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LETTERA DELL’EM.MO CARD. ANGELO SODANO AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EPISCOPALE C.E.I. PER LA LITURGIA, 29.08.2003


LETTERA DELL’EM.MO CARD. ANGELO SODANO AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EPISCOPALE C.E.I. PER LA LITURGIA

Pubblichiamo di seguito la Lettera che l’Em.mo Card. Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha inviato al Presidente della Commissione Episcopale C.E.I. per la Liturgia, S.E. Mons. Adriano Caprioli, in occasione della celebrazione della Settimana Liturgica Nazionale, in corso di svolgimento ad Acireale (25-29 agosto 2003):

● LETTERA DEL CARD. ANGELO SODANO

Eccellenza Reverendissima,

1. Mi è gradito manifestarLe il vivo compiacimento del Santo Padre per la celebrazione della Settimana Liturgica Nazionale, in programma ad Acireale dal 25 al 29 agosto. Questa importante iniziativa pastorale del Centro Azione Liturgica, che rappresenta un momento di notevole interesse per la vita della Chiesa in Italia, porterà quest'anno la sua attenzione sulla Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, a quarant'anni dalla promulgazione.

Vent'anni or sono, la Conferenza Episcopale Italiana aveva voluto ricordare la pubblicazione della Sacrosanctum Concilium con una nota pastorale relativa al rinnovamento liturgico in Italia. Cinque anni dopo, il Sommo Pontefice promulgò la Lettera apostolica Vicesimus quintus annus, invitando a verificare e a ripensare il rinnovamento in campo liturgico alla luce degli orientamenti conciliari e in linea con la tradizione secolare della Chiesa. Sua Santità affermava, tra l'altro, che "tale riforma d'insieme della Liturgia rispondeva ad una speranza generale di tutta la Chiesa. Infatti, lo spirito liturgico si era diffuso sempre più in quasi tutti gli ambienti unitamente al desiderio di una "partecipazione attiva ai sacrosanti misteri e alla preghiera pubblica e solenne della Chiesa" (n. 4: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, vol. XI/4, 1988, p. 1747).

2. Guardando al cammino sinora percorso, non si può non rendere grazie a Dio per quanto il suo Spirito ha compiuto nella Chiesa. La riforma ha impresso vitalità e vigore spirituale alla vita liturgica del popolo cristiano.

Ricordava sempre il Sommo Pontefice: "I principi direttivi della Costituzione, che furono alla base della riforma, restano fondamentali per condurre i fedeli a un'attiva celebrazione dei misteri, "prima e indispensabile sorgente del vero spirito cristiano"". Ed osservava che, essendo stata pubblicata, tradotta e posta in uso la maggior parte dei libri liturgici, non restava ora che tenere costantemente presenti tali principi sforzandosi di approfondirli (cfr ibid. 5: l.c., p. 1748).

A quarant'anni dalla pubblicazione della prima Costituzione conciliare, che ha aperto le porte alla riforma liturgica, è giusto chiedersi che cosa abbia rappresentato la stessa riforma liturgica nel rinnovamento delle comunità cristiane; a quali condizioni la liturgia, riformata secondo le indicazioni del Concilio, riesca a mediare tra la fede e la vita sì da formare credenti capaci di offrire una coerente testimonianza evangelica.

E' utile, al tempo stesso, domandarsi con chiarezza e sincerità se e dove eventualmente la riforma abbia mostrato qualche punto debole e, soprattutto, in che modo possa essere rilanciata per il bene del popolo cristiano.

3. A questi interrogativi si cercherà di dare risposta durante la prossima Settimana Liturgica Nazionale. Se si può a giusto titolo affermare che, di fatto, la riforma liturgica conciliare è stata realizzata, la pastorale liturgica, invece, rappresenta un impegno permanente che permette di attingere dalla ricchezza della liturgia la "forza vitale che dal Cristo si diffonde alle membra del corpo che è la Chiesa" (ibid. 10: l.c., p.1752).

I quarant'anni trascorsi stanno a provare che la Costituzione Sacrosanctum Concilium, unanimemente approvata dai Padri conciliari riuniti attorno al Successore di Pietro, continua a guidare la Chiesa. I principi ivi enunciati aiutano i fedeli a muoversi nella giusta direzione e ciò, secondo quanto suggerisce il Papa, attraverso "un'educazione intensiva per far scoprire le ricchezze che contiene la liturgia" (ibid. 14: l.c., p. 1756). La riforma va tradotta nella vita del credente, chiamato ad inserirsi nella comunione che il Figlio vuole stabilire con ciascuno, comunione che costantemente celebriamo nella liturgia.

4. Nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte, il Sommo Pontefice nota che va posto il massimo impegno nella liturgia, "culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e, insieme, fonte da cui proviene tutta la sua virtù" (n. 35: AAS 93 [2001], 290).

A partire proprio da questa consapevolezza, il Santo Padre auspica che i lavori della Settimana Liturgica Nazionale, rivisitando i contenuti e lo spirito della riforma liturgica, offrano una riflessione non solo commemorativa, ma attenta a cogliere anche il merito della riforma.

Alcuni principi della Costituzione vanno forse meglio compresi e più fedelmente attuati. Utile è altresì analizzare talune tematiche specifiche come, ad esempio, il rapporto tra creatività e fedeltà, tra culto spirituale e vita, tra catechesi e celebrazione del Mistero, tra presidenza liturgica e ruolo dell'assemblea, tra formazione nei seminari e formazione permanente dei sacerdoti.

Nel rinnovare l'augurio che dalla Settimana Liturgica Nazionale scaturiscano utili stimoli e concrete proposte, il Sommo Pontefice assicura il Suo ricordo nella preghiera per il buon esito dei lavori, e auspica che possano essere corrette devianze ed arbitri, spesso provocati dalla incapacità a cogliere lo spirito stesso della riforma.

Invocando la materna protezione della Vergine Maria, "che fece sua la dimensione sacrificale dell'Eucarestia" (Ecclesia de Eucharistia, 56: AAS 95 [2003], 470), Sua Santità volentieri imparte a Lei, all'Arcivescovo di Acireale, ai Vescovi e sacerdoti presenti, ai relatori e a tutti i convenuti una speciale Benedizione Apostolica.

Nell'augurare, anche da parte mia, pieno successo all'importante iniziativa pastorale, profitto della circostanza per confermarmi con sensi di distinto ossequio

dell'Eccellenza Vostra Reverendissima

dev.mo nel Signore

CARD. ANGELO SODANO

SEGRETARIO DI STATO

[01332-01.02] [Testo originale: Italiano]