Testo in lingua inglese
Traduzione in lingua italiana
Traduzione in lingua francese
Traduzione in lingua hindi
La festa di Diwali è celebrata da tutti gli Indù ed è conosciuta come Deepavali ossia “fila di lampade ad olio”. Simbolicamente fondata su un’antica mitologia, essa rappresenta la vittoria della verità sulla menzogna, della luce sulle tenebre, della vita sulla morte, del bene sul male.
La celebrazione vera e propria dura tre giorni segnando l’inizio di un nuovo anno, la riconciliazione familiare, specialmente tra fratelli e sorelle, e l’adorazione a Dio. Quest’anno la festa sarà celebrata da molti indù il 20 ottobre.
Per l’occasione il Dicastero per il Dialogo Interreligioso ha inviato loro un Messaggio dal tema: “Induisti e cristiani: costruire la pace nel mondo attraverso il dialogo e la collaborazione nello spirito della Nostra Aetate”.
Pubblichiamo di seguito il testo del Messaggio in lingua inglese, italiana, francese e hindi:
Testo in lingua inglese
Hindus and Christians:
Building world peace through dialogue and collaboration
in the spirit of Nostra Aetate
Dear Friends,
The Dicastery for Interreligious Dialogue is pleased to offer its warmest greetings and best wishes to you, as you celebrate Deepavali on 20 October this year. May this festival of lights brighten your lives and bring happiness, unity and peace to your families and communities!
The eighth day after Deepavali this year will mark the sixtieth anniversary of Nostra Aetate (28 October 1965), the Catholic Church’s landmark document that encouraged Catholics around the world to engage in dialogue and collaboration with people of other religious traditions. It urged all to “recognize, preserve and promote the good things, spiritual and moral, as well as the socio-cultural values” found among them (NA 2) in the service of promoting peace.
Over the past six decades, this historic initiative of interreligious dialogue has evolved into a global project, generously supported and championed by people of diverse religious beliefs and non-beliefs alike, thereby making a significant contribution to world peace. This very message is itself a fruit of that noble vision.
On this diamond jubilee, Nostra Aetate calls us to renew our commitment to promoting interreligious dialogue as a path to peace. During this festive season, we invite you to join us in reflecting on how Christians and Hindus, together with people of all faiths and goodwill, can strengthen our shared efforts for peace through dialogue and collaboration in the spirit of Nostra Aetate.
Such a spirit is rooted in “promoting unity and love among people, indeed among nations” by focusing on “what people have in common and what draws them to fellowship” (NA 1). It calls us to reject “nothing that is true and holy” in other religions and to uphold “with sincere reverence those ways of conduct and of life, those precepts and teachings” which “reflect a ray of that Truth which enlightens all people” (NA 2). It inspires a firm resolve “to preserve as well as to promote together for the benefit of all humanity social justice and moral welfare, as well as peace and freedom” (NA 3).
While much progress has been made since Nostra Aetate, much more has to be done. In today’s world, where mistrust, polarization, tensions and divisions are on the rise, interreligious dialogue is more necessary than ever. It must continue to sow seeds of unity and harmony, becoming a beacon of hope for all. Interreligious understanding and collaboration must find a place in our daily lives and become a natural way of living together.
Pope Leo XIV has called upon all people to “build bridges through dialogue and encounter, joining together as one people” (Urbi et Orbi, 8 May 2025). He reminds us that fostering a culture of dialogue and collaboration for peace is “a task entrusted to all, believers and non-believers alike, who must advance it through reflection and a praxis inspired by the dignity of the person and the common good” (Address to the Movements and Associations of the “Arena of Peace” Verona, 30 May 2025). Only by working together can we secure and sustain a peace founded on truth, justice, love and freedom (cf. John Paul II, Message for the Celebration of the World Day of Peace, 1 January 2003).
