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Comunicato Stampa

 

Santi Patroni della GMG Lisbona 2023

 

La preparazione di ogni Giornata Mondiale della Gioventù, la sua realizzazione e il dinamismo che si inaugura con l'incontro di giovani di tutto il mondo con il Papa sono affidati a patroni, cioè a sante e santi canonizzati o con il processo di canonizzazione in corso. Per la GMG Lisbona 2023, il Comitato Organizzatore Locale ha indicato 13 santi patroni – donne, uomini e giovani – che "hanno dimostrato che la vita di Cristo riempie e salva i giovani di ogni epoca", come afferma il Cardinale Patriarca, nati nella città che accoglie la GMG o che, nati in altre aree geografiche, sono modelli per i giovani.

I santi patroni della GMG Lisbona 2023 sono presentati dall'Em.mo Card. Manuel Clemente, Patriarca di Lisbona, che indica i principali riferimenti storici di ciascuno, nonché la loro importanza pastorale e spirituale per la preparazione e la realizzazione della prossima Giornata Mondiale della Gioventù.

Questo testo è la prefazione a un libro pubblicato allo stesso tempo dalle Edizioni Paoline e dalle Edizioni San Paolo, dove si può trovare anche un documento del prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, il Cardinale Kevin Farrel, sull'importanza pastorale e spirituale dei santi patroni della Giornata Mondiale della Gioventù

 

Presentazione dei Santi Patroni della GMG Lisbona 2023 a cura dell'Em.mo Card. Manuel Clemente, Patriarca di Lisbona

Patrona per eccellenza della prossima Giornata Mondiale della Gioventù è la Vergine Maria, la giovane donna che ha accettato di essere la madre del Figlio di Dio incarnato. Colei che si alzò e andò in fretta verso la montagna, per incontrare sua cugina Elisabetta, portandoLe Gesù che aveva concepito. Così insegna ai giovani tutti i tempi e luoghi a portare Gesù agli altri che Lo aspettano, ora come allora!

Patrono è anche San Giovanni Paolo II, al quale è dovuta l'iniziativa delle Giornate, che ha raccolto e animato milioni di giovani dei cinque continenti.

Santi e Sante Patroni sono tutti i santi che si dedicarono al servizio dei giovani; in modo speciale san Giovanni Bosco, che san Giovanni Paolo II ha dichiarato "Padre e Maestro della gioventù". Ai formatori ha proposto il suo "sistema preventivo", di attualità  permanente: "State con i giovani, evitate di peccare, con la ragione, la religione e la gentilezza. Diventate santi, educatori di santi. I nostri giovani sentano di essere amati".

Contiamo anche sulla protezione di San Vincenzo, diacono e martire del VI secolo che, come patrono della diocesi, accoglierà e rafforzerà tutti con la sua carità e testimonianza evangelica.

La Giornata, che si svolgerà a Lisbona, avrà il sostegno celeste di alcuni santi di Lisbona, partiti da questa città per annunciare Cristo. Come Sant'Antonio, nato intorno al 1190, che si è recato, già da francescano, prima in Marocco e subito dopo in Italia, e poi bel Sud della Francia, e infine di nuovo in Italia, convertendo molte persone al Vangelo che viveva e predicava. È morto a Padova nel 1231 e un anno dopo era già stato canonizzato, tanto forte era la certezza della sua santità. Il Papa Leone XIII lo ha definito "il santo di tutto il mondo".

Sempre da Lisbona, secoli dopo, San Bartolomeo dei martiri, domenicano e arcivescovo di Braga, partì per Trento, dove ha preso parte all'ultima fase (1562-63) del Concilio che ha riformato la Chiesa, avvicinando i pastori alle pecore, come il Vangelo richiede e su cui tanto insiste Papa Francesco. San Bartolomeo, durante il Concilio e anche in seguito, è stato decisivo in questo senso e ancora oggi motiva tutti noi.

Un secolo dopo, un altro giovane lisbonese, San Giovanni di Brito, gesuita, è partito verso l'India per proclamare Cristo. Inarrestabile nell’annuncio e nei viaggi difficili, si vestiva e parlava in modo da poter raggiungere tutti i gruppi e classi. È stato martirizzato a Oriur nel 1693.

Ci accompagnano anche alcuni beati, anche loro lisbonesi. La prima, Giovanna del Portogallo, figlia del re Alfonso V. Avrebbe potuto diventare regina in diversi regni d'Europa, ma ha preferito unirsi a Cristo e alla sua passione, scegliendo la vita di clausura all'età di diciannove anni. È morta ad Aveiro, nel convento delle Domenicane, nel 1490. La chiamiamo Santa Giovanna Principessa e lei ci sospinge verso scelte radicali.

