Premi Nobel, giovani, associazioni internazionali, e artisti
il 10 giugno in piazza San Pietro per il Meeting Mondiale #NotAlone.
Papa Francesco firma documento su fraternità umana con Premi Nobel.
In mondovisione sui media vaticani, RAI1 e in streaming, conduce Carlo Conti
CITTÀ DEL VATICANO, 5 GIU– Si terrà il prossimo 10 giugno alle 16 in Piazza San Pietro e, in contemporanea, in altre otto piazze del mondo, il Meeting Mondiale sulla Fraternità Umana, dal titolo “Not alone” (#notalone), che riunirà tantissime persone e giovani da tutto il mondo alla presenza di Papa Francesco, Premi Nobel, associazioni internazionali e artisti. Un’iniziativa, ispirata all’Enciclica Fratelli tutti, organizzata dalla Fondazione vaticana Fratelli tutti, in collaborazione con la Basilica di San Pietro, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Dicastero per la Comunicazione per promuovere la cultura della fraternità, del dialogo e della pace.
L’evento, condotto da Carlo Conti, verrà trasmesso in mondovisione sui media Vaticani (dalle 16), RAI1 (dalle 17 alle 18.45) e in streaming sulle piattaforme social della Fondazione Fratelli tutti. Nella giornata si alterneranno personalità della scienza, della cultura, della società e dell’associazionismo internazionale, insieme ad artisti. Verrà redatto un documento di chiamata all’impegno per la fraternità umana, da presentare a Papa Francesco in Piazza San Pietro e, con il Santo Padre, a tutte le persone che nel mondo si sentono di accogliere l’appello a costruire una società fondata su solidarietà, giustizia e pace.
Tra gli artisti presenti: Al Bano, Amara, Andrea Bocelli, Roberto Bolle, Giovanni Caccamo, Cristicchi, Hauser, Carly Paoli, Piccolo Coro dell’Antoniano, Mr. Rain, Amii Stweart e Paolo Vallesi.
Il momento culminante sarà l’incontro, alle ore 18, tra la piazza e Papa Francesco che firmerà il documento sulla Fraternità umana universale, redatto la mattina da circa 30 Premi Nobel, e terrà un discorso al mondo.
Le piazze collegate saranno otto: Congo (Brazzaville); Trapani (Mediterranea Saving Humans); Repubblica Centrafricana (Bangui); Etiopia; Argentina (Buenos Aires); Israele (Gerusalemme); Nagasaki (Giappone); Perù (Lima).
L’evento vedrà la partecipazione di una rappresentanza internazionale di giovani che, a conclusione della giornata, tenendosi per mano, si uniranno in un grande abbraccio nel colonnato di Piazza San Pietro, simbolo architettonico dell’abbraccio universale della Chiesa. Un progetto proposto dal filantropo argentino Alejandro Roemmers per ispirare le future generazioni ad impegnarsi per trasformare il mondo in un luogo migliore. Con loro sono attese realtà di impegno ecclesiale e laicale, famiglie, associazioni e quanti oggi si trovano costretti a vivere ai margini della società, dai più poveri e senza fissa dimora ai migranti e alle vittime di violenza e del traffico di esseri umani.
Grazie a un protocollo d’intesa siglato con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Meeting presenterà inoltre il lavoro condotto in questi mesi dalle scuole italiane sul tema della fraternità. La giornata, pensata come processo ed esperienza di costruzione di fraternità, si dividerà in due momenti: al mattino si riuniranno alcuni gruppi per condividere percorsi di comunione che verranno raccontati nel pomeriggio.
L’evento pomeridiano in Piazza San Pietro avrà inizio alle ore 16.00 e sarà aperto a tutti, senza iscrizione, con accesso alla piazza a partire dalle ore 14.00. Ulteriori informazioni sul programma saranno disponibili online sulla pagina: www.fondazionefratellitutti.org/notalone.
L’incontro sarà trasmesso in diretta televisiva da CTV e Vatican Media, in mondo visione su RAI1 dalle 17 alle 18:45 e in streaming sul sito fondazionefratellitutti.org e sui canali Facebook e YouTube della Fondazione Fratelli tutti. I partner che hanno contribuito all’evento sono Coldiretti, FIAT, Intesa Sanpaolo, ITA Airways e Novamont.
