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LETTERA APOSTOLICA MOTU PROPRIO CONTENENTE NUOVE DISPOSIZIONI CIRCA LE BASILICHE DI SAN FRANCESCO E DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI IN ASSISI, 19.11.2005


LETTERA APOSTOLICA MOTU PROPRIO CONTENENTE NUOVE DISPOSIZIONI CIRCA LE BASILICHE DI SAN FRANCESCO E DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI IN ASSISI

TESTO ORIGINALE

TRADUZIONE IN LINGUA ITALIANA  

TESTO ORIGINALE 

Totius orbis homines peculiarem in modum Sancti Francisci Basilicam in urbe Assisio respiciunt, ubi servantur et custodiuntur mortales exuviae Seraphici Sancti, necnon Basilicam Sanctae Mariae Angelorum, quae insignem parvam Portiunculae ecclesiam concludit: prima Ordini Fratrum Minorum Conventualium demandatur, altera Ordini Fratrum Minorum committitur.

Romani Pontifices, sua ex parte, singularia usque vincula et peculiarem sollicitudinem de Templis istis Maioribus Franciscalibus propter eorum praestantiam atque dignitatem demonstrarunt eaque suae iurisdictioni recte obnoxia voluerunt. Saeculorum decursu Fratres Minores Conventuales et Fratres Minores suam per sollicitam operam suasque testificationes Sancti Francisci spiritum et charisma vivum servarunt, eius evangelicum pacis, fraternitatis bonique nuntium ubique terrarum effundentes.

Quo opera efficacius communiterque evolvantur, quae Assisii in Basilicis Sancti Francisci (una cum Sacro Coenobio) et Sanctae Mariae Angelorum (una cum Coenobio) explicantur, et pastorale Dioecesis Assisiensis–Nucerinae-Tadinensis ministerium agendum, unaque simul cum pastorali actione, quae per propriam Conferentiam regionalem nationalemque Episcoporum absolvitur, Nobis est visum commodum praesentem iuris disciplinam commutare, quam Decessor Noster Paulus VI, recolendae memoriae, Motu proprio "Inclita toto", die VIII mensis Augusti anno MCMLXIX de Basilica Sancti Francisci (una cum Sacro Coenobio) et per Deliberationem ex Audientia diei XII mensis Maii anno MCMLXVI, Basilicam Sanctae Mariae Angelorum (una cum Coenobio) respicientem, statuit, normas ad hodiernas necessitates aptando.

Idcirco quae sequuntur decrevimus:

I. Basilicae Sancti Francisci coniunctoque Sacro Coenobio, atque etiam Basilicae Sanctae Mariae Angelorum, veluti Legatum Nostrum, S.R.E. Cardinalem destinamus, cuius, licet iurisdictione haud fruatur, per moralem auctoritatem munus erit arta communionis vincula inter sacra loca memoriae Assisiensis Pauperculi perpetuandi et Apostolicam hanc Sedem. Papalem ipse Benedictionem impertire in celebrationibus poterit, quibus ipse in sollemnioribus ritibus liturgicis praesidebit.

II. Episcopus Assisiensis-Nucerinus-Tadinensis iurisdictione posthac fruetur, quae de ecclesiis religiosisque domibus iure statuitur, quod ad omnia pastoralia opera spectat, quae Fratres Minores Conventuales Basilicae Sancti Francisci itemque Fratres Minores Sanctae Mariae Angelorum praestant.

III. De omnibus inceptis, quae quandam pastoralem implicationem secum ferunt, memoratorum Ordinum Fratres consensum poscere et obtinere debent Episcopi Assisiensis-Nucerini-Tadinensis. Is autem iudicium audiet Praesidis Conferentiae Episcoporum Umbriae, quod ad incepta Regionis Umbriae pertinet vel Praesidis Officii Conferentiae Italiae Episcoporum, quod ad ampliora coepta attinet.

IV. De sacramentorum in memoratis Basilicis celebratione Codicis iuris canonici vigent normae et eae quae exstant in Dioecesi Assisiensi-Nucerina-Tadinensi.

Sancti Francisci demum filios cohortamur, quibus hae Basilicae committuntur, ut normas servent has quae hoc motu proprio ostenduntur, in sincerae communionis spiritu cum Episcopo Assisiensi-Nucerino-Tadinensi, et per eum, cum Episcoporum Conferentia regionali nationalique.

