Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro, dove il Santo Padre Francesco ha incontrato i gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, che è stato letto da Padre Pierluigi Giroli, il Papa, continuando il ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, ha incentrato la sua riflessione sul tema La prudenza (Lettura: Pr 15,14.21-22.33).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
[Il testo qui di seguito include anche parti non lette che sono date ugualmente come pronunciate]
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
La catechesi di oggi la dedichiamo alla virtù della prudenza. Essa, insieme a giustizia, fortezza e temperanza forma le virtù cosiddette cardinali, che non sono prerogativa esclusiva dei cristiani, ma appartengono al patrimonio della sapienza antica, in particolare dei filosofi greci. Perciò uno dei temi più interessanti nell’opera di incontro e di inculturazione fu proprio quello delle virtù.
Negli scritti medievali, la presentazione delle virtù non è una semplice elencazione di qualità positive dell’anima. Riprendendo gli autori classici alla luce della rivelazione cristiana, i teologi hanno immaginato il settenario delle virtù – le tre teologali e le quattro cardinali – come una sorta di organismo vivente, dove ogni virtù ha uno spazio armonico da occupare. Ci sono virtù essenziali e virtù accessorie, come pilastri, colonne e capitelli. Ecco, forse niente quanto l’architettura di una cattedrale medievale può restituire l’idea dell’armonia che c’è nell’uomo e della sua continua tensione verso il bene.
Dunque, partiamo dalla prudenza. Essa non è la virtù della persona timorosa, sempre titubante circa l’azione da intraprendere. No, questa è un’interpretazione sbagliata. Non è nemmeno solo la cautela. Accordare un primato alla prudenza significa che l’azione dell’uomo è nelle mani della sua intelligenza e libertà. La persona prudente è creativa: ragiona, valuta, cerca di comprendere la complessità del reale e non si lascia travolgere dalle emozioni, dalla pigrizia, dalle pressioni, dalle illusioni.
In un mondo dominato dall’apparire, dai pensieri superficiali, dalla banalità sia del bene che del male, l’antica lezione della prudenza merita di essere recuperata.
San Tommaso, sulla scia di Aristotele, la chiamava “recta ratio agibilium”. È la capacità di governare le azioni per indirizzarle verso il bene; per questo motivo essa è soprannominata il “cocchiere delle virtù”. Prudente è colui o colei che è capace di scegliere: finché resta nei libri, la vita è sempre facile, ma in mezzo ai venti e alle onde del quotidiano è tutt’altra cosa, spesso siamo incerti e non sappiamo da che parte andare. Chi è prudente non sceglie a caso: anzitutto sa che cosa vuole, quindi pondera le situazioni, si fa consigliare e, con visione ampia e libertà interiore, sceglie quale sentiero imboccare. Non è detto che non possa sbagliare, in fondo restiamo sempre umani; ma almeno eviterà grosse sbandate. Purtroppo, in ogni ambiente c’è chi tende a liquidare i problemi con battute superficiali o a sollevare sempre polemiche. La prudenza invece è la qualità di chi è chiamato a governare: sa che amministrare è difficile, che i punti di vista sono tanti e bisogna cercare di armonizzarli, che si deve fare non il bene di qualcuno ma di tutti.
La prudenza insegna anche che, come si suol dire, “l’ottimo è nemico del bene”. Il troppo zelo, infatti, in qualche situazione può combinare disastri: può rovinare una costruzione che avrebbe richiesto gradualità; può generare conflitti e incomprensioni; può addirittura scatenare la violenza.
La persona prudente sa custodire la memoria del passato, non perché ha paura del futuro, ma perché sa che la tradizione è un patrimonio di saggezza. La vita è fatta di un continuo sovrapporsi di cose antiche e cose nuove, e non fa bene pensare sempre che il mondo cominci da noi, che i problemi dobbiamo affrontarli partendo da zero. E la persona prudente è anche previdente. Una volta decisa la meta a cui tendere, bisogna procurarsi tutti i mezzi per raggiungerla.
Tanti passi del Vangelo ci aiutano a educare la prudenza. Ad esempio: è prudente chi costruisce la sua casa sulla roccia e imprudente chi la costruisce sulla sabbia (cfr Mt 7,24-27). Sagge sono le damigelle che portano con sé l’olio per le loro lampade e stolte quelle che non lo fanno (cfr Mt 25,1-13). La vita cristiana è un connubio di semplicità e di scaltrezza. Preparando i suoi discepoli per la missione, Gesù raccomanda: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe» (Mt 10,16). Come dire che Dio non ci vuole solo santi, ci vuole santi intelligenti, perché senza la prudenza è un attimo sbagliare strada!
