Discorso del Santo Padre
Traduzione in lingua inglese
Questa mattina, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza la Delegazione della Federazione Luterana Mondiale e ha rivolto loro il discorso che pubblichiamo di seguito:
Discorso del Santo Padre
Care sorelle, cari fratelli!
«Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo» (Rm 15,13).
Estendo il mio benvenuto a tutti voi, delegati regionali della Federazione Luterana Mondiale. In particolare, ringrazio per le gentili parole e per il dono offertomi il nuovo Presidente, il Vescovo Henrik Stubkjær; come pure saluto la Reverenda Anne Burghardt, che da diversi anni svolge la funzione di Segretario Generale.
Vi ringrazio di questa visita, che considero un importante gesto di fraternità ecumenica. Per questo, nel mio saluto iniziale, ho scelto le parole dell’apostolo Paolo, tratte dalla Lettera ai Romani, parole che hanno accompagnato le vostre recenti consultazioni. Che il “Dio della speranza” benedica ora anche il nostro incontro. Infatti, siamo tutti pellegrini della speranza, come dice anche il motto dell’Anno Santo 2025.
Già tre anni fa, quando un’altra delegazione della Federazione Luterana Mondiale è venuta a Roma, abbiamo riflettuto insieme sull’imminente anniversario del Primo Concilio di Nicea quale evento ecumenico. E l’anno scorso, in occasione dell’Assemblea generale della vostra Federazione a Cracovia, Lei, Reverenda Burghardt, insieme al mio caro fratello il Cardinale Koch, in una Dichiarazione comune ha sottolineato che «l’antico credo cristiano di Nicea, di cui celebreremo il 1700° anniversario nel 2025, crea un legame ecumenico che ha il suo centro in Cristo» (19 settembre 2023). In tale contesto, Lei ha giustamente ricordato un bellissimo segno di speranza, che ha un posto speciale nella storia della riconciliazione tra cattolici e luterani. Infatti, già prima della fine del Concilio Vaticano II, i cristiani cattolici e luterani degli Stati Uniti d’America, a Baltimora hanno reso insieme questa testimonianza: «Il credo secondo cui il nostro Signore Gesù Cristo è il Figlio, Dio da Dio, continua ad assicurarci che siamo veramente redenti; perché solo colui che è Dio può redimerci» (The Status of the Nicene Creed as Dogma of the Church, 7 luglio 1965).
Gesù Cristo è il cuore dell’ecumenismo. Egli è la misericordia divina incarnata, e la nostra missione ecumenica è quella di testimoniarlo. Nella “Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione”, luterani e cattolici hanno formulato come obiettivo comune quello di «confessare in ogni cosa Cristo, il solo nel quale riporre ogni fiducia, poiché egli è l’unico mediatore (cfr 1 Tm 2,5-6) attraverso il quale Dio nello Spirito Santo fa dono di sé ed effonde i suoi doni che tutto rinnovano» (n. 18).
Care sorelle e cari fratelli, sono passati 25 anni dalla firma di quella Dichiarazione ufficiale comune. Ciò che è accaduto il 31 ottobre 1999 ad Augusta è un altro segno di speranza nella nostra storia di riconciliazione. Conserviamolo nella memoria come qualcosa di sempre vivo. Che il 25° anniversario sia celebrato nelle nostre comunità come una festa della speranza. Ricordiamo che la nostra comune origine spirituale è «un solo battesimo per il perdono dei peccati» (Credo di Nicea-Costantinopoli) e proseguiamo con fiducia come “pellegrini della speranza”. Che il Dio della speranza sia con noi e continui ad accompagnare con la sua benedizione il nostro dialogo della verità e della carità.
In questo cammino dell’ecumenismo mi viene in mente una bella cosa del caro Vescovo Zizioulas. Questo Vescovo ortodosso, pioniere dell’ecumenismo, diceva che lui conosceva la data dell’unione dei cristiani: il giorno del giudizio finale! Ma nel frattempo, diceva, dobbiamo camminare insieme: camminare insieme, pregare insieme e fare la carità insieme, in cammino verso quel giorno “iperecumenico” che sarà il giudizio finale. Così diceva lui. Zizioulas aveva un bel senso dell’umorismo!