MODALITÀ DI ACCREDITAMENTO
I giornalisti e gli operatori media che intendono partecipare devono inviare richiesta, entro 24 ore dall’evento, attraverso il Sistema di accreditamento online della Sala Stampa della Santa Sede, all’indirizzo: press.vatican.va/accreditamenti
Ufficio Stampa e Media Relations del Meeting
Roberto Pacilio
M: +39 339.54.49.531
E-mail: pressnotalone@fondazionefratellitutti.va
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Dichiarazione del Padre Francesco Occhetta S.J.,
Segretario generale Fondazione Fratelli tutti
Pensare a un Meeting mondiale sulla fraternità, con all’orizzonte l’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco, significa anzitutto aiutare le culture a riscoprire una parola antica che l’Illuminismo ha tradito e dimenticato: la “fraternità”.
La sfida è grande. Per non ripetere un evento tra tanti, il significato spirituale di fraternità ci offre una direzione a cui guardare: l’etimologia di fraternità rimanda al “nascere accanto a un altro”. Trasforma dunque i soci in fratelli, fonda il mutuo aiuto, illumina la reciprocità, premia la comunione, rende inutile la competizione, supera il significato di “fratellanza”, quella dei vincoli di sangue o etnici in cui si include il simile ed esclude il diverso.
Si tratta di un sogno grande, anzi desideriamo ritornare a sognare insieme. Per questo abbiamo scelto come hashtag #notalone, non da soli, ma insieme. Nessuno va lasciato solo, l’individuo per diventare persona ha sempre bisogno di (almeno) un altro/a.
Nel presentare volti ed esperienze, canti e opere d’arte, il Meeting si rivolge alla persona e alle comunità per aiutare a cambiarsi e a cambiare il (proprio) mondo, a partire dalle provocazioni contenute nell’Enciclica. Per questo durante la mattina del 10 giugno lavoreranno insieme gruppi che rappresentano persone fragili e indifese, giovani, associazioni in rappresentanza di tanti mondi della società civile ed esperti che si occupano di ambiente.
Elaboreremo insieme una Dichiarazione sulla fraternità, chiederemo di aderirvi. Saranno presenti circa 30 Premi Nobel per la pace che si stringeranno a noi per gridare al mondo che la fraternità è più forte della violenza e della guerra. A partire dalle 16,00 Carlo Conti presenterà artisti come Andrea Bocelli e testimoni di fraternità che racconteranno al mondo che non è utopia, ma è già realtà per chi la sceglie. La Rai e i media Vaticani ci aiuteranno a diffondere nel mondo parole e gesti, ma soprattutto una testimonianza di popolo.
Papa Francesco sarà con noi, ci ridonerà la sua parola di pace, intorno a lui si stringeranno ragazzi e ragazze di ogni parte del mondo per rendere vivente l’abbraccio del colonnato del Bernini al mondo. Verrà premiato il lavoro di uno studente, scelto tra altri 30 lavori, frutto di un concorso legato alla fraternità che il Ministro dell’Istruzione ha fatto pervenire a tutte le scuole italiane grazie a un protocollo d’intesa firmato tra il Cardinale Mauro Gambetti e il Ministro Giuseppe Valditara.
Ci collegheremo con altre piazze sparse nel mondo, da Gerusalemme a Brazzaville, da Nagasaki a Lima ed altre ancora, per diminuire la distanza tra noi attraverso il “ponte” della fraternità che fa diventare la diversità un valore e non un limite. L’immagine del Meeting sarà quella del Giardino: un luogo da custodire e da coltivare come ambiente interiore, di relazione con gli altri e con il Creatore. Non a caso ai partecipanti verrà consegnata in dono una zolla di terra biologica e dei semi da piantare e far germogliare, come simbolo dell’impegno a custodire la fraternità. L’altro gesto simbolico, il più rappresentativo della giornata, sarà il grande abbraccio tra i giovani che parteciperanno e che si terranno per mano nel colonnato di piazza San Pietro, simbolo dell’abbraccio universale della Chiesa.
