Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


Messaggio del Santo Padre per il Network Alarabiya, 12.04.2024


Messaggio del Santo Padre

Traduzione in lingua inglese

Traduzione in lingua araba

Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Santo Padre Francesco ha inviato al “Network Alarabiya”:

Messaggio del Santo Padre

Cari amici,

vi ringrazio per l’opportunità di rivolgervi una parola proprio al termine del Ramadan. Una felice coincidenza ricorre quest’anno, con il mese sacro islamico che si conclude pochi giorni dopo la celebrazione della Pasqua, la festa più importante per i cristiani.

Ma questa lieta ricorrenza, che porta ad alzare gli occhi al cielo e ad adorare il Signore «misericordioso e onnipotente» (Nostra aetate, 3), stride fortemente con la tristezza per il sangue che scorre nelle terre benedette del Medio Oriente.

Fratelli e sorelle, il nostro padre Abramo alzò gli occhi al cielo per guardare le stelle: la luce della vita, che ci avvolge e ci abbraccia dall’alto, ci chiede di superare la notte dell’odio perché, secondo la volontà del Creatore, siano gli astri a illuminare la terra, e non la terra a bruciare, devastata dalle fiamme di armi che infuocano il cielo!

Dio è pace e vuole la pace. Chi crede in Lui non può che ripudiare la guerra, la quale non risolve, ma aumenta i conflitti. La guerra, non mi stanco di ripetere, è sempre e solo una sconfitta: è una via senza meta; non apre prospettive, ma estingue la speranza.

Sono angosciato per il conflitto in Palestina e Israele: cessi subito il fuoco nella striscia di Gaza, dove è in corso una catastrofe umanitaria; possano arrivare gli aiuti alla popolazione palestinese che soffre tantissimo; si rilascino gli ostaggi rapiti a ottobre! E penso alla martoriata Siria, al Libano, a tutto il Medio Oriente: non lasciamo che divampino le fiamme del rancore, sospinte dai venti funesti della corsa agli armamenti! Non lasciamo che la guerra si allarghi! Arrestiamo l’inerzia del male!

Ho nella mente le famiglie, i giovani, i lavoratori, gli anziani, i bambini: sono certo che nel loro cuore, nel cuore della gente comune, c’è un grande desiderio di pace. E che, di fronte al dilagare della violenza, mentre le lacrime scendono dagli occhi, una parola esce dalla loro bocca: “basta”. Basta! – ripeto anch’io – a chi ha la grave responsabilità di governare le nazioni: basta, fermatevi! Per favore, fate cessare il rumore delle armi e pensate ai bambini, a tutti i bambini, come ai vostri stessi figli. Guardiamo tutti al futuro con gli occhi dei bambini. Loro non si chiedono chi è il nemico da distruggere, ma chi sono gli amici con cui giocare; loro hanno bisogno di case, parchi e scuole, non di tombe e fosse!

Amici, io credo che i deserti possano fiorire: come in natura, così pure nei cuori delle persone e nelle vite dei popoli. Ma dai deserti dell’odio spunteranno germogli di speranza solo se sapremo crescere insieme, l’uno a fianco dell’altro; se sapremo rispettare il credo degli altri; se sapremo riconoscere il diritto di esistere di ogni popolo e il diritto di ogni popolo ad avere uno Stato; se sapremo vivere in pace senza demonizzare nessuno. Io credo e spero in questo e con me i cristiani che, tra non poche difficoltà, vivono in Medio Oriente: li abbraccio e li incoraggio, chiedendo che abbiano sempre e ovunque il diritto e la possibilità di professare liberamente la loro fede, che parla di pace e fraternità.

Vi ringrazio per la vostra attenzione. Vi saluto con affetto, assicurandovi che porto il Medio Oriente nel cuore. A ciascuno di voi auguro ogni bene e benedizione dall’Altissimo. Shukran! [grazie!]

Dal Vaticano, 12 aprile 2024

FRANCESCO

[00630-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua inglese

Dear Friends,

I thank you for this opportunity to say a word to you at the end of Ramadan. This year, by a happy coincidence, the month sacred to Islam ends only a few days after the celebration of Easter, the most important religious feast for Christians.

