La Radio Vaticana presenta la prima mondiale radiofonica di
“7”
Meditazione su Septem verba Christi in cruce di Joseph Haydn
per percussioni, baritono ed elettronica di Marcello Filotei
Mercoledì 29 marzo ore 12, Sala Marconi – Radio Vaticana, Piazza Pia 3 Roma
Riflettere sul presente con una visione originale innestata nella tradizione. Radio Vaticana presenta in prima mondiale radiofonica “7”, meditazione su Septem verba Christi in cruce di Joseph Haydn, per percussioni, elettronica e baritono, di Marcello Filotei, realizzata grazie alla collaborazione con la Cappella Musicale Pontificia Sistina e all’esecuzione dell'ensemble Ars Ludi, gruppo di percussionisti di fama internazionale, vincitore del Leone d'argento alla Biennale Musica di Venezia 2022.
«La Radio dei Papi parla in note fin dalla sua nascita, nel 1931 quando il padre della radiofonia, Guglielmo Marconi, accese, dopo averla costruita, la nostra emittente su commissione di Pio XI - sottolinea il Responsabile della Radio Vaticana - Vatican News, Massimiliano Menichetti –. Oggi la nostra offerta musicale costituisce una delle dorsali (Insieme alla liturgia, alla diffusione delle parole del Papa, all’informazione, ai programmi di approfondimento, culturali e religiosi), del palinsesto giornaliero in lingua italiana e dei palinsesti delle 30 webradio in lingua. La nostra linea editoriale propone praticamente ogni genere musicale, privilegiando la musica classica e quella sacra. Appartiene alla nostra storia la registrazione e diffusione di concerti e per la Settimana Santa abbiamo affidato al Maestro Filotei, della redazione “Musicali”, un lavoro che a partire da Le sette ultime parole di Cristo sulla croce di Joseph Haydn puntasse a rileggere la realtà che ci circonda con speranza, ma senza nascondere le difficoltà e le tragedie che il mondo sta vivendo. È nato il brano intitolato “7”, scritto a numero in modo che tutti possano pronunciarlo nella propria lingua, proprio per ribadire lo spirito inclusivo della musica nella diversità, come spesso sottolinea Papa Francesco».
“7”, registrato nella Sala Assunta in Vaticano, sarà trasmesso dai Media Vaticani in prima mondiale radiofonica il 2 aprile alle 00.01 ora di Roma (sulle 30 webradio del sistema informativo di Radio Vaticana – Vatican News, via Satellite; in DAB+ per l’Italia e la zona di Roma), prima di essere offerto al circuito Euroradio che lo diffonderà a partire da domenica 2 aprile, nell’ambito della Stagione dei concerti e in occasione del progetto Holy Week. Il 2 aprile alle 22 il canale italiano della
Radio Vaticana proporrà uno speciale dedicato a “7”. DaI 3 aprile l’esecuzione sarà disponibile in versione podcast sulla piattaforma Radio Vaticana – Vatican News. Il brano in versione video, realizzato in Aula Paolo VI per la particolare consonanza con la struttura architettonica, impreziosita dalla scultura di Pericle Fazzini “Resurrezione”, sarà disponibile da metà aprile.
Per la realizzazione di “7” è stato scelto un organico inusuale, prevedendo in partitura una ampia batteria di percussioni per ottenere particolari modalità di emissione del suono. La durata del brano è di circa 40 minuti. Grazie alla collaborazione con la Cappella Musicale Pontificia Sistina al progetto ha partecipato Patrizio La Placa, cantore del “Coro del Papa” che, rigorosamente in latino, ha intonato le parole tratte dai testi sacri sulle melodie composte dallo stesso Haydn.
L'elettronica interviene in un solo momento proponendo in oltre 20 lingue la frase «Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?». Un'umanità dolente alla quale hanno dato voce alcuni giornalisti dell'emittente pontificia, che ogni giorno, verso ogni latitudine, diffondono la voce del Papa e intendono non solo informare, ma portare la speranza della fede in tutto il mondo e offrire una chiave interpretativa dei fatti alla luce del Vangelo.