Il Meeting proposto dalla Fondazione Fratelli tutti, presieduta dal Card. Gambetti, è pensato come “processo” ed “esperienza”: rappresenta una prima tappa per aiutare a riscoprire il significato della fraternità e a costruirla culturalmente perché essa non si dà biologicamente; la fraternità ha bisogno di incontro e di dialogo, di conoscenza, di parole e di gesti condivisi, di linguaggi comuni e di esperienza di bellezza. L’evento dimostrerà come essa sia anzitutto un bene relazionale che il mercato non può produrre. È per questo che l’organizzazione è frutto di un dono: centinaia di persone stanno donando il loro tempo gratuitamente per organizzare il tutto.
Niente di tutto questo cresce in solitudine, non è bene che l’uomo sia solo. Insieme noi possiamo far crescere il nostro impegno, per tutta la famiglia umana. Vi aspettiamo, #NotAlone!
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IL PROGRAMMA DELL’EVENTO
Una giornata di appuntamenti, la mattina cinque gruppi di lavoro: Nobel, Ambiente, Scuole, Fragili, e Associazioni, ognuno per il proprio campo d’interesse, affronteranno il tema della fraternità.
Il pomeriggio dalle 16 inizio del Meeting sulla Fraternità Umana in piazza San Pietro e in mondovisione su Rai1 e sui media vaticani: testimonianze, artisti e associazioni.
LA MATTINA
Premi Nobel: condivideranno un documento sulla Fraternità umana e, nel pomeriggio, lo presenteranno a Papa Francesco per la firma in piazza San Pietro. I Nobel si riuniranno presso il palazzo della Cancelleria.
Ambiente: ambientalisti, imprenditori ed economisti lavoreranno per discutere soluzioni e avanzare proposte concrete sul tema della fraternità in ambito ambientale.
Scuole: ragazze e ragazzi delle scuole di tutta Italia che, in seguito a un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, hanno partecipato e vinto il “Contest della Fraternità” si riuniranno per visionare tutti gli elaborati vincitori e sceglieranno quello da presentare al Santo Padre in rappresentanza di tutte le scuole.
Fragili: poveri, senza fissa dimora, migranti, vittime di violenza si riuniranno per discutere della loro condizione e delle loro difficoltà. Base di partenza del confronto sarà un documentario sul tema, che verrà poi trasmesso – in formato ridotto – nel pomeriggio in piazza San Pietro.
Associazioni: i rappresentanti delle principali associazioni si riuniranno per discutere soluzioni e avanzare proposte di fraternità nel loro ambito d’impegno.
Il POMERIGGIO
Alle ore 16 Carlo Conti darà inizio al Meeting della Fraternità Umana in piazza San Pietro e in mondovisione. L’evento sarà trasmesso sui media Vaticani e in diretta streaming sui canali social della Fondazione Fratelli tutti.
Dalle 17 alle 18.45 sarà possibile seguire l’evento anche su Rai1.
Sarà un pomeriggio di festa e di unione all’insegna della condivisione, dell’arte e della musica, ma soprattutto un’occasione per riscoprire il senso della fraternità e dell’amicizia sociale.
Artisti come Al Bano, Amara, Andrea Bocelli, Roberto Bolle, Giovanni Caccamo, Simone Cristicchi; e ancora Hauser, Carly Paoli, il Piccolo Coro dell’Antoniano, Mr. Rain, Amii Stweart, Paolo Vallesi e molti altri si esibiranno e porteranno ai presenti la loro testimonianza. A loro si uniranno i rappresentanti del terzo settore, del mondo delle associazioni in difesa dei diritti umani, ambientalisti e imprenditori per raccontare la propria scelta e il proprio impegno a costruire una cultura di fraternità. Otto piazze nel mondo saranno in collegamento e parteciperanno al Meeting per raccontare la loro esperienza.
Alle 18 sarà in piazza San Pietro anche Papa Francesco, che saluterà i presenti e le piazze collegate nel mondo e ascolterà quanto emerso nei gruppi di lavoro della mattina. In particolare, Muhammad Yunus e Nadia Murad, in rappresentanza dei premi Nobel, presenteranno al Santo Padre un documento sulla Fraternità e insieme lanceranno la raccolta di un miliardo di firme per la fraternità universale.