The family, as the primary place of education in life and faith, has a preeminent role in nurturing these values. Religious traditions also have a crucial responsibility in fostering peace, with religious leaders bearing the moral duty to lead by example – encouraging their followers to respect diversity and to build bridges of friendship and fraternity. Educational institutions and the media likewise play essential roles in shaping hearts and minds toward peaceful coexistence. In this way, interreligious dialogue and collaboration can and must be embraced as indispensable tools for cultivating a culture of peace; they should grow into a powerful, dynamic movement dedicated to building and defending peace at all times.
As believers rooted in our respective faith traditions, and as people united by shared values and a common concern for peace, may we – Hindus and Christians, together with those of other religions and all people of goodwill – join hands in both small and great ways to nurture peace in our homes, communities and societies. May we strive to build world peace by fostering “a culture of dialogue as the path; mutual cooperation as the code of conduct; reciprocal understanding as the method and standard” (Document on Human Fraternity for World Peace and Living Together, 4 February 2019).
We wish you all a Happy Deepavali!
Cardinal George Jacob Koovakad
Prefect
Msgr. Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalage
Secretary
[01309-EN.01] [Original text: English]
Traduzione in lingua italiana
Induisti e cristiani:
costruire la pace nel mondo attraverso il dialogo e la collaborazione
nello spirito della Nostra Aetate
Cari amici,
Il Dicastero per il Dialogo Interreligioso è lieto di porgervi i suoi più cordiali saluti e i migliori auguri in occasione della celebrazione del Deepavali, il 20 ottobre di quest’anno. Possa questa festa delle luci illuminare le vostre vite e portare felicità, unità e pace alle vostre famiglie e comunità!
L’ottavo giorno dopo il Deepavali di quest’anno segnerà il 60° anniversario della Nostra aetate (28 ottobre 1965), il documento fondamentale della Chiesa cattolica che ha incoraggiato i cattolici di tutto il mondo a impegnarsi nel dialogo e nella collaborazione con persone di altre tradizioni religiose, esortando tutti affinché «riconoscano, conservino e facciano progredire i valori spirituali, morali e socio-culturali che si trovano in essi» (NA 2) al servizio della promozione della pace.
Negli ultimi sessant’anni, questa storica iniziativa di dialogo interreligioso si è evoluta in un progetto globale, generosamente sostenuto e promosso da persone di diverse credenze religiose e anche da non credenti, contribuendo in modo significativo alla pace nel mondo. Questo stesso messaggio è un frutto di quella nobile visione.
In questo giubileo di diamante, la Nostra aetate ci invita a rinnovare il nostro impegno a promuovere il dialogo interreligioso come via per la pace. Durante questo tempo di festa, vi invitiamo a unirvi a noi per riflettere su come cristiani e induisti, insieme alle persone di tutte le fedi e di buona volontà, possano rafforzare i nostri sforzi comuni per la pace attraverso il dialogo e la collaborazione nello spirito della Nostra aetate.
Tale spirito è radicato nel «promuovere l’unità e la carità tra gli uomini, ed anzi tra i popoli», concentrandosi su «ciò che gli uomini hanno in comune e che li spinge a vivere insieme il loro comune destino» (NA 1). Ci chiama a non rifiutare «nulla di quanto è vero e santo» nelle altre religioni e a sostenere «con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine» che, «riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini» (NA 2). Ispira una ferma determinazione a «difendere e promuovere insieme per tutti gli uomini la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà» (NA 3).
Sebbene siano stati compiuti molti progressi dopo la Nostra aetate, molto resta ancora da fare. Nel mondo odierno, dove sfiducia, polarizzazione, tensioni e divisioni sono in aumento, il dialogo interreligioso è più necessario che mai. Deve continuare a seminare i semi dell’unità e dell’armonia, diventando un faro di speranza per tutti. La comprensione e la collaborazione interreligiosa devono trovare spazio nella nostra vita quotidiana e diventare un modo naturale di vivere insieme.
