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Comunicato Stampa 
Dicastero per la Comunicazione

90 Anni Radio Vaticana

Radio Vaticana compie 90 anni: voce del Papa per il mondo intero. L’emittente progettata e costruita da Guglielmo Marconi, su incarico di Papa Pio XI, informa, porta la speranza del Vangelo e la voce del Papa in tutto il mondo. Per il suo compleanno lancia un nuovo sito e diventa anche Web radio.

“Celebriamo questo storico traguardo con gratitudine per quanto è stato fatto da chi è venuto prima di noi, e al tempo stesso guardando in avanti. Quello radiofonico è un mezzo che ha saputo trasformarsi nel tempo, senza mai perdere il suo valore e il suo fascino - rimarca il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini -. La radio ha questo di bello, che ti entra nel profondo, perché senti la voce. Ti concentri sulla voce. La radio non va di fretta. Chiede attenzione. Oggi anche la Radio Vaticana è proiettata nel futuro, pur conservando la sua originalità e la sua identità. Nel DNA della Radio, cosi come l’ha voluta il suo fondatore Pio XI, e i Gesuiti a cui l’emittente fu affidata 90 anni fa, ci sono il servizio alla Chiesa, al Papa e all’uomo dovunque si trovi, a qualsiasi religione o cultura appartenga. Quella che celebriamo è dunque una storia che ha attraversato praticamente tutto il Novecento, che ha resistito al fascismo e al comunismo, che ha superato la seconda guerra mondiale e la guerra fredda; ed è la prospettiva di un futuro missionario fondato sulla forza gentile della parola detta e ascoltata. Ma non è solo questo: è anche la radice forte su cui sta crescendo l’albero di Vatican News, il sito internet che racconta le storie della Chiesa ed il magistero del Papa in 43 lingue, e che nel 2020 ha avuto 250 milioni di pagine lette in tutto il mondo. Ed è il progetto che nasce oggi della Web radio, che permetterà a chiunque nel mondo, dal proprio smartphone o computer, di ascoltare Radio Vaticana nella sua lingua. Ogni lingua una radio, un palinsesto, un legame che si rinsalda con gli ascoltatori. Un altro piccolo passo nel cammino del Dicastero per la comunicazione, che quest’anno vede alcuni suoi media celebrare importanti anniversari (25 anni il sito vatican.va, dicembre 2020; 160 anni L’Osservatore Romano) guardando e costruendo insieme il futuro”

La Radio Vaticana compie 90 anni, un traguardo importante raggiunto nel pieno della riforma dei media della Santa Sede voluta da Papa Francesco. Oggi l’emittente parla 41 lingue (Albanese, Amarico, Arabo, Armeno, Bielorusso, Brasiliano, Bulgaro, Ceco, Cinese, Croato, Ewondo, Esperanto, Francese, Hindi, Inglese, Italiano, Kikongo, Kinyarwanda, Kirundi, Kiswahili, Latino, Lettone, Lingala, Lituano, Malayalam, Malgascio, Polacco, Portoghese, Romeno, Russo, Slovacco, Sloveno, Somalo, Spagnolo, Tamil, Tedesco, Tigrino, Tshiluba, Ucraino, Ungherese, Vietnamita).

“Celebriamo il novantesimo mentre è in corso una delle prove più grandi per l’intera umanità a causa della pandemia da COVID-19 - sottolinea il responsabile della testata Massimiliano Menichetti -, la nostra missione è da sempre non lasciare nessuno da solo e portare la speranza dell’annuncio cristiano, la voce del Papa e leggere i fatti alla luce del Vangelo, questo momento ci interroga e ci sfida ulteriormente. Oltre al servizio delle tele-radiocronache in più lingue, abbiamo creato nuovi programmi, podcast, diffuso audiolibri, per essere vicini a tutti, per arrivare in ogni angolo del pianeta. In questi mesi oltre ad informare, continuiamo a raccogliere e raccontare storie di vicinanza, di soccorso, di solidarietà, portiamo spiritualità, mostriamo il volto della Chiesa e di tutta quella parte di società che costruisce ponti, spesso in maniera silenziosa, aiuta e include”.

Menichetti rimarca anche come è cambiata in questi anni l’emittente pontificia perché dice: “La riforma voluta dal Papa ci ha proiettati in una nuova dimensione, dove non siamo più soltanto una radio, ma una realtà integrata ed ancora in cammino. Il personale della Radio Vaticana, che proviene da 69 nazioni, di fatto ha permesso la nascita del portale Vatican News, in cui sono presenti flussi video, fotografici, audio, social e testuali”.

La pluralità e varietà dei Paesi da cui proviene il personale della Radio Vaticana ben rappresenta la dimensione universale dell’Emittente, che da sempre ha fatto del multilinguismo e del multiculturalismo un elemento qualificante della propria programmazione.

Giacomo Ghisani, Rappresentante Legale della Radio Vaticana e membro dell’Executive Board dell’European Broadcasting Union, sottolinea che “la Radio Vaticana è pienamente inserita nell’ambito della comunità internazionale dei broadcaster del servizio pubblico radiotelevisivo, in particolare dell’European Brodcasting Union, di cui è membro fondatore, e dell’African Broadcasting Union. La partecipazione alla vita associativa di queste comunità internazionali di radiodiffusione è parte della missione della Radio del Papa che, nel suo servizio di supporto del Ministero petrino e di collegamento tra il centro della cattolicità ed i diversi Paesi del mondo, interagisce, collabora, condivide e si confronta con i broadcaster degli altri Paesi sui principali temi e sui valori che ispirano le proprie attività, in vista di una corretta informazione a servizio del bene comune. Questa vasta rete di relazioni si esprime anche attraverso i rapporti di partnership che Radio Vaticana intrattiene con le moltissime radio, cattoliche e non, regionali e locali, nonché siti web che ritrasmettono i programmi linguistici dell’Emittente, permettendole così di raggiungere con maggior efficacia le realtà più remote”.

Dal 12 febbraio parte anche l’avventura della Web radio (https://www.vaticannews.va/it/epg.html). Il debutto sarà in italiano, francese, inglese, spagnolo, portoghese, tedesco e armeno. Verranno creati nell’arco di questo anno quasi 30 palinsesti in diretta corrispondenti ad altrettante lingue ascoltabili sia sul sito della radio, sia tramite l’attuale App di Radio Vaticana. La Radio Vaticana oggi trasmette via satellite, DAB+, digitale terrestre, internet e naturalmente in onde hertziane. Non dobbiamo dimenticare che in particolare le onde corte, incarnano ciò che Papa Francesco chiede con forza: arrivare alle periferie del mondo.

 

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