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RUINI Card. Camillo


RUINI Card. Camillo

Il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale emerito di Sua Santità per la diocesi di Roma e Arciprete emerito della Papale Basilica di San Giovanni in Laterano, Gran Cancelliere emerito della Pontificia Università Lateranense, Presidente emerito della "Peregrinatio ad Petri Sedem", è nato a Sassuolo, in provincia di Modena e diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, il 19 febbraio 1931.

Ha compiuto gli studi filosofici e teologici a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, come alunno dell'Almo Collegio Capranica, conseguendo la licenza in filosofia e teologia.

È stato ordinato sacerdote l'8 dicembre del 1954, anno mariano, da Mons. Luigi Traglia. Nel 1957 è rientrato in diocesi a Reggio Emilia. Ha insegnato filosofia presso il Seminario diocesano dal 1957 al 1968 e da allora fino al 1986 ha insegnato teologia dogmatica presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Modena-Reggio Emilia-Carpi-Guastalla, del quale dal 1968 al 1977 è stato anche Preside. Dal 1977 al 1983 ha insegnato inoltre Teologia Dogmatica presso lo Studio Teologico Accademico Bolognese. Nella Diocesi di Reggio Emilia, dal 1958 al 1966 ha ricoperto la carica di Assistente Diocesano dei Laureati Cattolici e dal 1966 al 1970 è stato Delegato Vescovile per l'Azione Cattolica. Dal 1968 è stato Vicario Episcopale per l'apostolato dei laici e dal 1968 al 1986 Presidente del Centro Culturale Diocesano Giovanni XXIII. Dal 1975 al 1986, Presidente della Consulta Diocesana per la Pastorale Scolastica.

Il 16 maggio 1983 è stato nominato Vescovo titolare di Nepte e Ausiliare per le diocesi di Reggio Emilia e Guastalla. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 29 giugno dello stesso anno dal Vescovo diocesano Mons. Gilberto Baroni. In qualità di Vice Presidente del Comitato Preparatorio ha contribuito notevolmente alla realizzazione del Convegno Ecclesiale nazionale di Loreto (1985) che ha costituito un punto di riferimento del dialogo Chiesa - società italiana, dopo le lacerazioni degli anni sessanta-settanta. Nel 1985 è stato eletto membro della Commissione Episcopale per l'Educazione Cattolica, la Cultura e la Scuola.

Il 28 giugno 1986 Giovanni Paolo II lo ha nominato Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Membro del Comitato Centrale per l'Anno Mariano 1987-1988, è stato, dal 1988, Consultore della Congregazione per i Vescovi. Nell'ottobre del 1990, durante i lavori dell'8ª Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, è stato eletto Membro del Consiglio della Segreteria Generale.

Il 17 gennaio 1991 Giovanni Paolo II, accettata la rinuncia da Vicario Generale di Roma e Distretto presentata dal Cardinale Ugo Poletti, lo ha nominato Arcivescovo e Pro-Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma. "... Dovendo provvedere alla scelta del successore - ha scritto il Santo Padre nella Lettera di nomina - il mio pensiero è andato a Lei, come a persona particolarmente preparata per assumere l'importante e delicato incarico. La dispone a ciò -ha scritto ancora il Papa - il lungo tirocinio svolto nei vari campi dell'apostolato a cominciare da quello impegnativo ed esigente dell'insegnamento teologico, nel quale Ella ha saputo dare ampia prova delle sue doti di intelligenza e di cuore, associando la non comune preparazione culturale a costante e coraggiosa fedeltà nell'adesione alla parola di Dio e al magistero della Chiesa. Sono certo di trovare in Lei, un collaboratore esperto, fidato, generoso, che saprà posporre ogni altro interesse alla cura assidua e affettuosa della Città".

Il Card. Ruini si è posto subito al servizio della Chiesa di Roma con una originalità tutta propria. Dopo la presa di possesso dell'Arcibasilica del Laterano in qualità di Arciprete, ha incominciato a incontrare il clero, i parroci ed i fedeli nelle varie parrocchie di Roma.

Il 7 marzo 1991 il Santo Padre lo ha nominato anche Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In qualità di Presidente, ha presieduto per la prima volta i lavori nell'assemblea generale di maggio. "Siamo felici di averla con noi in questa Aula Sinodale che è sua - così si è rivolto al Papa il nuovo Presidente durante l'incontro con tutti i Vescovi italiani nell'Aula del Sinodo - ma che è anche di tutti i Vescovi perché qui in modo speciale si esercita e si esprime la collegialità episcopale. Siamo felici di averla anche in un'altra casa non visibile che è la casa del nostro affetto per Lei che è grande e che è comune a tutti noi. Abbiamo molti motivi di gratitudine per la Sua persona. - ha ricordato ancora il Card. Ruini - Ricordiamo il suo Magistero e il suo Ministero, per la diffusione della fede, per l'edificazione della Chiesa e per i destini del mondo".

Significativi i saggi e le ricerche pubblicate a partire dal 1971. Teologia, ecclesiologia, pastorale e tensione sociale si fondono nell'unità di un annuncio sempre calato nella storia cristiana del nostro tempo. Nel 1989 ha pubblicato presso "Città nuova" il volume "Il Vangelo nella nostra storia", una attenta analisi della Chiesa che parla all'uomo del nostro tempo per proporgli la forza del suo messaggio di vera liberazione e di salvezza.

