagoras, dissatisfied with what had occurred in 1054, decided together at Rome and Constantinople "to cancel from the Church’s memory the sentence of ex-communication which had been pronounced". That momentous event became the basis of a renewed relationship marked by reciprocal respect and reconciliation. We remember with joy the inspiring words pronounced that day in the Cathedral of the Phanar by the beloved Patriarch Athenagoras : "God is Love (1 Jn 4:9): love is the God-given mark of the disciples of Christ, the power which gathers in unity the Church, and the source of its peace, harmony and order, as a perpetual and brilliant manifestation of the indwelling Holy Spirit" (Response to The Common Declaration, 7 December 1965).
Indeed, this cancellation marked the beginning of a new season of ecclesial life, a season of dialogue, which has seen significant progress yet remains challenged to continue the rigorous pursuit of its much cherished goals. In this regard, it is a source of great satisfaction to me that after a pause of some years our theological dialogue begins once again. I pray that it will indeed be fruitful and am confident that no effort will be spared to make it so. He who puts his hand to the plough must not turn back (cf. Lk 9:62). Rather, he must persevere and bring his work to completion, sowing the seed and awaiting the abundant harvest that God in his goodness will provide. Attentive then to what the Spirit says to the needs of the Churches today and in the future, I assure Your Holiness and the Holy Synod, and through you all the Orthodox Churches, that the Catholic Church remains irrevocably committed to promoting all suitable and helpful initiatives to strengthen charity, solidarity and theological dialogue between us.
In the joy of the Feast of Saint Andrew, Holy Guardian of the Church of Constantinople, I renew to Your Holiness my fraternal love and send you my warm greetings in the embrace of peace.
From the Vatican, 26 November 2005
BENEDICTUS PP. XVI
[01543-02.01] [Original text: English]