This happy occasion, which invites us to lift our eyes to heaven and to worship the Lord, “merciful and almighty” (Nostra Aetate, 3), stands in sharp contrast with the sorrow we feel for the blood presently being shed in the blessed lands of the Middle East.

Brothers and sisters, our father Abraham raised his eyes to heaven to gaze at the stars. The light of life, which shines all around us and embraces us from on high, calls us to leave behind the dark night of hatred, so that, in accordance with the Creator’s will, stars may shine brightly upon our world, rather than the glare of missiles lighting up the heavens and raining down fire to devastate the earth!

God is peace and he desires peace. Those who believe in him cannot fail to repudiate war, which does not resolve but only increases hostilities. War, as I never tire of saying, is always and only a failure: it is a road leading nowhere; it does not open new vistas, but stifles all hope.

I suffer greatly because of the conflict in Palestine and Israel. May there be an immediate cease-fire in the Gaza Strip, where a humanitarian catastrophe is ongoing. May aid be allowed to reach the Palestinian people who are suffering greatly, and may the hostages taken in October be released! I think too of war-torn Syria, Lebanon and the entire Middle East. Let us not allow the flames of resentment to spread, fanned by the baleful winds of the arms race! Let us not allow war to spread! Let us put an end to the inertia of evil!

I think constantly of the families, the young people, the workers, the elderly and the children. I am certain that in their hearts, in the hearts of ordinary people, there is a great desire for peace. And that, amid the spread of violence, tears flow from their eyes and a single word issues from their lips: Enough! Enough! – I myself repeat that word to those who bear the grave responsibility of governing nations. Enough! Stop! Please, put an end to the clash of arms and think of the children, all the children, as you do your own children. Let us all look to the future with the eyes of children. They do not ask who is the enemy to be destroyed, but who are the friends with whom they can play. They need homes, parks and schools, not tombs and mass graves.

Friends, I believe that deserts can flower: as in nature, so too in the hearts of individuals and in the lives of peoples. Yet the deserts of hatred can bring forth shoots of hope only if we learn how to grow together, one alongside the other; only if we learn to respect the beliefs of others; only if we recognize the right to existence of every people and the right of every people to have their own State; only if we learn how to live in peace without demonizing anyone. That is my belief and my hope, which I share with the Christians who, amid not a few difficulties, are living throughout the Middle East. I embrace them and I encourage them, and I ask that they enjoy always and everywhere the right and ability to profess freely their faith, which speaks of peace and fraternity.

I thank you for your attention. I greet you with affection and I assure you that the Middle East continues to have a special place in my heart. I wish each of you all good things and the blessings of the Most High. Shukran! (Thank you!)

From the Vatican, 12 April 2024

FRANCIS

[00630-EN.01] [Original text: Italian]

Traduzione in lingua araba

 

رسالة قداسة البابا فرنسيس

إلى قناة العربيّة

أيّها الأصدقاء الأعزّاء،

أشكركم لأنّكم أتحتُم لي الفرصة كي أوجّه إليكم هذه الرّسالة في نهاية شهر رمضان. ويا له من تزامن سعيد حَدَثَ هذه السّنة بين نهاية الشّهر الفضيل لدى المسلمين والاحتفال بعيد الفصح، أهمّ أعياد المسيحيّين.

غير أنّ هذه المناسبة البهيجة، الّتي تدفعنا إلى رفع عيوننا إلى السّماء وإلى عبادة الله "الرّحيم والضّابط الكلّ" (في عصرنا، 3)، يشوبها الحزن بسبب الدّم الّذي يسيل فوق تراب الشّرق الأوسط الذي باركه الله.