[00481-IT.01] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker:
Chers frères et sœurs,
la catéchèse d’aujourd’hui porte sur la prudence qui est l’une des vertus cardinales. La prudence est la capacité de gouverner les actions pour les orienter vers le bien. La personne prudente ne choisit pas au hasard, elle réfléchit aux situations avant de décider de la voie à suivre. Elle sait garder la mémoire du passé et elle est aussi prévoyante. Beaucoup de passages de l’Évangile nous aident à éduquer la prudence et Jésus la recommande à ses disciples. C’est dire combien Dieu ne veut pas que nous soyons seulement des saints, mais des saints intelligents, parce que sans la prudence, il est facile de faire fausse route.
Santo Padre:
Rivolgo il mio cordiale saluto alle persone di lingua francese, in particolare ai giovani provenienti dagli Istituti scolastici di Francia e ai loro accompagnatori.
Fratelli e sorelle, alla scuola di San Giuseppe, che abbiamo appena celebrato, impariamo a riscoprire le virtù del coraggio e della prudenza per svolgere efficacemente la nostra missione di battezzati nella società odierna.
Dio vi benedica!
Speaker:
Je salue cordialement les personnes de langue française, particulièrement les jeunes provenant des établissements scolaires de France et leurs accompagnateurs.
Frères et sœurs, à l’école de saint Joseph, que nous venons de fêter, apprenons à redécouvrir les vertus de courage et de prudence afin d’accomplir efficacement notre mission de baptisés dans notre société actuelle.
Que Dieu vous bénisse!
[00482-FR.01] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
Dear brothers and sisters: in our continuing catechesis on the virtues, we now consider prudence, one of the four “cardinal” virtues that, together with the “theological” virtues of faith, hope and charity, are the pillars of integrated Christian living. Prudence is the ability to combine intelligence and creativity, simplicity and shrewdness, understanding the complexity of situations and evaluating possible solutions, applying wisdom gleaned from past experiences while anticipating future needs. In this sense, Saint Thomas Aquinas calls prudence “right reason in action”. Jesus, in his parables, often encouraged his disciples to exercise this virtue. May we also practice prudence daily on the journey towards the fullness of life in the heavenly Kingdom.
Santo Padre:
Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Inghilterra, Paesi Bassi, Danimarca, Isole Faroe, Giappone, Corea e Stati Uniti d’America. A tutti auguro che il cammino quaresimale porti alla gioia di Pasqua con cuori purificati e rinnovati dalla grazia dello Spirito Santo. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace di Cristo!
Speaker:
I greet all the English-speaking pilgrims, especially those coming from England, the Netherlands, Denmark, the Faroe Islands, Japan, Korea and the United States of America. May the Lentern journey bring us to Easter with hearts purified and renewed by the grace of the Holy Spirit. Upon you and your families, I invoke joy and peace in Christ!
[00483-EN.01] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, in der heutigen Katechese sehen wir auf die Tugend der Klugheit. Sie gehört in der antiken wie in der darauf aufbauenden christlichen Tradition zu den Kardinaltugenden. Diesen Tugenden schreiben wir eine solch zentrale Bedeutung zu, dass wir sie für das Gelingen eines Lebens als wesentlich ansehen. Klugheit ist gefragt, wo das Handeln eines Menschen von seinem Verstand und von seiner Freiheit abhängt. Zum einen reflektiert ein kluger Mensch gründlich und wägt sorgsam ab, zum anderen ist er innerlich so frei, dass er sich nicht von Druck oder Leidenschaften lenken lässt. In der Folge richtet ein kluger Mensch sein Tun dann im rechten Maß auf das Gute aus: Er strebt also weder ein zu viel noch ein zu wenig an, sondern wählt beharrlich das Gute.
Santo Padre:
Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, chiediamo allo Spirito Santo di illuminarci perché le nostre scelte siano sempre guidate dalla prudenza. Così potremo discernere e seguire la volontà del Signore in ogni situazione della nostra vita.
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern deutscher Sprache, bitten wir den Heiligen Geist, er möge uns erleuchten, auf dass unsere Entscheidungen immer von der Klugheit geleitet seien. Auf diese Weise werden wir den Willen des Herrn in jeder Lebenslage erkennen und ihm folgen können.
[00484-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
Dedicamos nuestra catequesis de hoy a reflexionar sobre la virtud de la prudencia. La prudencia forma parte de las virtudes cardinales, junto con la justicia, la fortaleza y la templanza. Esta virtud dispone la inteligencia y la libertad a discernir y a obrar nuestro verdadero bien. Antes de tomar decisiones, la persona prudente pondera las situaciones, pide consejo, intenta comprender la complejidad de la realidad y no se deja llevar por las emociones, las presiones o la superficialidad.
