Questa mattina, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i promotori e agli artisti del Concerto con i poveri e ha rivolto loro il saluto che pubblichiamo di seguito:
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Mi fa piacere incontrarvi, anche quest’anno, in occasione del Concerto con i Poveri, che si terrà questa sera nell’Aula Paolo VI: un bel momento per condividere con tanti nostri fratelli e sorelle la bellezza della musica che unisce i cuori ed eleva lo spirito. [sente piangere un bimbo] Anche i bambini quando piangono fanno musica!
Saluto Monsignor Marco Frisina, che ancora una volta ha saputo riunire artisti internazionali, insieme con il Coro della Diocesi di Roma – che quest’anno celebra quarant’anni di attività – e l’Orchestra Nova Opera, che cura anche l’organizzazione di questo evento. Grazie!
Ringrazio tutti gli artisti, in modo particolare, per la speciale partecipazione, il Maestro Hans Zimmer; come pure la violoncellista Tina Guo, il compositore Dario Vero e l’attrice Serena Autieri. Ringrazio inoltre tutti i Partner che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento.
Un concerto è una bella parabola, una parabola dell’armonia, anche dell’armonia sinodale che la Chiesa si sta impegnando a vivere più pienamente. Infatti ogni partitura musicale unisce strumenti e voci differenti, ognuno con la propria parte, col suo timbro, la sua sonorità. Ciascuno nell’orchestra esegue il proprio spartito ma deve armonizzarsi con gli altri, generando così la bellezza della musica.
E in una composizione, i silenzi, gli intervalli, le dissonanze hanno importanza pari alle note stesse. Dio non crea scarti! Ognuno è chiamato ad esprimersi, ad eseguire la propria parte insieme a tutti gli altri.
Per realizzare questa parabola dell’armonia è necessario scegliere di esserci. Non è scontato. Tutti voi avete scelto di esserci, di partecipare a questo evento con persone che hanno bisogno, che ogni giorno fanno fatica ad andare avanti. E questa vostra scelta genera un segno di speranza. È ciò che si propone anche il prossimo Giubileo: generare segni di speranza, a partire dalla sorgente dell’amore che è il Cuore di Gesù.
Senza la collaborazione di tutti non si può realizzare una vera sinfonia. Soltanto da un concerto di persone diverse scaturisce l’armonia che edifica e conforta tutti. Similmente la Chiesa, chiamata ad essere nel mondo segno e strumento di armonia, di comunione e fraternità, deve realizzare nel cuore dell’umanità un meraviglioso e consapevole canto d’amore a Dio e ai fratelli.
Questo Concerto con i Poveri che oggi eseguirete è un bel segno dell’armonia sinodale, soprattutto perché avviene in comunione con i nostri fratelli e le nostre sorelle più fragili, invitati a far parte di questa stupenda sinfonia dell’amore che è il Vangelo. Questi nostri amici, stasera, potranno assistere al concerto nel migliore dei modi, come protagonisti; perché la bellezza è un dono di Dio per tutti gli esseri umani, accomunati dalla stessa dignità e chiamati alla fraternità.
Vi affido alla Santa Famiglia di Nazaret, che ha conosciuto la precarietà e l’esilio senza mai perdersi d’animo. Il Signore mantenga sempre accesa in voi la fiamma della speranza! Prego per voi, per la buona realizzazione di questo progetto. E vi chiedo, per favore, di pregare per me. Grazie!