Haec auctoritate Nostra decernimus et statuimus, contrariis rebus minime quibuslibet obsistentibus.

Datum Romae, apud S. Petrum, die IX mensis Novembris, in dedicatione Basilicae Lateranensis, anno Domini MMV, Pontificatus Nostri primo.

BENEDICTUS PP. XVI

[01478-07.01] [Testo originale: Latino]

TRADUZIONE IN LINGUA ITALIANA

Da tutto il mondo si guarda con speciale considerazione alla Basilica di San Francesco in Assisi che conserva e custodisce le spoglie mortali del Serafico Santo e alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, che racchiude in sé la insigne chiesetta della Porziuncola: la prima è affidata all’Ordine dei Frati Minori Francescani Conventuali e la seconda all’Ordine Francescano dei Frati Minori.

I Romani Pontefici, da parte loro, hanno sempre avuto singolari vincoli e speciale sollecitudine per questi due Templi Maggiori francescani propter eorum praestantiam atque dignitatem e li hanno voluti finora soggetti direttamente alla loro giurisdizione. Lungo i secoli i Frati Conventuali ed i Frati Minori con la loro sollecita opera e la loro testimonianza hanno tenuto vivo lo spirito ed il carisma di San Francesco, diffondendo nel mondo intero il suo messaggio evangelico di pace, di fraternità e di bene.

Considerata l’esigenza di realizzare una più efficace intesa tra le attività che si svolgono sia nella Basilica di San Francesco (con annesso Sacro Convento), sia nella Basilica di Santa Maria degli Angeli (ed unito Convento) e la pastorale della Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, e anche con la pastorale promossa a livello regionale e nazionale dalle rispettive Conferenze episcopali, ci è parso utile modificare l’attuale disciplina giuridica, così come regolata dal nostro venerato Predecessore, Papa Paolo VI di f. m. mediante il M. p. "Inclita toto", dell’8 agosto 1969, per quanto riguarda la Basilica di San Francesco (con annesso Sacro Convento), e mediante la Decisione ex Audientia, del 12 maggio 1966, per quanto attiene alla Basilica di Santa Maria degli Angeli (ed unito Convento), aggiornandone le norme alle odierne necessità.

Disponiamo e stabiliamo pertanto quanto segue:

I. Alla Basilica di San Francesco e all’annesso Sacro Convento, come anche alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, assegniamo come Nostro Legato un Cardinale di S.R.C., il quale, pur non godendo di giurisdizione, avrà il compito di perpetuare con la sua autorità morale gli stretti vincoli di comunione tra i luoghi sacri alla memoria del Poverello e questa Sede Apostolica. Egli potrà impartire la Benedizione Papale nelle celebrazioni che presiederà in occasione delle maggiori solennità liturgiche.

II. Il Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino d’ora innanzi avrà la giurisdizione prevista dal diritto sulle chiese e sulle case religiose per quanto riguarda tutte le attività pastorali svolte dai Padri Conventuali della Basilica di San Francesco e dai Frati Minori di Santa Maria degli Angeli.

III. I Padri Francescani, Conventuali e Minori, per tutte le iniziative che hanno risvolti pastorali, dovranno pertanto chiedere ed ottenere il consenso del Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino. Questi, poi, sentirà il parere del Presidente della Conferenza Episcopale Umbra per le iniziative che hanno riflessi sulla Regione umbra o della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per le quelle a più ampio raggio.

IV. Quanto alla celebrazione dei sacramenti nelle Basiliche suddette valgono le norme del Codice di diritto canonico e quelle vigenti nella Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino.

Esorto quindi i Figli di San Francesco, cui sono affidate le due menzionate Basiliche, ad attenersi con generosa disponibilità alle norme esposte in questo Motu proprio in spirito di sincera comunione con il Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e, per suo tramite, con la Conferenza episcopale regionale e con quella nazionale.

Nonostante qualunque cosa in contrario.

Dato a Roma, presso S. Pietro il 9 novembre 2005, anniversario della Dedicazione della Basilica Lateranense, primo anno del Nostro Pontificato.

BENEDICTUS PP. XVI

[01478-01.01] [Testo originale: Latino]