Papa Leone XIV ha invitato tutti a «costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo» (Urbi et Orbi, 8 maggio 2025). Egli ci ricorda che promuovere una cultura del dialogo e della collaborazione per la pace è «un compito affidato a tutti, credenti e non, che lo devono elaborare e realizzare attraverso la riflessione e la prassi ispirate alla dignità della persona e al bene comune» (Discorso del Santo Padre Leone XIV a Movimenti e Associazioni che hanno dato vita all’«Arena della Pace» (Verona), 30 maggio 2025). Solo lavorando insieme possiamo garantire e sostenere una pace fondata sulla verità, sulla giustizia, sull’amore e sulla libertà (cfr. Giovanni Paolo II, Messaggio per la celebrazione della XXXVI Giornata Mondiale della Pace, 1° gennaio 2003).
La famiglia, in quanto luogo primario di educazione alla vita e alla fede, ha un ruolo preminente nel nutrire questi valori. Anche le tradizioni religiose hanno una responsabilità cruciale nel promuovere la pace, con i leader religiosi che hanno il dovere morale di dare l’esempio, incoraggiando i loro seguaci a rispettare la diversità e a costruire ponti di amicizia e fraternità. Anche le istituzioni educative e i media svolgono un ruolo essenziale nel plasmare i cuori e le menti verso una coesistenza pacifica. In questo modo, il dialogo e la collaborazione interreligiosa possono e devono essere accolti come strumenti indispensabili per coltivare una cultura di pace; essi dovrebbero crescere fino a diventare un movimento potente e dinamico dedicato alla costruzione e alla difesa della pace in ogni tempo.
Come credenti radicati nelle nostre rispettive tradizioni religiose e come persone unite da valori condivisi e da una comune preoccupazione per la pace, possiamo noi – induisti e cristiani, insieme a coloro che professano altre religioni e a tutte le persone di buona volontà – unirci in modi piccoli e grandi per alimentare la pace nelle nostre case, comunità e società. Noi possiamo impegnarci a costruire la pace nel mondo promuovendo «la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio» (Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, 4 febbraio 2019).
Auguriamo a tutti voi un felice Deepavali!
Cardinal George Jacob Koovakad
Prefetto
Msgr. Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalage
Segretario
[01309-IT.01] [Testo originale: Inglese]
Traduzione in lingua francese
Hindous et Chrétiens :
construire la paix mondiale par le dialogue et la collaboration
dans l'esprit de Nostra ætate
Chers amis,
Le Dicastère pour le Dialogue Interreligieux a le plaisir de vous adresser ses salutations les plus chaleureuses et ses meilleurs vœux à l’occasion de votre célébration de Deepavali, le 20 octobre de cette année. Puisse cette fête des lumières illuminer vos vies et apporter bonheur, unité et paix à vos familles et à vos communautés !
Le huitième jour après Deepavali marquera cette année le soixantième anniversaire de la Déclaration Nostra ætate (28 octobre 1965), le document historique de l’Église catholique qui a encouragé les catholiques du monde entier à s’engager dans le dialogue et la collaboration avec les personnes appartenant à d’autres traditions religieuses. Il exhortait les chrétiens à ce qu’ils « reconnaissent, préservent et fassent progresser les valeurs spirituelles, morales et socio-culturelles » présentes chez les autres (ibid., 2), dans une perspective de promotion de la paix.
Au cours des six dernières décennies, cette initiative historique de dialogue interreligieux est devenue un projet mondial, généreusement soutenu et défendu par des personnes de croyances religieuses diverses, ainsi que par des non-croyants, contribuant ainsi de manière significative à la paix dans le monde. Le message d’aujourd’hui est lui aussi un fruit de cette noble vision.
Avec ce jubilé de diamant, Nostra ætate nous appelle à renouveler notre engagement en faveur du dialogue interreligieux comme chemin vers la paix. En cette période festive, nous vous invitons à vous joindre à nous pour réfléchir à la manière dont chrétiens et hindous, avec les personnes de toutes confessions et de bonne volonté, peuvent renforcer nos efforts communs pour la paix, par le dialogue et la collaboration, dans l’esprit de Nostra ætate.