Nel 1570, Giovanni Fernandes, un giovane gesuita, fu martirizzato al largo delle Isole Canarie mentre si recava in Brasile come missionario. È stato uno dei quaranta martiri di quel tempo, guidati dal beato Ignazio di Azevedo. Erano partiti in risposta alla chiamata missionaria e certamente hanno contribuito in cielo alla missione che non sono riusciti a compiere sulla terra.  

Più tardi, Maria Clara del Bambino Gesù, una giovane aristocratica nata nei dintorni della capitale. Divenuta orfana, ben presto decise di diventare la "madre" dei dimenticati. In un momento in cui era ufficialmente proibito, era riuscita a fondare una congregazione religiosa dedicata a questa missione (Francescane Ospedaliere dell’Immacolata Concezione). Fino alla morte, avvenuta nel 1899, ha affrontato ogni opposizione, ripetendo: "Dove c’è bisogno di fare il bene, che sia fatto!"

Oltre a questi giovani lisbonesi che "sono partiti" come la Madre di Gesù, sia nella geografia del mondo che nella geografia dell'anima, per portare Cristo a tanti altri, aggiungiamo alcuni santi patroni di altre origini, ma dello stesso Regno. Come il beato Pier Giorgio Frassati, che fino alla sua morte a Torino nel 1925, all'età di ventiquattro anni, ha colpito tutti con il dinamismo, la gioia e la carità con cui ha vissuto il Vangelo, sia scalando le Alpi che servendo i poveri. San Giovanni Paolo II lo ha definito "l'Uomo delle Otto Beatitudini".

Con la stessa giovinezza e generosità, contiamo sul beato Marcello Callo, nato a Rennes e morto nel campo di concentramento di Mauthausen nel 1945. Fu scout e poi “giocista” (Gioventù Operaia Cattolica) e, quando all'età di 22 anni fu chiamato ai lavori forzati in Germania, è partito con la ferma intenzione di continuare l'apostolato in quelle durissima condizione. Ecco perché fu trasferito nel campo di concentramento dove poi sarebbe morto.  

Abbiamo anche la protezione di due giovani beati che “sono partiti", nonostante la malattia immobilizzasse il loro corpo, ma non il cuore. Come Cristo inchiodato alla croce, che proprio da lì è partito verso il Padre e ci ha salvati tutti con la vita donata. È con Cristo abbandonato sulla croce che ha voluto identificarsi la beata Chiara Badano, giovane focolarina, quando all'età di 16 anni fu sorpresa dalla malattia. Morì due anni dopo, nel 1990, irradiando sempre la gioia luminosa che gli è stata riconosciuta nel nome di "Luce", che Chiara Lubich gli aveva dato.

L'anno successivo, nel 1991, nasceva il beato Carlo Acutis, morto di leucemia a Monza, all'età di quindici anni. La sua breve vita è stata piena di grande devozione mariana ed eucaristica, che la dimestichezza con il computer gli permise di diffondere, anche durante la malattia. Ha fatto della sua sofferenza un'offerta ed è partito felice.

Ognuno nel suo proprio tempo, i Santi Patroni della GMG Lisbona 2023 hanno dimostrato che la vita di Cristo riempie e salva i giovani di ogni epoca. Con loro contiamo, con loro partiamo!

 

Card. Manuel Clemente

 Patriarca di Lisbona

 

Santi Patroni Diocesani

Per la prima volta, la preparazione della GMG Lisbona 2023, che si sta svolgendo in tutte le diocesi del Portogallo grazie al dinamismo dei Comitati Organizzatori Diocesani, è affidata anche ai patroni diocesani della Giornata Mondiale della Gioventù. Così, ogni Diocesi ha scelto santi o sante che sono di riferimento nel contesto di ogni realtà  diocesana e, con il loro esempio e la loro protezione, aiuteranno a camminare verso la GMG Lisbona 2023.

 

Informazioni sulla GMG Lisbona 2023

Lisbona è la città scelta da Papa Francesco per la prossima edizione internazionale della Giornata Mondiale della Gioventù, che si svolgerà tra l'1 e il 6 agosto 2023.

Le edizioni internazionali della GMG sono un evento religioso e culturale che riunisce per circa una settimana centinaia di migliaia di giovani da tutto il mondo.

La GMG è nata per iniziativa di Papa Giovanni Paolo II, dopo il successo dell'incontro promosso nel 1985 a Roma, nell'Anno Internazionale della Gioventù.

La prima edizione si è svolta nel 1986, a Roma. La GMG ha attraversato le seguenti città: Buenos Aires (1987), Santiago di Compostela (1989), Czestochowa (1991), Denver (1993), Manila (1995), Parigi (1997), Roma (2000), Toronto (2002), Colonia (2005), Sydney (2008), Madrid (2011), Rio de Janeiro (2013), Cracovia (2016) e Panama (2019).

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Per ulteriori informazioni: Ufficio Comunicazione della GMG Lisbona 2023 press@lisboa2023.org