Alle ore 10.30, il Santo Padre Leone XIV ha lasciato la Cattedrale dello Spirito Santo e si è trasferito in auto alla Casa di accoglienza per anziani delle Piccole Sorelle dei Poveri.
Il Papa è stato accolto all’ingresso della Casa di accoglienza dalla Madre Superiore, dalla precedente Superiora e dalla Provinciale della Comunità. Insieme si trasferiscono alla Cappella, dove erano presenti gli operatori, gli assistiti e i benefattori della Casa di accoglienza.
Dopo le parole di benvenuto della Direttrice della Casa, Papa Leone XIV ha rivolto il Suo saluto ai presenti.
Al termine della visita, dopo la recita dell’Ave Maria, la firma del Libro d’Onore, lo scambio dei doni, la benedizione e la foto di gruppo, il Santo Padre, alle ore 11:10, si è trasferito in auto alla Delegazione Apostolica, dove alle 11.30 ha incontrato privatamente il Rabbino Capo della Türkiye. L'incontro è durato circa 15 minuti e si è parlato di come la visita di Papa Leone XIV sia un segno di pace e un sostegno per tutte le comunità religiose nel Paese.
Pubblichiamo di seguito il saluto che il Santo Padre ha rivolto ai presenti nel corso dell’incontro nella Casa di accoglienza per anziani delle Piccole Sorelle dei Poveri:
[01666-EN.02] [Original text: English]
[B0921-XX.01]
Care sorelle e cari fratelli, buongiorno!
Ringrazio di cuore per le parole di benvenuto della Sorella e per l’accoglienza mostrata da tutti voi. L’accoglienza è il dono di questa casa! Un dono che viene da Dio e che viene fatto fruttificare dalle Piccole Sorelle dei Poveri, dagli operatori e dai benefattori, e anche da tutti gli ospiti, nella loro convivenza quotidiana. Grazie a tutti!
Vorrei lasciarvi due semplici riflessioni.
La prima prende spunto dal vostro nome, care Suore: voi vi chiamate “Piccole Sorelle dei Poveri”. Un nome bellissimo, e che fa pensare! Sì, il Signore non vi ha chiamato solo ad assistere o ad aiutare i poveri. Vi ha chiamato ad essere loro “sorelle”! Come Gesù, che il Padre ha mandato a noi non solo per aiutarci e servirci, ma per essere nostro fratello. Questo è il segreto della carità cristiana: prima di essere per gli altri, essere con gli altri, in una condivisione basata sulla fraternità.
La seconda riflessione me la suggerite voi, cari ospiti di questa casa. Voi siete anziani. E questa parola, “anziano”, oggi rischia di perdere il suo significato più vero: in molti contesti sociali, dove domina l’efficienza, il materialismo, si è perso il senso del rispetto per le persone anziane. Invece la Sacra Scrittura e le buone tradizioni ci insegnano che – come amava ripetere Papa Francesco – gli anziani sono la saggezza di un popolo, una ricchezza per i nipoti, per le famiglie, per l’intera società!
E allora un doppio grazie a questa Casa, che accoglie nel nome della fraternità e lo fa con le persone anziane. Questo – lo sappiamo – non è facile, richiede tanta pazienza e tanta preghiera. Perciò ora preghiamo il Signore perché vi accompagni e vi sostenga. Su tutti voi invoco la benedizione di Dio.
[01666-EN.02] [Original text: English]
[B0921-XX.01]