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Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione

 

II DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO

24 gennaio 2021

 

Comunicato stampa

 

Il prossimo 24 gennaio si celebrerà la seconda edizione della Domenica della Parola di Dio. Il tema di quest’anno è tratto dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi: “Tenete alta la Parola di Vita!” (Fil 2,16). Per l’occasione, il Santo Padre celebrerà l’Eucarestia nella Basilica di San Pietro, alle ore 10:00, alla presenza di un gruppo ristretto di circa cento fedeli, in ottemperanza alle attuali norme in materia sanitaria.

L’evento sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1 e su tutte le emittenti cattoliche del mondo collegate al Dicastero per la Comunicazione e sarà trasmesso in streaming sul portale di Vatican News (vaticannews.va). Le parrocchie e le varie realtà ecclesiali si stanno preparando alla celebrazione con l’ausilio del Sussidio pastorale, disponibile sul sito internet pcpne.va in diverse lingue (francese portoghese, inglese, spagnolo, italiano).

Durante la celebrazione eucaristica, si avvicenderanno a proclamare le letture, l’attore Pierfrancesco Favino, un giornalista della RAI, una persona non vedente che leggerà il brano biblico in braille e due giovani studenti. Successivamente, dopo essere stato proclamato, avverrà il rito di Intronizzazione della Parola, in cui il Vangelo avrà una particolare collocazione solenne che ne sottolinea il valore e ne rende evidente all’assemblea la centralità. In particolare, il tronetto che verrà impiegato sarà lo stesso usato durante tutte le sessioni del Concilio Vaticano II.

Al termine della Messa, Papa Francesco consegnerà alcune copie di una edizione particolare della Bibbia, realizzata per l’occasione, ad alcune categorie di persone, rappresentanti della varietà del Popolo di Dio. Riceveranno la Bibbia dalle mani di Papa Francesco, il giocatore di calcio della AS Roma Lorenzo Pellegrini con la famiglia; una studentessa dell’Istituto Biblico che si specializza in Scienze bibliche, originaria del Pakistan; una catechista e un catechista che svolgono il servizio in due parrocchie della Diocesi di Roma, rispettivamente nelle parrocchie di S. Giovanni Maria Vianney e S. Domenico di Guzman; due giovani neo-cresimati nei mesi scorsi della parrocchia di S. Luca Evangelista al Prenestino; un seminarista dal Sud Sudan che si sta preparando a ricevere il ministero del lettorato; un docente medico specialista in infettivologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il Prof. Massimo Andreoni e una persona non vedente a cui il Papa consegnerà il Vangelo di Marco in braille.

Per rappresentare concettualmente il contenuto e le intenzioni di questa celebrazione è stato realizzato il logo della Domenica della Parola di Dio. Esso dà particolare risalto al tema della relazione. L’immagine scelta ritrae i discepoli di Emmaus, che, increduli, tornano alla loro città, pieni di dubbi, perplessi per quello che hanno appena visto a Gerusalemme. In mezzo a loro Gesù cammina e compie opera di vera evangelizzazione, rappresentata anche dalla stella, sulla destra. Un discepolo si aiuta nel suo cammino con un bastone, simbolo di fragilità. Gesù tiene in mano il rotolo, la Scrittura che spiega il mistero della salvezza. La sera in cui si immergevano i discepoli viene rischiarata tutt’intorno dalla luce della Parola, che scalda il cuore e rassicura l’umanità. Il logo della Domenica della Parola di Dio intreccia due filoni artistico-espressivi: quello dell’iconografa suor Marie-Paul Farran e quello dell’artista contemporaneo Giordano Redaelli.

Papa Francesco ha istituito questa giornata dopo aver consegnato alla Chiesa la Lettera Apostolica Aperuit Illis, il 30 settembre 2019 e ne ha affidato l’organizzazione e l’animazione al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. La Domenica della Parola di Dio si colloca come un’iniziativa pastorale di Nuova Evangelizzazione, con lo scopo di animare l’interesse verso la conoscenza della Sacra Scrittura, provocando i credenti a una sua sempre maggiore comprensione mediante una trasmissione attiva che si esprime nelle differenti forme in cui si svolge la vita della Chiesa.

 

 

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