Alla conferenza stampa interverranno: Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione; Massimiliano Menichetti, Responsabile della Radio Vaticana Vatican News; Marcos Pavan, Direttore dalla Cappella Musicale Pontificia Sistina; Marco Di Battista, ideatore e producer del progetto; il compositore Marcello Filotei; Ars Ludi (Gianluca Ruggeri, Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Marco Di Gasbarro, Davide Fabrizio, Nathan Scibiwolk, Davide Soro); Patrizio La Placa, cantore della Cappella Musicale Pontificia Sistina.
MODALITÀ DI ACCREDITAMENTO
I giornalisti e gli operatori media che intendono partecipare devono inviare richiesta, entro 24 ore dall’evento, attraverso il Sistema di accreditamento online della Sala Stampa della Santa Sede, all’indirizzo: press.vatican.va/accreditamenti
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“7” - meditazione su Septem verba Christi in cruce per percussioni, elettronica e baritono di Marcello FIlotei
Ars Ludi
Gianluca Ruggeri (maestro concertatore)
Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Marco Di Gasbarro, Davide Fabrizio, Nathan Scibiwolk, Davide Soro, percussioni
Baritono
Patrizio La Placa, cantore della Cappella Musicale Pontificia Sistina
Marcello FIlotei
Marcello Filotei(1966-) ha ricevuto commissioni da Festival e gruppi attivi nella musica contemporanea: Biennale Musica di Venezia, Accademia Filarmonica Romana, Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, Teatro La Fenice di Venezia, Cantiere internazionale d’arte di Montepulciano, Orchestra della Toscana, Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Sagra Musicale Umbra, Ensemble Orchestral Contemporain, Ars Ludi Ensemble, Tiroler Festspiele Erl, Festival PlayIt in Florence, Festival Evenings of Actual Music in Yekaterinburg, Milano Musica, Festival Puccini Torre del Lago, Cantus Ansambl.
Si è diplomato in pianoforte, composizione e musica elettronica al Conservatorio Santa Cecilia di Roma.
È attivo come saggista e critico musicale
Ars Ludi Ensemble
Ars Ludi lavora per la creazione di contenuti che ampliano la dimensione tradizionale del mettere in musica, aprendo ad un orizzonte capace di includere ed integrare il linguaggio musicale con quello proprio del cinema, del teatro e delle arti figurative.
È stato fondato nel 1987 da Antonio Caggiano e Gianluca Ruggeri, a cui si aggiunse nel 1989 Rodolfo Rossi.
L’esperienza performativa dell’ensemble trova le sue radici nella proposta del repertorio contemporaneo per percussione e si sviluppa attraverso un'attività concertistica internazionale - Usa, Messico, Germania, Cina, Svezia, Francia, Spagna, Malta, Grecia, Turchia, Algeria, Kenya, Scozia e Svizzera – che ha dato vita all’interpretazione di compositori quali J. Cage, K. Stockhausen, B. Bartok, G.Battistelli, L. Andriessen, E. Varese, S. Reich, W. Duckworth, A. Curran, G. Scelsi, L. Berio,V. Heyn, C. Ambrosini. Ars Ludi ha collaborato con compositori quali Giorgio Battistelli, Louis Andriessen, Jacob TV, Alvin Curran e Francesco Filidei realizzandone prime esecuzioni. Dalla sua fondazione a oggi, ha commissionato composizioni a molti compositori italiani e stranieri quali Volker Heyn, Lorenzo Pagliei, Carlo Galante, Mauro Cardi, Lucio Gregoretti e Marcello Filotei.