Un tel esprit s’enracine dans la volonté de « promouvoir l’unité et la charité entre les hommes, et aussi entre les peuples », en mettant l’accent sur « ce que les hommes ont en commun et qui les pousse à vivre ensemble leur destinée » (ibid., 1). Il nous appelle à ne rejeter « rien de ce qui est vrai et saint » dans les autres religions et à honorer « avec un respect sincère ces manières d’agir et de vivre, ces règles et ces doctrines » qui « reflètent souvent un rayon de la vérité qui illumine tous les hommes » (ibid., 2). Il nous inspire une ferme résolution « à protéger et à promouvoir ensemble, pour tous les hommes, la justice sociale, les valeurs morales, la paix et la liberté » (ibid., 3).
Bien que des progrès notables aient été réalisés depuis Nostra ætate, beaucoup reste à faire. Dans le monde d’aujourd’hui, marqué par la méfiance, la polarisation, les tensions et les divisions croissantes, le dialogue interreligieux est plus nécessaire que jamais. Il doit continuer à semer des graines d’unité et d’harmonie, devenant ainsi flambeaux d’espérance pour tous. La compréhension et la collaboration interreligieuses doivent trouver leur place dans notre vie quotidienne et devenir un mode naturel de vivre ensemble.
Le pape Léon XIV a appelé toutes les personnes « à construire des ponts, par le dialogue, par la rencontre, en nous unissant tous pour être un seul peuple » (Urbi et Orbi, 8 mai 2025). Il nous rappelle que promouvoir une culture du dialogue et de la collaboration en faveur de la paix est « un devoir confié à tous, croyants et non-croyants, qui doit l’élaborer et l’accomplir à travers la réflexion et la pratique inspirées à la dignité de la personne et au bien commun » (Discours aux membres des associations et mouvements populaires « Arène de paix » de Vérone, 30 mai 2025). Ce n’est qu’en travaillant ensemble que nous pourrons assurer et préserver une paix fondée sur la vérité, la justice, l’amour et la liberté (cf. Jean-Paul II, Message pour la Journée Mondiale de la Paix, 1er janvier 2003).
La famille, en tant que premier lieu d’éducation à la vie et à la foi, joue un rôle prééminent dans la transmission de ces valeurs. Les traditions religieuses ont également une responsabilité cruciale dans la promotion de la paix, les responsables religieux ayant le devoir moral de montrer l’exemple – en encourageant leurs fidèles à respecter la diversité et à bâtir des ponts d’amitié et de fraternité. Les institutions éducatives et les médias jouent eux aussi un rôle essentiel dans la formation des cœurs et des esprits à une coexistence pacifique. Ainsi, le dialogue et la collaboration interreligieuse peuvent et doivent être adoptés comme des outils indispensables pour entretenir une culture de paix; ils devraient devenir un mouvement puissant et dynamique consacré à la construction et à la défense de la paix en tout temps.
Comme croyants enracinés dans nos traditions religieuses respectives, et personnes unies par des valeurs communes et une même préoccupation pour la paix, puissions-nous – hindous et chrétiens, avec les fidèles des autres religions et toutes les personnes de bonne volonté – unir nos efforts, de manière humble ou significative, pour faire grandir la paix dans nos foyers, nos communautés et nos sociétés. Puissions-nous œuvrer à la construction d’une paix mondiale en promouvant « la culture du dialogue comme chemin ; la collaboration commune comme conduite ; la connaissance réciproque comme méthode et critère. » (Document sur la Fraternité humaine pour la paix mondiale et la coexistence commune, 4 février 2019).
Nous vous souhaitons à tous une joyeuse fête de Deepavali!
