COMUNICATO ● VI SESSIONE PLENARIA DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE SOCIALI (23-26 FEBBRAIO 2000) Nell'ultima settimana di febbraio la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali si riunisce per la VI sessione plenaria, nella quale intende condurre ad una prima conclusione i suoi lavori sul tema della democrazia. Secondo i suoi Statuti l'Accademia, istituita nel 1994, ha il compito di "promuovere lo studio e il progresso delle scienze sociali, in primo luogo l'economia, la sociologia, il diritto e la scienza politica. L'Accademia, grazie a un opportuno dialogo, offre così alla Chiesa gli elementi utili all'elaborazione della sua dottrina sociale, e riflette sull'applicazione di tale dottrina nella società contemporanea". Dopo aver affrontato nella prima sessione plenaria del 1994 il problema fondamentale di ogni dottrina sociale, "la tensione fra uguaglianza umana e disuguaglianza sociale", l'Accademia si è rivolta in tre sessioni plenarie (1996, 1997 e 1999) alle trasformazioni del lavoro e alle loro conseguenze. Parallelamente essa ha affrontato nel 1996 il tema della democrazia, che presenta per la dottrina sociale cattolica e dunque anche per l'Accademia un interesse del tutto particolare: da una parte perché la dottrina sociale della Chiesa ha stabilito un rapporto positivo con la democrazia, anche se a partire dalla metà del XX secolo la Chiesa ha stabilmente riconosciuto il valore della democrazia e delle responsabilità ad essa connesse; d'altra parte perché nello stesso tempo la democrazia come forma istituzionale si è imposta su scala mondiale sotto la spinta sia della decolonizzazione, sia del fallimento dei sistemi di potere alternativi (regimi autoritari, fascismo e comunismo). Ora, al passaggio di secolo, le democrazie e gli uomini che in esse vivono si trovano di fronte a una quantità di problemi vecchi e nuovi. I lavori dell'Accademia sulla democrazia sono iniziati nel 1996 con un workshop che è servito prima di tutto ad attualizzare il Magistero del Papa sulla democrazia e ad analizzare le differenti situazioni della democrazia nelle varie aree geografiche. Il passaggio successivo dei lavori si è poi compiuto nella IV sessione plenaria dell'Accademia nel 1998. Della gran quantità di temi proposti dal workshop, sono stati posti in evidenza tre complessi di questioni: 1) il valore della democrazia e il rapporto della democrazia con i valori; 2) la "società civile" (civil society) come presupposto della democrazia; 3) il rapporto delle democrazie nazionali con i poteri e le istituzioni transnazionali, internazionali e sopranazionali in un mondo che si sta 'globalizzando'. La VI sessione plenaria si confronta di nuovo con la democrazia in un mondo globale, con le interazioni che si realizzano fra le democrazie nazionali in un mondo che comunica in modo globalizzato, con il rapporto delle democrazie nazionali con i poteri e le istituzioni transnazionali, internazionali e sopranazionali, e infine con il rapporto fra elementi democratici e antidemocratici in ambito transnazionale, internazionale e sopranazionale. La VI sessione plenaria si occuperà ancora del rapporto fra democrazia e valori; dato che l'Accademia aveva già affrontato questo tema in modo analitico, essa si rivolgerà ora alla questione delle possibili strategie per l'affermazione dei valori in condizioni di democrazia. Anche il rapporto fra le istituzioni e le regole della democrazia e della società civile richiede un ulteriore approfondimento: da una parte l'Accademia intende interrogarsi ancora una volta sulla multiformità e sul continuo cambiamento della situazione effettiva di questo rapporto, dall'altra deve esaminare gli importanti e complessi ambiti nei quali si incontrano lo Stato democratico e la società civile: l'istruzione, l'opinione pubblica e i mass media, l'economia, il lavoro e la sua organizzazione, lo stato sociale (welfare state), le minoranze, la religione e le comunità religiose. Alla conclusione dei lavori, l'Accademia si è proposta di esaminarne i risultati alla luce del loro significato per la dottrina sociale cattolica. Il dibattito riguarderà le relazioni preparate dai membri dell'Accademia, e per alcuni temi sono stati invitati anche degli esperti esterni; sarà così assicurato l'allargamento della discussione tanto a un ampio spettro di discipline, quanto a un ampio spettro di esperienze locali. [00337-01.02]
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