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SUÁREZ INDA Card. Alberto


Card SUÁREZ INDA Alberto

Il Cardinale Alberto Suárez Inda, Arcivescovo emerito di Morelia (Messico), è nato a Celaya il 30 gennaio 1939, undicesimo e ultimo figlio di una famiglia profondamente cristiana. Ha frequentato la scuola elementare, primaria e secondaria nel collegio México retto dai religiosi lasalliani. Nel gruppo degli scout cattolici è nata la sua vocazione al sacerdozio. Entrato nel seminario di Morelia, vi ha compiuto gli studi umanistici. Poi, negli anni tra il 1958 e il 1965, è stato inviato a Roma come alunno del Collegio pio latinoamericano.

Ordinato sacerdote l'8 agosto 1964 a Celaya dall'arcivescovo di Morelia, Luis María Altamirano y Bulnes, ha svolto il primo incarico pastorale come vicario parrocchiale a San José di Morelia e nella basilica di Pátzcuaro. Gli è stato poi affidato l'insegnamento di alcune materie nel seminario arcivescovile: introduzione alle Sacre scritture, liturgia e storia della salvezza.

Qualche tempo dopo è giunta la nomina a primo parroco della nuova comunità dell'Assunzione di Maria, nella sua città natale di Celaya. Con la creazione dell'omonima diocesi, nel 1974 è stato nominato rettore del seminario minore, incarico mantenuto fino al 1985.

Il 5 novembre 1985 Giovanni Paolo II lo ha designato Vescovo di  Tacámbaro. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 20 dicembre successivo dall'Arcivescovo Girolamo Prigione, delegato apostolico in Messico, scegliendo come motto: “Viviamo per il Signore”.

Il 20 gennaio 1995 è stato promosso Arcivescovo di Morelia, dove ha fatto ingresso il 23 febbraio successivo.  Nei primi venti anni di governo pastorale ha promosso la creazione della nuova diocesi di Irapuato, formata con territorio dismembrato dall'arcidiocesi di Morelia e da quella di León, ha istituito più di 40 nuove parrocchie e ha ordinato circa 300 sacerdoti e quattro vescovi. Inoltre ha compiuto tre visite pastorali, presieduto otto assemblee diocesane e promosso tre piani diocesani di pastorale.

Nell'ambito della Conferenza episcopale messicana (Cem) ha svolto vari compiti, tra i quali responsabile del sostentamento sociale del clero e presidente della commissione del clero, che ha istituito i responsabili diocesani per la formazione permanente dei sacerdoti. È stato anche Vice presidente della Cem per due trienni e responsabile della commissione per la creazione di nuove diocesi, tra le quali quelle di  Cuautitlán-Izcalli e di Nogales. Attualmente è responsabile dell'organismo di pastorale educativa. Ha presieduto inoltre la commissione ad hoc per la celebrazione del bicentenario dell'indipendenza messicana e ha curato la redazione del documento dell'episcopato Educare per una nuova società.

Nel Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) è stato membro del dipartimento di vocazioni e ministeri e ha partecipato alla quarta Conferenza dell'episcopato latinoamericano a Santo Domingo nel 1992. Ha fatto parte anche della commissione preparatoria della quinta conferenza, svoltasi ad Aparecida nel 2007, e ha partecipato all'Assemblea Speciale per l'America del Sinodo dei vescovi celebrata a Roma nel 1997. Per nomina pontificia ha preso parte anche alla XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia (ottobre 2015).

Su incarico della Santa Sede ha compiuto la visita apostolica a vari seminari del Messico e del centro America. È stato promotore del XII Congresso nazionale missionario del 2001, del IV congresso eucaristico nazionale del 2008 e ha organizzato le cinque giornate accademiche su “Bicentenario: Chiesa, indipendenza e rivoluzione” svoltesi nel 2010 in diverse città del Messico.

Un pastore di frontiera chiamato a operare in un contesto sociale segnato dal dilagare della criminalità legata soprattutto al narcotraffico. Da oltre vent'anni Arcivescovo di Morelia, capitale dello Stato di Michoacán, città spesso insanguinata da una violenza che solo nel 2014 ha provocato un migliaio di omicidi e non ha risparmiato neppure la Chiesa: negli ultimi quindici anni ben cinque sacerdoti sono stati uccisi. Numerosi i suoi appelli alla pacificazione e i suoi inviti ad abbandonare i desideri di vendetta e di morte “che – ha ammonito in diverse circostanze – non producono nulla, solo la distruzione”.

Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 14 febbraio 2015, del Titolo di San Policarpo.