Il 1° luglio 1991 è stato nominato Vicario Generale di Sua Santità per la diocesi di Roma e Arciprete della Patriarcale (ora Papale) Arcibasilica Lateranense.

Gran Cancelliere della Pontificia Università Lateranense, fino alla rinuncia a Vicario Generale per la diocesi di Roma (27 giugno 2008).

È Presidente emerito della Peregrinatio ad Petri Sedem (incarico ricoperto dal 29 dicembre 1992 al 2 maggio 1996).

È stato Relatore alla prima Assemblea speciale per l'Europa del Sinodo dei Vescovi (28 novembre - 14 dicembre 1991).

È stato membro del Comitato del Grande Giubileo dell’Anno 2000.

Il 7 marzo 1996 Giovanni Paolo II lo ha confermato Presidente della Conferenza Episcopale Italiana per il successivo quinquennio, e il 6 marzo 2001 per il terzo quinquennio.

Il 14 febbraio 2006, Benedetto XVI lo ha confermato Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, donec aliter provideatur. Ha mantenuto l’incarico fino al 7 marzo 2007, quando il Papa ne ha accolto le dimissioni per raggiunti limiti di età.

Il 19 giugno 2008, in occasione del 25° di ordinazione episcopale, il Santo Padre Benedetto XVI gli indirizzava una Lettera nella quale, riguardo ai suoi lunghi anni come Vicario per la diocesi di Roma, così si esprimeva:

«Nella Chiesa di Roma tutti hanno potuto constatare la Sua grande capacità di lavoro, la Sua fede semplice e schietta, la Sua intelligente creatività pastorale, la Sua fedeltà all’identità viva dell’Istituzione attraverso l’unione con il Papa anche in mezzo alle difficoltà, il Suo fiducioso e sorridente ottimismo. Un fervido ringraziamento giunga dunque a Lei, venerato Fratello, per quanto ha operato fino ad oggi in questa amata Diocesi. Innanzitutto per aver portato a termine, nel 1993, il Sinodo diocesano (...) promuovendo il più ampio coinvolgimento delle parrocchie e di tutte le altre realtà ecclesiali presenti nell’Urbe, particolarmente attraverso le Assemblee presinodali di prefettura, ed intessendo, attraverso l’iniziativa denominata “Confronto con la Città”, un dialogo aperto all’intera cittadinanza sui problemi più importanti e complessi della Roma di oggi. Guidò, infine, la celebrazione della medesima assise fino alla redazione del Libro del Sinodo. (...) Per attuare quelle indicazioni, molti momenti di riflessione e dialogo sui principali temi di fede e di programmazione pastorale si svolgono tuttora nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Penso ai “Dialoghi in Cattedrale” e agli annuali Convegni ecclesiali, ai quali ho voluto personalmente intervenire da quando sono stato chiamato alla Cattedra di Pietro. Tra gli impegni di questi anni di episcopato a diretto servizio del Vescovo di Roma, come non menzionare la preparazione e la celebrazione della Missione cittadina in preparazione al Grande Giubileo del 2000? Missione che ha visto il popolo di Dio non solo destinatario ma attivo protagonista. Poi lo stesso Giubileo, che ha avuto il suo momento di maggiore evidenza nella XX Giornata Mondiale della Gioventù: indimenticabile esperienza di Chiesa per la quale molto si deve alla Diocesi di Roma. Ma una speciale parola di apprezzamento si deve al Suo ordinario ministero episcopale. Nel corso degli anni, Ella ha accompagnato all’Ordinazione 484 presbiteri diocesani e ha favorito con varie iniziative la realizzazione di ben 57 nuove chiese parrocchiali, di due luoghi sussidiari di culto e della chiesa del Collegio dei Santi Martiri Coreani. A Lei, Signor Cardinale, è dovuta pure la possibilità che numerose comunità cattoliche provenienti da altre nazioni del mondo hanno avuto di poter disporre in Roma di una chiesa per le loro celebrazioni e per mantenere vivi i rapporti con i connazionali e le terre di origine. Desidero ancora ringraziarLa per quanto ha fatto per i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose, i seminaristi, le aggregazioni laicali e tutto il popolo di Dio della Diocesi di Roma: in questi anni essa è cresciuta nella comunione e nella consapevolezza dell’urgenza della missione. Al riguardo, debbo esprimerLe personale riconoscenza per la dedizione con cui, in questi anni, mi ha introdotto nella complessa realtà di questa amata Chiesa, accompagnandomi nelle visite alle parrocchie, negli incontri col clero, con i poveri, con gli ammalati, con i giovani. Grazie per aver sostenuto il mio invito ad un serio impegno per l’educazione e per aver convocato più volte in Piazza San Pietro tanti fedeli per ascoltare, sostenere e incoraggiare il ministero del Romano Pontefice.»

Il 27 giugno 2008, il Papa ne ha accolto la rinuncia, per raggiunti limiti di età, agli incarichi di Vicario Generale per la Diocesi di Roma e di Arciprete della Papale Arcibasilica Lateranense.

Dal gennaio 2008 al gennaio 2013, nell'ambito della CEI, è stato Presidente del Comitato per il progetto culturale.  

È stato Presidente della Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje costituita presso la Congregazione per la Dottrina della Fede (17 marzo 2010 - 17 gennaio 2014). 

Ha partecipato al conclave dell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI.

È stato Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI.

Da S. Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 28 giugno 1991, del Titolo di S. Agnese fuori le mura.