أيّها الإخوة والأخوات، رفع أبونا إبراهيم طرفه إلى السّماء لينظر إلى النّجوم. وهذا يعني أنّ نور الوجود الّذي يغلّفنا ويعانقنا من فوق، يناشدنا بأن نتغلّب على ليل الكراهية. فبحسب مشيئة الخالق، من المفروض أن تستضيء الأرض بالنّجوم، لا أن تحترق هذه الأرض وتصير دمارًا وركامًا بفعل لهيب أسلحة حارقة تُشعل السّماء!

الله هو السّلام ويريد السّلام. والمؤمنون به لا يمكنهم إلّا أن ينبذوا الحرب، لأنّها لا تحلّ الصّراعات، بل تعقّدها. الحرب، ولا أتعب من تكرار ذلك، هي دائمًا هزيمة وليست سوى هزيمة: إنّها طريق لا تؤدّي إلى هدف. لا تنفتح على المستقبل، بل تُطفئ الأمل.

أشعر بالحزن بسبب الصّراع في فلسطين وإسرائيل: ليتوقَّف إطلاق النّار فورًا في قطاع غزّة، حيث تحدث كارثة إنسانيّة؛ ولتصل المساعدات إلى السّكان الفلسطينيّين الّذين يتألّمون بقسوة؛ وليُطلق سراح الرّهائن المختطفين في تشرين الأوّل/أكتوبر! كما أفكّر في سوريا المعذّبة، ولبنان، وكلّ الشّرق الأوسط: لا ندع نيران الحقد تشتعل، ولا نسمح لرياح السّباق إلى التّسلّح المخزي بأن تزيد رقعة هذه النّيران! لا نسمح للحرب بأن تنتشر! لنوقف هيمنة الشّرّ!

أفكّر في العائلات والشّباب والعمّال والمسنّين والأطفال: أنا متأكّد أنّ في قلوبهم، وفي قلوب غالبية النّاس، رغبة كبيرة في السّلام. وأمام انتشار العنف، وبينما تنهمر الدّموع من العيون، تخرج من الأفواه كلمة واحدة:” كفى“. وأقول أيضًا ”كفى!“ للذين يتحملّون المسؤوليّات الجسام ولحكام الدّول: كفى، توقّفوا! من فضلكم، أوقفوا ضجيج السّلاح وفكّروا في الأطفال، وفي كلّ الأطفال، كما تفكّرون في أبنائكم. لننظر كلّنا إلى المستقبل بعيون الأطفال. إنّهم لا يتساءلون من هو العدو الّذي يجب تدميره، بل من هم الأصدقاء الّذين يجب اللعب معهم. إنّهم بحاجة إلى بيوت ومدارس وحدائق، وليس إلى قبور وخنادق!

أيّها الأصدقاء، أومن بأنّ الصّحاري يمكن أن تُزهر: وكما في الطّبيعة، كذلك في قلوب النّاس وفي حياة الشّعوب. في صحاري الكراهية، ستنبت براعم الأمل إن عرفنا، وفقط إن عرفنا، كيف نكبر معًا، الواحد إلى جانب الآخر؛ وإن عرفنا أن نحترم معتقدات الآخرين؛ وإن عرفنا أن نعترف بحقّ كلّ شعب في الحياة وحقّ كلّ شعب في أن تكون له دولة؛ وإن عرفنا أن نعيش بسلام دون تشويه سمعة أحد. أنا أومن بذلك وأرجوه، ومعي أيضًا المسيحيّون الّذين يعيشون في الشّرق الأوسط، وسط صعاب كثيرة: أعانقهم وأشجّعهم، وأطلب أن يكون لهم دائمًا وفي كلّ مكان الحقّ والإمكانية في أن يُعلِنوا إيمانهم بحرّيّة، هذا الإيمان الّذي ينادي بالسّلام والإخاء.

أشكركم على اهتمامكم. أحيّيكم بكلّ مودّة، وأؤكّد لكم أنّني أحمل همّ الشّرق الأوسط في قلبي. أتمنّى لكلّ واحد منكم الخير والبركة من لدن الله تعالى. شكرًا!

حاضرة الفاتيكان، 12 نيسان/أبريل 2024.

فرنسيس

[00630-AR.01] [Testo originale: Italiano]

[B0295-XX.01]