En varios pasajes del Evangelio encontramos enseñanzas de Jesús que nos ayudan a crecer en el conocimiento de esta virtud. Por ejemplo, cuando describe la acción del hombre sensato que construyó su casa sobre roca, y la del insensato, que la edificó sobre arena. Estas imágenes evangélicas, que ilustran cómo actúa la persona prudente, nos muestran que la vida cristiana requiere sencillez y, al mismo tiempo, astucia, para saber elegir el camino que conduce al bien y a la vida verdadera.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Señor que nos ayude a crecer en la virtud de la prudencia para que, en medio de las tormentas y los vientos que pueden sacudir nuestra vida, permanezcamos cimentados en Cristo, la piedra angular. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.
[00485-ES.02] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
Tratamos hoje sobre a virtude da prudência, uma das quatro virtudes cardeais. As outras três são a justiça, a fortaleza e a temperança. São Tomás de Aquino a define como “recta ratio agibilium”, ou seja, a capacidade de governar, com o auxílio da inteligência, as próprias ações para obter o bem desejado. A pessoa prudente, com sua visão ampla e liberdade interior, sabe escolher o curso melhor da ação, ponderando as situações concretas e fazendo-se aconselhar. Como diz a sabedoria popular: “o ótimo é inimigo do bom”, por isso, a prudência ensina que, em algumas ocasiões, o zelo excessivo gera problemas em vez de ajudar. A pessoa prudente vale-se da sua memória do passado, para tomar as melhores decisões e concretizá-las: uma vez definida a meta a ser alcançada, busca prover-se dos meios necessários para atingi-la.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i fedeli di lingua portoghese. La prossima settimana celebreremo il mistero Pasquale, la passione, morte e risurrezione del Signore, ragione della nostra fede e della nostra speranza. Egli vi benedica abbondantemente e la Madonna vi custodisca!
Speaker:
Saúdo cordialmente os fiéis de língua portuguesa. Na próxima semana celebraremos o mistério Pascal, a paixão, morte e ressurreição do Senhor, razão da nossa fé e da nossa esperança. Que Ele vos abençoe abundantemente e que Nossa Senhora vos guarde!
[00486-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua araba
Speaker:
تَكَلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ علَى فضيلةِ الفِطنَةِ في إطارِ تعليمِهِ في موضوعِ الرَّذائلِ والفضائل، وقال: فضيلةُ الفِطنَة، وفضيلةُ العدلِ والقوَّةِ والقناعة، تُشَكِّلُ مجموعةَ الفضائلِ الرَّئيسيَّة. وهي فضائلُ إنسانيَّةٌ عامَّة وليست فقط فضائلَ مسيحيَّة. والفِطنَةُ لا تَعنِي التَّخَوُّفَ والتَّرَدُّدَ في العمل، بل تدعُو إلى التَّفكيرِ وتَقييمِ الأمورِ ومُحاوَلَةِ فَهمِ الواقعِ المُعَقَّد. والفِطنُةُ لا تَترُكُ الأحاسيسَ والضُّغوطاتِ والأوهامَ تُسَيطِرُ علينا. ومِن ثَمَّ فالإنسانُ الفَطِنُ هو الَّذي يَقدِرُ ويَعرِفُ أنْ يَختار: فهو يَعرِفُ أوّلًا ماذا يريد، ويُقَيِّمُ المواقِف، ويَستَشِير، وبرؤيةٍ واسعةٍ وحرِّيَّةٍ داخليَّة، يختارُ الطَّريقَ الَّذي يجبُ أنْ يَسلُكَهُ مُتَجَنِّبًا قدرَ الإمكانِ الأخطاء. والفِطنَةُ صفةٌ ضروريَّةٌ لِلحُكْم: فالحاكمُ يَعرِفُ أنَّ الإدارةَ صعبة، وأنَّ الآراءَ كثيرةٌ وعليه أنْ يُوَفِّقَ بينها، وهو يَعرِفُ أنَّه يَعمَلُ للخيرِ العام، وهذا يَعني الخيرَ للجميعِ وليس فقط للبعض. والإنسانُ الفَطِنُ يَعرِفُ كيفَ يُحافِظُ على ذاكرةِ الماضيّ، لا يخافُ الماضيّ ولا يخافُ المُستَقبَل، ويَعرِفُ أنَّ إرثَ الماضي هو الحكمةُ لبناءِ المُستَقبَل. والإنسانُ الفَطِنُ هو أخيرًا بعيدُ النَّظَر، ويَعرِفُ أنْ يُوَفِّرَ كلَّ الوسائِلِ اللازَمَةِ لِلبِناء.