Verrà mostrato a Sua Santità l’elaborato sulla fraternità scelto durante la mattina e un video realizzato per i più fragili e coloro che vivono ai margini della società.
LE PIAZZE NEL MONDO:
Collegamenti in diretta con 8 piazze nel mondo:
- Brazzaville
- Nave di soccorso Mare Jonio, da Trapani
- Bangui
- Etiopia
- Buenos Aires
- Nagasaki
- Lima
- Gerusalemme
L’ABBRACCIO SIMBOLICO - Ragazze e ragazzi provenienti da molti Paesi del mondo, accompagnati dal Piccolo Coro dell’Antoniano, tenderanno la mano al Papa per formare un abbraccio simbolico, che coinvolgerà la piazza. Un gesto che prenderà vita all’interno del colonnato del Bernini, che simboleggia l’abbraccio della Chiesa al mondo.
Dalle 20.45 fino alle 22, l’attenzione dell’evento si sposterà dal “palco” alla piazza attraverso il coinvolgimento di circensi e artisti di strada che si esibiranno in mezzo alla gente.
A conclusione del Meeting ogni partecipante riceverà in dono una zolla di terra biologica e dei semi da piantare e far germogliare, come simbolo dell’impegno a custodire la fraternità.
LE TESTIMONIANZE:
Piazza San Pietro parlerà di fraternità attraverso le testimonianze di realtà che stanno concretamente portando avanti missioni di aiuto: da organizzazioni internazionali come UNHCR, con Filippo Grandi, a realtà come la Comunità di Sant’Egidio, il Centro Astalli e Rondine Cittadella della Pace.
Offrirà la sua testimonianza Davi Yambio, portavoce della rete Refugees in Libia, fuggito dai lager di Tripoli e oggi rifugiato politico in Italia; in piazza San Pietro anche Sandra Sarti, Presidente di ACS Italia (Aiuto alla Chiesa che Soffre); Kinsu Kumar, leader diritti dei bambini, Heidi Kuhn, fondatrice di Root of peace, l’organizzazione non a scopo di lucro dedicata alla bonifica dei campi dalle mine antiuomo per farne terreni agricoli fertili. E ancora Catia Bastioli, fondatrice di Novamont ed Ermete Realacci, fondatore della Fondazione Symbola.
Per l’occasione anche la Nave di soccorso Mare Jonio si trasformerà in una piazza del mondo. A bordo ci saranno 50 donne e uomini provenienti da varie esperienze di solidarietà, accoglienza e condivisione laiche e religiose, attive in Sicilia.
Sacerdoti, religiose e religiosi, donne e uomini impegnati a costruire la cultura di solidarietà e amicizia sociale nel mondo racconteranno la loro esperienza: da Buenos Aires, tra gli altri, ci sarà Sergio Sánchez, il cartonero; da Lima ci saranno Suor Marìa Helida, cuoca e membro della comunità religiosa Hijas de María, e Maricela Macavilca, allevatrice di Huarochirí; da Bangui, don Matthieu; da Gerusalemme interverrà il Patriarca Latino, S.E. Mons. Pierbattista Pizzaballa, e il collegamento si concluderà con un canto d’invocazione della pace.
PREMI NOBEL E ORGANIZZAZIONI
1. Juan Manuel Santos, Presidente della Repubblica della Colombia dal 2010 al 2018 – Colombia. Premio Nobel per la pace nel 2016, per il suo impegno risoluto nel porre fine alla guerra civile che da 50 anni interessa il suo paese.
2. Oscar Arias Sánchez, Presidente della Repubblica del Costa Rica dal 1986 al 1990 e dal 2006 al 2010 – Costa Rica. Premio Nobel per la pace nel 1987 per il suo impegno nella promozione della pace e della stabilità in America Centrale, in particolare per i suoi sforzi per porre fine ai conflitti nella regione e promuovere il dialogo e la cooperazione tra i paesi.
