Installato un codice QR nella scultura di Piazza San Pietro per far conoscere “Angels Unawares” e il magistero del Papa sui migranti
“Cari pellegrini e turisti: il Vaticano vi invita a non voltare le spalle...”
L'imponente scultura - "Angels Unawares" - che rappresenta migranti e rifugiati in Piazza San Pietro, interpella i turisti attraverso l'arte, la cultura e gli insegnamenti di Papa Francesco tramite un codice QR.
(Città del Vaticano, 12-29-2021) - La scultura “Angels Unawares” è stata inaugurata da Papa Francesco nel 2019, in occasione della 105° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Da allora, l'opera è stata contemplata dai turisti che ogni anno visitano Piazza San Pietro. Ora è stata aggiunta una piccola targa con un codice QR che indirizza i visitatori ai contenuti digitali per spiegare la rappresentazione artistica.
Dai dispositivi mobili è possibile accedere tramite il codice al sito web “Angels Unawares”, disponibile in sei lingue (spagnolo, inglese, francese, portoghese e tedesco). Le persone che visiteranno la scultura potranno conoscere meglio l'opera, la sua storia, e allo stesso tempo potranno approfondire, attraverso gli insegnamenti di Papa Francesco, la realtà dei migranti e dei rifugiati.
“Abbiamo deciso di unire l'informazione culturale e gli insegnamenti della Chiesa negli ultimi anni, per aiutare i visitatori a passare dall'essere turisti a pellegrini in Vaticano”, afferma il Cardinale Michael Czerny, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati. Con questo nuovo strumento si intende promuovere una lettura complementare della scultura, che aiuti a formare e prendere coscienza della realtà che essa esprime artisticamente.
Nell'opera, realizzata dall'artista canadese Timothy P. Schmalz, emergono dal centro una folla eterogenea di persone e ali d'angelo, che suggeriscono la presenza del sacro. La scultura è ispirata a un passo biblico: "Non dimenticate l'ospitalità, perché per essa alcuni, senza saperlo, ospitavano angeli" (Ebrei 13,2).
La situazione delle persone in movimento più vulnerabili preoccupa molto papa Francesco. "I fedeli cattolici sono chiamati ad impegnarsi, ciascuno a partire dalla comunità in cui vive, perché la Chiesa sia sempre più inclusiva", ha ricordato in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2021. Nell'ambito del suo recente viaggio apostolico a Cipro e in Grecia, Francesco ha esortato: “Il peccato che abbiamo in noi ci spinge a pensare così: 'Povera gente, povera gente'. E con quel 'povera gente' cancelliamo tutto. È la guerra di questo momento, è la sofferenza dei fratelli e delle sorelle che non possiamo tacere (...) Non possiamo tacere e guardare dall'altra parte, in questa cultura dell'indifferenza”.
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Informazioni sulla sezione Migranti e Rifugiati
La Sezione Migranti e Rifugiati è un piccolo ufficio pastorale della Santa Sede, gestito personalmente da Papa Francesco, che opera per aiutare la Chiesa di tutto il mondo ad accompagnare le persone vulnerabili in movimento, comprese quelle sfollate a causa di conflitti, calamità naturali, persecuzioni o situazioni estreme della povertà, dei rifugiati e delle vittime della tratta di esseri umani. Maggiori informazioni su: https://migrants-refugees.va/
Sull’autore
Da oltre 25 anni, l'artista canadese Timothy P. Schmalz scolpisce pezzi in bronzo su larga scala, molti dei quali già installati in tutto il mondo e alcuni nelle chiese storiche di Roma. Uno dei più famosi è "Homeless Jesus" ("Gesù senza tetto"), che si trova in Vaticano. Timothy cerca di creare opere d'arte epiche che connettono con gli spettatori attraverso il design e dettagli che non solo sono emotivamente commoventi, ma permettono anche a chiunque di sentirsi, in qualche modo, "parte" dell'opera.
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