Il Cardinale Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo Metropolita di Abidjan (Costa d’Avorio), nasce il 22 dicembre 1945 a Blockhauss, nell’arcidiocesi di Abidjan, ultimo dei dieci figli di Martin Kutwa e Louise Ahouo. Il 4 gennaio 1946 riceve il battesimo nella chiesa di Saint-Pierre a Blockhuass, poi frequenta la scuola elementare Saint Jean Bosco di Treichville e l’8 luglio 1955 riceve la prima comunione, facendosi notare in particolare per le sue doti canore: è il solista della corale dei bambini. Una passione, quella per la musica, che coltiva ancora oggi.
La sua vocazione comincia a manifestarsi sin dall’infanzia: al parroco di Blockhuass, padre André Carré, che gli domanda cosa vuol fare da grande, risponde: “Farò come te”. Per questo nel 1957 entra al seminario minore di Bingerville, per poi passare agli studi teologici nel seminario maggiore di Anyama.
L’11 luglio 1971 è ordinato sacerdote per l’arcidiocesi di Abidjan da monsignor Yago, poi divenuto cardinale nel 1983. Inizialmente avrebbe voluto entrare nei frati predicatori, ma la madre si oppone a un suo eventuale trasferimento in Francia per seguire l’iter formativo dei domenicani.
Ad Abidjan dapprima svolge il ministero come vicario nella parrocchia della cattedrale di Saint Paul du Plateau e cappellano della Gioventù studentesca cattolica (Jec, 1971-1974), quindi è assegnato alla parrocchia di Saint Agustin a Bingerville (1974-1978). Nominato nel 1977 direttore nazionale delle Opere cattoliche, l’anno seguente torna nella comunità della cattedrale come parroco (1978-1995). Nel frattempo si specializza in teologia biblica all’Istituto cattolico dell’Africa occidentale (Icao, 1982) e consegue il dottorato nella stessa materia alla Pontificia Università Urbaniana (1985). In questi anni trascorre brevi periodi a Gerusalemme e a Washington per approfondire l’ebraico e l’inglese.
Nel 1987 ritorna in Costa d’Avorio di nuovo come parroco della cattedrale, aggiungendo al ministero pastorale gli incarichi di professore di Sacra scrittura al seminario maggiore di Anyama e di cappellano diocesano della Jec. Nel 1995 diviene parroco di Notre Dame du Perpétuel Secours a Treichville, continuando a insegnare al seminario maggiore. Il 7 luglio 1997 è coinvolto in grave incidente stradale in cui rischia di perdere la vita. Dopo otto mesi di degenza in ospedale, nel febbraio 1998 torna nella parrocchia di Treichville, dove riprende il ministero di parroco oltre agli incarichi di cappellano — dapprima diocesano e poi nazionale — della Jec.
Il 2 giugno 2001 Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo metropolita di Gagnoa. Il 16 settembre riceve l’ordinazione episcopale dal cardinale Agré, arcivescovo di Abidjan. Nell’ottobre 2005 partecipa come delegato dell’episcopato della Costa d’Avorio all’undicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, sull’Eucaristia.
Il 2 maggio 2006, a motivo della rinuncia presentata dal cardinale Agré, Benedetto XVI lo trasferisce alla sede metropolitana della capitale. Contemporaneamente al ministero ad Abidjan, in seno alla Conferenza episcopale nazionale presiede la commissione per l’apostolato dei laici; è inoltre vice presidente della Conferenza episcopale regionale dell’Africa occidentale (Recowa/Cerao) e vice gran cancelliere dell’università cattolica dell’Africa occidentale, Unità universitaria di Abidjan (Uco/Uua).
Svolgendo il suo ministero nella capitale, ha raccolto la sfida di un Paese che ha vissuto negli anni recenti la drammatica esperienza della guerra civile. Attento alla dimensione del dialogo ecumenico e interreligioso, dopo le violenze seguite alle elezioni del novembre 2010, conclusesi solo nell’aprile 2011, ha invocato più volte la riconciliazione nazionale: «La Costa d’Avorio — ha detto tra l’altro — deve essere una terra di amicizia e fratellanza». Nel gennaio 2012, parlando a nome del Forum nazionale dei gruppi religiosi, ha chiesto al capo dello Stato un gesto di clemenza verso i prigionieri politici al fine di facilitare il processo di pacificazione.
Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 22 febbraio 2014, del Titolo di Sant’Emerenziana a Tor Fiorenza.
Terzo cardinale nella storia della giovane Chiesa della Costa d’Avorio.
È Membro:
- dei Dicasteri: per l'Evangelizzazione; per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.