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Papa Francesco ha condiviso i risultati dei programmi educativi di Scholas con specialisti, insegnanti e studenti dei cinque continenti

 

Città del Vaticano, 20 maggio 2021. Docenti da sette regioni d'Italia hanno presentato a Papa Francesco i risultati ottenuti dai programmi sviluppati durante quest’ultimo anno di pandemia, attraverso i quali hanno fornito un supporto fondamentale alle loro comunità educative. A seguito di questo lavoro, il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, e il Ministro della Salute, Roberto Speranza, presenti all'incontro, hanno espresso il loro sostegno a portare avanti programmi di sostegno e tutela della salute emozionale in tutta Italia. Questo percorso che Scholas, le comunità educanti, il Ministero dell'Istruzione e quello della Salute hanno iniziato  quattordici mesi fa, culminerà con un Incontro Internazionale su Educazione e Salute Emotiva che avrà luogo a Roma nel prossimo anno accademico.

Successivamente, i giovani di Valencia, Spagna, hanno comunicato in diretta con Papa Francesco dello stadio del Levante, accompagnati dal cardinale Antonio Cañizares, arcivescovo di Valencia, e dal presidente della Comunità di Valencia Ximo Puig. I giovani hanno espresso la loro gratitudine a Papa Francesco per le esperienze educative che si stanno realizzando con il sostegno dell'Università Cattolica di Valencia nelle scuole pubbliche, private e concertate cinque anni fa e la cui missione è generare la cultura dell'incontro attraverso lo sport, arte e tecnologia. Dalla sede di Scholas in Vaticano, l'incontro è stato accompagnato dal cardinale Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona e presidente della Conferenza episcopale spagnola.

Un momento speciale è stato vissuto quando il Santo Padre si è connesso con la nuova sede di Scholas a Sydney, in Australia, celebrando la presenza permanente della comunità educativa di Scholas nei cinque continenti. Lì la Fondazione lavorerà con l'Università Cattolica d'Australia (ACU) su una proposta per l'attuazione educativa dell'enciclica Laudato Sì, oltre ai programmi educativi Scholas Citizenship e Scholas Labs. Correva l’anno 2014, quando per la prima volta Papa Francesco si è connesso con i giovani australiani entusiasti per la sua partecipazione.

In connessione con il suo paese natale, l’Argentina, Papa Francesco ha sorpreso i giovani che stavano partecipando al programma di prevenzione delle dipendenze che Scholas porta avanti nella zona de El Impenetrable, provincia del Chaco, con un team di educatori che si sono trasferiti in pianta stabile nel luogo per stare accanto ai giovani e implementare le attività a loro supporto. Il governatore della Provincia del Chaco, Jorge Capitanich, e le autorità educative hanno mostrato a Papa Francesco il funzionamento dei laboratori didattici e lo spazio trasformato in un luogo di incontro e creatività.

Il Papa ha salutato i presenti nella nuova sede di Scholas in Washington DC , Stati Uniti, nata con il sostegno  del cardinale Gregory, Arcivescovo di Washington, alla presenza in forma virtuale di monsignor José Gómez, Arcivescovo di Los Angeles e presidente della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti. Nel 2019 Scholas ha implementato il programma educativo sulla cittadinanza con le scuole pubbliche di Miami, dove i giovani hanno affrontato questioni a loro vicine come la salute mentale e la presenza e l’uso delle armi nelle scuole. Sempre in quell'anno alla Fordham University, New York, il Congresso Internazionale delle Cattedre di Scholas ha visto la partecipazione di 140 accademici di tutto il mondo e dell'allora Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, Monsignor Bernardito Auza. In quell’occasione sono stati analizzati i risultati dei progetti cattedre Scholas nelle varie università del mondo e la necessità di costruire un ponte tra il college e l'università.

Nell'incontro, giovani provenienti da Iraq, Colombia, Spagna, Cile, Emirati Arabi Uniti, Brasile, Italia, Argentina, Messico e Paraguay, hanno parlato a Papa Francesco di come vivono la politica attuale. Hanno riflettuto sull'Enciclica Fratelli Tutti e sulla necessità di creare una nuova formazione politica per promuovere il bene comune e rafforzare le istituzioni democratiche. La nuova Scuola Politica Fratelli è una proposta educativa congiunta di Scholas Occurrentes e della Fondazione Liderar con Sentido Común presieduta da Antonio Sola, la cui direzione sarà affidata a Juan Ignacio Maquieyra.

Il 5 giugno, in occasione della Giornata Internazionale dell'Ambiente, Papa Francesco ha celebrato la creazione dell'Università del Senso di Scholas Occurrentes. Oggi, prestigiosi accademici di diverse culture e religioni hanno espresso il loro sostegno a questa iniziativa consegnando - dopo diversi mesi di lavoro - a Papa Francesco il documento che esprime l'identità e la missione dell'Universidad del Sentido. I membri di questa commissione sono: Diane Moore, professoressa all'Università di Harvard; Stefania Travagnin, ricercatrice presso la Facoltà di Storia, Religione e Filosofia dell'Università di Londra; Souleymane Bachir Diagne, filosofo senegalese e professore universitario alla Columbia University, Mpho Tshivhase, filosofo sudafricano presso l'Università di Pretoria, e Stefania Giannini, vicedirettore generale per l'istruzione dell'UNESCO. Papa Francesco è stato accompagnato in questo momento, oltre che dai direttori mondiali di Scholas, da monsignor Vincenzo Zani, segretario della Congregazione vaticana per l'educazione cattolica.

Unitamente ai giovani ibero-americani, che hanno presentato a Papa Francesco i risultati dell'incontro di Madrid lo scorso fine settimana, erano presenti anche le First Ladies di ALMA (Alleanza dei coniugi dei capi di Stato e dei rappresentanti), Fabiola Yañez dall'Argentina, Michele Bolsonaro dal Brasile, Cecilia More dal Cile, Ana García de Hernández dall’Honduras, Yazmín Colón de Cortizo dal Panamá e Raquel Arbaje de Abinader dalla Repubblica Dominicana. Le First Ladies hanno ribadito il loro impegno a continuare a promuovere il lavoro dei giovani di Scholas nel mondo.

A conclusione dell'incontro, gli educatori di Scholas provenienti da tutto il mondo hanno ringraziato Papa Francesco per la sua testimonianza e fiducia, donandogli il libro “Qué te pa”, che esprime in modo integrale il risultato delle esperienze vissute dai giovani partecipanti dai cinque continenti.

I diversi collegamenti e momenti hanno visto partecipi anche, tra le altre autorità civili ed ecclesiastiche, gli ambasciatori presso la Santa Sede dell'Argentina, Maria Fernanda Silva; Australia, Chiara Poro e Spagna, Carmen de la Peña. L'incontro è stato accompagnato in persona dal cardinale Carlos Aguiar Retes, l’Arcivescovo Primate dal Messico e dal Cardinale Juan José Omella, Arcivescovo di Barcellona e Presidente della Conferenza Episcopale di Spagna, Monsignor Lucio Ruiz, Segretario del Dicastero per la Comunicazione, Monsignor Marcelo Sanchez Orondo Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, il Ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi e il Ministro della Salute Roberto Speranza.


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