Santo Padre:
Saluto i fedeli di lingua araba. Dio non ci vuole solo santi, ci vuole santi intelligenti, perché senza la prudenza è un attimo sbagliare strada! Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Speaker:
أُحيِّي المُؤمِنِينَ النَّاطِقِينَ باللُغَةِ العَرَبِيَّة. اللهُ لا يُريدُنا أنْ نكون قِدِّيسينَ فقط، بل يُريدُنا أنْ نكون قِدِّيسينَ عاقِلِين، لأنَّهُ مِن دونِ الفِطنَةِ يُمكِنُنا أنْ نُخطِئَ الطَّريقَ في لَحظَةٍ واحدة! بارَكَكُم الرَّبُّ جَميعًا وَحَماكُم دائِمًا مِن كُلِّ شَرّ!
[00487-AR.01] [Testo originale: Arabo]
In lingua polacca
Speaker:
Dzisiejsza katecheza poświęcona jest cnocie roztropności – jednej z czterech cnót kardynalnych. Nie jest ona zwykłą przezornością. Osoba roztropna jest twórcza, przewidująca, ocenia, stara się zrozumieć złożoność rzeczywistości. Św. Tomasz nazwał roztropność „prawą zasadą postępowania”. Jest to zdolność do takiego sterowania działaniami, aby kierowały się one ku dobru; dlatego też nazywana jest „woźnicą cnót”. Człowiek roztropny dokonuje wyborów z szerokim spojrzeniem oraz wewnętrzną wolnością; ma świadomość, że każdy może pobłądzić i że „doskonałe jest wrogiem dobrego”. Życie chrześcijańskie jest połączeniem prostoty i przebiegłości. Jezus, posyłając uczniów na misje, zaleca, aby byli „roztropni jak węże, a nieskazitelni jak gołębie”. Daje nam do zrozumienia, że Bóg chce, abyśmy byli mądrymi świętymi, ponieważ bez roztropności wystarczy chwila, by zejść na manowce.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i polacchi. Ogni anno il 24 marzo celebrate in Polonia la Giornata Nazionale della Vita. Pensando alla vostra patria, vorrei riferirvi il mio sogno, che ho espresso qualche anno fa scrivendo sull’Europa. Che la Polonia sia una terra che tuteli la vita in ogni suo istante, da quando sorge nel grembo materno fino alla sua fine naturale. Non dimenticate che nessuno è padrone della vita, né propria né di quella degli altri. Vi benedico di cuore.
Speaker:
Serdecznie pozdrawiam Polaków. Co roku 24 marca obchodzicie w Polsce Narodowy Dzień Życia. Myśląc o waszej Ojczyźnie, chciałbym odnieść do niej moje marzenie, jakie kilka lat temu wyraziłem, pisząc o Europie. Niech Polska będzie ziemią, która chroni życie w każdym jego momencie, od chwili, gdy pojawia się w łonie matki, aż do jego naturalnego kresu. Nie zapominajcie, że nikt nie jest panem życia, czy to swojego, czy też innych. Z serca wam błogosławię.
[00488-PL.01] [Testo originale: Polacco]
In lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare alla Rete delle città legate al culto di Sant’Oronzo, Vescovo e martire. Cari fratelli e sorelle, la testimonianza del vostro celeste protettore, di cui sarò lieto di benedire l’immagine, susciti in ciascuno il desiderio di aderire sempre più generosamente a Cristo e al Vangelo.
Saluto altresì la parrocchia di San Pietro in Grignano di Prato, i podisti di Boves e gli alunni dell’Istituto comprensivo di Sora.
Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, agli anziani e aglisposi novelli. Abbiamo celebrato ieri la solennità di San Giuseppe, Patrono della Chiesa universale. Vorrei insieme a voi affidare al suo patrocinio la Chiesa e il mondo intero, soprattutto tutti i papà che in lui hanno un modello singolare da imitare.
A San Giuseppe raccomandiamo anche le popolazioni della martoriata Ucraina e della Terra Santa – la Palestina, Israele –, che tanto soffrono l’orrore della guerra. E non dimentichiamo mai: la guerra sempre è una sconfitta. Non si può andare avanti in guerra. Dobbiamo fare tutti gli sforzi per trattare, per negoziare, per finire la guerra. Preghiamo per questo.
A tutti la mia Benedizione!
[00489-IT.02] [Testo originale: Italiano]
[B0231-XX.02]