3. Lech Wałęsa, Presidente della Repubblica della Polonia dal 1990 al 1995 – Polonia. Premio Nobel per la pace nel 1983 per la sua lotta non violenta a favore dei diritti umani e dei sindacati liberi in Polonia. Come leader del sindacato Solidarność, ha giocato un ruolo fondamentale per i diritti dei lavoratori e nella promozione della democrazia nel suo paese.
4. José Ramos-Horta, Presidente della Repubblica Democratica di Timor Est – Timor Est. Premio Nobel per la pace nel 1996 per il lavoro svolto a favore di una soluzione giusta e pacifica del conflitto a Timor Est.
5. Jody Williams, Fondatrice dell’International Campaign to Ban Landmines (ICBL) e Presidente della Nobel Women's Initiative – Stati Uniti. Premio Nobel per la pace nel 1997 per il lavoro svolto per la messa al bando e la bonifica delle mine antiuomo.
6. Shirin Ebadi, Presidente di Defenders for Human Rights Centre – Iran. Premio Nobel per la pace nel 2003 per il suo impegno nella difesa della democrazia, dei diritti umani e in particolare delle donne e dei bambini in Iran.
7. Muhammad Yunus, Fondatore della Grameen Bank – Benglades. Premio Nobel per la pace nel 2006 per il suo lavoro nella promozione dello sviluppo economico e sociale attraverso il concetto di microcredito. Attraverso la Grameen Bank, ha fornito finanziamenti a basso costo ai poveri e ha contribuito a migliorare le loro condizioni di vita.
8. Leymah Roberta Gbowee, Presidente della Gbowee Peace Foundation Africa – Liberia. Premio Nobel per la pace nel 2011. Come leader del movimento delle donne liberiane, ha giocato un ruolo fondamentale nel porre fine alla guerra civile e promuovere la riconciliazione nel suo paese.
9. Tawakkol Karman, Leader della Primavera araba - Yemen. Premio Nobel per la pace nel 2011. Come giornalista e attivista, ha difeso i diritti umani, la democrazia e la libertà di espressione nel suo paese.
10. Denis Mukwege, Medico ginecologo – Repubblica Democratica del Congo. Premio Nobel per la pace nel 2018 per aver fornito cure mediche e supporto alle donne vittime di violenze sessuali in tempo di guerra e conflitto armato.
11. Nadia Murad Basee Taha, Presidente e Co-Fondatrice di Nadia's Initiative - Iraq. Premio Nobel per la pace nel 2018 per i suoi sforzi volti a porre fine all'uso della violenza sessuale come arma di guerra e di conflitto armato.
12. Giorgio Parisi, Vicepresidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei - Italia. Premio Nobel per la fisica nel 2021 per la scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria.
13. Maria Angelita Ressa, Presidente di Rappler Inc. – Filippine. Premio Nobel per la pace nel 2021 per gli sforzi compiuti per salvaguardare la libertà di espressione.
14. Bureau International de la Paix (IPB) - Organizzazione premio Nobel per la pace nel 1910 per aver fatto da collegamento tra le società per la pace dei vari paesi e averle aiutate a organizzare incontri mondiali del movimento internazionale per la pace. Rappresentata da Philip James Jennings, Presidente.
15. American Friends Service Committee (AFSC) - Organizzazione premio Nobel per la pace nel 1947 per il loro lavoro pionieristico nel movimento internazionale per la pace e lo sforzo compassionevole per alleviare la sofferenza umana, promuovendo così la fratellanza tra le nazioni. Rappresentata da Hector Manuel Cortez, Vicesegretario Generale.
16. Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) - Organizzazione premio Nobel per la pace nel 1954 e nel 1981 per il suo impegno a curare le ferite della guerra fornendo aiuto e protezione ai rifugiati di tutto il mondo e per la promozione dei diritti fondamentali dei rifugiati. Rappresentata da Filippo Grandi, Alto Commissario.
