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COMUNICATO STAMPA

 

Viaggi troppo cari per le feste, su “Piazza San Pietro” Papa Francesco risponde a una madre: «Aiutiamo giovani e famiglie con provvedimenti concreti»

«Sarebbe bello che le grandi compagnie potessero istituire dei bonus per il ricongiungimento familiare, almeno per le festività di Natale e Pasqua. Sarebbe un atto di umanità e di fraternità, a cui è chiamato anche il mondo dell’economia e delle imprese» scrive il Santo Padre

VATICANO, 15 APR –  « Sarebbe bello che le grandi compagnie potessero istituire dei bonus per il ricongiungimento familiare, almeno per le festività di Natale e Pasqua. Sarebbe un atto di umanità e di fraternità, a cui è chiamato anche il mondo dell’economia e delle imprese». Lo scrive Papa Francesco dalle pagine di “Piazza San Pietro”, il mensile diretto da Padre Enzo Fortunato che esplora temi di attualità, spiritualità e cultura, rispondendo – come ogni mese - a una delle lettere a lui indirizzate. È quella di una madre siciliana di due figli lavoratori fuori regione, che ritiene ingiusta la lievitazione dei prezzi di voli e treni in prossimità delle festività. Fenomeno, questo, che non sempre consente il ricongiungimento familiare per le feste comandate.

«In questo cambiamento d’epoca, molti giovani, molti figli hanno trovato lavoro lontano dai genitori e non possono trascorrere con loro nemmeno le feste di Natale e Pasqua. A volte anche la distanza allenta i rapporti, crea incomprensioni e difficoltà» scrive il Pontefice che spinge ad aiutare i giovani e i genitori a stare insieme, convinto che «possono essere momenti di felicità unica quelle feste e quelle giornate trascorse con i genitori e con i nonni. Diventano ricordi che ci danno serenità e gioia per tutta la vita, ricordi a cui ci possiamo aggrappare nei momenti più complicati e duri, ricordi che generano fiducia e speranza perché ci dimostrano che il bene e l’amore sono possibili sempre e che c’è un Amore più grande che ci aspetta e ci perdona».

Dalle pagine di Piazza San Pietro del numero di aprile, dal titolo “Pasqua tra sofferenza e speranza” l’ampio reportage su Carlo Acutis, il santo del nostro tempo che sarà canonizzato il prossimo 27 aprile. A corredo l’intervista alla madre, Antonia Salzano, che ha visto in suo figlio un’anima destinata al Cielo, a cura del vaticanista Paolo Rodari. Nell’ampio servizio del vaticanista Gianni Cardinale anche l’approfondimento sul coincidente Giubileo degli Adolescenti. E poi il ricordo di Giovanni Paolo II, “il Papa che cambiò la storia”, nel ventennale della scomparsa avvenuta il 2 aprile 2005, a firma del vaticanista Piero Schiavazzi.  

Piazza San Pietro ospita un focus sulla Santa Pasqua, quella della pace (Piero Damosso) e della Chiesa che soffre nei tetri di guerra e disperazione del mondo. Il cardinale Mauro Gambetti firma il suo editoriale “La risurrezione di Gesù. Esperienza di speranza, rinascita e compimento dell’amore”.

Chi desidera abbonarsi a Piazza San Pietro può farlo scrivendo all'indirizzo email: abbonamenti@piazzasanpietro.va .

Per chi non potrà sostenerne il costo, l’abbonamento sarà gratuito.                                          

 

LETTERA A PAPA FRANCESCO

Caro Francesco, troppo alti i prezzi dei voli, come si possono aiutare le famiglie con i figli lontani?

Carissimo Papa Francesco,

ti scrivo da Palermo. Sono sposata da 42 anni con il mio amato Francesco. Abbiamo due meravigliosi figli che, per motivi lavorativi, vivono entrambi fuori dalla Sicilia.

