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Udienza ai partecipanti ai Capitoli Generali della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e delle Suore del Divino Salvatore, 19.09.2024


Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza la Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (Picpus) e le Suore del Divino Salvatore, in occasione dei Capitoli Generali.

Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha rivolto ai presenti nel corso dell’Udienza:

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[Dialogo prima del discorso]
 

Santo Padre: Quante novizie avete?

Una religiosa: cinque.

Santo Padre: ¿De dónde? [Di dove?]

Una religiosa: Da diverse parti del mondo: Congo, Asia, Filippine, Sri Lanka, Colombia…

Santo Padre: E voi?

Un religioso: Nella congregazione siamo di diversi Paesi. Vengono dalle isole, da Tonga, poi dalla Repubblica Democratica del Congo, pochi dall’America Latina.

Santo Padre: Avanti! Siete una bella delegazione!
 

Cari fratelli e sorelle,

Sono contento di accogliervi mentre state vivendo i rispettivi Capitoli Generali.

A ustedes, queridos religiosos y religiosas capitulares de la Congregación de los Sagrados Corazones de Jesús y María, les doy la bienvenida, y les recuerdo que la celebración de un capítulo general no responde a una lógica humana o a una necesidad institucional sino a una exigencia de la sequela Christi. Este seguimiento siempre implica escuchar atentamente lo que el Espíritu Santo nos va sugiriendo para vivir con fidelidad la identidad y la misión propias de la Congregación.

Como los discípulos, están llamados a dar oídos a la voz de Jesús, a profundizar en su contemplación y a ser capaces de vivir y anunciar el amor de Dios encarnado en Él, de manera particular a través del servicio en favor de los más necesitados y de la oración eucarística y reparadora.

Sólo siguiendo a Cristo con fidelidad y docilidad, vuestras estructuras, así como la difusión del patrimonio espiritual e histórico de la Congregación, podrán gozar de una renovada primavera que hará resplandecer vuestro carisma en el momento actual de la historia de la humanidad. El carisma es el estilo que una congregación tiene, el estilo evangélico; porque el Evangelio es inagotable, por eso da posibilidad a todos. Que los sagrados Corazones de Jesús y de María los impulsen a encontrar formas siempre nuevas de testimonio ante los hermanos y de colaboración en la obra de Dios.

Los invito, pues, a una atenta escucha de la voluntad de Dios – que no es fácil –, a dar pasos decisivos en el seguimiento de Cristo, que no consiste sólo en aprender una doctrina, sino en asumir un modo de vivir. Les aseguro mi cercanía ,mi oración para que puedan renovarse a través de un discernimiento inspirado y sostenido por los valores del Evangelio, se intensifique en sus corazones el deseo de vivir unidos a Jesús y de mantenerse fieles al carisma fundacional.

[Do il benvenuto a voi, cari religiosi e religiose capitolari della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, e vi ricordo che la celebrazione di un capitolo generale non risponde a una logica umana o a un bisogno istituzionale, ma a un’esigenza della sequela Christi . Questa sequela implica sempre ascoltare attentamente ciò che lo Spirito Santo ci suggerisce per vivere con fedeltà l’identità e la missione proprie della Congregazione.

Come i discepoli, siete chiamati a dare ascolto alla voce di Gesù, ad approfondire la contemplazione e a essere capaci di vivere e di annunciare l’amore di Dio incarnato in Lui, in modo particolare attraverso il servizio a favore dei più bisognosi, e attraverso la preghiera eucaristica e riparatrice.

Solo seguendo Cristo con fedeltà e docilità, le vostre strutture, come pure la diffusione del patrimonio spirituale e storico della Congregazione, potranno godere di una rinnovata primavera che farà risplendere il vostro carisma nel momento attuale della storia dell’umanità. Il carisma è lo stile che una congregazione ha, lo stile evangelico, perché il Vangelo è inesauribile, per questo dà possibilità a tutti. Che i sacri Cuori di Gesù e Maria vi spingano a trovare forme sempre nuove di testimonianza di fronte ai fratelli e di collaborazione nell’opera di Dio.