Cardinal George Jacob Koovakad
Préfet
Mgr. Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalage
Secrétaire
[01309-FR.00] [Texte original: Anglais]
Traduzione in lingua hindi
अन्तरधार्मिक परिसम्वाद सम्बन्धी
परमधर्मपीठीय विभाग
हिंदू और ईसाई: संवाद और सहयोग के माध्यम से नोस्ट्रा एताते की भावना में विश्व शांति का निर्माण करें
प्रिय मित्रो,
परमधर्मपीठीय अंतरधार्मिक परिसंवाद सम्बन्धी विभाग 20 अक्टूबर को मनाये जा रहे दीपावली महापर्व की हार्दिक बधाइयाँ और शुभकामनाएँ आपको अर्पित करते हुए हर्ष का अनुभव कर रहा है। प्रकाश का यह पर्व आपके जीवन को आलोकित करे तथा आपके परिवारों और समुदायों को आनंद, एकता और शांति प्रदान करे।
दीपावली के आठवें दिन इस वर्ष काथलिक कलीसिया के युगान्तकारी दस्तावेज़ नोस्ट्रा एताते (Nostra Aetate) (28 अक्टूबर 2025 ) की 60वीं वर्षगाँठ है, जिसने दुनिया भर के काथलिकों को अन्य धार्मिक परंपराओं के लोगों के साथ संवाद और सहयोग करने के लिए प्रोत्साहित किया। शांति को बढ़ावा देने हेतु इसने सभी से उन धार्मिक परंपराओं में पाई जाने वाली “अच्छी चीजों: आध्यात्मिक और नैतिक, साथ ही सामाजिक-सांस्कृतिक मूल्यों को पहचानने, संरक्षित करने और बढ़ावा देने” का आग्रह किया (NA 2)।
पिछले छह दशकों में, अंतरधार्मिक संवाद की यह ऐतिहासिक पहल विविध धार्मिक विश्वासों और गैर-विश्वासों वाले लोगों के उदारतापूर्ण समर्थन और प्रोत्साहन से एक वैश्विक परियोजना के रूप में विकसित हो चुकी है, जिससे विश्व शांति की दिशा में महत्वपूर्ण योगदान प्राप्त हुआ है। स्वयं यह सन्देश उस महान् दृष्टि का प्रतिफल है।
हीरक जयंती के इस अवसर पर, नोस्ट्रा एताते, हमसे शांति के मार्ग के रूप में अंतरधार्मिक संवाद को बढ़ावा देने के लिए अपनी प्रतिबद्धता को नवीनीकृत करने का आह्वान करता है। इस त्यौहार के मौसम में हम आपको इस बात पर मनन-चिन्तन के लिये आमंत्रित करते हैं कि किस प्रकार ईसाई और हिंदू, सभी धर्मों और सद्भावना के लोगों के साथ मिलकर नोस्ट्रा एताते की भावना में, संवाद और सहयोग के माध्यम से, शांति हेतु अपने साझा प्रयासों को मज़बूत कर सकते हैं।
यह भावना “लोगों में क्या समानता है और क्या उन्हें भ्रातृत्व की ओर आकर्षित करता है” विषय पर केन्द्रित होकर “लोगों के बीच, वास्तव में राष्ट्रों के बीच एकता और प्रेम को बढ़ावा देने” के संकल्प में निहित है” (NA 1)। यह हमें अन्य धर्मों में जो कुछ “सत्य और पवित्र है उसे अस्वीकार न करने” और “ईमानदारी से उन आचरणों और जीवन शैलियों, उन उपदेशों और शिक्षाओं” को सच्ची श्रद्धा के साथ कायम रखने का अनुरोध करती है जो “उस सत्य की किरण को प्रतिबिंबित करती हैं जो सभी को प्रबुद्ध करती है” (NA 2)। यह “संपूर्ण मानवता के लाभ के लिए सामाजिक न्याय और नैतिक कल्याण, साथ ही शांति और स्वतंत्रता को भी संरक्षित करने और प्रवर्तित करने के दृढ़ संकल्प को प्रेरित करता है” (NA 3)।