La mia è una mera osservazione di un fenomeno che ritengo sia estremamente ingiusto ai danni delle famiglie come la nostra. Gli aerei o i mezzi di trasporto durante le festività e/o le ferie estive raggiungono cifre incredibilmente alte, per chi vive di pensione. E ricongiungersi con i familiari costituisce a volte un problema.

Anche per i figli che vogliono tornare per un po’ a casa dei genitori il costo dei voli risulta estremamente caro. A volte si rinuncia a stare tutti insieme.

Ma non si potrebbe tenere conto di ciò e stabilire a monte delle tariffe agevolate per chi ha i genitori lontani?

È tutto complicato ormai, tutto davvero! I giovani vanno a lavorare altrove, e per fortuna riescono a farlo... Ma almeno a Natale e a Pasqua si dovrebbero aiutare un po’ di più le famiglie che desiderano stare finalmente insieme per qualche giorno, senza fare spendere una cifra assurda per il viaggio.

La solidarietà passa anche attraverso queste piccole agevolazioni.

Auguri di cuore per la rivista e buon lavoro a tutti.

Santa

 

RISPONDE FRANCESCO

Aiutiamo i giovani e le famiglie con provvedimenti concreti perché possano condividere la gioia della Pasqua

Cara Santa,

sono consapevole e l’ho detto più volte che le famiglie vanno sostenute per stare insieme, godere della reciproca compagnia, accompagnarsi nel cammino della vita, dialogare e cercare insieme la volontà del Signore. In questo cambiamento d’epoca, molti giovani, molti figli hanno trovato lavoro lontano dai genitori e non possono trascorrere con loro nemmeno le feste di Natale e Pasqua. A volte anche la distanza allenta i rapporti, crea incomprensioni e difficoltà.

Sarebbe bello che le grandi compagnie potessero istituire dei bonus per il ricongiungimento familiare, almeno per le festività di Natale e Pasqua. Sarebbe un atto di umanità e di fraternità, a cui è chiamato anche il mondo dell’economia e delle imprese.

Ricordo una efficace espressione di San Giovanni Paolo II: il lavoro è per l’uomo, non l’uomo per il lavoro. Pensiamo sempre alla Madonna quando a Cana disse a Gesù: “Non hanno più vino”, riferendosi alla festa di nozze di due giovani sposi. E allora aiutiamo i giovani e le famiglie a stare insieme, almeno durante le feste, a condividere, contribuendo a creare le condizioni perché ci si possa incontrare, amare e volere bene.

Possono essere momenti di felicità unica quelle feste e quelle giornate trascorse con i genitori e con i nonni. Diventano ricordi che ci danno serenità e gioia per tutta la vita, ricordi a cui ci possiamo aggrappare nei momenti più complicati e duri, ricordi che generano fiducia e speranza perché ci dimostrano che il bene e l’amore sono possibili sempre e che c’è un Amore più grande che ci aspetta e ci perdona.

L’esperienza dell’amore di Dio è una grazia che si può vivere in famiglia, e che nessuna intelligenza artificiale potrà riprodurre. Per questo nell’enciclica Dilexit nos, che ho voluto dedicare all’amore umano e divino del cuore di Gesù, ho sottolineato ciò che nessun algoritmo potrà mai riprodurre. Ad esempio “l’uso della forchetta per sigillare i bordi di quei panzerotti fatti in casa con le nostre mamme o nonne”, oppure “far sbocciare sorrisi con una battuta”. Tutto questo si può vivere in famiglia. Aiutiamo i giovani e i genitori, quando vogliono stare insieme!

Nello stesso tempo, cerchiamo anche altre strade quando siamo lontani, utilizzando la tecnologia. Possiamo usare la videochiamata, durante la quale possiamo anche pregare insieme a distanza, confrontarci con la Parola di Dio, e crescere nella comunione.

Non può essere la regola, ma in qualche caso possiamo far ricorso a questi nuovi strumenti, ad esempio anche attraverso l’uso di una chat familiare, nella quale ogni giorno si propone di condividere e meditare una frase del Vangelo, per supportarci anche a distanza nel cammino di fede.

Vi ricordo nella preghiera e voi non dimenticatevi di pregare per me.