Vi invito, quindi, a un attento ascolto della volontà di Dio — il che non è facile —, a compiere passi decisivi nella sequela di Cristo, che non consiste solo nell’apprendere una dottrina, ma anche nel fare proprio uno stile di vita.  Vi assicuro della mia vicinanza, della mia preghiera affinché possiate rinnovarvi attraverso un discernimento ispirato e sostenuto dai valori del Vangelo e affinché s’intensifichi nei vostri cuori il desiderio di vivere uniti a Gesù e di restare fedeli al carisma fondazionale.]

Rivolgo il mio saluto anche a voi, Suore del Divino Salvatore, che celebrate il Capitolo Generale con un tema impegnativo: «Camminare insieme, riaccendere il dono dello Spirito tra di noi per annunciare il Vangelo e infiammare tutte le persone». Quattro cose: camminare insieme - non contro -, riaccendere il dono dello Spirito tra noi, annunciare il Vangelo e infiammare tutte le persone. Esso si richiama al fondamento del vostro carisma: la preghiera accorata che Gesù rivolge al Padre durante l’Ultima Cena, per la salvezza di tutti gli uomini: «Questa è la vita eterna: che conoscano te, unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo» (Gv 17,3).

Ed è proprio lì, nel Cenacolo, che vi invito a fermarvi a lungo in preghiera, soprattutto in questi giorni del Capitolo. Lì infatti si alimenta il fuoco dello Spirito, e da lì si riparte per infiammare nel suo amore il mondo intero, prestando servizio ai bisognosi e ridonando speranza agli sfiduciati (cfr Bolla Spes non confundit, 3). Questa è l’eredità che vi hanno lasciato il Beato Francesco Maria della Croce e la Beata Maria degli Angeli, che vi hanno voluto come “congregazione missionaria universale”.

Ce lo insegna Maria, “stella polare” della missione, che nel Vangelo parla poco, ascolta molto e custodisce nel cuore. Sono atteggiamenti validi anche per noi: parlare poco – confrontarsi, aprirsi, ma non perdersi in chiacchiere inutili (il chiacchiericcio è una peste!) –, ascoltare molto – nella preghiera, nel silenzio, nell’attenzione agli altri. A volte non sappiamo ascoltare: l’altro parla e a metà del discorso rispondiamo. No, ascolta tutto, fino alla fine. Ascolta anche il Signore! Ascoltare e custodire nel cuore, per essere apostoli della speranza, nel mondo che oggi ne ha tanto bisogno. E in proposito vorrei concludere ricordando un tratto caratteristico della Madonna: lei non mostra mai sé stessa – è interessante questo – ma sempre Gesù (cfr Catechesi, 4 gennaio 2023). “Fate quello che Lui vi dirà”: questo è la Madonna, indica Gesù, sempre, mai sé stessa. “Guardate me che sono immacolata…”, mai lo dice la Madonna. Sempre indica Gesù. Dobbiamo imparare questo: mostrare agli altri Gesù, non noi stessi, perché per tutti, oggi e sempre, la nostra speranza è nel Signore, è in Lui (cfr Eb 10,23).

Care sorelle, cari fratelli, vi ringrazio della vostra visita e invoco la luce e la forza dello Spirito Santo per il vostro lavoro di questi giorni e per il cammino futuro delle vostre comunità. Vi benedico di cuore. E per favore pregate per me. Ma pregate a favore, non contro! Grazie.

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Traduzione dallo spagnolo da L'Osservatore Romano, Edizione Quotidiana, Anno CLXIV n. 212, giovedì 19 settembre 2024 p. 11.

 

 

 

 

 

 

[01419-IT.02] [Testo originale: Plurilingue]

[B0706-XX.01]