Il gruppo si è esibito in molte stagioni concertistiche quali: Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, Ravenna Festival, Accademia Filarmonica Romana, Musica per Roma, I Concerti della Normale, Bonaventura Barattelli, Nuova Consonanza e i Concerti del Quirinale. Ha preso parte a importanti festival internazionali come RomaEuropa, Monday Evening Concert di Los Angeles, Fyilkingen di Stoccolma, Aterforum di Ferrara, Maggio Musicale Fiorentino, Milanesiana, Malta International Arts Festival, REC Festival di Reggio Emilia, FastForward Festival, Sagra Musicale Malatestiana di Rimini e Miti di Musica a Napoli.
Ars Ludi presenta una discografia fatta di 6 CD tre dei quali dedicati a John Cage e uno a Giorgio Battistelli.
Nel 2022, Ars Ludi ha ricevuto il Leone d’Argento nell’ambito del 66° Festival Internazionale di Venezia.
Patrizio La Placa, Baritono
Attualmente è cantore stabile della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” e collabora con il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Dopo la sua formazione musicale dapprima come puer cantor della Cappella Musicale Pontificia Sistina e poi presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Patrizio La Placa si laurea con il massimo dei voti e la Lode presso il Conservatorio di Roma Santa Cecilia, prima al Triennio Superiore di Canto Lirico, in seguito al Biennio di Canto Barocco sotto la guida di Sara Mingardo. Nel 2018 è allievo dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” (Martina Franca) e in seguito frequenta il corso di alto perfezionamento per cantanti lirici dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, dove si perfeziona con musicisti e professionisti di livello internazionale quali F. Luisi, R. Bonynge, B. De Simone, S. Ganassi, J. Pratt, C. Merrit, G. Prestia, I. D’Arcangelo. In qualità di solista ha debuttato ne Il Barbiere di Siviglia di G. Paisiello sotto la direzione di F. Biondi, presso il teatro Flavio Vespasiano di Rieti. Nel Festival della Valle d’Itria 2018 interpreta il ruolo del Capitan Rodimarte nell’opera buffa di A. Scarlatti Il Trionfo dell’Onore che replicherà presso il Teatro del Giglio SHOWA (Kanagawa) per il Belcanto Opera Festival in Japan. Al Teatro Olimpico di Vicenza veste i panni di Darete nella prima esecuzione mondiale in tempi moderni dell’opera Polidoro di A. Lotti. Al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino debutta diversi ruoli tra cui Moralès nella Carmen (dir. M. Beltrami, regia L. Muscato), H. Martel in Un marì a la porte di Offenbach (dir. V. Galli, regia U. Giacomazzi/L. Di Gangi), Fiorello ne Il Barbiere di Siviglia (dir. M. Gamba, regia D. Michieletto), Antonio ne Le nozze di Figaro (dir. K. Poska, regia S. Bergamasco). Nel Festival della Valle d’Itria 2019 interpreta il ruolo di Frangipani nella prima versione italiana dell’opera Coscoletto di Offenbach sotto la direzione di S. Quatrini. Nel settembre 2020 ritorna al Teatro Olimpico di Vicenza, vestendo i panni di Clistene ne “L’Olimpiade” di A. Vivaldi e nell’agosto 2021 interpretando il ruolo di Achior nell’oratorio La Betulia Liberata di W.A. Mozart (dir. M. Comin). Nel novembre 2021 debutta il ruolo di Leporello nel Don Giovanni di Mozart, al teatro Duse di Bologna. Nel gennaio 2022 è Lo Schiavo nell’allestimento della Cecilia di L. Refice al Teatro Lirico di Cagliari (dir. G. Grazioli, regia L. Muscato), mentre a febbraio canta al Teatro Verdi di Pisa nel Giulio Cesare di G.F. Händel (dir. C. Ipata, regia M. Mazzoni). Nel marzo 2022 veste nuovamente i panni di Leporello al Teatro Comunale di Carpi, sotto da direzione di A. Gabrielli. A settembre interpreta il ruolo di Strabone nell’ intermezzo buffo di G. Sellitti “La Vedova Ingegnosa” presso il Teatro Verdi di Gorizia, con l’ensemble Cenacolo Musicale.
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