Vi ringrazio ancora una volta di cuore per la vostra visita; e vorrei ora invitarvi a pregare insieme il Padre Nostro, ciascuno nella propria lingua. Grazie.
[01059-IT.01] [Testo originale: Italiano]
Traduzione in lingua inglese
Dear brothers and sisters,
“May the God of hope fill you with all joy and peace in believing, so that by the power of the Holy Spirit you may abound in hope” (Rom 15:13).
I extend a warm welcome to all of you, the regional delegates of the Lutheran World Federation. I am especially grateful for the kind words and the gift presented to me by the new President, Bishop Henrik Stubkjær. I also greet the Reverend Anne Burghardt, who has served as General Secretary for a number of years.
Thank you for your visit, which I consider an important gesture of ecumenical fraternity. For this reason, in my initial greeting I chose the words of the Apostle Paul from the Letter to the Romans, words that have accompanied your recent consultations. May the “God of hope” now also bless our meeting today. For all of us are pilgrims of hope, as we are reminded by the motto chosen for the Holy Year of 2025.
Three years ago, when another delegation of the Lutheran World Federation came here to Rome, we reflected together on celebrating the approaching anniversary of the First Council of Nicaea as an ecumenical event. Last year, at the General Assembly of your Federation in Krakow, you, Dr Burghardt, together with my dear brother, Cardinal Koch, emphasized in a joint statement that, “the ancient Christian Creed of Nicaea, whose 1700th anniversary we will celebrate in 2025, creates an ecumenical bond that has its center in Christ.” (Common Word of the Lutheran World Federation and the Dicastery for Promoting Christian Unity, 19 September 2023). In this context, you rightly pointed to a fine sign of hope that holds a special place in the history of reconciliation between Catholics and Lutherans. Even before the conclusion of the Second Vatican Council, Catholics and Lutherans in the United States of America bore witness together that: “The confession that our Lord Jesus Christ is the Son, God of God, continues to assure us that we are in fact redeemed, for only he who is God can redeem us.” (The Status of the Nicene Creed as Dogma of the Church, Baltimore, 7 July 1965).
Jesus Christ is the heart of ecumenism. He is divine mercy incarnate, and our ecumenical mission is to bear witness to him. In the Joint Declaration on the Doctrine of Justification, Lutherans and Catholics formulated the common goal of “confessing Christ in all things, who alone is to be trusted above all things as the one Mediator (cf. 1 Tim 2:5f) through whom God in the Holy Spirit gives himself and pours out his renewing gifts” (No. 18).
Dear brothers and sisters, twenty-five years have passed since the signing of the Official Common Statement confirming that Declaration. That event, which took place on 31 October 1999 in Augsburg, represented yet another sign of hope in our history of reconciliation. Let us cherish its memory as something ever alive. May this twenty-fifth anniversary be observed in our communities as a celebration of hope. Let us remember that our shared spiritual roots are found in the “one baptism for the forgiveness of sins” (Nicene-Constantinopolitan Creed) and thus move forward with confidence as “pilgrims of hope”. May the God of hope be with us and continue to accompany our dialogue of truth and charity with his blessing.
On this journey of ecumenism, I am reminded of a beautiful comment made by Bishop Zizioulas. This Orthodox Bishop, a pioneer of ecumenism, used to say that he knew the date of when Christians would unite: the day of the final judgment! But in the meantime, he said that we must walk together, pray together and do charitable work together, as we head toward that “hyper-ecumenical” day of the final judgment. He really said that; Zizioulas had a good sense of humor!
Once again, I thank you most heartily for your visit. Now I would invite you to join in praying the Our Father, each of you in his or her own language. Thank you.
[01059-EN.01] [Original text: Italian]
[B0515-XX.01]