Il Cardinale Walter Brandmüller, già Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, è nato nella città bavarese di Ansbach, Arcidiocesi di Bamberg (Repubblica Federale di Germania) il 5 gennaio 1929.
Storico della Chiesa con la passione per lo studio dei concili e lo sguardo che dal medioevo spazia lungo la tarda antichità fino all'età contemporanea. La berretta cardinalizia a Walter Brandmüller è soprattutto un omaggio alla lunga e vivace attività scientifica di quello che a ragione può essere considerato il decano degli storici della Curia romana. Un'attività che non ha conosciuto soste dopo la stagione dell'insegnamento universitario in patria — tra gli anni sessanta e gli anni novanta del secolo scorso — ma anzi è rifiorita nel periodo della sua permanenza in Vaticano alle redini del Pontificio Comitato di Scienze Storico, che il porporato tedesco ha presieduto per oltre dieci anni, dal 1998 al 2009.
Ha studiato filosofia e teologia alla Philosophisch-Theologische Hochschule di Bamberga fino al 1953, anno in cui — il 26 luglio — ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale dall'arcivescovo Joseph Otto Kolb. Ha proseguito e affinato i suoi studi frequentando dal 1960 la prestigiosa Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco, dove si è laureato nel 1962 con una tesi dedicata alla rinascita delle comunità cattoliche nei principati di Ansbach e Bayreuth. Già in quel periodo i suoi interessi scientifici si sono orientati sempre più decisamente sulla storia dei concili, tanto che nel 1967 ha conseguito la libera docenza nello stesso ateneo con una dissertazione sul tema Das Konzil von Pavia-Siena (1423-1424), pubblicata l'anno seguente e poi riedita nel 2002.
Ha iniziato così la sua attività di insegnamento: fino al 1969 a Monaco, poi alla Philosophisch-Theologische Hochschule di Dillingen, dove tra il 1969 e il 1970 è stato professore straordinario di storia della Chiesa, quindi all'università di Augusta, nella quale dal 1970 al 1997 è stato ordinario di storia della Chiesa medievale e dell'età moderna. La docenza universitaria non lo ha distolto dal ministero sacerdotale, che lo ha visto per ben venticinque anni (1972-1997) parroco a Walleshausen, località rinomata per arte e storia nei pressi di Augusta.
La storia dei concili è rimasta il punto focale della sua produzione scientifica. Tra le opere scritte sull'argomento vanno ricordate almeno Das Konzil von Konstanz 1414-1418 (il primo volume edito nel 1991 e poi rivisto e ampliato nel 1999, il secondo edito nel 1998) e Briefe um das I. Vaticanum (2005), che raccoglie le lettere di Joseph Feßler, segretario del concilio Vaticano I. Ma non va trascurata la sua attività di promotore e curatore di iniziative editoriali. Nel 1969 ha fondato la Societas internationalis conciliorum investigandae ed è stato cofondatore ed editore, della rivista «Annuarium Historiae Conciliorum», stampata a Paderborn dal 1969, e della serie «Konziliengeschichte» (37 volumi pubblicati in due serie dal 1979). Con cadenza biennale ha organizzato colloqui internazionali dedicati alla storia dei concili. Come curatore ha pubblicato anche Das Handbuch der bayerischen Kirchiengeschichte (St. Ottilien, 1991-1999), compendio in quattro volumi sulla storia della Chiesa in Baviera.
A coronamento della sua infaticabile attività storica è giunta nel 1998 la nomina a presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, di cui era già membro dal 1981. Nel 2001 è divenuto anche presidente della Commissione internazionale di storia ecclesiastica comparata e, in questa veste, ha lavorato per promuovere e intensificare la cooperazione a livello internazionale fra accademie storiche e scientifiche che si occupano di questioni legate alla storia della Chiesa. Fra le tematiche principali oggetto di studio, oltre alla storia dei concili, c'è stato il cosiddetto caso Galilei, al quale aveva già dedicato nel 1994 il volume Galilei und die Kirche. Ein "Fall" end seine Lösung.
Apprezzato oratore, ha tenuto conferenze presso prestigiose istituzioni italiane ed estere, fra le quali l'Istituto di storia universale dell'Accademia russa delle scienze, a Mosca, l'Accademia dei Lincei, a Roma, e il Deutschen Historischen Institut, a Parigi. Cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme dal 1981, è stato insignito del titolo di prelato d'onore di Sua Santità il 17 luglio 1983. Nel 1989 ha ricevuto la più alta croce al merito della Repubblica Federale di Germania. Socio ordinario della Pontifica Accademia Teologica, dal 1997 è anche canonico del capitolo della basilica di San Pietro.
Il 13 novembre 2010, nella chiesa nazionale tedesca di Santa Maria dell'Anima, a Roma, ha ricevuto l'ordinazione episcopale dal cardinale Raffaele Farina, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, divenendo arcivescovo titolare di Cesarea di Mauritania.
Da Benedetto XVI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 20 novembre 2010, del Titolo di San Giuliano dei Fiamminghi, Diaconia elevata prohac vice a Titolo Presbiteriale (3 maggio 2021).