Il Cardinale Jānis Pujats, Arcivescovo emerito di Riga (Lettonia), è nato il 14 novembre 1930 a Nautrani (diocesi di Rēzekne-Aglona). I suoi genitori erano profondamente cattolici ed erano agricoltori. Avevano quattro figlie e quattro figli, tre dei quali sono divenuti sacerdoti. Gli abitanti della provincia natale sono in maggior parte sono cattolici. Dalla sua parrocchia di Nautrani provengono oltre venti sacerdoti.
Dopo aver ultimato la scuola secondaria lettone a Rēzekne nel 1948, nello stesso anno è entrato nel Seminario teologico cattolico di Riga. Il 29 marzo 1951 è stato ordinato sacerdote e ha svolto la sua opera pastorale soprattutto nelle parrocchie di Riga. Al contempo, per molti anni ha insegnato storia dell'arte sacra e liturgia presso il Seminario teologico. È stato consultore per l'Arcidiocesi di Riga e segretario della commissione liturgica.
Sotto la sua guida, nelle parrocchie cattoliche lettoni è stata introdotta la riforma liturgica e sono stati pubblicati vari testi, in lingua lettone, secondo le norme del Concilio Vaticano II.
Nel 1972 è stato nominato Cappellano di Sua Santità. Per cinque anni (1979-1984) è stato Vicario Generale nella Curia della Sede Metropolitana di Riga.
Nel 1984 è stato costretto ad abbandonare la Curia metropolitana poiché il regime comunista dell'Unione Sovietica, della quale faceva allora parte la Lettonia, lo ha dichiarato persona non grata. Così ha lavorato in parrocchia come semplice sacerdote. Dopo l'acquisizione dell'indipendenza, l'8 maggio 1991 il Santo Padre lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Riga. Il 1° giugno dello stesso anno ha ricevuto l'ordinazione episcopale.
Nel settembre 1993, come Arcivescovo di Riga, ha avuto la gioia di accogliere Giovanni Paolo II nella storia visita apostolica in Lettonia e negli altri due Paesi Baltici, la Lituania e l'Estonia. Con profonda emozione l'Arcivescovo ha mostrato al Successore di Pietro i segni della rinascita di una Chiesa fortemente segnata dalla persecuzione. In particolare resta certamente indimenticabile la celebrazione al Santuario di Aglona, cuore mariano della Lettonia, dove la Chiesa di quella terra con il Papa presentò alla Madre di Dio le lacrime del passato e le attese per il futuro. Quella fu veramente l'ora del «Magnificat» per i cattolici lettoni dopo i lunghi anni della prova.
Con grande passione ecclesiale, l'Arcivescovo di Riga si è impegnato per la crescita della Chiesa in Lettonia, anche se gli ostacoli sono molteplici. Un'opera del tutto particolare la pone nel dialogo ecumenico con i luterani «ut unum sint».
È stato Presidente della Conferenza Episcopale di Lettonia.
Oltre al lettone, parla le lingue russa, polacca, lituana, tedesca e latina.
Arcivescovo emerito di Riga (Lettonia), 19 giugno 2010.
Ha partecipato al conclave dell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI.
Da S. Giovanni Paolo II creato Cardinale e riservato in pectore nel Concistoro del 21 febbraio 1998; pubblicato nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di Santa Silvia.