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BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA

 

Via Crucis 2022

Illustrazioni dei testi

I testi della Via Crucis 2022 sono illustrati da riproduzioni di miniature tratte da due manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana: un libro di meditazioni sulla Passione e un libro d’Ore del sec. XV:

Vat. lat. 9206, Libro devozionale con meditazioni sulla Passione di Gesù, 1473

Ott. lat. 2919, Libro d’Ore, sec. XV

La riproduzione completa dei due manoscritti è disponibile sulla biblioteca digitale della Biblioteca Vaticana (digi.vatlib.it) ai seguenti link:

https://digi.vatlib.it/view/MSS_Vat.lat.9206

https://digi.vatlib.it/view/MSS_Ott.lat.2919

Vat. lat. 9206

La maggior parte delle miniature riprodotte è tratta dal manoscritto Vaticano latino 9206, Libro devozionale fiammingo di piccolo formato contenente le Meditazioni sulla Passione di Gesù di Giordano di Quedlinburg (1300 ca. - 1370/1380), del 1473, come si legge nel colophon (f. 206v), e illustrato da più artisti.

Le Meditationes Vitae Christi tardomedievali erano contenute in un tipo di libro destinato alla devozione privata. Il testo di Giordano di Quedlinburg è costituito da 65 meditazioni sulla Passione, ciascuna composta da una preghiera, un testo biblico, un insegnamento, l’esortazione a vivere la Passione del Signore.

Le 65 parti del testo sono introdotte da altrettante miniature, quasi sempre a piena pagina, con scene della Passione e bordure tipicamente fiamminghe, iniziali decorate in oro e colore. Per ciascun momento della Passione si trovano più raffigurazioni, che si susseguono come fotogrammi di una narrazione visiva. L’attenzione ai dettagli consente al lettore di partecipare empaticamente.  

Alcune note sul primo e sull’ultimo foglio del manoscritto mantengono traccia della storia del manoscritto e dei nomi delle persone, laici e religiosi, che hanno continuato a leggerlo e a usarlo nel tempo.

Ott. lat. 2919

Per la II e la IX stazione sono state riprodotte due miniature dal manoscritto Ottoboniano latino 2919, un libro d’Ore del sec. XV, di piccolo formato, anch’esso di area fiamminga, elegantemente miniato. Contiene le parti caratteristiche di questa tipologia di libro: il calendario, gli Uffici della Croce, della Vergine, dei defunti, e i suffragi dei santi.

Le due miniature appartengono alle sette che corredano l’Ufficio della Croce, al quale nei libri d’Ore sono abitualmente associate raffigurazioni di alcuni momenti della Passione.

L’autore di questo splendido esempio di arte fiamminga è stato identificato come il “Maestro di Guillebert de Metz”, attivo nella prima metà del sec. XV. Nei libri d’Ore l’apparato illustrativo funziona da ‘segnalibro’ per l’individuazione dell’incipit delle varie parti del testo. Ampie bordure con elementi floreali e figurativi arricchiscono le 23 miniature a piena pagina come anche le pagine con iniziali istoriate che fanno da pendant a queste ultime.

I libri d’Ore furono considerati i best sellers del Medioevo, realizzati in notevole quantità a partire dal sec. XIV e fino a dopo l’invenzione della stampa.

 

©Biblioteca Apostolica Vaticana