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ANTICHE SPEZIE E

   PREZIOSE CERAMICHE

      I Musei Vaticani svelano due nuove sale

Città del Vaticano - Giovedì 25 maggio saranno svelate per la prima volta al pubblico, dopo un lungo e articolato periodo di studio, ricerca, restauro e allestimento museale, due nuove sale dei Musei Vaticani: la Spezieria di Santa Cecilia in Trastevere e la Sala Delle Ceramiche.

La conferenza stampa di presentazione si terrà alle ore 11,00 all’interno dei nuovi ambienti alla presenza di Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani e Luca Pesante, Assistente al Reparto Arti Decorative dei Musei Vaticani.

A imporsi subito alla vista, per bellezza e unicità, è la Spezieria di Santa Cecilia in Trastevere, la quale rappresenta un esempio singolare nel suo genere per l’integrità del corredo apotecario in uso dall’inizio del Seicento fino al 1936, anno di trasferimento in Vaticano per volere di papa Pio XI. Il repentino cambio di sede ha infatti fermato nel tempo l’attività della farmacia trasteverina e ha evitato la sua dispersione, preservando oggetti ed ingredienti in passato impiegati per la confezione dei medicamenti.

Il corredo apotecario in maiolica superstite è composto da contenitori per acque e sciroppi, rispettivamente vasi grandi e piccoli come indicato nel diario manoscritto che narra il trasferimento della farmacia dal monastero alla Biblioteca Vaticana nel 1936. I vasi sono realizzati con una coperta in smalto stannifero e decorati in blu cobalto su fondo bianco o, in alcuni esemplari, su smalto berrettino (colore azzurro-cenere). La superficie di ogni contenitore è decorata con il ricorrente motivo della foglia di vite bipartita, mentre al di sotto del cannello è dipinto un cartiglio contenente il nome del medicamento. In alcuni vasi al di sotto del cartiglio si trova un emblema di appartenenza (S. Cecilia, Il Salvatore) o degli elementi figurativi come grandi mascheroni, volti, angeli, tralci o fiori.

Una porta all’interno dell’antica Spezieria conduce invece al secondo ambiente, la Sala delle Ceramiche, oggetto anch’esso di un moderno intervento allestitivo atto ad ospitare per la prima volta nella sua interezza, e in modo permanente, la raccolta vaticana di Ceramiche medievali e moderne.

In mostra, tra le opere più significative, oltre ai 34 preziosi Piatti istoriati rinascimentali della Collezione Carpegna, i vasellami da mensa medievale in ceramica fine, i rarissimi esemplari di mattoni da pavimento in maiolica arcaica e la serie di pavimenti robbiani che erano parte della pavimentazione delle Logge Vaticane dette di “Raffaello”.

“La conferenza del 25 maggio - commenta Barbara Jatta - costituirà un’occasione preziosa per svelare al pubblico le antiche spezierie conventuali, ricreando l’attività farmaceutica della comunità di Santa Cecilia e la meravigliosa collezione pontificia delle ceramiche Medievali e Moderne”.

“La collezione di ceramiche dei Musei Vaticani  - afferma Luca Pesante - costituisce nella sua complessità ed eterogeneità una delle più significative raccolte esposte in un museo della nostra Penisola. All’interno del catalogo edito in questa occasione sono rappresentati mille anni di storia della ceramica italiana: dal primo vasellame invetriato prodotto a Roma nel IX secolo fino alle monumentali opere offerte in dono ai pontefici all’indomani dell’Unità d’Italia.”

L’evento sarà altresì impreziosito dalla presentazione del primo catalogo ragionato      sulla collezione pontificia di Ceramiche medievali e moderne, a cura di Otto Mazzucato e Luca Pesante.

Le due nuove sale, appena musealizzate, sono collocate all’uscita della Cappella Sistina, lungo il percorso della collezione di arti decorative e sono visibili attraverso una preziosa porta intagliata, al momento, non ancora valicabile (accesso su richiesta, per studio o visita guidata).

MODALITÀ DI ACCREDITAMENTO

I giornalisti e gli operatori media che intendono partecipare devono inviare richiesta attraverso il Sistema di accreditamento online della Sala Stampa della Santa Sede, all’indirizzo: press.vatican.va/accreditamenti