नोस्ट्रा एताते की घोषणा के बाद से यद्यपि अधिक प्रगति हुई है तथापि अभी भी बहुत कुछ किया जाना शेष है। वर्तमान विश्व में जहां अविश्वास, ध्रुवीकरण, तनाव और विभाजन बढ़ रहे हैं, अंतरधार्मिक संवाद पहले से भी कहीं अधिक आवश्यक बन गया है। सभी के लिए आशा का प्रकाशस्तंभ बनकर इसे एकता और सद्भाव के बीज बोते रहना चाहिए। अंतरधार्मिक समझदारी और सहयोग को हमारे दैनिक जीवन में स्थान मिलना चाहिए तथा यह हमारे साथ-साथ रहने का स्वाभाविक तरीका बनना चाहिए।
सन्त पापा लियो चौदहवें ने सभी लोगों को “संवाद और मुलाकात के माध्यम से लोगों के बीच सेतुओं का निर्माण करने और एक साथ जुड़ने” का आह्वान किया है (रोम शहर और विश्व को दिया गया पहला सन्देश मई 2025)। वे हमें याद दिलाते हैं कि शांति के लिए संवाद और सहयोग की संस्कृति को बढ़ावा देना "एक ऐसा कार्य है जो चाहे आस्तिक हों या नास्तिक, सभी को सौंपा गया है, जिन्हें इसे चिंतन और व्यक्ति की गरिमा तथा जन-कल्याण से प्रेरित व्यवहार के माध्यम से आगे बढ़ाना चाहिए" (“आरेना ऑफ पीस” (वेरोना) से जुड़े आंदोलनों और संघों को संबोधन, 30 मई 2025)। एक साथ मिलकर काम करने से ही हम सत्य, न्याय, प्रेम और स्वतंत्रता पर आधारित शांति को सुरक्षित और कायम रख सकते हैं (दे. जॉन पॉल द्वितीय, विश्व शांति दिवस के उपलक्ष्य में संदेश, 1 जनवरी 2003)।
जीवन और विश्वास के सम्बन्ध में शिक्षा के प्राथमिक स्थान के रूप में परिवार की इन मूल्यों के पोषण में सर्वोपरि भूमिका रहती है। शांति को बढ़ावा देने में धार्मिक परंपराओं की भी महत्वपूर्ण भूमिका होती है, विशेष रूप से, धार्मिक नेताओं का यह नैतिक कर्तव्य बनता है कि वे सोदाहरण प्रस्तुत करते हुए अपने अनुयायियों को विविधता का सम्मान करने तथा मैत्री और भाईचारे के सेतुओं का निर्माण करने हेतु प्रोत्साहित करें। इसी प्रकार शैक्षिक संस्थाएं और मीडिया भी शांतिपूर्ण सह-अस्तित्व के लिए दिलों और दिमागों को जोड़ने में महत्वपूर्ण भूमिका निभाते हैं। इस तरह, अंतरधार्मिक संवाद और सहयोग को शांति की संस्कृति विकसित करने के लिए अपरिहार्य उपकरण के रूप में अपनाया जा सकता है और अपनाया जाना चाहिए; उन्हें शांति के निर्माण और उसकी रक्षा के प्रति समर्पित शक्तिशाली, गतिशील आंदोलन के रूप में भी विकसित किया जाना चाहिए।
अपनी-अपनी धार्मिक परंपराओं में जड़ीभूत विश्वासी तथा साझा मूल्यों और शांति के लिए समान चिन्ताओं से युक्त और एकजुट लोगों के रूप में, आइए - हिंदू और ईसाई हम अन्य धर्मावलम्बियों और सभी शुभचिन्तकों के साथ हाथ मिलाते हुए - अपने छोटे-बड़े तरीकों से अपने घरों, समुदायों और समाजों में शांति पोषित करें। हम “संवाद की संस्कृति को मार्ग के रूप में; पारस्परिक सहयोग को आचार संहिता के रूप में; पारस्परिक समझ को विधि और मानक के रूप में” बढ़ावा देकर विश्व शांति का निर्माण करने का प्रयास करें (विश्व शांति और साथ मिलकर जीवनयापन हेतु मानव भ्रातृत्व पर दस्तावेज़, आबू धाबी, 4 फ़रवरी 2019)।
आप सभी को दीपावली की हार्दिक शुभकामनाएं!
कार्डिनल जॉर्ज जैकब कूवकाड
प्रीफेक्ट
मोन्सिन्ज्ञोर इंदुनिल कोडिथुवाक्कु जनकरत्ने कंकनमलगे
सचिव
[01309-AA.01] [Testo originale: Inglese]
[B0738-XX.01]