MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER IL 70.mo DELLA FONDAZIONE DEL
CONGRESSO DELLA VITA RELIGIOSA CONSACRATA IN BRASILE
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Cari religiosi e religiose del Brasile,
con il cuore pieno di gratitudine al Signore, mi rivolgo a voi tutti, partecipanti al Congresso della vita religiosa consacrata, promosso dalla Conferenza dei Religiosi del Brasile per commemorare il suo 70o anniversario, con il tema «CRB 70 anni: Memoria grata, Mistica, Profezia e Speranza». Desidero assicurarvi la mia vicinanza e le mie preghiere per il buono svolgimento dell’incontro e perché porti frutti abbondanti nella vita di ogni comunità religiosa e della Chiesa in Brasile.
Sono grato per l’immenso dono della vocazione alla vita consacrata che, nei suoi più diversi carismi, arricchisce la comunione ecclesiale e contribuisce grandemente alla missione della Chiesa in tutto il mondo. In molti luoghi del pianeta, infatti, il primo annuncio del Vangelo ha il volto dei consacrati e delle consacrate, che assumono con grande impegno e con il dono della loro vita il mandato del Signore: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura» (Mc 16, 15).
Sappiamo, tuttavia, che il dono della vocazione deve essere custodito e coltivato ogni giorno, affinché produca buoni frutti nella vita di ogni religioso e di ogni religiosa. Perciò, mi ha fatto molto piacere sapere che il motto scelto per questo Congresso è la raccomandazione di Gesù agli apostoli durante l’Ultima Cena: «Rimanete nel mio amore» (Gv 15, 9). In effetti, per vivere bene la chiamata divina è necessario rimanere nel Suo amore, attraverso il dialogo costante con Gesù nella preghiera quotidiana e la fedeltà ai voti, che esprimono in modo così bello la nostra consacrazione, come ho ricordato alcuni anni fa: «La vita consacrata, se resta salda nell’amore del Signore, vede la bellezza. Vede che la povertà non è uno sforzo titanico, ma una libertà superiore, che ci regala Dio e gli altri come le vere ricchezze. Vede che la castità non è una sterilità austera, ma la via per amare senza possedere. Vede che l’obbedienza non è disciplina, ma la vittoria sulla nostra anarchia nello stile di Gesù» (Omelia, 1° febbraio 2020).
Come già espresso nel tema del Congresso, auspico che questo incontro sia un momento per ricordare con gratitudine il passato — 70 anni di storia! —, per vivere il presente sostenuti dalla mistica dei carismi specifici di ogni famiglia religiosa e impegnati in modo profetico nell’annuncio del Vangelo, e per guardare al futuro con speranza.
Affido questi voti e queste preghiere all’intercessione della Vergine Santissima di Aparecida, Madre dei consacrati e delle consacrate del Brasile, e vi imparto di cuore la mia benedizione, chiedendovi ancora di non smettere di pregare per me.
Roma, San Giovanni in Laterano, 14 aprile 2024
Francesco
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L'Osservatore Romano, Edizione Quotidiana, Anno CLXIV n. 122, venerdì 31 maggio 2024, p. 7.
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