17. United Nations International Children’s Emergency Fund (UNICEF) - Organizzazione Premio Nobel per la Pace nel 1965 per il suo impegno a rafforzare la solidarietà tra le nazioni e a ridurre la differenza tra Stati ricchi e poveri. L'organizzazione si dedica alla promozione e alla difesa dei diritti dei bambini, lavorando per migliorare la loro salute, istruzione e benessere in tutto il mondo. Rappresentata da Bo Viktor Nylund, Rappresentante Speciale.
18. International Labour Organization (ILO) -Organizzazione premio Nobel per la pace nel 1969 per aver creato una legislazione internazionale che assicura determinate norme per le condizioni di lavoro in ogni paese. Rappresentata da Gianni Rosas, Direttore Ufficio ILO per l’Italia e San Marino.
19. International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW) - Organizzazione premio Nobel per la pace nel 1985 per diffondere informazioni autorevoli e creare consapevolezza delle conseguenze catastrofiche di una guerra nucleare. Rappresentata da Kati Riitta Maria Juva, Co-Presidente e da Onazi David, Co-Presidente.
20. Peace Operations United Nations Peacekeeping Forces - Organizzazione premio Nobel per la pace nel 1988. Per prevenire gli scontri armati e creare le condizioni per i negoziati tra paesi in conflitto. Rappresentata da Aroldo Lazaro Saenz.
21. Pugwash Conferences on Science and World Affairs - Organizzazione premio Nobel per la pace nel 1995 per i suoi sforzi per diminuire il ruolo delle armi nucleari nella politica internazionale e, a lungo termine, per l’eliminazione delle armi nucleari. Rappresentata da Paolo Cotta Ramusino, Segretario Generale.
22. International Campaign to Ban Landmines (ICBL) - Organizzazione premio Nobel per la pace nel 1997 per il suo lavoro di messa al bando e bonifica delle mine antiuomo. Rappresentato da Tun Channareth, ICBL world Ambassador e da Denise Coghlan, RSM Membro del Consiglio di Amministrazione.
23. International Atomic Energy Agency (IAEA) - Organizzazione premio Nobel per la pace nel 2005 per i suoi sforzi volti a prevenire l'uso dell'energia nucleare per scopi militari e a garantire che l'energia nucleare per scopi pacifici sia utilizzata nel modo più sicuro possibile. Rappresentata da Jacek Andrzej Bylica, Capo di Gabinetto IAEA.
24. Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) - Organizzazione premio Nobel per la pace nel 2007 per i suoi sforzi volti a costruire e diffondere una maggiore conoscenza dei cambiamenti climatici causati dall'uomo e a porre le basi per le misure necessarie a contrastarli”. Rappresentata da Hoesung Lee, Presidente.
25. Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons (OPCW) - Organizzazione premio Nobel per la pace nel 2013 per gli sforzi profusi per eliminare le armi chimiche. Rappresentata da Odette Melono, Vicedirettore Generale.
26. International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) - Organizzazione premio Nobel per la pace per il suo lavoro volto a richiamare l'attenzione sulle catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso di armi nucleari e per i suoi sforzi pionieristici per ottenere una proibizione di tali armi basata su un trattato. Rappresentata da Daniel Högsta, Direttore Esecutivo ad interim
27. Center for Civil Liberties – Organizzazione premio Nobel per la pace nel 2022. Da molti anni promuovono il diritto di espressione e i diritti fondamentali dei cittadini. Si sono impegnati a fondo per documentare i crimini di guerra, le violenze e gli abusi di potere. Con il loro lavoro dimostrano l'importanza della società civile per la pace e la democrazia. Rappresentato da Oleksandra Matvijčuk.
28. United Nation – Organizzazione premio Nobel per la pace nel 2001 per il loro lavoro per un mondo più inclusivo e pacifico. Rappresentato da Miguel Angel Moratinos, Sottosegretario generale delle Nazioni Unite, ha contribuito alla creazione e al lancio dell'Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (UNAOC) nel 2005 e dal 2019 ricopre la carica di Alto rappresentante dell'UNAOC.
29. Oley Dibba Wadda, in rappresentanza di Ellen Johnson Sirleaf – Premio Nobel per la pace nel 2011 per la sua battaglia non violenta a favore della sicurezza delle donne e del loro diritto alla piena partecipazione nell’opera di costruzione della pace.
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